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Al President la Filodrammatica San Bernardino

Filodrammatica San Bernardino Bettola

Sabato 8 febbraio alle ore 21 in scena al Teatro President, per la Rassegna dialettale Corrado Sforza Fogliani realizzata grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza e con il Patrocinio del Comune di Piacenza, la Filodrammatica San Bernardino che presenta "Mei una caseina dua as rida che un castell dua as crida!", la nuova commedia scritta e diretta da Massimo Calamari.

Questa volta i tre atti sono ambientati in una villa a pochi passi dal mare, dove il proprietario di origini piacentine, il Conte Luigi Anguissola, è dato per morto o comunque per disperso. Ad aprire la trama dei dei tre atti, è l’arrivo del fidanzato della figlia del conte, Martina, che costringe la contessa Alice ad escogitare un tranello, in modo da celare la verità sul vero conte, e presentare così ad Agnese, la madre di Vincenzo futuro sposo di Martina, il Conte Luigi Anguissola, seppur falso. La scelta cade sul personaggio iconico dei testi di Calamari, Don Davide, chiamato in soccorso da Agnese con la scusa di una lauta offerta per la parrocchia di origine del marito, che dovrà così svestire i panni del sacerdote per indossare quelli del conte. Quando Don Davide cercherà di opporsi alla cosa, sarà troppo tardi, Agnese e Vincenzo saranno arrivati. Ma non saranno gli unici arrivi in villa. Infatti del tutto inaspettati arriveranno Fra Sergio Sveltone e Fra Elvio Tontini e a poca distanza da loro, anche Suor Sonia Pisani prima e Giada Forti a sconvolgere i piani della contessa. A completare il cast il fratello del Conte, Costanzo, che è seguito sempre da Elena, la sua infermiera personale, e Roberto, un ladro non molto scaltro. I tre atti si preannunciano carichi di ilarità e naturalmente ricchi di colpi di scena, come di consuetudine nei testi di Calamari.

Agnese Belli, Cristina Bertinetti; Don Davide, Massimo Calamari; Sergio Sveltone, Marco Marcotti; Elvio Tontini, Claudio Carini; Vincenzo Merli, Stefano Chiappa; Costanzo Marchi, Gabriele Montanari; Martina Marchi, Adriana Chiappa; Alice Sala, Susanna Brizzolesi; Elena Lini, Ramona Bosco; Sonia Pisani, Lisa Perini; Giada Forti, Samantha Guarnieri; Roberto Freschi, Mattia Cilloco.
Posto unico non numerato € 12 - Soci Famiglia Piasinteina € 5 - Under 18 Gratuito - Prevendita: CITY BAR, Via Manfredi 33 da Lunedì a Sabato dalle ore 7 alle 19 - Info e prenotazioni: tel. 351 8728156 da lunedì a Sabato dalle 15 alle 19.

Nella foto, la Filodrammatica San Bernardino di Bettola.

Pubblicato il 4 febbraio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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