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Notizie Varie

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Franco Cardini: la vita è un pellegrinaggio

Cardini Guado di Sigerico

“Il pellegrinaggio fa parte del cammino dell’esistenza”. Sono le parole di Franco Cardini, storico di fama internazionale, intervenuto, il 23 maggio, al Guado di Sigerico a Soprarivo di Calendasco, all’inaugurazione della nuova imbarcazione intitolata a San Colombano.
Le iniziative al Guado di Segerico proseguono nella gionata di domenica 30 maggio con l'intevento alle ore 10 dello storico Carlo Francou, seguito dai percorsi didattici per i più piccoli a cura di “Arte e Pensieri” e dalle testimonianze di pellegrini e associazioni; alle 18.30 la celebrazione della messa con la partecipazione del coro del Teatro Municipale di Piacenza.

IL CONCILIO DI PIACENZA

Trovandosi in territorio piacentino e parlando di pellegrinaggio, Franco Cardini non ha potuto fare a meno di ricordare il Concilio di Piacenza, svoltosi nella primavera del 1095, dove alcuni reclutatori, venuti da Bisanzio, cercavano dei contractors, cioè dei soldati specializzati come quelli che anche oggi lavorano in appalto per società private, che prendono i soldi dal paese di riferimento per operare in teatri di guerra anche complessi. Il fenomeno dei mercenari è molto antico: si tratta di uomini di guerra che offrono i loro servizi non per spirito patriottico o per obbligo di leva, ma per semplice interesse economico. Si discute sempre della moralità di una simile figura, ma va detto che il fenomeno è antico e che ha dominato la scena nel Medioevo.

“In quel momento c’era bisogno di specialisti - ha spiegato lo storico - di un tipo di cavalleria pesante con cavalli robusti, uomini che non avessero paura dell’avversario. Gli ambasciatori di Bisanzio probabilmente esagerarono la gravità del pericolo per l'impero e ricordarono che Gerusalemme era in mano ai musulmani, e sapendo che anche i cristiani occidentali, consideravano di speciale importanza la città santa di Gerusalemme, si formalizzò, nel Concilio di Piacenza, praticamente la prima crociata”.

Il CAMMINO A GERUSALEMME

“Quei cavalieri che sono partiti dall’Italia settentrionale per Gerusalemme, - ha sottolineato Cardini - avevano un gran bisogno di soldi, si trovavano in una situazione difficile, molti di loro non avevano più possedimenti ed erano costretti a chiedere prestiti. Alla fine dell’XI secolo a questa gente gli viene a mancare la terra sotto ai piedi e partecipano alle crociate per farsi una vita nuova nel vicino oriente. Partono per una guerra che è vissuta come un pellegrinaggio, portano le insegne sacre e arrivano a conquistare Gerusalemme. Ma questo gruppo di pellegrini, mercenari viene disilluso sia dagli imperatori che dal Papa perché nessuno riconosce la loro conquista. Nasce così il Regno Crociato, la prima monarchia laica che anticipa i tempi”. Questa dissertazione Franco Cardini l’ha portata come esempio per far comprendere come la logica del pellegrinaggio può portare lontano ed è collegata a tante cose.


LA VIA DEL PELLEGRINAGGIO

La via del pellegrinaggio - ha spiegato lo storico - è una linea, sulla quale si può sapere quanto si può camminare in un giorno, dove ci sono luoghi per dormire, mangiare e curarsi…

“Il motivo è andare verso un luogo che attrae e richiede un certo cammino, si tratta - per Cardini - di un tragitto che sempre contiene una serie di piccoli pellegrinaggi. La via Francigena è una serie di linee, e la dobbiamo vedere come una rete in cui non solo pensare alla meta finale, ma cogliere tante mete immediate e locali”.

Per esempio - secondo lo storico - la rete “Michelita”, dedicata a San Michele Arcangelo, si sovrappone alle grandi reti di pellegrinaggio che giungono a Gerusalemme, meta fondamentale per il cristianesimo, per gli ebrei, ma anche per l’Islam.

“La vita è un pellegrinaggio, da una situazione di disorientamento, il pellegrino si mette in viaggio - ha spiegato Cardini- perché deve ringraziare Dio o perché c’è qualche cosa che gli manca e chiede una grazia, oppure cammina per rasserenarsi, per tranquillizzarsi”.

Cardini 2

SUL GUADO DI SIGERICO

“Ci troviamo in questo luogo - ha puntualizzato Cardini - perché siamo custodi di un importante passo fluviale, per ricostruire un tessuto storico.

Al guado sul Po ci si torna rendendosi conto del cammino percorso dal genere umano per ragioni che noi abbiamo dimenticato. Abbiamo qui un pezzo di storia d’Europa e la storia è un continuo lavoro di disincanto e di destrutturazione delle cose fatte prime. Bisogna cercare di capire e farlo capire a chi viene dopo di noi. Il lavoro da fare è enorme e affascinante”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 29 maggio 2021

«A un passo dall'estate», manifestazione ai Giardini Margherita

Zandonella Don Lukoki

“A un passo dall’estate”, è la manifestazione in programma nel pomeriggio di sabato 29 maggio, dalle ore 15 circa in poi, presso i Giardini Margherita. Un’iniziativa volta a incontrare le famiglie del quartiere e a presentare il Grest che prenderà il via nella seconda settimana di giugno. L'organizzazioneè a cura della parrocchia di San Savino in collaborazione con il Comune di Piacenza.
Nel corso della giornata verranno svolte attività di intrattenimento, animative e aggregative per fasce d'età diverse. La manifestazione è aperta alla partecipazione di tutti i cittadini interessati, però fino a un numero massimo di 100 persone (in ragione della vigente normativa igienico–sanitaria volta al contenimento dell’emergenza epidemiologica).
“Ormai da tempo i Giardini Margherita – sottolinea l’assessore alla Partecipazione, Luca Zandonella - sono teatro di bellissime attività, sia ludiche che educative, con la presenza di minori, giovani e gruppi famigliari. Questo grazie alla preziosa e consolidata collaborazione con la Parrocchia di San Savino, che ringraziamo di cuore e con la quale speriamo di proseguire il dialogo, per rendere i Giardini Margherita e il quartiere sempre più sicuro, partecipato e ricco di iniziative per i cittadini di tutte le fasce d’età, ma soprattutto per i giovani”.
In caso di maltempo, l'evento verrà spostato nell'Oratorio Don Bosco di via Alberoni 35.

Pubblicato il 28 maggio 2021

Sentiero del Tidone, la prossima escursione il 13 giugno

 Tidone maggio

Si è svolta domenica scorsa l'escursione "Acqua di ieri, Acqua di oggi" che rientra nel circuito "Val Tidone Lentamente - Ripartiamo dalla Val Tidone" e che ha visto come protagonista l'elemento dell'acqua e due luoghi molto rappresentativi della vallata: la Diga del Molato e il Mulino del Lentino. Il gruppo, partito dalla nuova piazza di Nibbiano di Alta Val Tidone, ha seguito il lungo torrente fino allo sbarramento della Diga del Molato dove Fabio Rogledi, coadiuvato da altri tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza, ha illustrato con dovizia di particolari la storia e il funzionamento della diga. I presenti hanno percorso le architetture moderniste dell'edificio fino a raggiungere in sicurezza il livello delle acque. L'escursione è proseguita, sempre lungo il Sentiero del Tidone, verso valle fino ad arrivare al Mulino del Lentino, alla scoperta della storia e dei meccanismi di questo manufatto tanto pregevole quanto antico, testimone dell'arte molitoria fin dal Medio Evo.

I partecipanti hanno potuto ascoltare Fausto Borghi, proprietario del luogo e presidente dell'associazione "La Strada dei Mulini" che ha sede proprio nel Borgo Lentino, illustrare il Museo dell'Arte Molitoria all'interno del mulino, dove ha mostrato reperti antichi trovati durante il restauro dell'edificio e ha successivamente azionato l'antica ruota che raccoglie l'acqua del Tidone per la molitura. Dopo questa visita, il gruppo è rientrato a Nibbiano attraverso il Sentiero e incrociando numerosi escursionisti lungo il percorso. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 13 giugno con l'escursione a piedi "Via dei Guadi - Dove acqua e roccia si fanno incanto", da Romagnese (in provincia di Pavia) al crinale del Penice dove sorge il torrente Tidone, condotta dalla guida AIGAE Mirna Filippi. Tutte le escursioni di "Val Tidone Lentamente" sono a numero chiuso e rispetteranno le normative anti-assembramento: il calendario aggiornato e ufficiale è presente sul sito web www.sentierodeltidone.it .

Pubblicato il 27maggio 2021

Amnesty International compie 60 anni

60amnesty


Amnesty International spegne sessanta candeline. Era il 28 maggio 1961 quando l’avvocato inglese Peter Benenson diede avvio alla prima campagna di quella che diventerà l'organizzazione internazionale contro le ingiustizie e in difesa dei diritti umani nel mondo.
“Appello per l’amnistia” era il tema della campagna e l'obiettivo era di liberare i cosiddetti “prigionieri di coscienza”, persone incarcerate solo per aver espresso le loro opinioni, esercitato il loro credo religioso, aver promosso i propri diritti. Si trattava in particolare di un gruppo di studenti arrestati in Portogallo, sotto la dittatura di Salazar, per aver brindato alla libertà.

Dal 1961 ad oggi, sono oltre 50.000 i “prigionieri di coscienza” che Amnesty International ha contribuito a liberare e l'organizzazione continua a chiedere la scarcerazione dei “prigionieri di coscienza”, come lo studente egiziano dell’Università di Bologna Patrick Zaki.

Anche a Piacenza è attiva una sezione locale di Amnesty International. Tra le ultime iniziative, l'incontro in diretta Facebook con Martina Dei Cas, autrice del libro "Angelitos", ambientato in Nicaragua, che narra la vicenda di Angelito Escalante Pérez, un ragazzino di dodici anni che ha scelto di dire no alla violenza.

Pubblicato il 28 maggio 2021

Ascolta l'audio

Premio Faustini, il 12 giugno cerimonia di premiazione

valente 


Doppia cerimonia di premiazione dei vincitori della 41ª (rinviata lo scorso anno a causa del virus Corona) e della 42 ª edizione del Premio di poesia dialettale nazionale Valente Faustini che si terrà il 12 giugno alle ore 16 a Palazzo Galli della Banca di Piacenza, sostenitrice del premio fin dalle sue origini. Nel rispetto delle norme di prevenzione del virus Corona alla cerimonia di premiazione sarà ammessa solamente la presenza dei vincitori, confermando la partecipazione al 328 2184586 o inviando una email a:
Come gli anni scorsi il razdur Danilo Anelli ha avuto la funzione di “garante” del lavoro svolto dalla giuria, non partecipando alla votazione e gestendo la corrispondenza dei concorrenti con gli elaborati, di predisporre le copie degli stessi per i giurati, assicurando l’anonimato degli autori (le poesie ed i racconti sono indicati con il solo titolo) e di custodire l’archivio con i dati personali dei partecipanti. A questa edizione del Premio Faustini sono state presentate 15 poesie e 6 racconti. Per la 42 ª edizione la votazione dei componenti della giuria ha determinato diversi ex aequo, “punteggi rigorosamente rispettati, come peraltro in ogni edizione”, ha sottolineato il razdur Danilo Anelli

Il Premio di poesia dialettale “Valente Faustini” è nato a Piacenza negli anni Settanta del secolo scorso per iniziativa del poeta Enrico Sperzagni (1909 -2001), ha avuto fin dalla prima edizione il patrocinio della Banca di Piacenza.
L’iniziativa, già dai fondatori, è stata indicata con il nome di Valente Faustini (Piacenza 1858-1922), poeta profondamente legato alla realtà territoriale piacentina, ma nello stesso tempo aperto ad orizzonti culturali di ampio respiro. Dotato di una solida cultura umanistica, Faustini ha saputo portare nella sua vasta produzione poetica i sentimenti del popolo, nel suo verso la realtà piacentina e, pur non perdendo la propria identità, viene osservata in sintonia con la cultura italiana tra Otto-Novecento.
La giuria è composta da Andrea Bergonzi, Lucia Favari, Fausto Frontini, Enrico Marcotti, Francesco Mastrantonio, Paola Nicelli, Pino Spiaggi e Franco Stampais, ha determinato i seguenti vincitori:

Sezione poesia

1° Premio ex aequo a Anna Botti Con “Braghein cürt e suttaneina alzera”

1° Premio ex aequo a Fabrizio Solenghi Con “L'ültim salüt”

2° classificato ex aequo a Silvia Arfini Con “Al cüssein di pinsier”

2° classificato ex aequo a Mario Schiavi Con “Sira d'invèran”

3° classificato ex aequo a Elena Lamberti Con “Parché me”

3° classificato ex aequo a Gianna Pezzi Con “‘I buf”

Premio speciale giuria a Alfredo Lamberti Con “La Muntä di ratt”

Premio speciale Luigi Paraboschi a Anna Persi Con “La lüśerta col paltò”

Menzioni d’onore poesia

Renata Bussandri con “Al castagni”
 Carlo Cammi
conVincenzo 2020”
Franco Campana
con “Al noss Parlameint”
Pierluigi Carenzi
con “Degräd e pandemia”
Stefano Longeri
con “Piaseinza in un piatt”
 Rino Scrivani con “I ricord”
Mario Tosini con “La Primavera dal Dumilaevènt”


Sezione racconto
1° classificato Cesare Ometti Con “Strä pr'andä a cà”
2° classificato Alfredo Lamberti Con “Amur prun grand fium"
3° classificato Anna Botti Con “E stasira cus guardumia?
Premio speciale giuria a Rino Scrivani Con “La cruciera”


Premio speciale "Luigi Paraboschi" a Pier Giorgio Barbieri Con “Quànd andäva a la scòla elementära
Menzioni d’onore racconto a Gianfranco Lamoure La Sperànza


Come gli anni scorsi il razdur Danilo Anelli ha avuto la funzione di “garante” del lavoro svolto dalla giuria, non partecipando alla votazione e gestendo la corrispondenza dei concorrenti con gli elaborati, di predisporre le copie degli stessi per i giurati, assicurando l’anonimato degli autori (le poesie ed i racconti sono indicati con il solo titolo) e di custodire l’archivio con i dati personali dei partecipanti. A questa edizione del Premio Faustini sono state presentate 12 poesie e 7 racconti. Il Premio di poesia dialettale “Valente Faustini” è nato a Piacenza negli anni Settanta del secolo scorso per iniziativa del poeta Enrico Sperzagni (1909 -2001), ha avuto fin dalla prima edizione il patrocinio della Banca di Piacenza. L’iniziativa, già dai fondatori, è stata indicata con il nome di Valente Faustini (Piacenza 1858-1922), poeta profondamente legato alla realtà territoriale piacentina, ma nello stesso tempo aperto ad orizzonti culturali di ampio respiro. Dotato di una solida cultura umanistica, Faustini ha saputo portare nella sua vasta produzione poetica i sentimenti del popolo, nel suo verso la realtà piacentina e, pur non perdendo la propria identità, viene osservata in sintonia con la cultura italiana tra Otto-Novecento. La Famiglia Piasinteina, come gli anni scorsi, sta predisponendo il volume contenente tutti gli elaborati della 41ª edizione.

Pubblicato il 26 maggio 2021

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