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«È cultura»: sabato 7 visite guidate e musica jazz a Palazzo Rota Pisaroni

PalazzoRotaP

La Fondazione di Piacenza e Vigevano sabato 7 ottobre aderisce, aprendo la sede di Palazzo Rota Pisaroni, alla nuova manifestazione “è cultura!promossa da Abi-Associazione Bancaria Italiana e Acri - Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio spa. Per tutto il giorno, l’edificio che ospita la sede della Fondazione (via S. Eufemia 13) sarà aperto a visite guidate gratuite dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17. Al termine è previsto un concerto jazz nel cortile, con protagonista il MartaNeve’s Trio; l’ingresso è gratuito.
“è cultura!, alla sua prima edizione, nasce da due importanti esperienze artistiche e culturali che negli anni passati hanno registrato un notevole successo: liniziativa di apertura al pubblico delle sedi delle banche e delle fondazioni e il Festival della Cultura Creativa con lidea di mostrare alla cittadinanza la cultura che ci circonda. Non solo quella ufficiale, a volte lontana, ma anche quella che possiamo creare insieme coltivando le eccellenze e i talenti, le tradizioni che abbiamo ereditato, la nostra storia e le bellezze di un territorio unico, tutto da scoprire e valorizzare.
Dal 7 ottobre e per una settimana, fino al 14, saranno oltre 150 gli appuntamenti in tutta Italia: visite guidate, spettacoli, concerti, proiezioni di film e documentari, presentazioni di libri e proposte di carattere culturale dedicate anche ai ragazzi.
L'iniziativa, cui partecipano la Banca dItalia e lIvass, si svolge sotto lAlto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e ha il patrocinio del Ministero della Cultura e della Commissione Nazionale Italiana per lUNESCO. Sono partner di "è cultura!" oltre 40 banche e fondazioni di origine bancaria.

PALAZZO ROTA PISARONI
Giuseppe Rota costruì dalle fondamenta la dimora, labbellì e la finì anche nei minimi particolari nel 1762. Il Palazzo divenne famoso intorno al 1830, data del suo acquisto da parte della famosa cantante piacentina Rosmunda Benedetta Pisaroni che lo trasformò, oltre che nella sua residenza, nel
salotto buono” di Piacenza. Dalla facciata esterna, caratterizzata da fini stucchi alla scala opera di Domenico Cervini, fino ai locali interni riccamente decorati, il Palazzo è un luogo che merita di essere scoperto.

Pubblicato il 4 ottobre 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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