Sono tempi grami per le manifestazioni culturali, tempi di Covid insistente e quindi di manifestazioni teatrali e musicali sospese. Ed è un danno per il conforto che può portare la cultura alla vita di tutti i giorni. Infatti, ci si sente orfani. Comunque a mali estremi, estremi rimedi… Il nostro Municipale ha proposto sul web niente di meno che “Il barbiere di Siviglia”, capolavoro di Gioacchino Rossini. E l’opera ha avuto un successo inaspettato, non solo a Piacenza, ma in tutta Europa. Lo spettacolo è frizzante di allegria, proprio quanto ci vuole per risollevare il morale di una stagione lirica incerta e in difficolta organizzative.
L’Orchestra dell’Emilia Romagna “ Arturo Toscanini”, diretta dal Maestro Nikolas Nagelee ha fatto meraviglie: accompagnamenti calibrati, musiche ben eseguite, brillante sostegno a tutta la trama. Godimento intimo e divertente. Il cast di canto ha fornito un’eccellente prova di abilità e di capacità scenica. Indubbiamente ha svettato la piacentina Giuseppina Bridelli, vera e propria star dello spettacolo, bravo anche il tenore Manuel Amati, bravissimo Roberto de Candia, brillante Figaro e abile e di convincente voce il Don Bartolo di Marcello Filippo Romano, Ottima la prova del basso Mattia Denti in don Basilio. Un riuscito spettacolo, con vivaci scene di alternanza tra interni ed esterni. Sono mancati solo cordiali applausi che avrebbero di certo accompagnato tutto lo spettacolo che ha sollevato lo spirito, un tantino rattristato dalle vicende pandemiche attuali.
Oltre 4 milioni di euro destinati alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie per poter pianificare il futuro, quando i genitori non ci saranno più o non riusciranno a prendersi cura dei figli. Li ripartisce sul territorio la Giunta regionale, che ha approvato nell’ultima seduta la programmazione degli interventi per il “Dopo di noi” e la suddivisione dei contributi tra tutte le Aziende sanitarie, da Piacenza a Rimini, sulla base del numero di residenti tra 18 e 64 anni. Le risorse provengono dal fondo nazionale per il “Dopo di noi” e sono quelle assegnate all’Emilia-Romagna per l’anno 2019 per programmare interventi finalizzati all’emancipazione dal nucleo familiare, supporto all’assistenza domiciliare, miglioramento delle capacità di gestione della vita quotidiana. Si renderà disponibile a breve anche la quota del 2020 di 5,8 milioni di euro, il cui decreto di formalizzazione è in corso di approvazione. “L’autosufficienza delle persone disabili è un tassello fondamentale nella costruzione dei livelli essenziali di assistenza che il sistema sanitario ci chiede di fornire alle nostre comunità- dichiarano la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. In particolare è doveroso pensare a chi, oltre a dover affrontare quotidianamente una grave disabilità, rimane privo di una rete sociale fondamentale come quella della famiglia e deve effettuare un percorso che porterà alla presa in carico da parte dei servizi. Il sistema del welfare pubblico- concludono Schlein e Donini- deve avere grande attenzione verso queste persone particolarmente fragili che necessitano di essere accompagnate e sostenute nel corso della loro esistenza. Da anni la nostra Regione è impegnata con una programmazione che va in questa direzione, e le risorse stanziate tra 2019 e 2020 ci permetteranno di rafforzarle ulteriormente”. L’intero pacchetto di risorse (4.162.620 euro) servirà in parte a finanziare interventi di accompagnamento all’uscita dal nucleo famigliare (un milione); interventi di sostegno alla permanenza nel proprio domicilio (un milione e seicentomila euro); soluzioni abitative alternative al ricovero nelle strutture (200mila euro, per oneri di acquisto di nuovi alloggi, ristrutturazione e messa a norma degli impianti in quelli preesistenti); rafforzamento dell’autonomia (1 milione 200mila euro); permanenza temporanea fuori dalla famiglia (162.620 euro).
Nuovi progetti
Tra gli interventi che potranno essere finanziati con le risorse assegnate alle Ausl, ci sono i percorsi per insegnare alle persone disabili ad essere autonome nella gestione delle attività quotidiane – dalla cura della propria persona a quella della casa- e, laddove le condizioni fisiche della persona disabile lo consentano, soluzioni alternative all’istituto, come la propria casa di origine, o l’accoglienza in abitazioni, gruppi-appartamento e co-housing. Quanto alle soluzioni residenziali, cuore innovativo della legge sul Dopo di noi che ha la finalità di consentire alle persone con disabilità di decidere autonomamente dove, come e con chi vivere la propria vita futura in maniera gradualmente indipendente dai genitori, sono stati individuati piccoli alloggi, con non più di 5 ospiti, dove continuare a vivere con altre persone nella propria casa, messa a disposizione dalla famiglia. Oppure gruppi appartamento, destinati a persone che non presentano sufficienti livelli di autonomia e risorse per essere assistiti al domicilio, in cui convivere in un nuovo contesto abitativo diverso dal nucleo familiare di origine, ma assistiti sulle 24 ore. E ancora, strutture residenziali più innovative come le co-housing, che favoriscono lo sviluppo relazionale, attraverso l’istituzione di spazi comuni per la quotidianità e il tempo libero. I nuovi alloggi, secondo quanto previsto dalla legge, dovranno essere collocati in zone residenziali e non potranno essere abitati da più di cinque persone. Inoltre, in base alla legge sul “Dopo di noi”, in via residuale possono essere finanziati anche interventi di permanenza temporanea in strutture residenziali, nel caso, per esempio, si verifichi un’emergenza non gestibile dai familiari.
Come ottenere il sostegno
Per usufruire del sostegno è necessaria una valutazione complessiva effettuata da équipe di operatori sociali e sanitari dei Comuni e delle Aziende Usl. Una modalità già consolidata in Emilia-Romagna per l'accesso alle prestazioni del Fondo regionale per la non autosufficienza, che prevede la presenza in ogni distretto di una specifica Unità di valutazione incaricata di accertare gli effettivi bisogni e formulare proposte di progetti personalizzati. Ad oggi, sono 1. 260 le persone con gravi disabilità che hanno beneficiato degli interventi realizzati grazie alla legge del “Dopo di noi”, per ognuna delle quali le équipe multi-professionali dei servizi sociosanitari del territorio hanno predisposto progetti personalizzati, di autonomia e inclusione sociale. Le risorse vengono suddivise tra le Ausl del territorio in proporzione al numero dei residenti di età compresa tra 18 e 64 anni. All’Ausl Romagna, con oltre 700 mila cittadini residenti in questa fascia di età, sono assegnati 1.046.105 euro; all’Azienda sanitaria di Bologna 820.228 euro (555.020 residenti); Ausl Modena 664.050 euro (449.339 residenti); Ausl Reggio Emilia 504.895 euro (341.645 residenti); Ausl Parma 424.661euro (287.353 residenti); Ausl Ferrara 313.316 euro (295.481 residenti); Ausl Piacenza 266.009 euro (179.999 residenti) e Ausl Imola che ha ricevuto risorse per 123.356 euro (83.471 residenti).
Sarà un nuovo anno ricco di opportunità per oltre 100 studenti degli istituti superiori delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia che nel 2021 vivranno un’esperienza formativa in Europa, grazie al progetto Erasmus+ di Visit Emilia (www.visitemilia.com). I ragazzi delle classi quarte e quinte, 84 alunni e 36 neo diplomati degli Istituti secondari di II grado a indirizzo turistico, parteciperanno a tirocini professionalizzanti in vari Paesi europei per sviluppare nuove competenze nel campo della promozione turistica. Le mobilità avranno una durata di 35 giorni (da svolgersi tra giugno e settembre 2021) per quanto riguarda gli studenti di quarta e di 92 giorni (settembre-dicembre 2021) per i giovani neo-diplomati.
Il progetto Il progetto Erasmus+ "VisitEmilia.com" (VET to Improve Sustainable Inclusive Tourism in Emilia) ha ricevuto un finanziamento di circa 440mila euro, destinato a formare i nuovi professionisti del turismo in un’ottica di sostenibilità, inclusione e internazionalizzazione. I giovani potranno così fare esperienza all’estero e tornare in Emilia per lavorare sul territorio. Un’area, quella promossa da Visit Emilia, che vanta un’inestimabile ricchezza culturale, enogastronomica, naturalistica e che può contare su 142 musei, 51 teatri fra storici e contemporanei, 1 Parco Nazionale Riserva MAB Unesco, 11 Parchi del Ducato, 8 tra aree naturalistiche, oasi e riserve. Inoltre, in questo spicchio d’Italia attraversato da 161 km di Fiume Po, vedono la luce oltre 15 prodotti tipici tradizionali DOP o IGP e si concentrano 266 caseifici di Parmigiano Reggiano, 200 salumifici specializzati nelle diverse produzioni locali, 26 acetaie aderenti al Consorzio per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, 147 cantine produttrici di vini DOP, 7 ristoranti stellati, 50 castelli, 4 stazioni termali e oltre 13 borghi certificati dai più prestigiosi riconoscimenti. Un patrimonio turistico - che rappresenta il 13% del PIL - che negli ultimi tre anni (a parte il periodo della pandemia) ha fatto registrare ottimi numeri e che Visit Emilia si impegna a promuovere puntando su unicità e qualità delle proposte, ma anche sulla formazione dei giovani. Il progetto "VisitEmilia.com", approvato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP, è promosso da Destinazione Turistica Emilia e Fondazione E35 di Reggio Emilia.
Le scuole emiliane coinvolte Le scuole coinvolte sono: IIS Nelson Mandela (Castelnovo ne’ Monti – RE): Tecnico dei servizi turistici; IIS Angelo Motti (RE): Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera – opzione Servizi per l’accoglienza turistica; Convitto nazionale Rinaldo Corso (Correggio – RE): Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera – opzione Servizi per l’accoglienza turistica; ITE Giambattista Bodoni (PR): Tecnico dei servizi turistici, ISISS Magnaghi – Solari (Salsomaggiore – PR): Tecnico dei servizi turistici; Operatore dei servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera – opzione Servizi per l’accoglienza turistica; ISISS Pietro Giordani (PR): Tecnico dei servizi turistici; IIS G. D. Romagnosi (PC): Tecnico dei servizi turistici; Istituto Statale di Istruzione Superiore Agraria e Alberghiera "G. Raineri" - "G. Marcora" (PC): Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e ospitalità̀ alberghiera – opzione Servizi per l’accoglienza turistica; Centro Studio e Lavoro “La Cremeria” (Cavriago – RE): Operatore della promozione e accoglienza turistica.
Si alza il sipario. Rappresentazioni, concerti e spettacoli prodotti dal vivo e trasmessi on line. Per un cartellone ricchissimo, per un’Emilia-Romagna dove la cultura non si ferma e soprattutto nei giorni di festa corre sul web e sulle frequenze radio e tv regionali. È iniziata la programmazione di Lepidatv ed EmiliaRomagnaCreativa, il portale regionale della cultura, in collaborazione con Ert (Emilia-Romagna Fondazione Teatro), che accompagna gli ultimi giorni del 2020 fino alle porte del nuovo anno. Concerti e spettacoli per adulti e bambini, in scena nei teatri emiliano-romagnoli e trasmessi da LepidaTv e Radio Emilia-Romagna, in calendario fino al 6 gennaio 2021. “Un’ulteriore prova di quanto sia fondamentale, specie in questi momenti segnati dalla pandemia e dalle limitazioni, la commistione tra cultura e nuove tecnologie- sottolinea Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura–. Ma, soprattutto, un modo per accompagnare i cittadini dell’Emilia-Romagna in giorni di festa tanto particolari e per tenere viva l’attenzione sul valore che la musica e, in generale, lo spettacolo dal vivo hanno nella vita di tutti noi”.
I prossimi appuntamenti e come seguirli
La Cenerentola di Puccini, portata in scena al Comunale di Modena, sarà trasmessa su Operastreaming il 30 dicembre, alle 20. Sarà l’antipasto a una “Una cena speciale” di Andrea Camilleri, il secondo dei “Tre racconti per le feste”, interpretato da Michele Dell’Utri e in onda alle 18 del 31 dicembre, sempre sulle frequenze di Radio Emilia-Romagna. Il nuovo anno, invece, sarà inaugurato dal concerto curato dagli Amici della Musica di Modena, trasmesso il Primo Gennaio su LepidaTv e Radio Emilia-Romagna in diretta dall’Abbazia di Nonantola. L’ultimo dei “Tre racconti per le feste” sarà trasmesso su Radio Emilia-Romagna il 6 gennaio alle 18. Cristina Tamparulo leggerà “I morti” scritto da James Joyce. La vigilia della Befana trascorrerà, infine, sui passi della compagnia Artemis Danza che porterà sul palco del Teatro Magnani di Fidenza ‘La Traviata’, trasmessa in streaming sul sito di “Teatri nella rete” e sulla pagina Facebook di ATER Fondazione. Appuntamento il 5 gennaio alle 21. Prosegue in contemporanea la rassegna Gli Invisibili e Viralissima: iniziativa per i diritti dei professionisti dello spettacolo dal vivo, duramente colpiti dalla crisi Covid, realizzata col sostegno della Regione Emilia-Romagna. Dal folk al jazz ai djset del Robot Festival, una programmazione di 10 concerti in onda su LepidaTv dal 29 al 31 dicembre 2020 e dal 2 al 6 gennaio 2021.
Cinque cubi, sovrapposti l’uno sull’altro, che rappresentano cinque decadi di attività con incisi i nomi dei donatori storici, fra i quali spicca Monsignor Luigi Ferrari, ex parroco del paese e cofondatore della Sezione Avis locale. Sui lati, le targhe e i simboli dell’Associazione: “Avis 1970-2020”. A San Giorgio Piacentino l’anno si chiude con una celebrazione importante. L’Avis locale compie infatti 50 anni e per l’occasione inaugura una scultura in onore di tutti i volontari che hanno contribuito alla nascita e alla crescita dell’Associazione. L’opera è stata ideata dall’imprenditore e artista locale Alessandro Masera e consegnata alla Sezione dell’Avis Comunale. L’appuntamento è per mercoledì 30 dicembre alle ore 15 davanti alla Sede Avis locale, in via Campo Sportivo 6, dove è stata posta la scultura. Una cerimonia in forma ridotta e in osservanza delle misure di distanziamento fortemente voluta dal presidente di Sezione Leonardo Civardi e dai 130 iscritti di Avis San Giorgio.
Nelle foto, in alto, il Consiglio direttivo della sezione Avis di San Giorgio Piacentino; sopra, il monumento davanti alla sede sangiorgina realizzato per i 50 anni di fondazione.
L’iniziativa si arricchisce di significato poiché, appena tre mesi fa, l’Avis è stata gratificata con il tradizionale premio “al Turass”, simbolo del paese, che il Comune attribuisce ogni anno a persone o associazioni che si sono distinte per il bene della comunità. Quest’anno, oltre al personale sanitario, sono state premiate tutte le organizzazioni che si sono mobilitate durante il periodo della pandemia, Avis inclusa. All’evento sono attesi i rappresentanti delle autorità cittadine e ecclesiastiche, fra i quali il sindaco Donatella Alberoni, il parroco don Claudio Carbeni e il Consigliere Regionale Giancarlo Tagliaferri. Non mancheranno anche esponenti della Società Civile: Auser, Anpi, Protezione Civile, Caritas e Pubblica Assistenza sono stati invitati.
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