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Notizie Varie

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Imprese femminili in crescita a Piacenza

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Secondo le rilevazioni e le analisi della Camera di Commercio dell’Emilia, a fine settembre 2024, in provincia di Piacenza, si è attestato a 5.594 il numero delle imprese femminili attive, con un’incidenza del 21,8% sul totale delle imprese attive nel territorio. Rispetto al 30 settembre 2023, si riscontra una crescita dello 0,3%, in controtendenza con quanto avviene per l’Emilia-Romagna (-1%) e a livello nazionale (-0,6%). La graduatoria relativa alla maggior presenza di aziende “in rosa” assegna il primato al commercio con 1.393 unità produttive e con una quota del 24,9% del totale delle imprese femminili piacentine (in calo del 2,2%). Al secondo posto i servizi alle imprese, incidenti per il 19,1% sul totale e complessivamente in crescita dell’1,6%, con 1.067 unità.

In aumento le imprese femminili anche nell’ambito dei servizi alla persona con 931 unità (+ 1,9% in un anno, e quota del 16,6%), nella manifattura con 362 unità (quota del 6,5% e crescita del 3,4%) e anche nelle costruzioni con 203 unità (quota del 3,6% sul totale delle femminili e aumento della consistenza del 2,5%). In calo, invece, il settore primario che, pur assorbendo il 16,9% delle imprese femminili della provincia, con 943 unità, mostra una diminuzione dell’1,3% rispetto al settembre 2023. Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (69% del totale), seguite dalle società di capitale (18,3%) e dalle società di persone (11,1%). L’impresa femminile è valutata dall’indagine camerale anche in base al grado di presenza di donne, vale a dire secondo la percentuale di quote “rosa”, identificando tre gradi di presenza crescenti: “maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. Sul totale delle imprese della provincia individuate come “femminili”, l’84,7 % delle attive è a presenza “esclusiva”, l’11,7% è a presenza “forte” e il 3,5 % è a presenza “maggioritaria”. La distribuzione territoriale delle imprese femminili (per comune e per aggregato) evidenzia la forte concentrazione numerica nel comune capoluogo, con 2.073 imprese e una quota del 37,1% sul totale delle imprese femminili della provincia.

Pubblicato il 3 dicembre 2024

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Fondo regionale per l’affitto, contributi fino a 2mila euro

Fondo per laffitto 

Dieci milioni di euro per sostenere le famiglie in difficoltà nel far fronte alle spese per l’affitto, erogando un contributo fino a un massimo di 2mila euro, un dato in crescita rispetto ai 1.500 euro previsti dal precedente bando. A tanto ammontano le risorse del Fondo regionale per l’affitto 2024 che la Regione ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari. Questi a loro volta provvederanno a erogarle ai cittadini in possesso dei requisiti previsti, a partire da un’incidenza del canone di locazione sul reddito annuo non superiore al 25% e da una soglia Isee non superiore agli 8mila euro. Tale soglia poteva essere ridotta fino ad un massimo del 20% dai Distretti socio-sanitari (fino quindi a 6.400 euro).

“Continua l’impegno della Regione a fronte di un’emergenza abitativa in crescita e a un mercato degli affitti che tende ad escludere sempre più persone: famiglie monoreddito, giovani lavoratori, studenti, anziani - sottolinea l’assessora regionale alle Politiche abitative Barbara Lori -. Quest’anno per intercettare le situazioni di maggiore bisogno, in accordo con i Comuni tramite i rappresentanti dei tavoli provinciali per le politiche abitative, abbiamo abbassato la soglia Isee e aumentato l’importo del contributo. La Regione c’è, come c’è stata negli anni passati, ma è evidente che il nostro intervento da solo non basta. Ed è grave la totale assenza del Governo che nel 2022 ha azzerato il Fondo nazionale per l’affitto. Serve un Piano casa degno di questo nome capace di rispondere a bisogni diversificati e a partire dalle situazioni di maggior fragilità ma anche rivolte a lavoratori e studenti”. Sono complessivamente 27.706 le domande presentate per accedere ai contributi del bando 2024. Di queste quelle valide e che dunque possono entrare in graduatoria sono 16.006, mentre ai fini del riparto dei dieci milioni si sono considerate le 13.572 che rientrano nella soglia dei 6.400 euro di Isee, soglia comune a tutti i Distretti. A loro volta i Comuni potranno decidere di integrare le risorse regionali a disposizione per scorrere le graduatorie.

Pubblicato il 30 novembre 2024

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Targa don Giuseppe Borea, sospesa l'inaugurazione a Morfasso

borea copia

La commemorazione dell'eccidio del 1944 in programma domenica 8 dicembre al Passo dei Guselli di Morfasso è stata rinviata con data da destinarsi a causa del maltempo previsto in questo fine settimana.
In questa giornata era prevista l'inaugurazione  di una targa  a
don Giuseppe Borea, il giovane parroco di Obolo catturato dai fascisti,  condannato a morte, e fucilato il 9 febbraio 1945.

Pubblicato il 29 novembre 2024

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La violenza e la rinascita, quattro donne migranti raccontano in Prefettura la loro storia di sofferenza e coraggio

prefettura

“Queste donne hanno fatto due scelte: la prima è stata lasciare il proprio paese, l’altra è quella di venire qui a raccontarcele”. Sono storie di violenza, di guerra e di sofferenza quelle che Pelagie, Nadia, Mariama e Prisca hanno vissuto prima di compiere la scelta di lasciare il proprio paese e i propri affetti per approdare, non senza difficoltà, in Italia. Venerdì 29 novembre hanno ricevuto in dono dal prefetto Paolo Ponta una copia della Costituzione. “Se in tutto il mondo si applicassero i princìpi di uguaglianza sanciti da questa Costituzione – ha detto il prefetto – l’Italia e il mondo sarebbero posti migliori”.

Storie di libertà e coraggio

Sono in tutto nove le donne, provenienti da Costa d’Avorio, Nigeria, Gambia, Ucraina e Tunisia, che hanno partecipato al progetto “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?” promosso dal Comune di Piacenza, tramite il Servizio Piacenza Giovani, insieme ad alcune cooperative e associazioni, e presentato venerdì mattina nel salone d’onore della Prefettura di Piacenza. “Sono storie di libertà e coraggio, di accoglienza e reciprocità – ha commentato il prefetto Ponta – chi viene accolto ha il diritto di pretendere rispetto per la propria identità e personalità, e ha il dovere di rispettare le leggi del paese che lo ospita. Da questa reciprocità deriva la civiltà. È la dignità umana il faro che ci deve guidare, lo dico soprattutto a noi uomini: rispettiamo la dignità degli altri per rispettare la nostra”.

Lingua italiana e orientamento

Il percorso, cominciato ad agosto 2023, è stato condotto da professionisti e volontari di Consorzio SolCo, cooperative Eureka, L’Arco, Auroradomus, L’Ippogrifo, Kairos, Strade Blu, consorzio Winner Mestieri, Centro di solidarietà della Compagnia delle Opere, Iress e associazioni “Mondo Aperto”, “Ok Club”, “Protezione della Giovane” e “Sentieri nel mondo”. Durante questi quindici mesi si sono susseguiti laboratori di apprendimento della lingua italiana, progetti di orientamento scolastico, orientamento al lavoro, tempo libero e relazioni interpersonali con attività extrascolastiche e laboratori di cittadinanza attiva. L’evento finale si terrà giovedì 5 dicembre presso la cooperativa Il Germoglio.

Cercare la libertà in noi stessi e costruirla per gli altri

“Sentirsi veramente liberi presuppone essere riconosciuti per ciò che si è”, ha detto l’assessora comunale al welfare Nicoletta Corvi, sottolineando “l’impegno a essere comunità, quella che ci fa percepire dipendenti gli uni dagli altri”. “Tutti – ha aggiunto – abbiamo bisogno che l’altro ci riconosca e ci legittimi. Il mio augurio per Natale è quello di cercare la libertà in noi stessi e costruirla per gli altri”. Sara Alberici e Monica Staboli del Consorzio SolCo hanno spiegato il percorso nel dettaglio per poi proiettare, davanti a una sala piena di donne migranti, studenti della Consulta provinciale e autorità militari, il filmato realizzato negli ultimi mesi con le testimonianze di Pelagie, Nadia, Mariama e Prisca.

Sensibilizzare la cittadinanza

“I principali obiettivi – hanno spiegato – sono stati riflettere, esprimere e condividere il proprio percorso di uscita dalla violenza e sensibilizzare la cittadinanza attraverso la registrazione e visione di materiale audiovisivo”. La seconda edizione del laboratorio sulla violenza, hanno detto, “l’abbiamo pensata come un’evoluzione del primo, dove era emerso che il rispetto è l’elemento chiave ed essenziale di una buona relazione in opposizione al concetto di violenza”. Quello che è stato presentato è “il prodotto di un intero percorso fatto da tanti pomeriggi passati insieme ed eventi realizzati in più di un anno”. “Abbiamo chiesto loro di mettersi in gioco raccontando la loro storia e rendendola una testimonianza per la cittadinanza in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, concludono.

Mediazione è capire le ragioni di chi parla

“Queste donne – racconta Giuseppina Schiavi della Protezione della Giovane – hanno un vissuto da portare avanti in un contesto diverso. Hanno perso le radici, non hanno più niente, nei paesi d'origine hanno lasciato anche i loro affetti. Oltre a vitto, alloggio e all’aiuto per i documenti, cerchiamo di dar loro gli strumenti che consentano loro di farcela da sole. Bisogna ascoltarle, dar loro fiducia e far vedere che crediamo alle loro storie. È un percorso che le condurrà a diventare delle buone cittadine italiane”. Rita Parenti di Mondo Aperto ha spiegato cos’è la mediazione culturale attraverso immagini e storie. "La mediazione culturale – ha detto – è capire le ragioni di chi parla. In una relazione non c'è uno che dà e uno che riceve, ma è uno scambio reciproco”.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 30 novembre 2024

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Festa delle Matricole, successo per la prima volta all'ex Carmine

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Debutto in grande stile per l'ex chiesa del Carmine come location della Festa delle Matricole, la cui edizione 2024 si è svolta nei giorni scorsi  nell'inedita cornice del Laboratorio Aperto di piazza Casali.Un appuntamento ormai tradizionale, rivolto agli studenti iscritti al primo anno dei percorsi accademici locali, promosso dall'Amministrazione comunale in collaborazione con il Conservatorio Nicolini e le sedi cittadine del Politecnico di Milano, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dell'Università degli Studi di Parma, con il fondamentale contributo dell'Azienda regionale per il Diritto allo Studio Er.Go. nell'ambito della convenzione che, insieme all'Amministrazione, vede l'ente impegnato nella valorizzazione della dimensione universitaria di Piacenza.

Tra buffet, intrattenimento musicale e saluti istituzionali - accanto alla sindaca Katia Tarasconi, all'assessore a Università e Ricerca Francesco Brianzi e alla dirigente di Er.Go Patrizia Mondin, docenti e coordinatori in rappresentanza dei diversi atenei - la serata ha visto la partecipazione di oltre 350 giovani che hanno avuto anche l'opportunità di conoscere più da vicino i servizi loro dedicati, come TuoBus, nonché l'attività di numerose realtàdel territorio, presenti con il proprio stand informativo: la Fondazione Teatri, il centro di aggregazione Zona Holden, Pc Radio Cult, Csv Emilia per la promozione della YoungER card, Orientagiovani, Piacenza Student Society, Rathaus, Otp-Gea Orienteering, Arcigay Piacenza Lambda, Luci&Ombre e la scuola di capoeira Senzala.

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"Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile l'ottima riuscita di questo evento, che come sempre è un'occasione importante di socializzazione e di incontro tra gli studenti, ma anche per presentare loro la città e tutto ciò che può offrire al loro cammino di crescita formativa e personale". Così l'assessore Brianzi, che aggiunge: "Mi fa piacere sottolineare il ruolo prezioso dei componenti del Tavolo che riunisce i rappresentanti degli studenti universitari: non solo hanno garantito un supporto operativo e organizzativo fondamentale, insieme alla rete di gestione di Giardini Sonori, per gliartisti che si sono esibiti sul palco (Nilo Band, Neve's Hammond Trio, Dj Nick e il visual artist Davide Morelli), ma hanno anche prestato servizio come staff della serata, durante la quale hanno inoltre presentato il contest per la creazione del logo che simboleggi il Tavolo Universitari".

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"Credo che questo momento di festa e condivisione - rimarca Francesco Brianzi - sia un elemento importante di quell'impegno, formalizzato con il Protocollo Atenei all'inizio dell'anno, che vede l'Amministrazione comunale sempre più orientata, in sinergia con tutte le componenti del tessuto accademico locale, a promuovere e rafforzare l'identità e la vocazione universitaria di Piacenza".

Nelle foto, momenti della festa delle matricole all'ex chiesa del Carmine.

Pubblicato il 29 novembre 2024

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