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Apre la mostra “Annibale/ Photobuster Piacenza”, un racconto di Piacenza terra di confine

annibale

Apre al pubblico ANNIBALE, la mostra di foto e video che racconta la Piacenza contemporanea, frutto del progetto Photobuster Piacenza 2025, allestita nella galleria al piano terra di XNL Piacenza, centro dedicato alle arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
All’inaugurazione, in programma per venerdì 7 febbraio alle ore 18, prenderanno parte il curatore Alex Majoli, fotografo pluripremiato, membro Magnum dal 2001 nonché fondatore del collettivo Cesura, i collettivi coinvolti nel progetto Cesura, La Città Minaccia e TIFF, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e una rappresentanza di Rete Cultura Piacenza.
Nelle scorse settimane gli autori coinvolti hanno lavorato insieme, in residenza artistica, alla realizzazione di un inedito racconto della città emiliana realizzato attraverso fotografie, video e tracce sonore: un viaggio attraverso Piacenza, terra di confine, così come non è mai stata raccontata prima.
Dopo l’inaugurazione a partire dalle ore 21.30, l’evento si sposterà ai Giardini Sonori (Stradone Farnese 39 a Piacenza) per un after party organizzato dal collettivo Vinilica.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 2 marzo, ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle 19.30, scandita da un programma di eventi pubblici organizzati dai collettivi coinvolti (14, 21 e 28 febbraio), visite guidate e incontri dedicati agli studenti delle scuole superiori di Piacenza.

IL PROGETTO

PHOTOBUSTER PIACENZA è un progetto di video e fotografia, sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che vede protagonisti tre collettivi fotografici fortemente radicati sul territorio di Piacenza, Cesura, TIFF e La Città Minaccia, per realizzare una narrazione per immagini della città attraverso lo sguardo di dieci autori.

Gli autori, che da inizio gennaio stanno lavorando in residenza a Piacenza e in collaborazione con il curatore Alex Majoli  per produrre e selezionare le immagini fisse e in movimento che confluiranno nella mostra, sono: Arianna Arcara, Giorgio Dirindin, Chiara Fossati, Marco Zanella (Cesura), Dallavalle-Guerrieri, Elisabetta Granata, Patrizio Maiavacca, Marco Rigamonti (TIFF) e Andrés E. Maloberti e Nicola Roda (La Città Minaccia).
L’esposizione presenterà una combinazione di fotografie, video e suoni con l’obiettivo di raccontare simbolicamente la città di Piacenza come territorio di confine e crocevia di scambi e restituire un’immagine inedita della città emiliana, frutto dell’esplorazione di periferie urbane, strade, luoghi insoliti o simbolici, paesaggi antropizzati e in parte abbandonati, architetture contemporanee locali poco conosciute.
Il programma Arte di XNL è promosso da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell'Emilia e diocesi di Piacenza-Bobbio.

Pubblicato il 6 febbraio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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