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Università Cattolica, 5 motivi per cui scegliere Scienze agrarie, alimentari e ambientali a Piacenza

Il Preside Cocconcelli 

 

L’eccellenza dell’offerta formativa, un contesto internazionale, la qualità dei docenti, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e solide prospettive occupazionali. Sono questi i cinque motivi per cui oggi vale davvero la pena prendere in considerazione di frequentare le aule, i laboratori di eccellenza e le strutture sperimentali della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nel campus di Piacenza. A spiegarlo è Pier Sandro Cocconcelli, da novembre 2024 preside della Facoltà che, con oltre 70 anni di storia, è un punto di riferimento assoluto per la ricerca e la didattica d’avanguardia nel settore agroalimentare, operando in due campus universitari a misura di studente, nel cuore della Food Valley: il contesto ideale per apprendere, ma anche per vivere un’esperienza stimolante e coinvolgente, grazie a un rapporto diretto e informale con i docenti.

«Il primo tratto distintivo è l’offerta formativa di eccellenza, valorizzata tra l’altro da importanti agevolazioni economiche grazie al sostegno della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi» racconta il professor Cocconcelli. «Le studentesse e gli studenti più meritevoli possono beneficiare di esoneri fino a 5.000 euro sulle tasse universitarie, in base ai voti conseguiti alla maturità o alla laurea triennale. Un importante supporto economico finalizzato a consentire alle nuove generazioni di studiare in un contesto prestigioso ed eccellente». L’iniziativa è rivolta a chi si iscrive per il primo anno a un corso di laurea triennale con un voto minimo di 75/100 all’esame di maturità, e chi sceglie un corso magistrale dopo aver conseguito la laurea triennale con una votazione di almeno 100/110. «La nostra Facoltà, attraverso i suoi corsi di laurea triennale e magistrale, forma professionisti altamente qualificati, richiesti sia dalle imprese sia dal mondo della ricerca» prosegue Cocconcelli. «Questo risultato è reso possibile dalla stretta integrazione tra didattica universitaria, ricerca innovativa e collaborazioni con imprese del settore agroalimentare, sia a livello nazionale che internazionale».

Il secondo punto di forza è il «contesto fortemente internazionale», con la possibilità di ottenere doppi titoli grazie a partnership con diverse università europee e internazionali, oltre all’opportunità di «studiare e confrontarsi ogni giorno con studenti e studentesse arrivate nei nostri campus da tutte le parti del mondo per apprendere i fondamenti di eccellenza del food Made in Italy». È insomma «un’esperienza formativa concreta», nel campus di Piacenza, che include l’acquisizione di «competenze operative in laboratori all’avanguardia, impianti pilota per la produzione di alimenti e bevande, campi, frutteti e allevamenti sperimentali».

Il terzo valore aggiunto sono i docenti, molti dei quali «sono considerati dei veri e propri punti di riferimento per la comunità accademica internazionale, tanto da risultare stabilmente inseriti nel World's Top 2% Scientists», ovvero i migliori scienziati a livello globale, per ogni disciplina, in termini di impatto sulla ricerca scientifica, secondo una graduatoria stilata ogni anno dalla prestigiosa Università di Stanford.

La Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, inoltre, ha arricchito notevolmente la propria attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale, tanto che, oltre al lancio di nuovi corsi di laurea su questo tema, ha recentemente promosso una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che ha portato alla realizzazione di un parco agrovoltaico ideato per sperimentare la resa di colture sotto parziale ombreggiamento, ottimizzando la produzione combinata di energia e di cibo.

Infine, conclude il professor Cocconcelli, le prospettive occupazionali dei laureati della Facoltà sono talmente interessanti e numerose che «accade regolarmente di ricevere richieste di profili, da parte di imprese ed istituzioni di primaria importanza nel settore agroalimentare che, però, non siamo in grado di soddisfare a causa del numero di laureati inferiore rispetto alle richieste che costantemente ci giungono». Proprio per questo, i corsi di laurea della Facoltà offrono «una formazione avanzata e completa sul sistema agroalimentare, facilitando un rapido inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro, con concrete prospettive di crescita professionale».

Nella foto, il preside Pier Sandro Cocconcelli.

Pubblicato il 4 agosto 2025

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