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«Guardami, Leo!»: quando l'amore insegna a vedere davvero

lorena dadati guardami leo

Ha inaugurato il "salottino” letterario del Longevity Hub - dove già si stanno svolgendo incontri di "biblioterapia” con Giorgia Maggi - con la presentazione del suo libro "Guardami, Leo!” Lorena Dadati (nella foto sopra), romanzo nel quale non intende solo raccontare la difficoltà di crescere un bambino con autismo, ma esplora l'amore, l'amicizia e la fede come forze che aiutano ad affrontare le sfide più dure. Il libro - di cui si è chiacchierato nello spazio comunale di via Alberoni gestito dall'associazione "La forma del cuore” insieme a “La matita parlante” ed Aias Bologna - è un invito a non sentirsi mai soli, neppure nelle difficoltà, e nasce dall’esperienza personale dell’autrice, che ha vissuto sulla sua pelle le difficoltà di molte madri alle prese con la diagnosi di autismo dei propri figli, negli anni 2000, in un contesto che poco comprendeva questa condizione.

Un invito a non arrendersi mai

Lorena - una laurea in Agraria in Cattolica prima, all'Istituto di Scienze religiose poi, a lungo insegnante nella scuola Primaria - scrive un’opera che mescola la realtà di un’amicizia tra due donne con il dramma quotidiano di una madre che si confronta con l’autismo del proprio figlio. La storia di Pia, protagonista del libro, è quella di una madre che si trova a dover crescere un figlio che fatica a stabilire il contatto visivo, una delle principali difficoltà nell'autismo. Questo gesto, che diventa il simbolo di una comunicazione difficile, segna l’inizio di un percorso di incomprensione sociale, dove le mamme sono spesso accusate di non essere capaci di amare.

Il racconto mette in luce le difficoltà quotidiane di Pia, che si trova a dover affrontare non solo le sfide derivanti dall'autismo del figlio, ma anche i pregiudizi e l'isolamento che le famiglie vivevano, spesso senza il supporto che oggi è più accessibile grazie ai progressi della tecnologia e delle diagnosi. Pia è supportata dall'amica Betta, figura fondamentale nel romanzo, che offre un sostegno incondizionato e diventa il punto di riferimento che aiuta la madre a superare le difficoltà. L’amicizia tra le due donne è un tema centrale del libro, che esplora la solidarietà femminile come un legame che aiuta a superare ogni barriera. È l’amicizia che dà forza e speranza, che permette a Pia di scoprire la bellezza della vita anche nei momenti più difficili. La fede è un altro pilastro del romanzo. Pia trova nella sua relazione con Dio la forza di andare avanti, affrontando le difficoltà con speranza e accettazione. Lorena stessa evidenzia che la fede è una componente importante nella sua vita e che nel suo libro la presenza di Dio è intrecciata con le altre dimensioni dell’esistenza.

Il tono del libro, pur trattando un tema delicato come l’autismo, non è mai drammatico ma alterna momenti di leggerezza e umorismo. La scrittura di Lorena, che mescola emozioni vissute e riflessioni personali, rende il libro accessibile e stimolante. Il racconto di Pia diventa un invito a non arrendersi mai, a trovare sempre la forza di andare avanti, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili.

Ancora tanta solitudine nascosta

“Guardami Leo” non è solo una narrazione, ma anche un mezzo per sensibilizzare il pubblico e raccogliere fondi per le associazioni che supportano le famiglie con bambini autistici. Con questo lavoro, l’autrice spera di dare voce a chi è spesso invisibile e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un sostegno concreto per i genitori e le famiglie che affrontano l'autismo.

Nonostante la maggiore disponibilità di supporto tecnologico e terapeutico, Lorena sottolinea che la difficoltà maggiore resta quella di vivere la quotidianità, spesso senza risorse adeguate e con un senso di solitudine. Il libro, quindi, non solo racconta una storia, ma vuole anche far luce su una realtà ancora poco compresa.

Il messaggio finale di “Guardami, Leo!” è chiaro e potente: non siamo mai veramente soli. Le relazioni umane, l’amicizia, l’amore e la fede sono i pilastri che ci aiutano a superare le sfide della vita. Lorena, infatti, ci ricorda che “l’amore smuove le montagne”, trasmettendo il messaggio che, nonostante le difficoltà, l'amore è sempre la risposta. “Nell'amore - dice, citando la prima Lettera di Giovanni - non c'è timore”. 

Lucrezia Schiavi

Pubblicato il 21 aprile 2025

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