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Notizie Varie

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La “Gasparini” di Pieve Dugliara compie novant’anni. Convegno e concerto

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La casa di riposo “Gasparini” di Pieve Dugliara compie novant'anni. Il 25 settembre alle ore 16.30 festa aperta a tutta la cittadinanza con l'orchestra CinqueQuarti. La mattinata si apre con il convegno sul tema “Lo scorrere del tempo tra ricordi e sogni”; intervengono: Renato Zurla, medico geriatra, Andrea Viola, psicologo, Martina Silva, educatrice professionista, Joel Kruisselbrink, fondatore del metodo Bewegen is Leven, Stefano Teragni, sportivo piacentino.
Prima del concerto ci sarà il taglio del nastro della stanza multisensoriale “La Bolla”.

Un po' di storia

La realtà di Pieve Dugliara nasce nel ‘35 dall’intuizione di Giuseppe Gasparini, titolare di una delle maggiori aziende agricole del territorio. Le corti allora erano vere cittadelle, includevano alloggi e servizi per le persone che vi lavoravano. Ma cosa accadeva quando invecchiavano? Dal punto di vista imprenditoriale, occorreva sostituirle con nuovi operai. “In segno di riconoscenza verso chi con il suo lavoro aveva contribuito alla crescita dell’azienda, il fondatore pensò di creare alloggi ad hoc, per averne cura nella vecchiaia: una visione già all’avanguardia”, fa notare il dott. Paolo Favari direttore della struttura.
Nel tempo, la struttura si è ampliata ed ha cambiato fisionomia, prima Ipab e, nel 1994, Fondazione senza fini di lucro con personalità giuridica di diritto privato.
Il desiderio del fondatore era che fosse una realtà di ispirazione cristiana: per Statuto, nel Cda siedono due rappresentanti di nomina vescovile, che oggi sono il parroco di Rivergaro don Valerio Picchioni e il diacono permanente Adriano Ballerini. Ogni mercoledì si celebra la messa in cappella. Con un gruppo di volontari della parrocchia di Rivergaro ci si sta attivando per  la recita del rosario settimanale. A Pasqua e Natale sono iniziati momenti di catechesi per il personale.
La casa è autorizzata per 97 posti, suddivisi in 40 di casa protetta (non autosufficienza elevata), 38 di casa di riposo (non autosufficienza moderata e lieve), 16 posti di comunità alloggio di riabilitazione psichiatrica. La lista d’attesa è lunga, circa 60 anziani.

Nella foto, la casa di riposo “Gasparini”.

Pubblicato il 23 settembre 2025

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Al Santuario della Madonna del Pilastro la preghiera per le vittime della strada

Vittime della strada commemorazione 

Si è svolta domenica 21 settembre al Santuario della Madonna del Pilastro la cerimonia in ricordo di tutte le vittime della strada. La funzione religiosa è stata concelebrata dal vescovo Gianni Ambrosio e dal parroco don Alessandro Ponticelli, alla presenza di una folta rappresentanza di amministratori comunali, tra i quali il sindaco di Gragnano Patrizia Calza e Gabriele Scagnelli (vicesindaco di Rivergaro), in rappresentanza della Provincia.
Presenti inoltre autorità militari e forze dell'ordine impegnate ad assicurare la sicurezza stradale e le associazioni di volontariato impegnate nelle operazioni di soccorso. Era presente anche Danilo Tosi, padre di Sonia Tosi, giovane vittima della strada: in suo ricordo è stata costituita un’associazione che opera per la prevenzione dell'incidentalità, soprattutto rivolgendosi alle giovani generazioni. Quest'anno l'olio della lampada che brucerà nella cappella dedicata alle vittime è stato offerto dal sindaco di Farini, Marco Paganelli. Purtroppo da settembre 2024 si sono registrate 19 vittime piacentine e 34 incidenti mortali nel territorio Piacentino.

Nella foto, l'accensione della lampada votiva nella cripta del santuario del Pilastro.

Pubblicato il 23 settembre 2025

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Via don Giuseppe Borea, la strada a Bettola intitolata al sacerdote fucilato dai fascisti

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Bettola ha ora una via nuova intitolata a don Giuseppe Borea, il sacerdote piacentino, parroco di Obolo, che fu fucilato dai nazifascisti il 9 febbraio del 1945. La strada dal capoluogo valnurese sale verso Prato Barbieri là dove don Borea si prodigò durante la Guerra per aiutare tutti coloro che ne avevano bisogno.
Sabato 20 settembre si è svolta la cerimonia inaugurale alla presenza del sindaco di Bettola, Paolo Negri, di Mario Spezia presidente dell’Associazione nazionale partigiani cristiani di Piacenza, di Attilio Ubaldi vice prefetto vicario, di Giuseppe Borea, nipote del sacerdote e dei rappresentanti dei Comuni di Gropparello, Morfasso e Piacenza e dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia e di altre istituzioni pubbliche e di diversi cittadini. La benedizione è stata impartita da don Davide Maloberti, parroco di Bramaiano e direttore del settimanale diocesano.

“Una via simbolo della nostra libertà”

“Questa intitolazione ripercorre una strada, ha detto il sindaco di Bettola Paolo Negri “segnata da luoghi simbolo della nostra libertà a cominciare da Rio Farnese, dove furono barbaramente trucidati 20 giovani a gennaio del 1945, e poi il Passo dei Guselli, dove i nazifascisti compirono un altro efferato crimine contro i partigiani e più avanti c’è Obolo, il paese di don Borea” dal quale fu strappato per essere sacrificato. Qui c’è uno spaccato di storia della resistenza – ha continuato il sindaco -, di giovani che ritenevano di essere dalla parte giusta della lotta, che hanno dato la vita, come don Borea”.

L'augurio di mons. Lino Ferrari

Hanno poi preso la parola Mario Spezia, presidente dell’Associazione nazionale partigiani cristiani e il nipote del prete martire che porta lo stesso nome dello zio, Giuseppe Borea che ha letto la lettera a firma di mons. Lino Ferrari, rettore del Seminario e della basilica di San Marco a Bedonia.
“Accolgo con piacere - scrive mons. Ferrari- la notizia dell'intitolazione di una via a Bettola a don Giuseppe Borea che è stata alunno del Seminario bedoniese. Mi auguro che presto anche don Giuseppe Borea possa essere annoverato, come già don Giuseppe Beotti, nella schiera dei Beati e dei Santi dei quali può gloriarsi la nostra diocesi: le loro virtù eroiche sono un forte appello per la nostra vita troppo spesso segnata da mediocrità; la loro intercessione si asegno di speranza per un mondo tormentato, ma che anela alla pace e alla fraternità”.

Nella foto, la cerimonia inaugurale di via don Giuseppe Borea a Bettola.

Pubblicato il 22 settembre 2025

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Zaino in spalla per imparare le professioni di montagna: iscrizioni per «Residential Bobbio»

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Nello zaino tutto il necessario per iniziare, insieme, la scalata alle professioni della montagna. Sono aperte le iscrizioni per aderire a “Residential”, l’esperienza formativa rivolta a quelle studentesse e a quegli studenti di 17 e 18 anni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado del territorio piacentino e che stanno maturando un interesse nei confronti dei settori agrario, agro-alimentare e ambientale.
La proposta rientra nel più ampio progetto “Orientarsi in Reggia”, promosso dall’Unione Province Italiane (UPI e UPI Emilia-Romagna nell’ambito del programma Game UPI 2.0 sostenuto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e del Servizio Civile), con capofila la Provincia di Parma e partner la Provincia di Piacenza, che coinvolge i docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza "Unicatt Piacenza", nello specifico la “Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali con tematiche della produzione agricola, dell'enologia e della gestione delle risorse agroalimentari”, nonché dell'Università degli studi di Milano con la sua sede di Edolo "Unimont" specializzata in scienze della montagna e focus sulla gestione dei territori montani e delle loro risorse.
Il progetto di orientamento, infatti, prevede due step: tre giorni - 9,10,11 ottobre 2025 - dedicati alle professioni della montagna presso il “Residential”, l’Ostello di Bobbio, e la “Fiera Futura 2.0”, un “salone dell’orientamento” organizzato all’ex chiesa del Carmine di Piacenza con la partecipazione di università e attori del mondo del lavoro.

Aderendo al percorso “Residential – Professioni di Montagna” dal 9 all’11 ottobre 2025, studentesse e studenti (15 i posti riservati alle adesioni dal Piacentino) potranno alloggiare all’ostello comunale “Tamburelli” della Città di Bobbio, mangiare alla mensa dell’Istituto Gianelli (Istituto Figlie di Maria S.S. dell’Orto di Bobbio, con sede in piazza San Colombano) e frequentare i laboratori tematici dedicati ai territori montani, alle loro caratteristiche, alla loro conservazione e al loro sviluppo, partecipando inoltre ad un’uscita didattica con un docente dell’Università Unimont (in allegato i dettagli del programma dei laboratori e delle iniziative). Il tutto sempre sotto la supervisione del personale delle Cooperativa Eureka. Le iscrizioni sono nominative e devono pervenire entro e non oltre il 2 ottobre 2025 tramite i professori degli istituti coinvolti all’indirizzo . La partecipazione è gratuita, non sono previsti costi per gli istituti né per gli iscritti: vitto, alloggio, trasporto sono infatti garantiti dalla Provincia di Piacenza.

Pubblicato il 23 settembre 2025

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All’associazione «Michele Isubaleu» la benemerenza civica di Gragnano

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Da vent'anni l’associazione si prende cura di bambini etiopi, collaborando con alcune missioni delle suore di Monsignor Torta

Sarà l’associazione Michele Isubaleu a ricevere quest'anno, a Gragnano, la benemerenza civica "Gragnano bene comune". Il 27 settembre alle ore 10.30 presso il centro culturale del paese, l’Amministrazione comunale consegnerà il riconoscimento alla presidente Maria Cristina Schiavi. Da vent'anni l'associazione, con un lavoro tanto silenzioso quanto proficuo, si prende cura di bambini etiopi, collaborando con alcune missioni delle suore di Monsignor Torta finanziando interventi in campo scolastico e sanitario. Sono davvero importanti i risultati conseguiti in questo percorso che ha visto la collaborazione di medici piacentini e di diversi volontari che recandosi in loco hanno visitato e curato migliaia di bambini.

Nell'occasione verranno ricordati, anche attraverso le immagini, i frutti di tanta generosità. Dopo un periodo di continua crescita, a partire dal Covid, la situazione in Etiopia è andata a peggiorando. L'inflazione altissima rende più difficile prendersi cura anche attraverso le adozioni a distanza dei bambini che vivono in povertà. Il blocco degli aiuti da parte degli Usa che si è registrato nell'ultimo anno ha peggiorato la situazione. I volontari dell'associazione tuttavia non demordono. L'aiuto ai bambini delle missioni continueranno silenziosamente ma convintamente. Alla consegna del premio la sindaca Patrizia Calza sarà affiancata dal professor Alberto Gromi.

Pubblicato il 20 settembre 2025

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