Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Immagini Spezzate: studenti testimonial del rispetto in Rete

immagini spezzate

«In un mondo in cui si parla tanto ma si ascolta poco, il rispetto è essenziale». «Ogni immagine lascia una traccia». «Quando la fiducia viene tradita, è come quando crolla un ponte: la relazione non si ricostruisce». «Non farsi condizionare quando siamo sui social è difficile, ma così perdiamo in originalità». Al Laboratorio Aperto nell’ex chiesa del Carmine questa mattina, all’indomani della Giornata contro la pedofilia e la pedopornografia, sono stati gli studenti i protagonisti dell’evento che ha concluso il percorso 3R - rispetto, responsabilità, relazioni - proposto in sette classi di liceo Gioia, liceo San Benedetto ed ISII Marconi (in tutto 130 ragazzi e ragazze) dal Servizio Tutela minori e adulti vulnerabili e dall’Ufficio per la Pastorale della scuola della diocesi di Piacenza-Bobbio. L'obiettivo: promuovere una comunicazione digitale responsabile e rispettosa.

Fiducia, responsabilità, giustizia, rispetto, autenticità, emozioni, affetti sono le parole-chiave che gli studenti hanno declinato in formato video al termine del percorso, che ha preso spunto dalla serie tv “Nudes”, prodotta da Rai Fiction con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e trasmessa su RaiPlay nel 2021.

Alla mattinata hanno partecipato gli studenti coinvolti nel percorso con i  rispettivi dirigenti scolastici Cristina Capra (liceo Gioia), Adriana Santoro (ISII Marconi) e Fabrizio Bertamoni (liceo San Benedetto) e gli insegnanti di religione che hanno seguito il progetto: Martina Subacchi (liceo Gioia), Giuseppe Bussandri (ISII Marconi) e Andrea Coldani (liceo San Benedetto). Sul palco - invitati dai conduttori Andrea Carretti e Chiara Francese - si sono alternati gli studenti con le autorità invitate, in dialogo sulle parole-chiave scelte da ogni classe e rappresentate nei video realizzati a scuola (e proiettati nel corso dell’evento). E anche il gruppo musicale degli Hopesingers che ha allietato l’evento.
Erano presenti inoltre la dott.ssa Chiara Griffini, presidente del Servizio nazionale tutela minori Cei e referente diocesana di Piacenza-Bobbio per lo stesso servizio, e il prof. Claudio Ferrari, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della scuola.

Il Vescovo: la fiducia siamo noi, in relazione

Il primo a salire sul palco, sul tema della «fiducia», è stato mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza-Bobbio, con la 3ª Manutenzione dell’ISII Marconi e la 4ª C del liceo San Benedetto. «La fiducia è una cosa molto seria. Ci sono due canali: la fiducia ricevuta, abbiamo bisogno che qualcuno abbia fiducia di noi. E poi quello della fiducia data che è un investimento che facciamo di noi stessi presso qualcuno. Ed è una fiducia non è qualcosa, ma siamo noi stessi. Se mi affido a te, ti consegno ciò che sono. Perché tu mi puoi accogliere, capire, amare. Allora comprendiamo che la fiducia è sinonimo del nostro valore. La fiducia va vissuta, gustata con grande delicatezza, con grande serietà. La fiducia ci dice che ciò che si accorda o ci viene accordata dentro a una relazione. Sinonimo di fiducia siamo noi, è un noi in una relazione», le parole del Vescovo.

vescovo cevolotto

Il Vescovo durante il suo intervento, insieme al conduttore Andrea Carretti.

La nuova frontiera dell'Intelligenza Artificiale

È stata quindi la volta della dott.ssa Domizia Mazzola (nella foto in alto, con i colleghi della Polizia Postale di Piacenza), Commissario capo del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale e delle comunicazioni dell’Emilia-Romagna, sul tema della «responsabilità», con la 4ª A del liceo San Benedetto. «Si sta sviluppando una nuova tendenza di questi contenuti sensibili attraverso l’intelligenza artificiale, anche se il video non rappresenta un fatto realmente accaduto, può essere comunque un reato. Può essere punito sia l’autore sia chi diffonde il video. Sono state introdotte nuove misure di prevenzione, come l’ammonizione del Questore, una sorta di “cartellino giallo” per chi denuncia», le parole della dirigente di Polizia di Bologna.

Una consapevolezza da far crescere

L’assessore del Comune di Piacenza alle Politiche giovanili, Francesco Brianzi, è intervenuto sul tema delle «emozioni» e degli «affetti» insieme alla 4ª C Classico del liceo Gioia. «Tre parole per una relazione sana: verità, perché in un modo come quello odierno è indispensabile; reciprocità: perché bisogna capirsi, conoscersi, riconoscersi; la terza parola è scelta», le dichiarazioni dell’assessore Brianzi.

Il Ten. Col. Michele Laghi, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Piacenza, con la 3ª Chimici dell’ISII Marconi, ha commentato il tema della «giustizia». «Talvolta chi commette questi reati - ha esordito il militare dei carabinieri - non ha la consapevolezza di quello che fa. Quindi ruolo importante è quello dei genitori che devono dare loro la misura della dimensione dell’errore. Tutti noi, nel quotidiano, dobbiamo fare quello che serve perché si possa realizzare la giustizia nella società».

platea

In prima fila, le autorità che hanno partecipato alla mattinata, chiamati a commentare le parole-chiave individuate dai ragazzi.

Internet accorcia le distanze? Non sempre

A seguire l’ispettore della Polizia postale e delle comunicazioni di Piacenza, Claudio Pocci, con la 4ª D Linguistico del liceo Gioia, sul tema «rispetto». «I ragazzi devono avere prima di tutto rispetto di se stessi, sempre e ancor di più quando sono in Internet. Devono amarsi e proteggersi quando utilizzano la rete. Proteggere i propri account, chattare con la consapevolezza di non sapere mai chi ci può essere dall'altra parte. E rispettare gli altri. Internet diminuisce le distanze tra le persone, è vero, ma crea anche una sorta di filtro che innesca meccanismi che distorcono la realtà. Dico ai ragazzi di usare internet con intelligenza, consapevolezza, giudizio».

L’ultima parola-chiave «autenticità» è toccata alla dott.ssa Manuela Rossi dell’Ufficio scolastico provinciale, con la 4ª B del liceo San Benedetto. «Essere autentici vuol dire essere se stessi. Non è facile e non lo è mai stato. Vuol dire guardarsi dentro. Vuol dire evitare l’omologazione e non facile perché si vuole far parte di un gruppo e non sentirsi esclusi», le parole di Rossi.

prefetto paolo ponta

Il prefetto Paolo Ponta all'evento "Immagini Spezzate”.

Convivenza civile: ognuno può fare la sua parte

Per le conclusioni è salita sul palco il prefetto, dott. Paolo Ponta: «Avete declinato in modo efficacissimo tante parole, grazie. Parto dalla regola aurea “Non fate agli altri quello che non volete fosse fatto a te”, dobbiamo rispettare noi stessi, essere autentici, distinguerci dal gregge. Autenticità vuol dire ragionare con la propria testa, abbiamo appena festeggiato il 25 Aprile, i “Ribelli del Gioia” sono un esempio di coraggio come quei giovani che ottant’anni fa si ribellarono al fascismo. Non dobbiamo confondere autoritarismo e autorevolezza che noi adulti dobbiamo trasmettere con l’esempio, dimostrando che ci crediamo davvero. Non dobbiamo fare le prediche a questi ragazzi. Convivenza civile vuol dire formare una società in cui rispetto l’altro per quello che è e non per come vorrei che fosse. Tutto questo dobbiamo fare anche nel mondo virtuale. Amare vuol dire volere il bene dell’altro, non devo mettere l’altro sotto una campana di vetro. Rispetto, responsabilità, convivenza civile».

Pubblicato il 6 maggio 2025

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. «Facciamo parlare l’arte, ci porta a Dio». A Piacenza convegno sui Parchi culturali ecclesiali
  2. In preghiera per l'elezione del nuovo Papa
  3. Revenge porn e tutela minori: il progetto 3R nelle scuole
  4. Mons. Giancarlo Dellagiovanna nominato nunzio apostolico in Burkina Faso
  5. «Affidiamo Piacenza alla Madonna del Popolo»
  6. Mons. Cevolotto ai funerali di papa Francesco
  7. Il 27 messa e processione per la Madonna del Popolo
  8. In preghiera per papa Francesco: tutti uniti nel dolore per la sua morte
  9. Il vescovo Cevolotto ha incontrato il presidente Mattarella
  10. La Pasqua la vediamo all’opera nelle vite trasformate di tante persone
  11. Anche in streaming la Veglia per il Papa dalla Cattedrale
  12. Un Magistero per «avviare processi»
  13. È morto papa Francesco: martedì 22 aprile rosario in Cattedrale
  14. Il card. Zuppi: «La Pasqua ci sfida a non cadere nella logica delle armi»
  15. Il Vescovo alla Via Crucis: nel bacio di un detenuto, un riscatto di umanità
  16. La messa in «Coena Domini»: un rito di umiltà e di speranza
  17. Se costruiamo fraternità, siamo persone di speranza
  18. Domenica delle Palme: un invito a consegnarsi al Signore
  19. Le celebrazioni con il Vescovo nella Settimana Santa
  20. «Le donne e i giovani sono la speranza dell'Africa»
  21. Cammino sinodale: in Vaticano una delegazione con mons. Cevolotto
  22. Festa del Sì: un rinnovato impegno nella vita religiosa
  23. Missionari Martiri: riflessione e preghiera nel ricordo di Annalena Tonelli
  24. Il Vescovo: «La malattia mette alla prova la nostra fede, preghiamo per papa Francesco»
  25. Il grande messaggio di Santa Rita
  26. Piacenza e Cascia: un gemellaggio di speranza
  27. Il Vescovo al Dies Academicus: la relazione buona è profetica e politica
  28. Mons. Cevolotto alla Comunità Islamica: Dio al centro della nostra vita
  29. Don Janos Filep: la speranza fiorisce in tempo di guerra
  30. I veri grandi della storia: don Ubaldo Magistrali e la sorella Dina
  31. Mercoledì delle Ceneri: un inizio di Quaresima tra fede e conversione
  32. Il Vescovo ai sacerdoti: «Possiamo imparare tanto dai genitori»
  33. Il Mercoledì delle Ceneri: celebrazione con il Vescovo
  34. Comunione e affetto nella preghiera per papa Francesco
  35. Messa nel ricordo di don Giussani: gratitudine per il suo esempio
  36. A cinque anni dal Covid. Il Vescovo: sono stati giorni di grande solidarietà
  37. «Quei 9 mesi a letto, guardando il crocifisso»
  38. La vita di don Giuseppe Borea: fedeltà, coraggio e determinazione
  39. Castelsangiovanni, l'8 Giornata contro la tratta
  40. Il Vescovo ai religiosi: vincere la tentazione del passato

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente