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Il X libro di Gian Luigi Olmi sull’ultimo dopoguerra bobbiese

copertina libro Olmi

A Bobbio, nel salone di rappresentanza della Curia, il 28 dicembre, è stato presentato il nuovo libro del prof. Gian Luigi Olmi “Bobbio 1945/1970 - Dal dopoguerra all’amministrazione democristiana” (ed. Fantigrafica Cremona). L’avvicato Corrado Sforza Fogliani, mons. Pietro Coletto e l’autore stesso hanno illustrato l’opera ai tanti intervenuti, per lo più bobbiesi interessati e incuriositi per aver vissuto quel periodo.
L’autore, testimone di tanti degli eventi riportati, ha inframmezzato il racconto con spezzoni autobiografici. Scelta più che felice che dà naturalezza, vivacità e brio all’esposizione della “piccola storia” del dopoguerra bobbiese, “specchio minuscolo di una condizione che visse l’intero popolo italiano".
La lenta riconquista della normalità, pur in un contesto di forti contrapposizioni ideologiche, per fortuna immuni a Bobbio da esiti drammatici, passa attraverso le difficoltà causate dalla penuria di beni alimentari accompagnata dalla borsa nera, dai problemi della viabilità interrotta per la distruzione di vari ponti (tra cui quello del Barberino, che, ricostruito anni dopo, nuovamente crollato nella piena del 2015 non è ancora stato riedificato), dalle comunicazioni telegrafiche e telefoniche interdette, dalla mancanza di lavoro, dalle necessità della scuola, da sempre fornitrice ai bobbiesi di un buon livello di cultura. Grande spazio è dedicato alle atmosfere preelettorali e ai risultati, esaurientemente documentati, delle urne nelle elezioni di carattere locale e nazionale via via succedutesi. Gli umori della società bobbiese e le relative battaglie di penna al riguardo sono espressi dai report dei tre giornali allora stampati a Bobbio: La Trebbia (giornale clericale con direttore don Stefano Rebolini), Il Bove (foglio satirico di destra), L’Unione (di stampo social comunista).
Il libro è prezioso per chi ha caro Bobbio. Vi sono tratteggiati la vita dei ragazzi e dei pescatori sul fiume Trebbia, l’indelebile impronta lasciata dal Vescovo Pietro Zuccarino, succeduto a S.E. Bernardo Bertoglio, un accenno al mai risolto tema delle terme, i personaggi che, nel bene e nel male, hanno inciso nella vita bobbiese, i racconti di tanti eventi capaci di risvegliare moti emotivi negli animi di chi ha vissuto da bobbiese o da frequentatore estivo del borgo in quegli anni. Impossibile non ricordare che negli anni 1953/54 Bobbio cambiò volto, col sacrificio degli orti di San Colombano a favore di piazza Santa Fara (il progetto rimase in incubazione per oltre un secolo). Non è meno coinvolgente il racconto della vita del tempo libero bobbiese, delle attività culturali, delle feste danzanti, della stagione caratterizzata da “un’intelligente voglia di fare” del “Troglos”, ideato da un giovanissimo ing. Aldo Galleti, riportato in una foto con la principessa Soraya, ex moglie dello scià di Persia, di passaggio a Bobbio proprio in occasione dell’inaugurazione del locale.
Nel presentare il libro l’avvocato Corrado Sforza Fogliani ha sottolineato il pregio dei ricordi della terra bobbiese, che da sempre si è distinta nel difendere la propria identità, unico modo per affrancarsi dalla globalizzazione che tutto appiattisce. Mons. Coletto ha da parte sua rimarcato l’amore per Bobbio di Gian Luigi Olmi.
Il presente è il decimo volume che l’autore dedica a Bobbio e alla sua storia, tutti caratterizzati da una medesima attraente e curata veste grafica. L’augurio all’autore è di continuare sulla strada intrapresa.

Luisa Follini

Pubblicato il 7 gennaio 2020

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