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Notizie Varie

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I ladri entrano nella chiesa di Santa Rita: spezzata una croce e divelti i candelieri per rubare le offerte

delio

Furto nella chiesa di santa Rita: un gruppo di ladri è entrato lunedì mattina, 11 dicembre, intorno alle 10 per rubare le offerte dai candelieri. Il bottino è stato magro, solo pochi euro in monete. Ingenti invece i danni per i padri, Figli di Sant’Anna, e la comunità di Santa Rita: per prelevare le offerte i ladri hanno distrutto la parte posteriore di due candelieri, tra cui uno, del valore di 1.500 euro, appena acquistato col contributo dei fedeli. “Un’azione violentissima”, così la descrive padre Adelio Pedro Joao: i ladri hanno staccato una croce dalla parete di un locale adiacente all’altare per colpire meglio i candelieri, svuotati delle candele che sono state appoggiate sul presepe. Danni anche a una pesante lastra di marmo che è stata utilizzata con lo stesso intento.

croce

Nella foto, la croce spezzata nella chiesa di santa Rita.

Non c’è stato intento sacrilego

Nessun segno di effrazione sul portone d’ingresso della chiesa che, come ogni mattina, era aperta. È stato padre Bonifacio, entrato qualche minuto più tardi, ad accorgersi dei danni e ad allertare le forze dell’ordine. Poco dopo è arrivata la polizia per i rilievi del caso. “Per fortuna nessun confratello e nessun fedele era presente – dice padre Adelio –, la forza che i ladri hanno scaricato sugli oggetti è stata enorme, avrebbero potuto ferire qualcuno”. È da escludere con certezza un intento sacrilego: i ladri non hanno toccato né il tabernacolo né le reliquie di Santa Rita né i quadri né altri oggetti sacri. “È la prima volta che ci succede un fatto simile”, commenta amareggiato padre Adelio. La piccola chiesa di Santa Rita è molto frequentata da fedeli provenienti dalla città e dalla provincia, che ogni giorno – e in particolare al sabato e alla domenica – partecipano alla messa celebrata dai Figli di Sant’Anna. Ogni anno, il 22 maggio, in occasione della ricorrenza di Santa Rita, centinaia di automobilisti si fermano all’altezza della chiesa, sullo stradone Farnese, per ricevere la benedizione.

Francesco Petronzio

Nella foto sopra padre Adelio.

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Da Santa Lucia a Minnie e Topolino, proseguono le attività natalizie per i più piccoli

 renna con bambini FotoDELPAPA 12

Immancabile appuntamento con la tradizione, mercoledì 13 dicembre in centro storico, nell’ambito delle iniziative che animano il “Natale a Piacenza”. A partire dalle 16, tra piazza Cavalli, corso Vittorio Emanuele, via XX Settembre e piazza Duomo, Santa Lucia raccoglierà personalmente le letterine che i bambini vorranno consegnarle e, con l’aiuto del suo assistente, distribuirà caramelle a tutti, nella festa itinerante a cura di Funtasia Animazione.

Aperto come sempre anche il mercatino di Natale all’ombra di Palazzo Gotico, con gli stand pronti ad accogliere chi è alla ricerca di una specialità da gustare o di un’idea regalo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 20.

Le attività dedicate ai più piccoli in piazza Cavalli proseguiranno, venerdì 15 dicembre dalle 16 alle 18, con Minnie e Topolino, pronti a regalare due ore di divertimento grazie all’animazione di Ludo Angels.

Nella foto di Del Papa, la slitta illuminata in Piazza Cavalli.

Pubblicato il 12 dicembre 2023

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Riorganizzato e consultabile l’Archivio comunale di Bettola


 Bettola archivio

L’Archivio comunale di Bettola, che va dai primi dell’800 agli anni ’80, raccoglie 10mila elementi ("unità archivistiche") classificati e ordinati in mille pagine analitiche d’inventario. L’Archivio, situato in un locale al pianterreno del palazzo comunale, è stato ordinato ed è di facile consultazione per chiunque ne avesse la necessità, per ricerche storiche o curiosità familiari.
“Il progetto è partito nel 2020 - ricorda il vicesindaco Luca Corbellini – e ha visto impegnati Comune e Caeb, prima di quel momento nessuno aveva mai pensato ad una riorganizzazione per ottenere una catalogazione corretta. Il percorso ci ha visto partecipare a due edizioni, 2022 e 2023, all'iniziativa regionale «Quante storie nella storia», nelle quali abbiamo valorizzato i 90 anni della mostra sulla littorina e approfondito il tema delle emigrazioni”.
Come già avvenuto nel 2023, anche nel 2024 si potranno effettuare - un sabato al mese – ricerche nell’archivio del Comune. Molte famiglie bettolesi stanno «riscoprendo» i propri avi. Altri temi suggestivi sono la ricerca del petrolio a Bettola, le ondate migratorie e le frane del passato.

“Il Comune di Bettola - ha spiegato Gabriele Locatelli, responsabile del servizio archivistico - ha svolto un’operazione matura e solida per i cittadini. L'archivio da una parte guarda alla storia, dall'altra parla al futuro. C’è un buon riscontro d’interesse per la sua consultazione, abbiamo diverse richieste di prenotazione per presenziare nei sabati di apertura. L'Archivio, in precedenza, era tenuto male, si faceva quasi fatica ad entrare. Ora è ben organizzato e descritto in tre volumi, c'è più trasparenza. Questa è la scatola nera del Comune insieme all'archivio parrocchiale, ogni cittadino bettolese è qui contenuto. Gli studenti delle scuole bettolesi ci seguono, per loro è un giacimento culturale”.
La riorganizzazione dell’archivio, dal 2020 a oggi, è stata garantita con 40mila euro di spesa.
Per prenotarsi o chiedere informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo archiviostoricobettola [AT] caeb [DOT] it, i responsabili assicurano di rispondere nell’arco di 24 ore.
L’archivio sarà aperto dalle 9 alle 13 in questi sabato: 13 gennaio, 17 febbraio, 16 marzo, 20 aprile, 18 maggio, 15 giugno, 13 luglio, 3 agosto, 7 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre.

Pubblicato il 9 dicembre 2023

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Alta Val Tidone premia i nuovi nati e i più meritevoli negli studi

borse di studio



Sono dieci i nuovi nati nel Comune di Alta Val Tidone nell’anno 2023 che hanno ricevuto, dalle mani del Sindaco Franco Albertini, un assegno di 500 euro e la pergamena che certifica la prossima messa a dimora, sul territorio, di un albero a simbolico suggello del lieto evento.
“Il contributo economico che eroghiamo – ha sottolineato il primo cittadino, affiancato dagli amministratori comunali nella nuova sala comunale polivalente di Nibbiano – vuole essere un sostegno a chi ha scelto di formare ed allargare il proprio nucleo famigliare sul nostro territorio, che certo non avrà tutte le comodità a portata di mano come in una città, ma che compensa con una qualità di vita sicuramente invidiabile”.
“Come Amministrazione facciamo il possibile, e a volte anche l’impossibile, per agevolare le famiglie e l’accesso ai servizi comunali, cercando di creare le migliori condizioni perché l’Alta Val Tidone sia scelta come luogo dove progettare e realizzare il proprio percorso di vita”, ha aggiunto il Sindaco, ricordando tra le iniziative dell’amministrazione, oltre all’assegno nuovi nati, l’azzeramento dei costi del trasporto scolastico e la forte riduzione di quelli del servizio mensa, senza dimenticare i lavori di riqualificazione ed efficientamento del patrimonio immobiliare scolastico, come quelli in corso di realizzazione nella scuola dell’infanzia di Nibbiano.
Insieme al consigliere delegato all’ambiente, Danilo Boselli, ai nuovi nati è stato inoltre consegnato l’attestato che, richiamando quanto disposto dalla Legge 113 del 29 gennaio 1992, impegna l’Amministrazione alla messa a dimora di un nuovo albero per ogni nuova vita. La pergamena riporta anche una significativa frase di Mario Rigoni Stern, appoggiata su una intensa fotografia di Maddalena Fava.

I nuovi nati (nella foto sotto con i genitori), accompagnati dagli emozionati genitori, sono Federico Braghieri Luppini, Adele Cavallaro, Tommaso Chinelli, Enea Dudkin, Jacopo Gilio, Sante e Zaccaria Groppi Pronti, Beatrice Marotti, Nicolò Morerio, Tommaso Pulino.
Dai nuovi nati ai più meritevoli nell’anno scolastico 2022/2023, con la consegna delle borse di studio “Aldo Greco Bergamaschi”, istituita alla nascita del Comune di Alta Val Tidone, e “Giorgio Lodigiani”, ereditata dal Comune di Nibbiano.

Assegni nuovi nati


“Quello scolastico – ha sottolineato Franco Albertini – è un impegno personale, commisurato alla propria età, e come tale è giusto che sia premiato il merito, degli alunni in primis, senza dimenticare il fondamentale ruolo di insegnanti e genitori”.
La borsa di studio intitolata al Dott. Aldo Greco Bergamaschi, istituita con fondi propri dell’ente comunale, ha visto la premiazione di Letizia Ceresini per la classe V della scuola primaria, di Riccardo Braga, Claudia Scabini e Vinicio Velli per la classe terza della scuola secondaria di primo grado, e, infine, di Debora Pizzi e Valentina Politi per la classe quinta della scuola secondaria di secondo grado.
La borsa di studio Giorgio Lodigiani, i cui destinatari sono gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Nibbiano, è stata attribuita a Luca Aradelli per la classe prima, Federico Ceresini per la seconda e Giada Labò per la terza.

Nella foto in alto, la consegna della borsa di studio agli studenti meritevoli.

Pubblicato il 12 dicembre 2023

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La lotta alla violenza passa sempre di più dall’educazione al rispetto

 Centri antiviolenza

Dal 25 novembre, nelle città dell’Emilia-Romagna, è partita la campagna istituzionale della Regione per il contrasto alla violenza di genere. Nei pannelli ci sono i volti di operatrici e operatori dei centri antiviolenza e del mondo sociosanitario, psicologi, mediatrici e mediatori culturali. Accanto la frase della scrittrice e attivista statunitense, Audre Lorde, che dice: “Il nostro silenzio non ci proteggerà”. L’obiettivo è importante: dire a tutte le donne vittime di violenza che non sono sole, perché sul territorio regionale ci sono 23 Centri antiviolenza e 55 Case rifugio, dove lavorano professionisti e professioniste pronti ad aiutarle. A queste realtà si aggiungono anche 14 Centri per uomini autori di violenza. “Gli episodi di violenza a cui stiamo assistendo non sono esattamente un’emergenza. Piuttosto siamo davanti a un grave problema sociale che la Regione sta contrastando con azioni e investimenti, partiti nel 2020 nell’ambito del Piano triennale contro la violenza di genere, e che oggi sono sempre più forti e capillari”, ha spiegato l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori, durante l’informativa in Assemblea legislativa sulle azioni messe in campo dalla Regione per il contrasto alla violenza di genere. “Si tratta di una rete di aiuti che coinvolge i centri antiviolenza, le istituzioni e i servizi che ogni giorno lavorano per combattere il fenomeno della violenza sulle donne- ha aggiunto Lori-. Servizi che funzionano molto bene, dove è impiegato personale altamente qualificato. Il primo passo, quindi, è fare sapere alle donne che non sono sole, che in qualsiasi momento e luogo si trovino, c’è una rete di ascolto e di protezione che può aiutarle a liberarsi dai maltrattamenti”.

Un impegno su cui la Regione dal 2020 ha investito oltre 20 milioni, con i quali sono stati finanziati progetti per le pari opportunità e il lavoro con Enti locali e Terzo settore, per l’imprenditoria femminile, la misura del Reddito di libertà (2,6 milioni), e il sostegno ai centri antiviolenza, case rifugio, autonomia abitativa e l’accompagnamento delle vittime nei percorsi di uscita dalla violenza. A questo si aggiungono anche le Linee guida per i Pronto soccorso, l’accordo con Città Metropolitana di Bologna per l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, l’accordo con Anci per rafforzare l’azione sul territorio a partire dal nuovo corso per mediatrici e mediatori interculturali e quello con l’Ufficio scolastico regionale per la formazione degli insegnanti. “Per avere una società equa e rispettosa delle differenze serve prima di tutto un profondo cambiamento culturale - continua Lori - che insegniamo educando al rispetto a partire dai banchi di scuola. Sono quasi 400 gli insegnanti che nel 2023 hanno partecipato al primo corso promosso dalla Regione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per contrastare stereotipi e violenza di genere nelle scuole superiori. Ma anche in questo caso l’impegno dell’Emilia-Romagna verso il mondo della scuola non è una novità. Considerando solo l’ultimo bando per promuovere le pari opportunità, sono quasi 20mila gli alunni, 895 le classi - dal nido alle scuole superiori – 1.903 gli insegnanti, 1.757 i genitori coinvolti in tutta l’Emilia-Romagna. Insieme stiamo facendo tanto e faremo sempre di più”. Infine, per il tutto il 2024, nelle città dell’Emilia-Romagna, sarà attiva anche la campagna di comunicazione ‘Se te lo dice è violenza’ per tenere sempre alta l’attenzione e spingere le donne, che si trovano a vivere situazioni di fragilità, a uscire dall’isolamento e a chiedere aiuto.

Pubblicato l'8 dicembre 2023

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