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Notizie Varie

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Cinema d’argento, si riparte con l’appuntamento settimanale sino al 25 marzo

politeama 4


Riprende, dopo la sosta nel periodo delle festività natalizie, la rassegna “Cinema d’argento”.
Mercoledì 15, il ciclo di film proseguirà con un titolo a sorpresa scelto tra le proposte attualmente in cartellone (con biglietto ridotto al costo di tre euro), mentre il 22 sarà la volta, sempre con ingresso gratuito, del pluripremiato “Green Book”, Oscar come miglior pellicola nel 2019. Gennaio si concluderà con la proiezione gratuita de “Il professore pazzo”, che ripercorre la nascita dell’Oxford English Dictionary a cura dello studioso James Murray e di un aiutante speciale, un ex docente ricoverato in manicomio.

Il 5 e 26 febbraio, film a sorpresa tra quelli in programmazione al Politeama (con biglietto scontato a 3 euro), mentre nei restanti mercoledì del mese saranno proiettati, sempre con inizio alle 15 e ingresso gratuito, i seguenti titoli: il 12 febbraio “Una giusta causa”, storia del giudice della Corte Suprema statunitense Ruth Ginsburg e, il 19, la commedia sentimentale francese “I migliori anni della nostra vita”, con Jean Louis Trintignant e Anouk Aimée.
Marzo si aprirà con un’altra commedia francese, “Le invisibili”, mercoledì 4, seguita da una proiezione al costo di tre euro mercoledì 11, per poi chiudere la rassegna con altri due appuntamenti gratuiti: il 18 marzo “Stanlio e Ollio”, racconto dell’ultima tournée teatrale del duo comico e della loro amicizia, mentre mercoledì 25 sarà la volta del thriller “Testimone invisibile”.

Pubblicato l'8 gennaio 2020

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Nell’Unione Valnure e Valchero parte l’attività dell’assistente civico

civico

Verrà istituita per la prima volta anche nel Piacentino la figura dell’assistente civico, ovvero un volontario che supporta la Polizia Locale e l’Amministrazione comunale sui problemi che avvengono sul territorio, sopperendo così alla mancanza di personale dell’ente e del corpo di polizia. Sulla scorta degli esempi dei poliziotti e carabinieri in congedo, l’assistente civico è un volontario che aiuta ad avvicinare la popolazione con le istituzioni. La prima realtà che ne ha fatto richiesta è l’Unione Valnure e Valchero, con i suoi cinque comuni: Vigolzone, Podenzano, San Giorgio, Carpaneto e Gropparello.
L’accordo di programma “Sicurezza integrata, assistenti civici e videosorveglianza” fra l’Unione Valnure Valchero e la Regione Emilia-Romagna è stato siglato nei giorni scorsi. Il progetto si prefigge l’obiettivo di migliorare la sicurezza integrata attraverso l’implementazione della rete di videosorveglianza e la costituzione della forma di volontariato denominata “assistenti civico”, così come previsto dall’art. 8 della L.R. n. 24 del 2003. La rete di videosorveglianza viene implementata con nuove dotazioni strumentali e attrezzature tecnologiche che consentono di intercettare veicoli che intendono commettere reati. I volontari, denominati “assistenti civici” collaborano con la Polizia Locale dell’Unione Valnure Valchero allo scopo di realizzare una presenza attiva sul territorio, aggiuntiva e non sostitutiva, rispetto a quella ordinariamente garantita dalla Polizia Locale (e dalle altre forze dell'ordine) con il fine di promuovere l'educazione alla convivenza ed il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, con l'obiettivo di rafforzare le azioni di prevenzione, le attività di educazione e sicurezza stradale, le attività di informazione rivolte ai cittadini, di una maggiore presenza e visibilità del Comune nello spazio pubblico urbano.
“L’esigenza di sicurezza è la priorità di questa Unione – spiega il comandante della Polizia Locale Paolo Giovannini - e i sistemi di videosorveglianza combinata telecamere di lettura targhe e telecamere di contesto innalzano il livello di sicurezza percepita tra la popolazione”. Lo sviluppo tecnologico della videosorveglianza permetterà di riconosce le manomissioni, alterazioni e clonazioni di veicoli circolanti nel nostro territorio. Grazie all’apporto del nuovo software «Giano» che viene sperimentato per la prima volta nella Regione Emilia Romagna, sarà possibile andare ad individuare i veicoli che sono di proprietà di prestanomi e che entrano nel territorio per delinquere.Le caratteristiche di questa nuova strumentazione, sviluppata specificatamente per i controlli su strada e implementata dalla Polizia Locale di Verona, consente di verificare all’atto dell’accertamento, una serie di dati, elementi, verifiche sulla persona e sul veicolo,  seguendo le indicazioni della Regione Emilia Romagna, ha portato l’Unione Valnure Valchero a sviluppare percorsi legati alla  sicurezza partecipata, attraverso la costituzione di gruppi di comunità ben presenti sul territorio dei cinque Comuni (Vigolzone, Podenzano, San Giorgio, Gropparello e Carpaneto). Di particolare rilievo, il ruolo denominato “assistente civico”, che partecipa attivamente alla vita della propria comunità, porterà ad acquisire un maggiore senso civico e di appartenenza, da parte di un sempre maggior numero di cittadini che da tempo segnalano ai Comuni le situazioni critiche con occhio propositivo, cercando di migliorare le zone del proprio paese ed incrementandone la vita sociale. Per ricevere informazioni sul ruolo dell’Assistente civico e per valutare l’iscrizione, si può contattare la Polizia Locale al n. 0523-872024. La sinergia tra assistenti civici, l’implementazione del sistema di videosorveglianza, porterà ad un efficace contrasto delle situazioni emergenti nella nostra Unione, in quanto le segnalazioni qualificate degli assistenti civici potranno istantaneamente essere verificate utilizzando il software in dotazione.

Pubblicato l'8 gennaio 2020

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Un film che spiazza tutti

Il successo di “Tolo tolo” di Checco Zalone

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Il film di Checco Zalone, alias Luca Medici, campione di incassi in questo periodo di feste, affronta, in chiave satirica, il delicato tema dell’immigrazione.
Dopo il trailer musicale della pellicola, uscito in anticipo, molti avevano gridato, scandalizzati, al pericolo del razzismo insito nel film.
La sinistra ha alzato gli scudi, la destra sembrava farci l’occhiolino, ma poi guardando il film ci si è accorti che, con la sua geniale comicità, Zalone prende in giro tutti.

“Tolo Tolo “parte e finisce in Italia, ma è in gran parte ambientato in Africa, seguendo il viaggio che il protagonista Zalone compie insieme ad alcuni migranti.
Lo fa dopo essere scappato in Africa per evitare problemi con il fisco italiano e dopo che il villaggio vacanze in cui era andato a lavorare come cameriere viene attaccato da alcuni miliziani.

Il cinema di Luca Medici, all’esordio come regista, è piacevole, divertente; presenta, attraverso se stesso, l’italiano sempliciotto e arrogante che non si accorge del dramma di chi gli sta intorno.
Sia la sinistra che la destra sono prese in giro allo stesso tempo: il fascismo come malattia, il politicamente corretto della contaminazione...

La scena della lotteria sulla nave della ONG spagnola, con la scelta, a peso, di chi spedire nei vari Paesi di accoglienza, è una trovata narrativa che usa l’arma dell’ironia per far pensare.
Anche il personaggio del politico che fa carriera rapidamente senza sapere niente, senza nessuna qualità, è una satira spassosa dell’odierna situazione.

Rimane però sullo sfondo il dramma degli immigrati che lasciano i loro Paesi sottoponendosi a viaggi estenuanti, pericolosi e mortali.
Il protagonista, Pierfrancesco “Checco” Zalone, che si trova sulla nave insieme ai suoi compagni di sventura, vuole dirci che ieri c’erano gli italiani alle prese con l’immigrazione, poi sono venuti gli albanesi, oggi gli africani e domani daccapo gli italiani...

l film, campione d’incassi al botteghino, è pieno di spunti di riflessione, di riferimenti, di sguardi diversi e scorretti su un tema così difficile come i migranti.
Il finale è veramente a sorpresa, perché non c’è fine.
La favola conclusiva sulle cicogne sembra fatta apposta per noi, non per i bambini africani a cui si rivolge: la mancanza di spiegazione del “perché a te sì e a me no” dipende dal fatto che non ce lo chiediamo.
Un destino che per molta parte dell’umanità è segnato da disperazione e miseria e che dovrebbe spingerci ad interrogarci di più.

Riccardo Tonna

Pubblicato l'8 gennaio 2020

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Gragnano, nelle attività di cittadinanza attiva anche un corso per lavorare il legno

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Un incontro tra generazioni diverse nell'ottica della cittadinanza attiva: questo il senso dell'incontro avvenuto nei giorni scorsi presso il municipio di Gragnano, tra gli studenti del consiglio comunale dei ragazzi del comune e Federico Cigalini, artista del legno ma anche uomo dal cuore generoso. Il signor Cigalini infatti recentemente ha provveduto al un lavoro complesso in quanto l'intervento manutentivo ha richiesto la sagomatura del legno e la realizzazione di incastri appositi per l'aggancio del corrimano alla scala per un'estensione restauro del vecchio e consunto corrimano della scala del municipio gragnanese. Un lavoro complesso in quanto l'intervento manutentivo ha richiesto la sagomatura del legno e la realizzazione di incastri appositi per l'aggancio del corrimano alla Scala per un'estensione lineare complessiva di più di dieci metri. Come ha spiegato il sindaco Patrizia Calza “era necessario l'intervento non solo per questione di decoro, ma soprattutto per sicurezza degli utenti per eliminare le pericolose schegge che avrebbero potuto ferirne qualcuno”.
Il signor Cigalini ha risposto subito alla richiesta di aiuto dell'Amministrazione e ha provveduto a risolvere il problema con sollecitudine consentendo un considerevole risparmio di denaro pubblico. Siamo particolarmente grati al signor Cigalini e al signor Sandro Pecorini, che lo ha coadiuvato nella fase iniziale. Si tratta di un esempio di quella cittadinanza attiva che arricchisce edifica la comunità ed ha un alto valore educativo. Per questo abbiamo voluto fare incontrare gli alunni del Consiglio comunale dei ragazzi con questo volontario che tra l'altro, insieme ad altri, il giovedì pomeriggio, nell'ambito dei laboratori finalizzati anche lo sviluppo della manualità, insegna agli studenti a lavorare il legno”.

Pubblicato l'8 gennaio 2020

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La Luce di Betlemme ha «rischiarato» la comunità di Pontenure

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La Luce di Betlemme  rischiara la comunità di Pontenure. La tanto attesa Luce della Pace ha fatto il suo ingresso nella chiesa di Pontenure prima di Natale, accolta dal parroco don Mauro Tramelli  insieme agli scout del gruppo di Pontenure e i ragazzi del catechismo.
Con la fiammella è stato acceso il cero pasquale che ha illuminato la chiesa durante l'intero periodo natalizio.
La Luce è stata accolta non solo dalla comunità parrocchiale ma anche dal coro "Perfetta Letizia" di Pontenure, dal vicesindaco Angela Fagnoni e dal maresciallo Luciano Salatino.
La Luce a Pontenure non si è fermata in chiesa, ma grazie al gruppo scout ha raggiunto gli ospiti della Casa di Riposo "Parenti". Alla consegna di questo speciale dono, simbolo di pace e speranza, che ha commosso gli anziani ospiti della struttura è seguita la celebrazione eucaristica presieduta dal diacono scout Claudio Fervari, responsabile della cura pastorale della struttura anziani.

Erika Negroni

Pubblicato il 7 gennaio 2020

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