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Notizie Varie

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Approvato il bilancio 2021 dell’Emilia-Romagna, manovra da 12 miliardi di euro

 Bilancio regione 21

Via libera al Bilancio di previsione 2021 e triennale al 2023 della Regione, proposto dalla Giunta e approvato nella serata di ieri dall’Assemblea legislativa regionale. Una manovra complessiva da 12 miliardi e 484 milioni di euro, di cui oltre 9 miliardi per la sanità regionale, 600 milioni in più rispetto al 2020. Scelte possibili grazie a conti in ordine, -56 milioni di euro l’indebitamento il prossimo anno, lasciando invariate le tasse regionali per il sesto anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale attraverso le misure varate (dall’esenzione ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli al taglio Irap per imprese e attività economiche nei comuni montani, dai mezzi del trasporto pubblico locali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni all’abbattimento delle rette dei Nidi). E il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica fissati a livello nazionale, pur in periodo Covid, producendo un saldo positivo di oltre 71 milioni di euro.
“Vogliamo aiutare chi ha bisogno adesso, dando risposte concrete a cittadini, famiglie, imprese, e, nello stesso tempo creare basi solide per ripartire il prima possibile e nel modo migliore che si possa fare - ha affermato il presidente Stefano Bonaccini nel suo intervento in Aula al termine del dibattito generale -. Ancora di più adesso è necessario guardare anche al domani, nel momento in cui occorre continuare a gestire la crisi sanitaria e scongiurare a ogni costo una terza ondata del contagio, perché la pandemia c’è ancora e dobbiamo fermarla, insieme. Sapendo che fra pochi giorni partirà la campagna di vaccinazione anti-Covid in Italia e in tutta Europa: un momento storico, per il quale l’Emilia-Romagna è pronta”. “Qui partiamo da conti in ordine, da un bilancio sano, come ci viene riconosciuto ogni anno dalla Corte dei conti. Questo ci permette decisioni che difficilmente si vedono altrove, come l’abolizione dei superticket sanitari, misura poi diventata nazionale, l’estensione di bus e treni regionali gratis agli studenti fino a 19 anni a partire dal prossimo anno scolastico, il taglio delle rette degli asili nidi, con l’obiettivo entro la legislatura di azzerarle, o tenere ferme le tasse regionali per il sesto anno consecutivo. Un bilancio a cui si affianca una visione chiara: quella di costruire un presente e un futuro diversi, condivisa con tutti i territori, le istituzioni, le rappresentanze economiche e sociali del nostro territorio che hanno sottoscritto con noi il Patto per il Lavoro e per il Clima, unico in Italia. Un Patto per fare dell’Emilia-Romagna la regione della piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Con pilastri definiti: sanità pubblica, con ancora più medicina del territorio, nuova e buona occupazione, svolta ecologica, Big data e transizione digitale, scuola, messa in sicurezza del territorio”.

Investimenti per 14 miliardi

“Conoscenza, lavoro, welfare e ambiente: su questo investiremo, confrontandoci con tutti, in maniera aperta e trasparente. Anche per questo voglio ringraziare tutti i Gruppi consiliari, di maggioranza e opposizione, per il dibattito in Aula. Per le modalità e i toni che ho ascoltato da tutti, pur da posizioni diverse, nel merito dei temi affrontati, per le proposte avanzate. Un patrimonio- ha chiuso Bonaccini- che è di questa Assemblea legislativa, credo il modo migliore per affrontare i mesi che abbiamo davanti”.
Il provvedimento si inserisce nel contesto più ampio del piano di investimenti per quasi 14 miliardi di euro al 2022, presentato già prima dell’estate, per una ricostruzione partecipata e condivisa da territori e parti sociali, grazie a fondi pubblici (europei, statali, regionali) ai quali si aggiungono cofinanziamenti privati, per opere cantierabili e progetti in corso di definizione con le comunità locali. Una manovra cresciuta rispetto a quella licenziata dalla Giunta poche settimane fa: si sono infatti aggiunte risorse vincolate per 148 milioni di euro nel triennio (99,69 milioni per il 2021, 30,50 per il 2022 e 17,97 per il 2023).
Risorse dello Stato attribuite soprattutto all’ambito sociale, con un significativo aumento (+27,50 milioni) per le politiche sociali, interventi per la disabilità, sul fondo regionale per la non autosufficienza (+6,91 milioni) e per i Caregiver familiare. Ma si sommano anche risorse per il sostegno all’agricoltura e per il trasporto pubblico locale. Confermate le risorse senza precedenti per il sistema sanitario e ospedaliero dell’Emilia-Romagna: oltre 9 miliardi di euro nel 2021, 600 milioni in più rispetto a quest’anno, con investimenti già programmati per più di 340 milioni nel biennio. E la rete socio-assistenziale dedicata agli anziani e alle persone con disabilità potrà contare su un Fondo regionale per la non autosufficienza fra i più alti nel Paese, che sale così a 464 milioni di euro. Aiuti agli esercizi (bar, ristoranti, ecc.) e agli operatori (taxisti, Ncc, ma anche piscine, palestre, cultura) che hanno dovuto sospendere o limitare le proprie attività in seguito alle ordinanze anti-Covid (31,8 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai ristori nazionali); la conferma dell’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli (8,5 milioni); aiuto ai nuclei in difficoltà col pagamento dell’affitto (11 milioni); servizi educativi 0-6 anni, con i fondi ai Comuni per la riduzione o l’azzeramento delle rette dei Nidi (31,6 milioni); estensione agli studenti fino a 19 anni della possibilità di viaggiare gratis su bus e treni regionali, già oggi possibile per gli under 14 (44 milioni); borse di studio e benefici garantiti a tutti gli studenti aventi diritto (28 milioni); ‘Bike to work’, percorsi casa-lavoro in bici (1 milione); contributi a fondo perduto alle giovani coppie per l’acquisto o ristrutturazione di case nei Comuni montani (altri 10 milioni di euro che si aggiungono a quelli stanziati nel 2020 per la prima volta); conferma del taglio dell’Irap per imprese, artigiani, commercianti, professionisti e autonomi nelle aree montane (24 milioni). Ancora: 215 milioni per attività produttive, formazione e politiche attive per il lavoro, 45 milioni per l’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna e 10 milioni di euro per sostenere il percorso verso un unico sistema fieristico regionale, fondamentale per il tessuto economico emiliano-romagnolo. Ma anche forti investimenti, per dare fondamenta solide alla ripartenza post-covid: quasi 1 miliardo e mezzo di euro di risorse regionali disponibili nel triennio, la gran parte, l’82%, senza ricorrere ad alcun indebitamento (di questi, oltre 630 milioni già per il 2021). Fra gli interventi previsti tra 2021 e 2023, edilizia sanitaria (150 milioni di euro), Big data e innovazione digitale (24 milioni per il Tecnopolo di Bologna), l’elettrificazione delle linee ferroviarie regionali (60 milioni), il fondo investimenti per gli enti locali emiliano-romagnoli (80 milioni), il Programma straordinario di investimenti per i territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid, i territori montani e le aree interne (40 milioni).

Pubblicato il 30 dicembre 2020

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Le Unità cinofile di CRI Piacenza a disposizione per l'emergenza terremoto in Croazia

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A seguito del terremoto, di magnitudo 6.4 della scala Richter, verificatosi  in Croazia, con epicentro a 40 km da Zagabria, il Comitato nazionale della Croce Rossa Italiana, in attesa di informazioni più dettagliate e specifiche dal territorio interessato dall’evento, su disposizione del Delegato Tecnico Nazionale Area Operazioni Emergenza e Soccorsi Alessandro Brunialti, ha immediatamente pre allertato i comitati locali della CRI di tutto il territorio nazionale affinché possano essere messe a disposizione le unità cinofile.
Il sisma, infatti, che si è scatenato a pochi chilometri da Petrinja - una città di circa 23.000 abitanti - ha provocato ingenti danni a strutture abitative e ospedaliere.
Anche la Croce Rossa di Piacenza, con tutte le sue unità cinofile - addestrate a ricercare le persone sotto le macerie - ha immediatamente dato la propria disponibilità. Al momento i conduttori dei cani da soccorso sono in attesa di ricevere istruzioni per partire all’occorrenza, fornendo in tal modo una risposta immediata alle popolazioni che vivono nei luoghi maggiormente colpiti dal terremoto.

Pubblicato il 31 dicembre 2020

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Pubblica amministrazione, occorre un cambiamento

incontro online Xilo sulla pubblica amministrazione

Giovanni Xilo esperto di organizzazione dei servizi pubblici locali e nazionali, è stato ospite del Corso Cives con una videoconferenza dal titolo: “Necessario cambiamento nella pubblica amministrazione”.

La riforma della PA

“La recente disposizione che prevede la riforma della Pubblica amministrazione, pone l’accento sulla modernizzazione della stessa prevedendo investimenti sulle risorse umane, sulla digitalizzazione, sull’organizzazione e sburocratizzazione del sistema e sul servizio al cittadino. Per assumere questo impegno di riforma che il nostro paese ha preso anche nei confronti dell’Europa, è stata prevista una spesa di 209 miliardi di euro e l’assunzione di sei super dirigenti e trecento esperti privati alle dirette dipendenze della presidenza del consiglio e del governo, che dovrebbero assumere il controllo di tutti i processi strategici anche di altri enti territoriali come le regioni. In questo processo di semiprivatizzazione organizzativa si finisce per evidenziare il fallimento dei ministeri considerati incapaci di gestire in modo efficace una simile sfida”.

La burocrazia

“La Pubblica amministrazione italiana ha agito sino ad ora normando ogni cosa, rifiutandosi di far assumere un potere discrezionale alle persone e non preoccupandosi tanto di cosa sia necessario garantire ma piuttosto del come, finendo per creare un enorme appesantimento del sistema. Questa burocrazia ha ingessato il settore pubblico creando un circolo vizioso di norme e producendo un blocco dell’iniziativa privata. La burocrazia inoltre è uguale sia per l’amministrazione del piccolo comune che per la grande metropoli, rendendo così troppo spesso ingestibile il tutto, costruendo un sistema disincentivante e per il quale il raggiungimento degli obbiettivi sembra secondario al cospetto della fitta ragnatela di normative”.

Rispetto del territorio

“Le diversità territoriali di un paese come l’Italia sono uniche al mondo ma purtroppo il fenomeno migratorio iniziato a partire dagli anni sessanta verso i grandi centri urbani, ha provocato un devastante abbandono del territorio in particolare lungo l’arco appenninico, che ha visto raddoppiare lo spazio boschivo. Questi spostamenti hanno provocato una diminuzione dei servizi pubblici e di conseguenza un ulteriore abbandono dei territori ormai privi di assistenza sanitaria, di scuole e di trasporti. Un circolo vizioso che ha determinato anche una mancanza di cura dei luoghi sia da parte del privato che del pubblico, con conseguenze devastanti aggravate dai cambiamenti climatici, oltre che una perdita economica legata alla scomparsa di arti e mestieri. Questa politica di smantellamento ha portato ad una diseguaglianza inaccettabile e ad un peggioramento della vita cittadina, che in tempi di pandemia ha reso manifesti tutti i suoi inconvenienti. Lo Smart working dovuto al lockdown di fatto ha dimostrato di funzionare, la separazione del luogo di lavoro dalla produzione può portare ad una riduzione dellinquinamento, del diffondersi delle epidemie ed ad un uso del territorio equilibrato con la riscoperta dei piccoli centri. Per una vera riforma dovremmo ripartire dai luoghi e dalle persone, dando valore al territorio e maggior fiducia agli uomini”.

I dipendenti pubblici

“Il fenomeno dei furbetti del cartellino esiste ma la percentuale dei dipendenti pubblici con simili caratteristiche è irrilevante. La sensazione comune è stata quella di avere a che fare con dei fannulloni e dei parassiti mettendo sotto attacco la fiducia del cittadino verso il pubblico servizio. Avremo bisogno in realtà di manager formati, siamo infatti un paese che non ha mai creato una vera scuola di formazione del dipendente pubblico, ma si è sempre e solo occupato di emanare norme su norme, per burocratizzare il sistema creando regole che dessero scarsa possibilità di azione al singolo, la tendenza naturale dei pubblici dipendenti è dunque stata quella di avere un approccio molto difensivo, propenso non tanto al raggiungimento di un obbiettivo, quanto al rispetto delle regole per evitare sanzioni. La burocrazia comporta le stesse regole sia per l’amministrazione del piccolo comune che per la grande metropoli, rendendo così troppo spesso il sistema ingestibile oltre che disincentivante”.

Stefania Micheli

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Pubblicato il 30 dicembre 2020

Dal 21 gennaio il bando per la ripresa in sicurezza delle attività economiche

fondi per le imprese Piacenza

Possono essere presentate dal 21 gennaio e fino al 30 aprile le domande per accedere ai fondi a favore della ripresa in sicurezza delle attività economiche. Grazie alla convenzione firmata dal Comune di Piacenza e dalla Camera di commercio sono state infatti accantonate nuove risorse per sostenere l'imprenditoria locale, messa in ginocchio dall'emergenza sanitaria.

La Camera di commercio ha attivato un doppio canale di aiuto: ha stanziato 275mila euro destinati al Piano integrato per la concessione di contributi finalizzati al rilancio dell’economia e 75mila euro destinati al bando per la ripresa in sicurezza. Il Comune di Piacenza ha invece deliberato uno stanziamento di ulteriori 350.000 euro, sempre destinati al piano per la ripresa in sicurezza. Si tratta della seconda edizione del bando, che comprende alcune modifiche rispetto all'originario, comprendendo ad esempio gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza dei locali dove si svolge l’attività economica o dei mezzi di trasporto ad essa strumentali, come taxi, bus, furgoni.
Le spese cofinanziate sono legate all’acquisto e installazione di impianti, attrezzature e dispositivi che consentano di riattivare e di proseguire l’attività economica, con garanzia di massima protezione per i lavoratori e i terzi; all’attivazione di servizi di sicurezza; agli interventi di igienizzazione e/o sanificazione degli ambienti, degli strumenti e degli indumenti di lavoro; all’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature per igienizzare in autonomia ambienti, strumenti ed indumenti di lavoro; all’acquisto di soluzioni disinfettanti e dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione al contagio.

Il contributo potrà essere riconosciuto alle imprese operanti in qualunque settore economico, in misura pari al 70% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 10.000 euro. Gli interventi devono essere realizzati tra il 23 febbraio 2020 ed il 30 aprile 2021. Sono ammessi a finanziamento unicamente i progetti il cui budget complessivo sia uguale o superiore ad euro 1.000,00. Le domande saranno esaminate nell'ordine cronologico di arrivo.

Soddisfatto del percorso di collaborazione avviato con il Comune il presidente della Camera di commercio, Filippo Cella. "Ringrazio il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore Paolo Passoni - ha dichiarato - per la sensibilità e l’attenzione manifestata, in ogni passaggio istituzionale, verso gli strumenti di sostegno ed i bandi messi in campo dalla Camera di commercio. Auspico naturalmente che tale step sia solo l’avvio di una proficua collaborazione tra enti e istituzioni, volta a rilanciare il sistema economico di Piacenza ed a valorizzare i prodotti e le attività locali anche per l’anno 2021”.
“L'Amministrazione comunale ha stanziato 350 mila euro per questi interventi - ha evidenziato da parte sua il sindaco Patrizia Barbieri - nel quadro di quella proficua e intensa collaborazione tra enti, istituzioni e associazioni che si è rivelata determinante sin dalle prime fasi dell'emergenza sanitaria. Sono certa di esprimere la riconoscenza dell'intera comunità piacentina, nel ringraziare il presidente Filippo Cella e il Consiglio camerale non solo per la consueta collaborazione a beneficio del territorio, ma innanzitutto per la sensibilità e l'attenzione con cui hanno da subito condiviso l'impegno e la volontà di fare squadra a supporto del nostro sistema socio-economico. Questo - rimarca - ci ha permesso di garantire risposte quanto più possibile tempestive e concrete a sostegno delle categorie più duramente colpite dalle conseguenze della pandemia, nonché di attuare una programmazione strategica per la ripartenza”.

A breve il bando e tutte le indicazioni necessarie alla presentazione delle domande saranno pubblicate sul sito dell Camera di Commercio www.pc.camcom.it e sul sito del Comune di Piacenza www.comune.piacenza.it.

Pubblicato il 5 gennaio 2021

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«Scrittori tra gli scaffali», ultimo appuntamento con Martina Picca

 biblio

Il 30 dicembre alle 20,30 sulla pagina Facebook della biblioteca comunale Passerini Landi, ultimo appuntamento con la rubrica culturale “Scrittori tra gli scaffali”. Ospite dell’incontro sarà Martina Picca, autrice di un memoriale “Ma l'amore resiste. Memorie di vita dalla pandemia” (Officine Gutemberg) per non dimenticare chi ci ha lasciato in questi terribili di Covid-19.
“Con questo libro – spiega la giovane scrittrice – ho voluto entrare in una provincia stordita dal bollettino continuo di morti, spaventata da numeri che arrivano ad ondate incessanti e che hanno rischiano, paradossalmente, di farci dimenticare che stavamo parlando di persone. Mamme, papà, nonni, zii ai quali non è stato possibile neppure dare l’ultimo saluto e il cui ricordo rischia di essere travolto da questo dolore senza fine”. Martina Picca vuole farsi invece testimone di questi affetti, mantenerli vivi e non relegati nella sterile contabilità dei “sommersi e salvati”, imprimendoli per sempre sulla carta stampata.

“Si tratta dell’incontro di chiusura di un ciclo – afferma l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – che ha visto diversi autori piacentini presentare i loro libri; un’iniziativa a costo zero realizzata in collaborazione con la biblioteca Passerini Landi all’interno del salone monumentale, che ha ottenuto diverse migliaia di visualizzazioni e che in questo periodo di semi lockdown ha avuto un suo ruolo, dando vita attraverso il web, alla possibilità di presentare autori che grazie al loro contributo hanno consentito di dare voce alla pubblicistica e alla narrazione della cultura locale, in una fase in cui in prima linea è purtroppo ancora una volta la lotta al virus. Come assessorato, visto il successo e i riscontri positivi della rassegna libraria, abbiamo in cantiere altre iniziative sempre attorno al tema delle presentazioni di scrittori che contiamo di realizzare dopo le festività natalizie, attraverso altri strumenti di comunicazione, sempre a costi minimi, tenendo conto che non è possibile organizzare manifestazioni culturali dal vivo. Ringrazio coloro che hanno preso parte all’iniziativa e il responsabile e i collaboratori della Passerini Landi per la disponibilità dimostrata”.  

Pubblicato il 29 dicembre 2020

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