Prima dell’emergenza il mercato del lavoro piacentino era in crescita
Piacenza Economia Lavoro e Società – la rivista telematica redatta da Università Cattolica, Provincia di Piacenza e Camera di Commercio - presenta un’anteprima dei principali risultati relativi al mercato del lavoro provinciale nel 2019 diffusi recentemente dall’Istat, risultati che saranno comunque oggetto di ulteriori approfondimenti in occasione della redazione del prossimo report congiunturale dedicato al consuntivo dello scorso anno. Mentre l'economia ed il mercato del lavoro locali stanno vivendo grandi difficoltà connesse con l'emergenza sanitaria in corso, i dati sulle forze di lavoro da poco rese pubbliche da Istat e riferiti al 2019 delineano una situazione che per quell'anno era ancora certamente positiva, e che evidenzia in particolare il contributo dato dall’occupazione femminile. Va ricordato ad ogni modo che, essendo i dati riferiti a statistiche campionarie, occorre considerare i risultati esposti per le tendenze di fondo che emergono, piuttosto che rispetto alle variazioni puntuali da un anno all'altro.
In provincia di Piacenza, in base agli ultimi dati della rilevazione campionaria sulle forze di lavoro dell’Istat pubblicati a marzo, nella media del 2019 gli occupati sono stati 129mila, in aumento di mille unità rispetto all’anno precedente. La variazione positiva registrata è andata però a vantaggio della sola componente femminile (+2mila unità), dal momento che quella maschile si riduce (-1000). Il tasso di occupazione si attesta, per la popolazione dai 15 ai 64 anni, al 69,9%, in aumento rispetto alla media del 2018 di 0,8 punti percentuali; cresce per le donne (al 62,6%, di quasi due punti percentuali) ma diminuisce per gli uomini (77,1%, -0,4 punti). Nel 2019 le persone in cerca di occupazione sono sempre 8mila, stessa entità del 2018 (e del 2017), egualmente distribuite tra maschi e femmine. Il tasso di disoccupazione provinciale, al 6,1% nel 2017 e al 5,6 nel 2018, si stabilizza nel 2019 in leggero rialzo portandosi al 5,7% (+0,1 punti). In questo contesto, migliora il tasso di disoccupazione femminile, scendendo dal 6,7% al 5,9% (-0,8 punti), mentre quello maschile sale dal 4,7% al 5,5% (+0,8 punti). Nel 2019 le persone attive sul mercato del lavoro (137mila), misurate dall’aggregato “forze di lavoro” (occupati e persone alla ricerca di un’occupazione), sono aumentate rispetto all’anno precedente di mille unità, unicamente grazie all’incremento registrato dalla componente femminile. La partecipazione al mercato del lavoro, misurata dal tasso di attività, è pari quindi al 74,2%, 0,8 punti percentuali in più rispetto al 2018. Si osserva in particolare una crescita della partecipazione femminile, dal 65,1% nel 2018 al 66,6% nel 2019, mentre la partecipazione maschile aumenta in misura inferiore, dall’ 81,5% all’ 81,7% (+0,2 punti).
Nonostante il progressivo rallentamento del ciclo economico a livello nazionale e internazionale che si è verificato nel corso del 2019, continuano a rimanere elevati in questo periodo gli indicatori del mercato del lavoro nella nostra provincia; aumentano il tasso di occupazione e il tasso di attività, recuperando abbondantemente la flessione sperimentata nel 2018, mentre solo il tasso di disoccupazione peggiora leggermente (rimanendo comunque su bassi livelli). Piacenza continua quindi ad appartenere – anche nel 2019, come evidenziato chiaramente dalle mappe riportate qui sotto - all’area del Paese con i maggiori tassi di occupazione e con i minori tassi di disoccupazione. Si deve peraltro precisare che – con riferimento in particolare al tasso di occupazione riferito alla classe di età da 20 a 64 anni - il dato della nostra provincia (74,6%) risulta già sostanzialmente in linea con l’obiettivo di Europa 2020 e che fissa tale indice al 75% per tutti gli stati membri. Anche nella media 2019 gli indicatori provinciali si confermano migliori rispetto ai valori medi italiani, con il tasso di occupazione che supera quello medio nazionale di quasi 11 punti percentuali, e il tasso di attività di 8 punti e mezzo, mentre il tasso di disoccupazione è quasi la metà di quello italiano, inferiore di oltre 4 punti.
Per quanto riguarda il confronto con il contesto regionale, Piacenza mostra invece un differenziale da recuperare di 0,5 punti percentuali nel tasso di occupazione, e di 0,2 punti nel tasso di attività e nel tasso di disoccupazione. Su quest’ultimo, si deve osservare però come l’indicatore piacentino, aumentando di una frazione di punto (dal 5,6% nel 2018 al 5,7% nel 2019), vada in controtendenza rispetto a quello emiliano-romagnolo (che cala dal 5,9% al 5,5%). Allineate a quelle regionali (e dello stesso segno) sono state invece le variazioni positive del tasso di occupazione e del tasso di attività. In questo contesto sono da segnalare poi i miglioramenti degli indicatori riferiti alla componente femminile, punto di debolezza storico del nostro mercato del lavoro, con i tassi di attività e di occupazione provinciali che si portano adesso rispettivamente a –1,9 e –1,5 punti percentuali da quelli medi emiliano-romagnoli (il divario era di -2,6 e -2,0 punti nel 2018), e con il tasso di disoccupazione femminile oggi a Piacenza al 5,9%, più basso che in regione (6,6%).
Per quanto riguarda infine il confronto con le province limitrofe, nel tasso di occupazione la provincia di Piacenza presenta valori migliori di quelli di Parma, Cremona, Lodi e Pavia, nonché allineati (seppur verso il basso) a quelli di Milano. Nel caso del tasso maschile il dato di Piacenza è addirittura superiore a quello di tutti gli altri contesti di riferimento. Anche nel tasso di attività il dato piacentino è superato solo da quello riferito all’area metropolitana milanese. Relativamente al tasso di disoccupazione infine fanno meglio di noi solo Parma e Cremona; ma osservando in particolare la componente femminile, è la nostra provincia, insieme a quella di Parma, che presenta il valore più basso, superando tutte le altre province lombarde.
Pubblicato il 14 aprile 2020
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