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Notizie Varie

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«Non da sola», l’App per accompagnare le donne in gravidanza

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Gli esami da fare sulla base del trimestre di gravidanza, il Punto nascita più adatto alle proprie necessità e preferenze, come effettuare la donazione del cordone ombelicale, i consigli per l’allattamento. Tante indicazioni e informazioni, tutte a portata di app: è “Non da sola”, l’applicazione dedicata al mondo della gravidanza e del parto realizzata dalla Regione Emilia-Romagna - Servizio Assistenza territoriale - in collaborazione con Lepida. Scaricabile gratuitamente e disponibile per smartphone e tablet Android e iOS, l’app rientra nell’omonimo progetto regionale, il cui obiettivo è accompagnare la donna –e la coppia– in tutto il percorso: dalla gestazione ai mesi successivi alla nascita del bimbo. “In questo periodo così complesso- commenta l’assessore alle Politiche per la salute della Regione, Raffaele Donini- i nostri sforzi sono principalmente concentrati sull’emergenza Coronavirus. Ma non ci dimentichiamo certamente di tutto il resto, dei servizi e dell’assistenza di cui continuano ad aver bisogno i cittadini. A partire dalle future mamme e papà, che peraltro si trovano a vivere l’esperienza dell’attesa di un figlio in un momento così delicato. Questo strumento, agile, pensato e realizzato per le donne, offre un supporto in più per comprendere e vivere in modo consapevole la gravidanza e il parto. Speriamo che possano utilizzarlo sempre più donne”. Nonostante l’emergenza sanitaria da Coronavirus, le donne in gravidanza che non hanno sintomi devono fare regolarmente i controlli ed esami indicati anche nella app, secondo gli appuntamenti stabiliti: l'assistenza al percorso nascita nei consultori e nei punti nascita è sempre garantita nel massimo rispetto delle norme di sicurezza. Per le donne con sintomi, i controlli saranno da valutare o ri-valutare, contattando telefonicamente il personale del consultorio che indicherà, in base al calendario e al tipo di controllo, le cose da fare.
Nel dettaglio, l’applicazione permette di specificare le proprie preferenze in merito ai percorsi per il travaglio, il parto o il post parto (ad esempio, “parto naturale dopo cesareo/parto in acqua”, “epidurale/agopuntura”, donazione del cordone ombelicale) e di trovare rapidamente, usando eventualmente la geolocalizzazione dell’utente, il Punto nascita che risponde meglio alle proprie esigenze. Le informazioni che aiutano la donna a orientarsi nelle scelte da compiere, secondo i bisogni propri e del bambino, sono arricchite anche dalla “cartella gravidanza”, strumento ideato e progettato per rispondere ai diversi percorsi clinici. La cartella contiene tre elementi: il diario, una guida che, trimestre dopo trimestre, illustra l’assistenza proposta in Emilia-Romagna; schede informative, ognuna dedicata a un tema specifico (stili di vita, sostegno durante il travaglio, allattamento, vaccinazioni in gravidanza) per rispondere ai dubbi e alle perplessità più comuni; infine, diritti in gravidanza, ovvero una breve guida sui diritti che tutelano la donna lavoratrice durante la gestazione. La cartella della gravidanza può essere consultata nella app, ma anche essere richiesta in versione cartacea nei consultori e negli ambulatori ospedalieri. Inoltre è disponibile online all’indirizzo www.saperidoc.it in italiano e in versione multilingue (inglese, francese, spagnolo, russo, arabo, cinese, urdu e rumeno). L’app “Non da sola” permette, infine - se l’utilizzatrice ha fornito il consenso alla geolocalizzazione e all’uso del proprio numero di cellulare - di essere richiamata da un professionista del Consultorio (per le Aziende sanitarie che hanno già attivato il servizio) e di fare, in caso di necessità, una chiamata di emergenza al 118, inviando contestualmente le coordinate della propria posizione. La Regione sta predisponendo una specifica campagna di comunicazione per promuovere in modo capillare su tutto il territorio la conoscenza di questa applicazione.

Pubblicato il 21 aprile 2020

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First Cisl: 3mila euro agli ospedali di Piacenza, Parma e alla Protezione civile

Chi siamo


“Abbiamo deliberato di destinarvi 1000 euro per la lotta a Covid19. Si allega copia del bonifico. Siamo la categoria sindacale della CISL che a Piacenza e Parma rappresenta le lavoratrici e i lavoratori bancari, gli impiegati delle assicurazioni e quelli delle attività esattoriali e di authority”. Non una, ma tre donazioni da mille euro ciascuna sono state effettuate e comunicate in questi giorni alla AUSL di Piacenza, all’Agenzia Ospedaliera Universitaria di Parma e alla Protezione Civile, nell’ambito della raccolta nazionale promossa da CGIL CISL UIL.
Ne dà notizia la segreteria FIRST CISL che ha raccolto suggerimenti per individuare i beneficiari anche direttamente dai rappresentanti sindacali del settore sanitario. Un’iniziativa di solidarietà concreta che vuole contribuire fattivamente allo sforzo che “la prima linea” sta conducendo in queste settimane per fronteggiare la pandemia nel territorio emiliano più colpito dal virus.

Nella foto, la segreteria First CISL.

Pubblicato il 18 aprile 2020

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Università Cattolica, Fondo salva studi a sostegno degli studenti

Il Fondo, intitolato ad Agostino Gemelli, offrirà sostegno agli studenti colpiti dalle ricadute economiche dell'epidemia coronavirus. Stanziamento iniziale di un milione di euro

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In questo momento di grande incertezza e preoccupazione per il futuro l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha deciso di proporre uno strumento concreto a favore degli studenti che, insieme alle loro famiglie, sono stati colpiti dalle ricadute economiche dell’epidemia causata dal Coronavirus.
L’Ateneo, già direttamente impegnato sul fronte dell’emergenza sanitaria attraverso il generoso sforzo dei medici e degli infermieri della facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma e del Policlinico Universitario "A. Gemelli", intende sin d’ora pensare anche al futuro, quando, venuto il momento della ricostruzione, la formazione dei giovani sarà essenziale per dare nuovo slancio alla nostra società e alla nostra economia.

Per contribuire a prevenire i rischi di dispersione di un capitale umano prezioso, l’Ateneo dei cattolici italiani costituisce il Fondo Agostino Gemelli per il sostegno agli studenti nell’emergenza sanitaria, che offrirà da subito un sostegno a quanti si vengano a trovare in difficoltà provvedendo, sulla base di specifiche valutazioni, a erogare misure economiche destinate a far fronte ai costi di iscrizione ai corsi di laurea.
Il Fondo, al quale l’Ateneo conferisce un apporto iniziale di un milione di euro e che potrà essere ulteriormente alimentato, è aperto ai contributi di quanti (singoli, associazioni, istituzioni) condividono l’idea che fin da ora, per una vera ripartenza del Paese, è necessario investire sul talento e sulle competenze dei giovani.

«In questo Fondo convergeranno anche altre iniziative di fund raising dell’Università Cattolica, comprese le risorse provenienti dal 5 per mille – spiega il rettore Franco Anelli –. Nella tradizione del nostro Ateneo l’attenzione alla persona è sempre stata al centro delle scelte compiute. Stiamo vivendo una situazione fuori dall’ordinario che può condizionare il futuro di molti ragazzi, esposti al rischio di dover interrompere gli studi o di non poter decidere liberamente dove completare la loro formazione; per questo la nostra comunità universitaria ha pensato fin da ora a uno strumento a favore degli studenti, già iscritti e future matricole».
«Siamo convinti - prosegue il Rettore - che per risollevarci da questa crisi sarà decisivo il contributo delle Università, che per loro natura sono poli di attrazione di giovani capaci di alimentare con la loro intelligenza ed entusiasmo la società, la cultura e l’economia di oggi e di domani».


Pubblicato il 17 aprile 2020

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Concessionaria Bussandri, in campo per la solidarietà

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Numerose aziende sono oggi in campo a favore della solidarietà di fronte all’emergenza coronavirus. Domenica 12 aprile in occasione della festività pasquale Christian e Federica Bussandri, titolari della Concessionaria Bussandri Peugeot Citroen di Fiorenzuola d’Arda in provincia di Piacenza, si sono recati, in rappresentanza dello staff aziendale, all’Ospedale di Fiorenzuola e alla Casa Residenza Anziani “Verani” per donare un regalo agli operatori sanitari che in questo momento sono in prima linea tra malati e ospiti. Erano presenti anche il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi e la vicesindaca Paola Pizzelli.

Oltre alle colombe donate come simbolo pasquale, sono stati realizzati e confezionati 80 vasetti contenenti ovetti di cioccolato, ornati con i colori dell’arcobaleno, per richiamare i disegni dei bambini che ci incoraggiano con il loro “Ce la faremo” e “Andrà tutto bene”.
La scatola porta vasetti è stata decorata anche con cuori rossi e con il messaggio “Grazie” per esprimere la solidarietà e vicinanza al territorio e a tutti gli operatori dell’ospedale e del “Verani”. Inoltre, sono stati donati 80 trattamenti di sanificazione dell’auto a medici, infermieri e operatori socio-sanitari che potranno usufruire gratuitamente presso la sede dell’officina. “Abbiamo introdotto – spigano i titolari della Concessionaria - questo nuovo trattamento finalizzato a sanificare ed eliminare virus e batteri nell’abitacolo della vettura, disponibile per tutti coloro che lo vorranno effettuare. Ringraziamo per la loro disponibilità la Pasticceria Capra e la Pasticceria Da Roberto di Fiorenzuola. Per noi, come famiglia e come azienda, questo piccolo gesto può rappresentare un segno di speranza e di ripartenza per il territorio”.

Nella foto, la consegna dei prodotti davanti all’ingresso dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda.

Pubblicato il 17 aprile 2020

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In meno di 24 ore sette scosse di terremoto nel Piacentino

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Sette scosse di terremoto nel giro di poche ore nel nostro territorio. La prima, registrata dai sismografi e avvertita dagli abitanti delle montagne del Piacentino (Alta Valnure, Valdaveto e Valtrebbia) è arrivata poco dopo le 22 del 15 aprile. L’epicentro era a sei chilometri in linea d’aria dal capoluogo valnurese Ferriere. Soltanto pochi minuti dopo, una di lieve entità (1.9 di magnitudo) a Cortebrugnatella, in Valtrebbia. Poi, un’altra molto più intensa il giorno dopo. Il terzo evento sismico è stato avvertito intorno alle 11.40 di giovedì 16 aprile. La scossa aveva come epicentro Salsominore, frazione del comune di Ferriere, in Valdaveto.
Questo movimento è stato percepito in tutto il territorio piacentino, e anche nel milanese e nel genovese. La scossa aveva una magnitudo di 4.2 e una profondità di 3 chilometri, come ha registrato l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Per i residenti delle nostre montagne, tanta paura e ansia, in un momento per niente facile, vista l’emergenza Covid-19 ancora in corso. Molti in Alta Valtrebbia e Valdaveto sono usciti dalle proprie abitazioni. Fortunatamente non si sono registrati feriti o danni importanti. A Bobbio ha ceduto la tettoia d’ingresso di una abitazione, altri danni di lieve entità si sono verificati tra Bobbio e Marsaglia. I vigili del fuoco hanno provveduto a fare una ricognizione della situazione, anche nella vicina Cerignale. In seguito, sono state registrate altre quattro scosse della terra dalle nostre parti. Alle 12.29 a un chilometro da Corte Brugnatella (magnitudo 2.0). Alle 12.53 a due chilometri da Corte Brugnatella (magnitudo 2.6). Alle 13.16 a 5 chilometri da Cerignale (magnitudo 3.5). Alle 13.47 a 5 chilometri da Corte Brugnatella (magnitudo 2.9). Sette scosse di cui in questa fase i piacentini facevano volentieri a meno.


Pubblicato il 17 aprile 2020

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