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Notizie Varie

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Sono nove le pluriclassi di montagna nel Piacentino

 pluriclassi di montagna 25

Sostenere il pieno diritto allo studio anche nei territori più fragili, e aiutare gli stessi territori affinché servizi fondamentali come la scuola non vengano meno, anzi siano rafforzati. Con l’approvazione delle candidature dell’ultima finestra prevista per partecipare, si è chiuso il bando regionale destinato a sostenere e finanziare le pluriclassi nelle scuole primarie di montagna: la Giunta, nell’ultima seduta, ha dato il via libera al 100% delle domande presentate per l’anno scolastico 2024-2025. Complessivamente sono 104 le pluriclassi che potranno contare sulle risorse destinate a progetti innovativi, con 44 territori montani coinvolti (Comuni e Unioni di Comuni) da Piacenza a Rimini, che s’impegnano a realizzarli assieme a istituzioni scolastiche, enti e organizzazioni del territorio. In totale, per l’anno scolastico in corso, vengono assegnati quasi 700mila euro (esattamente 696.781) di risorse del Fondo Sociale Europeo Plus.

Nel Piacentino sono complessivamente 65mila 500 euro i fondi stanziati, così ripartiti: Unione Valli Trebbia e Luretta (Comuni di Travo, Corte Brugnatella, Ottone e Coli) 4 pluriclassi, 34mila euro; Morfasso: 2 pluriclassi, 11mila 500 euro; Ferriere: 1 pluriclasse, 8mila 500 euro; Unione Alta Val Nure (Comune di Farini) 2 pluriclassi, 11mila 500 euro.
“Ogni studente e studentessa, indipendentemente dal luogo in cui vive, ha diritto ad un'istruzione di qualità - sottolineano gli assessori regionali Isabella Conti (Scuola e Politiche per l’infanzia) e Davide Baruffi (Montagna e aree interne) -. Con questo bando abbiamo voluto non solo sostenere le classi delle scuole primarie composte da studenti e studentesse di età diversa, che costituiscono una realtà tipica delle aree montane, ma anche mantenere attivi i piccoli istituti appenninici che devono spesso fare i conti con un numero basso di iscritti, e garantire servizi innovativi agli alunni e alle famiglie che vogliono restare o hanno deciso di andare a vivere in montagna. Un provvedimento che rafforza la volontà di questa Giunta di dare sostegno a tutta la rete scolastica regionale, per un’istruzione di qualità che sia davvero garantita a tutti. Siamo particolarmente soddisfatti- concludono Conti e Baruffi- perché questo risultato è frutto di un lavoro sinergico tra Comuni, Unioni di Comuni e istituzioni scolastiche, che hanno saputo valorizzare le dimensioni di rete territoriale e i Patti di comunità”.

I Contributi previsti

Il sostegno finanziario previsto è di 3.000 euro per ogni pluriclasse, più 5.500 euro per ciascun plesso scolastico, e permetterà di realizzare azioni di ampliamento del tempo-scuola con attività extra curriculari che spaziano dall’educazione ambientale a quella civica, anche con il coinvolgimento delle famiglie e delle realtà associative e produttive. Tra i progetti figurano laboratori teatrali, musicali, artistici, attività sportive e di potenziamento delle competenze sociali e civiche, espressive, di promozione della salute e della cittadinanza attiva. Sono inoltre previste attività di valorizzazione del territorio e uscite didattiche.

Il progetto

Il progetto è stato avviato in via sperimentale dalla Regione a inizio dell’anno scolastico 2022-2023 in 6 plessi scolastici e 12 pluriclassi di montagna delle province di Reggio Emilia e Forlì-Cesena. Nel 2023-2024, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, è stato esteso a tutto il territorio regionale. In giugno 2024 la Giunta regionale ha approvato un invito a presentare candidature a tutti i 61 Comuni delle aree montane in cui era prevista l’attivazione di pluriclassi in questo anno scolastico, per rafforzare l’alleanza tra scuole e territorio nell’ambito dei cosiddetti “Patti di comunità”, con azioni finalizzate a qualificare e arricchire le opportunità educative e formative a favore degli studenti.
Sono state previste finestre intermedie per la presentazione delle candidature con scadenza ultima 10/02/2025. La delibera dell’ultima finestra del bando ha visto l’approvazione delle 25 candidature pervenute da Comuni/Unioni nel periodo dall’11/01/2025 alla scadenza del 10/02/2025, per un’assegnazione di euro 408.281,90.
Complessivamente, in questo anno scolastico 2024-2025, sono state finanziate azioni, attualmente in fase di avvio o in corso di svolgimento, per 696.781 euro con il coinvolgimento di studenti di 104 pluriclassi, risorse a valere sul FSE+ 2021/2027.

Pubblicato il 10 marzo 2025

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Consiglio Notarile, confermata alla guida Maria Benedetta Pancera

Consiglio notarile

Maria Benedetta Pancera è stata confermata alla guida dei notai piacentini a seguito del parziale rinnovo del Consiglio Notarile di Piacenza. Confermata anche Paola Ugolotti, nominata segretario in sostituzione di Manfredo Ferrerio, che ha scelto di non ricandidarsi, mentre si registra il nuovo ingresso in Consiglio, in qualità di tesoriere, di Carlo Brunetti. Invariata la restante composizione del Consiglio Notarile, con i consiglieri Maria Rosaria Fiengo e Massimo Toscani.

“Non posso che ringraziare il collega Ferrerio – commenta la presidente Pancera - per gli anni di impegno e passione che ha dedicato al Notariato piacentino, rappresentando la figura di un notaio capace non soltanto di svolgere la propria professione in studio, ma anche di incontrare la cittadinanza in occasioni pubbliche di confronto e divulgazione del ruolo che il notaio svolge nella società. Do naturalmente il benvenuto a Carlo Brunetti, con il quale, insieme a Paola Ugolotti e al resto del Consiglio continueremo a dialogare con istituzioni e comunità, fornendo il nostro contributo di Pubblici Ufficiali che hanno il mandato di comporre gli interessi delle parti, dando agli stessi la corretta forma giuridica, e prevenendo così, all’origine, numerosi potenziali contenziosi. Al di là dei compiti istituzionali, mi preme sottolineare il particolare impegno profuso dal Consiglio Notarile di Piacenza nei confronti della cittadinanza, mediante l’organizzazione di incontri con i cittadini, di eventi di presentazione delle Guide per il Cittadino, redatte dal Consiglio Nazionale del Notariato insieme alle associazioni dei consumatori, e di cicli divulgativi nelle scuole, confrontandosi con gli studenti. Insomma, il Notariato è per la comunità e nella comunità, e abbiamo tutta l’intenzione di continuare a farlo, al meglio delle nostre possibilità”.

Pubblicato il 10 marzo 2025

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Una panchina rossa al Raineri Marcora

panchina rossa al Raineri Marcora

“Oggi siamo qui per inaugurare questa Panchina Rossa, un simbolo forte e necessario. Un segno visibile che ci ricorda ogni giorno che la violenza contro le donne esiste, spesso colpisce in silenzio e, troppo spesso, resta impunita”. Con queste parole all'Istituto Raineri Marcora è stata ufficialmente consegnata una panchina rossa. L'iniziativa, introdotta dal dirigente scolastico Alberto Mariani, ha visto la partecipazione del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Andrea Grossi e di Giorgia Babini dell'ufficio scolastico territoriale. La panchina, donata dall'Auser di Fiorenzuola, è stata posizionata all'ingresso dell'Istituto Alberghiero alla presenza di alcuni rappresentanti dell’associazione. L’evento è stato arricchito dalle riflessioni e dai contributi degli studenti, riuniti insieme ai rappresentanti delle varie classi. Tra le letture proposte: Una donna sulla soglia di Alda Merini, che esprime il dolore e la resilienza delle donne; alcuni estratti dagli scritti di Frida Kahlo, simbolo di forza e autodeterminazione; e Essere donna è così affascinante di Patrizia Cavalli, che celebra la bellezza e la complessità dell’essere donna. Sulla panchina sono state appoggiate scarpe rosse, simbolo dell’assenza di chi non c’è più, ma anche del diritto negato di sentirsi libere di indossarle.

Accanto, fiori a rappresentare la speranza di un futuro senza violenza e messaggi scritti dagli studenti, in italiano, arabo e spagnolo, a sottolineare il carattere universale di questa battaglia. Il momento conclusivo ha visto gli studenti, guidati dalla professoressa Pina Esposito, esibirsi in Vietato Morire di Ermal Meta, brano scelto per il suo forte messaggio contro la violenza domestica. I ragazzi hanno sottolineato l’importanza di spezzare il silenzio e agire concretamente per fermare ogni forma di abuso. “Ognuno di noi ha un ruolo nel cambiamento, e insieme possiamo costruire una società in cui nessuna donna debba più avere paura. Questa Panchina Rossa resta qui, come simbolo e monito. Ogni volta che la vedremo, ricordiamoci che non possiamo rimanere indifferenti. Perché vietato morire significa anche vietato restare in silenzio”.

Pubblicato il 10 marzo 2025

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Il direttore di Coldiretti Gallizioli: «Cruciale il confronto con i soci per essere protagonisti delle scelte in Europa»

piacentini con presidente Prandini direttore Gallizioli delegato confederale Allaria Olivieri

Continua l’impegno di Coldiretti all’ascolto e al confronto con i suoi soci in un contesto di grande incertezza economica e politica. “Coldiretti per l’Europa” è lo slogan che ha accompagnato, insieme alle tradizionali bandiere gialle dell’associazione e a quelle blu dell’UE, la due giorni di Milano che ha dato il via alla serie di incontri che la principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa sta organizzando in tutto il Paese.
Il continuo ascolto costruttivo delle esigenze del mondo agricolo assume ancora più valore in un periodo segnato da crisi globali e da venti di guerra anche commerciale, in cui il ruolo dell’Europa diventa cruciale. Nel percorso di Coldiretti emergono tre parole chiave: mobilitazione permanente, coraggio e speranza. Tre valori che continueranno a guidare le prossime battaglie per chiedere più scienza, più salute e più attenzione a produttori e consumatori.

In particolare, una nutrita delegazione di soci di Coldiretti Piacenza ha preso parteall’incontro del 6 marzo che ha visto la partecipazione di oltre 1500 persone da Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Tra le questioni emerse – spiega il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – vi sono sicuramente la burocrazia e la digitalizzazione, l’impatto del cambiamento climatico sulle produzioni ma anche la necessità di intensificare le mobilitazioni contro la concorrenza sleale alle frontiere, con la proposta di rendere permanenti le azioni di sensibilizzazione come quelle già realizzate al Brennero. La difesa del cibo naturale passa anche attraverso la tutela della trasparenza al consumatore e di conseguenza la modifica del codice doganale che permette di spacciare per italiano ciò che italiano non è, per questo la raccolta firme per l’etichettatura d’origine su tutti gli alimenti in UE prosegue anche a Piacenza (si può aderire in tutte le sedi di Coldiretti Piacenza e al Mercato Coperto di via Farnesiana,17).

Sul fronte dell’innovazione, è stato evidenziato il ruolo sempre più strategico delle tecnologie per ridurre i costi di produzione e aumentare l’efficienza aziendale. Esperienze come quella della piattaforma Demetra dimostrano come gli strumenti digitali possano supportare concretamente gli agricoltori nella gestione delle loro attività. Ringrazio – conclude Gallizioli – i nostri soci presenti alla giornata a Milano e tutti i soci che stanno intervenendo ai numerosi incontri sul territorio che da inizio anno Coldiretti Piacenza organizza in ogni zona sui temi sindacali, tecnici e fiscali. Il confronto è strategico per tenere sempre accesi i riflettori sul valore della nostra agricoltura

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Gli incontri di Coldiretti Piacenza proseguiranno domani,martedì 11 marzo dalle 10.30 nella sede di via Colombo,35 quando Donne Coldiretti promuoverà l’incontro sulla misura Psr SRD03, ovvero il sostegno agli Investimenti nelle aziende agricole per la trasformazione di prodotti agricoli prevalentemente in prodotti non compresi nell’Allegato 1 del TFUE e loro commercializzazione in punti vendita aziendali.Mercoledì 12 marzo alle 10 a Pianello (Salone Parrocchiale)si svolgerà invece l’incontro dedicato ai temi fiscali, previdenziali e alla gestione del personale rivolto ai soci di Agazzano e Pianello.

Nella foto, piacentini con il presidente Prandini e il direttore Gallizioli, delegato confederale Allaria Olivieri.

Pubblicato il 10 marzo 202

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La Youth Bank cerca progetti in tutta la provincia

youth bank piacenza 2025

La YouthBank si fa in quattro e si estende all’intero territorio della provincia di Piacenza e del comune di Vigevano. È partito il bando dell’edizione 2025, redatto dai giovani youthbanker e destinato a ragazzi e ragazze tra i 16 e i 25 anni (youthplanner), che potranno presentare proposte, idee e progetti. Nata alla fine degli anni ’90 a Belfast, nell’Irlanda del Nord, la YouthBank è approdata in Italia per la prima volta a Como, nel 2015, grazie alla Fondazione Comasca e all’intraprendenza dell’allora presidente Giacomo Castiglioni. A Piacenza il progetto è arrivato nel 2023, voluto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano che lo sostiene. Il successo della prima edizione ha convinto l’ente di via Sant’Eufemia a rinnovare la YouthBank – definita dal presidente Roberto Reggi “uno dei progetti più belli e importanti svolti in questo quadriennio” – e a quadruplicarla: se il primo bando si limitava ai confini del comune di Piacenza, l’edizione 2025 vede quattro YouthBank, ovvero Piacenza città, Piacenza Levante, Piacenza Ponente e Vigevano. A ognuna, la Fondazione destina 30mila euro. Ogni progetto approvato avrà un tetto di 8mila euro.

I criteri
Sul territorio piacentino, la YouthBank valuterà in particolare progetti finalizzati a promuovere eventi e spazi di aggregazione, orientamento universitario e lavorativo, promuovere il benessere psicofisico della persona e sensibilizzare i giovani su tematiche sociali rilevanti. Per quanto riguarda Vigevano, l’intenzione è privilegiare gli intervenenti per promuovere la sicurezza sul territorio comunale, incrementare lo sviluppo e migliorare la gestione delle aree verdi cittadine, migliorare il preesistente servizio di orientamento e promuovere nuove attività di impatto sociale sul territorio. I progetti saranno valutati per la loro qualità, fattibilità, sostenibilità e per il numero dei possibili beneficiari delle proposte.

Il bando
Fino al 30 marzo è possibile diventare “youthplanner” elaborando un progetto e proponendolo ai quattro gruppi di youthbanker, estensori del bando, che lo valuteranno. Per accedere alla prima fase è necessario compilare un semplice form disponibile sul sito www.youthbank.fondazionepiacenzavigevano.it. Qualora il progetto venga selezionato, per ottenere il contributo dovrà successivamente essere presentato formalmente, con il supporto di un ente no profit accreditato, secondo le regole della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Si tratta della seconda fase del progetto: le organizzazioni che affiancano i proponenti dovranno presentare le richieste di sostegno entro il 10 maggio. In giugno, nel corso di un evento pubblico, saranno presentati i progetti scelti. Ogni idea progettuale non potrà avere un costo superiore a 8.000 euro. L’importo del singolo contributo erogato dalla Fondazione non potrà superare il 90% del costo complessivo del progetto; il restante 10% andrà dunque raccolto attraverso un’altra modalità, ad esempio sponsorizzazioni o crowdfunding.
Per ogni esigenza di chiarimento sulla procedura di compilazione online delle proposte (form disponibile sul sito www.youthbank.fondazionepiacenzavigevano.it) e per ogni altra richiesta relativa al bando è possibile scrivere a .

“Generare cambiamenti virtuosi”
Il bando è stato presentato nel corso di una conferenza stampa nella mattinata di venerdì 7 marzo all’Auditorium Santa Margherita dal presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Roberto Reggi, dal referente del progetto, Edoardo Favari, e da una rappresentanza di youthbanker composta da Davide Imbesi, Noemi Marenghi, Michele Bersani e Giulio Fontanella. “Nel 2023 abbiamo avviato in via sperimentale la prima YouthBank di Piacenza, per coinvolgere i giovani nella cura e promozione della comunità – sottolinea Roberto Reggi –. Il successo del progetto ci ha convinti nel 2024 a quadruplicare l’esperienza, e ora è tempo di dare a ciascuna YouthBank idee da valutare e realizzare, in completa autonomia. L’obiettivo dell’iniziativa è offrire ai decisori di domani l’opportunità di esprimere il proprio potenziale, mettendosi in gioco e provando a generare cambiamenti virtuosi, con la possibilità di spendere soldi veri. Pensiamo di aver indotto un buon processo che porterà anche in futuro belle iniziative per il nostro territorio”.

Giovani responsabili
“È un progetto di «youth leadership» – sottolinea Edoardo Favari –: i trenta ragazzi del gruppo sono completamente autorganizzati, il lavoro di coordinamento esiste, ma saranno loro a cercare i progetti e le decisioni le prendono loro. Gli youthplanner selezionati nella prima fase saranno invitati a partecipare a una formazione gratuita di un giorno, sabato 12 aprile. Gli youthbanker e alcuni esperti supporteranno i proponenti nella definizione di tutti gli aspetti progettuali per strutturare le idee e formalizzarle come vere e proprie richieste di contributo. YouthBank promuove e realizza progetti «veri»: in questo modo i giovani possono sperimentare in maniera diretta l’impatto positivo delle loro idee”.

Le zone
Oltre alla “YouthBank Piacenza città” e alla “YouthBank Vigevano”, la provincia di Piacenza è stata divisa in “Ponente” e “Levante”. La “YouthBank Ponente” comprende i comuni di Calendasco, Rottofreno, Sarmato, Castel San Giovanni, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Sarmato, Borgonovo Val Tidone, Ziano Piacentino, Pianello Val Tidone, Piozzano, Alta Val Tidone, Agazzano, Gazzola, Rivergaro, Travo, Bobbio, Coli, Corte Brugnatella, Cerignale, Ottone e Zerba. La “YouthBank Levante” si riferisce ai comuni di Podenzano, Vigolzone, Pontenure, San Giorgio Piacentino, Ponte dell’Olio, Caorso, Monticelli d’Ongina, Castelvetro Piacentino, San Pietro in Cerro, Villanova sull’Arda, Cortemaggiore, Cadeo, Besenzone, Fiorenzuola d’Arda, Alseno, Carpaneto Piacentino, Gropparello, Lugagnano val d’Arda, Castell’Arquato, Morfasso, Vernasca, Bettola, Farini e Ferriere.

I progetti finanziati dalla prima YouthBank
Il bando 2024 ha permesso di realizzare nove progetti, alcuni già conclusi e altri in corso di svolgimento: Ciak (un cortometraggio nel segno di formazione, inventiva, inclusione), Piacenza Scientific Talks (incontri per promuovere la ricerca, a sensibilizzare sulla sostenibilità e a formare con abilità pratiche), Paradiso Artificiale – Il marketing di un secolo in fumo (mostra che riguarda l’evoluzione delle pubblicità dei pacchetti di sigarette nel Novecento), Jomo – Festival della salute mentale (tavole rotonde, laboratori, musica e sportello psicologico), Alter Fest (festival sulla sostenibilità ambientale, sociale e culturale), AttraversaMenti (formazione sulla salute mentale, dalla dipendenza da sostanze a quella affettiva), Piacenza Student Society (supporto all’integrazione di studenti stranieri), Da Dentro a Fuori - Musica per includere (eventi musicali per i giovani detenuti e sensibilizzazione sulla vita in carcere), A Scuola di Musical (realizzazione di un musical).


Francesco Petronzio

Nella foto in alto, da sinistra Davide Imbesi, Edoardo Favari, il presidente della Fondazione Roberto Reggi, Noemi Marenghi, Michele Bersani, Giulio Fontanella.

pubblicato l'8 marzo 2025

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