Dopo l’arrivo e l’accoglienza a Piacenza, è arrivato a Fiorenzuola d’Arda Giuliano Maltempi, poliziotto bresciano in congedo ed ora pellegrino sullo storico percorso della via Francigena: partito da Canterbury lo scorso 23 giugno, Maltempi è diretto a Roma, dove il suo arrivo è previsto per il 14 settembre. Al termine del suo cinquantunesimo giorno di cammino, all’arrivo alla chiesa Collegiata, Maltempi è stato accolto da Massimiliano Morganti, Assessore alla cultura del Comune, dal parroco emerito don Gianni Vincini e da una delegazione della sezione di Piacenza dell’Associazione nazionale Polizia di Stato, guidata dal Presidente Pietro Ricci.
Dal cammino una pace interiore
“Il cammino offre al pellegrino una pace interiore che si può, di riflesso, condividere con tutti coloro che si trovano al tuo fianco”, ha spiegato Maltempi: “Il pellegrinaggio è pace, condivisione e il sapersi mettere in gioco per conoscere di più una persona. Sul cammino può succedere di tutto, e tutto è condiviso”. “L’iniziativa di Giuliano Maltempi è molto bella”, ha aggiunto Pietro Ricci, Presidente della sezione di Piacenza dell’Associazione nazionale Polizia di Stato: “Per percorrere i 2.200 chilometri di questo cammino serve una forza di volontà incredibile, fuori dal comune”. “Condivido lo scopo della pace, l’Europa ha bisogno della pace e auspico che questi pellegrinaggi su cammini internazionali valgano come una grande preghiera per la pace: è strano, nella nostra società tecnologica e commerciale, osservare persone che camminano con lo zaino e gustano un altro orizzonte ad un ritmo che ti permette di vedere, salutare, guardare ed apprezzare”, ha aggiunto don Gianni Vincini. “Essere parte della via Francigena è una grande opportunità per Fiorenzuola, per la storicità del cammino e l’apporto umano che persone come Giuliano aggiungono con la rispettiva esperienza di vita, il proprio cuore e la testimonianza di percorsi che tanto rappresentano nella storia europea, italiana e fiorenzuolana”, ha concluso l’Assessore alla cultura del Comune, Massimiliano Morganti.
Pubblicato il 18 agosto 2023
Nella foto: l’arrivo di Giuliano Maltempi a Fiorenzuola d’Arda.
Turisti d’agosto al Farnese. Chi l’avrebbe mai detto, soltanto dieci anni fa? Lo sottolinea l'assessore alla Cultura Christian Fiazza, che rileva come le presenze da sabato 12 a martedì 15, giornata dell’Assunta, siano state parecchie, considerando il gran caldo e il periodo per antonomasia legato a vacanze e chiusure estive. “Siamo riusciti a catturare l’interesse per la città e per la vignolesca mole in particolare – sottolinea Fiazza – immaginando Piacenza come un prodotto da consumarsi per tutto l’anno, senza data di scadenza: le persone che tra sabato 12 e martedì 15 agosto hanno fatto visita a Palazzo Farnese sono state 277, di cui 91 nella giornata di Ferragosto. I flussi dei visitatori – spiega l'assessore – ci hanno sorpreso, la presenza di turisti è stata buona, considerando anche che in questi giorni molti cittadini stranieri provenienti da Francia, Inghilterra e Germania, tanto per fare qualche esempio, non hanno fatto tappa soltanto a Palazzo Farnese ma hanno visitato la Cattedrale, altre chiese e istituzioni culturali piacentine, scoprendo il ruolo storico di Piacenza dall’età romana al Plebiscito”.
Pochi i piacentini in questi giorni, proiettati soprattutto nelle vallate e in Valtrebbia in particolare, mentre sono stati numerosi i turisti provenienti da altre città per visitare i Musei civici di Palazzo Farnese: Bergamo, Varese, Monza Brianza, un viavai di famiglie e di giovani che hanno ravvivato le sale e in particolare il Museo delle Carrozze. I Musei farnesiani hanno dunque registrato una situazione positiva sui dati relativi alle visite: “Credo che sarà una settimana in cui, considerate le ferie – prosegue Fiazza – avremo un’affluenza considerevole di persone che scelgono di approfondire e conoscere le varie sezioni dei Musei. Penso che questo derivi anche dalla spinta che, come Amministrazione comunale, stiamo dando al cinquecentesco Palazzo, rendendolo sempre più un luogo di riferimento per coloro che, venendo anche da realtà lontane, amano l’arte e il gusto. Sono inoltre estremamente orgoglioso dello staff di Palazzo Farnese, a partire dal neodirettore Antonio Iommelli, per la professionalità e l’impegno. Credo che, in generale, vi sia una riscoperta della cosiddetta Italia minore”. Spiega Simone Varani, appartenente allo staff della Cooperativa Cristoforo che ha in gestione l’affidamento del servizio di biglietteria: “Prevale il target formato famiglia, giovani coppie e anche persone non più giovanissime, tutti catturati soprattutto dalla della Sezione romana e delle carrozze”.
“Un’offerta fieristica sempre più ricca e sempre più specialistica, in linea con le mutevoli esigenze di chi fa impresa per contribuire efficacemente alla crescita del tessuto economico-produttivo. È la strada intrapresa, già da qualche anno, da Piacenza Expo, concretamente caratterizzata da una mission che le consente di distinguersi nel panorama fieristico nazionale, proprio per la sua capacità di progettare e proporre manifestazioni settoriali per addetti ai lavori”. Così l’ente fieristico di Le Mose commenta l’ultimo evento messo in scaletta. È nato “PiùMa Lab”, nuovo evento dedicato al marketing, alla comunicazione d’impresa, alle vendite e alla gestione delle risorse umane, messo in calendario dalla società fieristica piacentina per il 5 e 6 aprile 2024. L’idea di PiùMa Lab nasce dal rapido e radicale cambiamento subito dal mondo produttivo anche a seguito della recente emergenza sanitaria. Nello spazio di pochi anni, infatti, è profondamente cambiato il modo di organizzare il lavoro, di gestire e formare le risorse umane, di progettare le strategie comunicative e quelle commerciali, di rapportarsi con la clientela e la committenza ma anche di reperire figure professionali sempre più qualificate.
“PiùMa Lab – specifica il presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli – è un nuovo evento che si aggiunge al nostro portfolio. Un appuntamento innovativo e utile per il tessuto produttivo nazionale, e del nostro territorio in particolare, alle prese con dinamiche occupazionali in continuo mutamento per nuove competenze ed esigenze commerciali. Piacenza Expo sta compiendo uno sforzo organizzativo per rispondere prontamente alle istanze di imprese, associazioni di categoria e istituzioni, in una fase congiunturale particolare. E Piacenza ancora una volta è pioniera nel format fieristico proposto”. Un evento fieristico innovativo ma anche ambivalente. PiùMa Lab, infatti, non si rivolge solo a chi opera nel mondo della comunicazione, del marketing strategico e operativo, delle vendite e delle risorse umane, ma anche ai liberi professionisti e a tutte quelle aziende – al di là degli specifici settori merceologici – che hanno la necessità di reperire particolari figure professionali, di potenziare la propria operatività, di predisporre percorsi formativi per i propri dipendenti, di migliorare le strategie commerciali e di individuare nuovi mercati. Un evento che prenderà vita alternando un’ampia superficie espositiva a un ricco pro-gramma di workshop, seminari, momenti formativi e presentazioni e in cui sarà possibile conoscere le nuove strategie per promuovere il proprio brand aziendale e ricollocarlo sul mercato in modo da essere appetibili non solo sotto l’aspetto commerciale, ma anche per attirare talenti e nuove figure professionali. “PiùMa Lab – commenta il direttore di Piacenza Expo, Sergio Copelli – aiuta a comprendere, una volta in più, come la gestione intelligente delle persone in azienda abbia un impatto positivo sia sulla vita lavorativa che sulle attività aziendali. Un evento incentrato sul marketing, sulle vendite e sulle risorse umane, rappresenta l’occasione perfetta per le aziende di qualsiasi dimensione per informarsi sulle tendenze attuali e sugli strumenti che da utilizzare per ottenere risultati importanti. Nell’anno europeo delle competenze non poteva esserci debutto migliore”.
Potenziare l’offerta educativa delle scuole primarie nelle zone appenniniche dell’Emilia-Romagna finanziando progetti innovativi che i Comuni, singoli o in partenariato tra loro, s’impegnano a realizzare insieme a istituzioni scolastiche, enti e organizzazioni del territorio, per valorizzare le potenzialità delle pluriclassi. Con alcuni precisi obiettivi: sostenere, appunto, le classi composte da studenti e studentesse di età diversa, che costituiscono una realtà tipica delle aree montane; mantenere attivi i piccoli istituti appenninici che devono spesso fare i conti con un numero basso di iscritti; garantire didattica e servizi innovativi agli alunni e alle famiglie che vogliono restare o hanno deciso di andare a vivere in montagna. Un progetto, avviato in via sperimentale dalla Regione a inizio dell’anno scolastico 2022-2023 in 6 plessi scolastici e 12 pluriclassi di montagna delle province di Reggio Emilia (Comune capofila Ventasso) e Forlì-Cesena (Comune capofila Portico e San Benedetto), che ora viene esteso a tutto il territorio. Con un bando appena approvato dalla Giunta regionale e finanziato con 812mila euro del Fondo Sociale Europeo Plus, si dà la possibilità a tutti i 61 Comuni delle aree montane in cui sono presenti pluriclassi di realizzare progetti didattici e servizi innovativi anche grazie agli incentivi economici, che ammontano a 3.000 euro per ogni pluriclasse attivata, più 5.500 euro per ciascun plesso scolastico coinvolto. Il programma si inserisce nell’ambito dei cosiddetti “Patti di Comunità” - nati per rafforzare l’alleanza tra scuole e territorio e per sostenere i servizi educativi che si fondano sul modello delle pluriclassi nelle aree montane - ed è stato definito con la condivisione dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. “Quello all’istruzione- sottolineano Salomoni e Taruffi - è un diritto primario da garantire a tutti i bambini e le bambine in qualsiasi contesto socio-abitativo, a partire dalle aree di montagna, dove le famiglie devono poter contare per i propri figli su opportunità formative di qualità, anche attraverso l’alleanza educativa, civile e sociale tra le scuole e le comunità territoriali. Un progetto che fa parte della più ampia strategia messa in campo dalla Giunta per rafforzare i servizi e favorire lo sviluppo socio-economico e l’attrattività dei paesi appenninici, a partire dagli incentivi alle giovani coppie che scelgono di andarci a vivere, con un migliaio di interventi finanziati e 25 milioni di euro stanziati in tre anni. Come avevamo promesso - chiudono Salomoni e Taruffi - la sperimentazione avviata efficacemente lo scorso anno scolastico viene ora estesa a tutti i Comuni montani interessati, che siamo certi sapranno cogliere l’occasione di mettere in campo progetti innovativi, a servizio degli studenti, delle famiglie e dell’intera comunità”.
Sono 61 i Comuni di montagna dell’Emilia-Romagna dove nell’anno scolastico 2023-2024 saranno attivate pluriclassi, in totale 124 (dati Ufficio Scolastico Regionale). Tredici le pluriclassi attive nei Comuni di montagna della provincia piacentina: due a Morfasso, Alta Val Tidone, Ferriere e Gropparello, una a Farini, Coli, Marsaglia, Ottone e Travo. Il bando prevede un investimento di 812.000 euro. Il sostegno finanziario previsto va da un minimo di 8.500 euro nel caso di un Comune con una sola pluriclasse facente parte di un unico plesso scolastico, per arrivare a oltre 40.000 euro a favore di quei Comuni, singoli o capofila di un progetto più ampio che abbraccia altri enti locali, con diverse pluriclassi attivate e più di un plesso scolastico coinvolti.
I Comuni, per partecipare al bando, dovranno co-progettare con le istituzioni scolastiche iniziative e progetti finalizzati all’arricchimento e all’innovazione dell’offerta didattica a vantaggio degli alunni e delle alunne delle pluriclassi delle scuole primarie - anche attraverso professionalità aggiuntive - e, più in generale, al rafforzamento dei servizi scolastici sul territorio. Rientra nel primo ambito, ad esempio, l’ampliamento del tempo-scuola con attività extra curriculari che spaziano dall’educazione ambientale a quella civica, anche con il coinvolgimento delle famiglie e delle realtà associative e produttive. Prevista la possibilità di scambio con alunni di pari età e la collaborazione con i diversi attori locali, anche per la riscoperta di tradizioni o la valorizzazione del territorio: la socializzazione è infatti un elemento chiave nelle aree meno popolate. Le domande per accedere ai contributi da parte dei Comuni, singoli o in qualità di capofila, possono già essere presentate, e il termine massimo è entro il 20 dicembre 2023, al Settore educazione, istruzione, formazione e lavoro della Regione Emilia-Romagna all’indirizzo mail progval [AT] postacert [DOT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it . A supporto della richiesta di sostegno finanziario va presentata la “Scheda progetto di intervento” con l’indicazione dei macro-obiettivi, dei risultati attesi e la descrizione delle azioni da mettere in campo, compreso l’elenco dei servizi aggiuntivi per l’arricchimento dell’offerta formativa. Spazio, infine, alla presentazione delle reti e delle modalità di collaborazione con i diversi attori dei territori coinvolti.
Torna a Bramaiano, frazione del Comune di Bettola, la festa dell’Assunta. Martedì 15 agosto, dopo la messa solenne, che sarà celebrata alle 10.15, si terrà la tradizionale processione con la statua della Madonna. Alle 16 ragazzi e ragazze sono invitati a partecipare ai giochi popolari. Alle 16.30 un’altra celebrazione religiosa si terrà nella chiesa di Rigolo. La festa si concluderà con una serata danzante accompagnata dall’Orchestra Paolo Bertoli. Nelle serate del 14 e 15 agosto saranno presenti stand gastronomici con ricco menu di prodotti tipici locali e la pista da ballo in acciaio. I festeggiamenti dedicati all'Assunta, alla quale è dedicata la parrocchia, si ripete ogni anno il 15 agosto: è un momento molto sentito dalla comunità e grazie all'impegno del parroco don Davide Maloberti e dei volontari, si ravviva e si anima nel cuore dell'estate.
"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria. "Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.