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Notizie Varie

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Cadeo, il benvenuto ad Aurora e Pamela volontarie del Servizio civile

 cadeo

“Il 25 maggio hanno ufficialmente detto sì un'esperienza di crescita e di servizio, un trampolino di lancio per costruire il proprio futuro e il bene comune della nostra comunità”. Così Marco Bricconi ha presentato Aurora Pucci e Pamela di Vaio, le due giovanissime volontarie del Servizio Civile che per ben un anno saranno al servizio del Comune di Cadeo e della cittadinanza.

“Le ragazze svolgeranno infatti 12 mesi di servizio per un totale di 1145 ore annue suddivise in 6 giorni settimanali – prosegue Bricconi - a cui verrà corrisposto un assegno mensile di € 439,50. Il vero compenso, a mio avviso, sarà la ricchezza di questa esperienza pensata per loro, a fianco di anziani, minori e disabili”.

“Le volontarie si metteranno in gioco al fianco degli anziani – aggiunge la vicesindaca Marica Toma- con il principale obiettivo di salvaguardare l'autonomia personale all’interno del contesto familiare evitando il ricorso all’istituzionalizzazione. In ascolto è il progetto a cui prenderanno parte, un servizio di tipo assistenziale dedicato ad anziani e adulti in condizioni di disagio. Si punta così a  garantire ai nostri cittadini della terza età una migliore qualità di vita e di relazione all’interno delle comunità, contrastando le situazioni di conclamata o potenziale vulnerabilità e rischio di emarginazione sociale”.

Le ragazze non solo affiancheranno gli anziani per aiutarli nella quotidianità facendo loro compagnia, o aiutandoli nelle piccole incombenze domestiche, ma si metteranno a disposizione della comunità all’interno delle attività previste dal loro incarico e prenderanno parte a momenti formativi lungo l’anno”, conclude Bricconi.

Pubblicato il 5 giugno 2021

Disabilità, un fondo da 34 milioni di euro per l’inserimento lavorativo

Fondo disabilita

Un programma, e risorse per 34 milioni di euro, per sostenere e rafforzare, anche alla luce della situazione di difficoltà causata dalla pandemia, l’inserimento al lavoro e la qualificazione professionale delle persone con disabilità, valorizzando e sostenendo l’impegno delle associazioni. Ma anche incentivi alle imprese per assumere lavoratori disabili. È quanto contenuto nel Programma del fondo regionale disabili per il 2021 approvato dalla Giunta regionale. Programma che definisce le linee di intervento e priorità per generare, in Emilia-Romagna, lavoro di qualità e contrastare le diseguaglianze. Ma anche promuovere innovazione sociale, sviluppare ulteriori sinergie col Terzo settore e valorizzare progettualità e capacità di iniziativa. "Contrastare le disuguaglianze per favorire uno sviluppo equo e sostenibile dei nostri territori è un nostro obiettivo strategico, che abbiamo chiaramente indicato nel Patto per il Lavoro e per il Clima - affermano l’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro e formazione professionale, Vincenzo Colla, e la vicepresidente con delega al Contrasto alle diseguaglianze, Elly Schlein -. Vogliamo affiancare le persone con disabilità e fragilità in percorsi formativi e di transizione che consentano di sviluppare le proprie attitudini e abilità e siamo impegnati a rimuovere ogni ostacolo che impedisca l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione a queste fasce della popolazione. L’inclusione, l’integrazione e il sostegno delle persone con disabilità dà la misura di una comunità forte, solidale e inclusiva e in quanto tale è un fatto irrinunciabile di democrazia". Il Patto per il Lavoro e per il Clima è punto di riferimento del Programma, approvato in attuazione di quanto previsto nel Protocollo d’intesa tra Regione, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) e Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità (Fand). In continuità con quello del 2020, punta ad adeguare e rafforzare le misure già sperimentate e consolidate introducendo nuove linee di intervento quali misure straordinarie per sostenere le persone nell’attuale contesto, per dare continuità ai percorsi e garantire tutoraggio e aiuti economici. Una parte straordinaria del Programma cercherà di supportare le persone con disabilità nella ripartenza, alla luce degli effetti della pandemia, nell’accesso alla formazione e al mercato del lavoro.

Prevede azioni e servizi personalizzati per il successo formativo e a sostegno delle transizioni dai sistemi educativi verso il lavoro, nonché misure a sostegno del diritto allo studio universitario dei giovani con disabilità. Previsti anche servizi e misure orientative, formative e di politica attiva del lavoro per l’inserimento, il reinserimento e la permanenza nel mercato del lavoro delle persone disabili. Si sosterranno inoltre le nuove imprese e interventi sui luoghi di lavoro con ricadute dirette sulle persone con disabilità. Sono previste azioni per la qualificazione delle competenze degli operatori del sistema pubblico e privato e, per quanto riguarda l’attività straordinaria legata all’emergenza sanitaria, misure per la continuità dei percorsi individuali e garantire, a fronte dell’impossibilità di una regolare partecipazione ai tirocini, attività di tutoraggio e sostegno economico. Previsti inoltre contributi alle associazioni e alle famiglie delle persone con disabilità per accompagnare i giovani nelle transizioni tra la scuola e il lavoro. Contributi anche per le spese di investimento degli enti di formazione per favorire l’inclusione nei percorsi formativi.

Pubblicato il 4 giugno 2021

Intitolate a Carlo Baldini e a Giovanni Salvadè le palestre dell’ex Laboratorio Pontieri


palestre

Le nuove palestre nell’ex Laboratorio Pontieri di Piacenza sono dedicate alla memoria dei proff. Carlo Baldini e Giovanni Salvadè.
La cerimonia di intitolazione si è tenuta  giovedì 3 giugno in ottemperanza delle vigenti norme anticontagio, ed è stata aperta dagli interventi del presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri, del Prefetto di Piacenza Daniela Lupo e del delegato provinciale Coni di Piacenza Robert Gionelli.

“Ho accolto con favore - ha spiegato il presidente della Provincia, Patrizia Barbieri - la proposta di intitolare le nuove palestre dell’ex Laboratorio Pontieri a Carlo Baldini e Giovanni Salvadè, per la quale il Coni di Piacenza si è fatto interprete della richiesta avanzata dai famigliari di questi due apprezzati protagonisti dello sport e nel mondo scolastico piacentino. Mi fa particolarmente piacere che queste due importanti strutture, realizzate dalla Provincia, siano intitolate a Baldini e Salvadè, perché hanno saputo trasmettere ai giovani i valori di una sana etica sportiva, secondo la quale divertimento e benessere psico-fisico vanno anteposti all’agonismo fine a se stesso”.

Insieme al presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri, al Prefetto di Piacenza Daniela Lupo e al delegato provinciale Coni di Piacenza Robert Gionelli erano presenti il dirigente scolastico del Liceo Gioia Mario Magnelli, il dirigente scolastico dell’I.T.C. Romagnosi Cristina Capra, il dirigente del Servizio Edilizia scolastica della Provincia di Piacenza Stefano Pozzoli, la referente Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale Ada Guastoni, il professore di Educazione Fisica (e amico di Baldini e Salvadè) Tiziano Barboni, il geometra Gian Paolo Ultori (amico di Baldini), Giselda Valenti (moglie di Giovanni Salvadè) con la figlia Alessandra, Paolo e Paola Baldini (fratello e sorella di Carlo Baldini).
Hanno partecipato alla cerimonia, inoltre, il vice questore vicario di Piacenza Marina Festini, il comandante della compagnia dei Carabinieri di Piacenza cap. Giancarmine Carusone, il Comandante Guardia di Finanza col. Daniele Sanapo, il com. Polo Mantenimento Pesante Nord magg. gen. Sergio Santamaria e il ten. col. Massimo Nafisio del 2° Reggimento Genio Pontieri Piacenza.

 

Giovanni Salvadè (1934-2013)

Diplomato all’Isef di Milano e laureato in Pedagogia a Parma, il prof. Salvadè ha insegnato Educazione Fisica in diversi istituti scolastici piacentini prima di diventare Preside della Scuola Media Anna Frank, della Scuola Media Virgilio (Lugagnano) e del Liceo Volta (Castel San Giovanni). E’ stato membro del Consiglio Scolastico Provinciale e, per molti anni, Coordinatore di Educazione Fisica-Sport del Provveditorato agli Studi di Piacenza. E’ stato Presidente provinciale della Federazione Italiana Pallamano, della Federazione Italiana Baseball e componente del Consiglio del Centro Sportivo Italiano, collaborando attivamente con il CONI provinciale per le iniziative di promozione sportiva e di diffusione della pratica motoria nella scuola primaria. Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi.

Carlo Baldini (1947-2019)

Diplomato all’Isef di Milano, il prof. Baldini ha insegnato Educazione Fisica in vari istituti scolastici fino al pensionamento, dopodiché si è dedicato alla ristorazione. Negli anni giovanili è stato un giocatore di pallavolo di livello nazionale; gavetta nelle squadre piacentine fino alla serie B e poi l’approdo alla serie A con Milano, Bergamo e con altre formazioni. Nello stesso periodo ha vestito più volte la maglia azzurra, grazie alle convocazioni collezionate con la Nazionale italiana Under 24 e Juniores di pallavolo. Alla fine degli anni ’70 ha iniziato la carriera di allenatore, guidando anche l’Opel Piacenza con cui ha sfiorato la promozione in serie A. Ha successivamente allenato altre squadre italiane di A2 e di A1. Nel 2000 è stato tra i fondatori della Copra Piacenza, società che dalla serie B è arrivata fino alla A1.

Pubblicato il 3 giugno 2021

Psr, in arrivo 400 milioni di euro per il 2021-2022

Fondi Psr 21

Ammontano a circa 400 milioni di euro le risorse a disposizione dell’Emilia-Romagna per il 2021-2022 sul Programma di sviluppo rurale. E la Regione è in procinto di rilanciare un piano agricolo e agroalimentare, capace di tenere insieme e soddisfare la crescente domanda mondiale di cibi salubri e di qualità con la necessità di incrementare la produttività e di salvaguardare il reddito degli agricoltori. È questa, in pratica, la road map dell’agricoltura dell’Emilia-Romagna delineata dall’assessore regionale, Alessio Mammi, durante il convegno in modalità webinar, organizzato dalla Regione, sulle sfide della nuova Politica agricola comunitaria e con alcune anticipazioni, appunto, sulle risorse del biennio di transizione 2021-2022 del Programma regionale di sviluppo rurale. Ospite dell’incontro, che ha registrato circa 800 partecipanti, il ministero delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, reduce dalla maratona negoziale della settimana scorsa a Bruxelles che ha sancito il mancato accordo tra Commissione di Bruxelles, Consiglio dei ministri agricoli Ue e Parlamento europeo sulla riforma della Politica agricola comunitaria. “Sulla Pac - ha sottolineato Patuanelli - c’è la volontà di chiudere l’accordo entro giugno. Non possiamo tenere appesi alle decisioni europee le Regioni e gli agricoltori del nostro Paese che hanno bisogno di certezze, per poter investire all’interno di un quadro normativo chiaro. É giusto parlare del contributo dell’agricoltura ai grandi temi della sostenibilità, dei cambiamenti climatici, del necessario sforzo che i nostri agricoltori devono fare per ridurre l’impatto ambientale. Ma dobbiamo ricordarci che gli agricoltori producono beni primari, e che l’obiettivo principale è quindi garantire una produzione sana e sostenibile di questi beni che sono centrali. Dobbiamo partire dall’elemento centrale che è la produzione, tutelare l’intera filiera, il prodotto, per parlare poi di innovazione e sostenibilità”. Sono intervenuti all’incontro, tra gli altri, anche il direttore generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Valtiero Mazzotti, il parlamentare europeo, Paolo De Castro, il capo dipartimento del Mipaaf, Giuseppe Blasi e la direttrice Dg Agri della Commissione europea, Silvia Michelini. “La pandemia che ha sconvolto il mondo- afferma Mammi- ci ha fatto riscoprire tutta l’importanza dell’agricoltura come fornitrice di prodotti di qualità, in grado di soddisfare la crescente domanda mondiale di cibo. Dobbiamo quindi ringraziare gli uomini e le donne che in questo periodo si sono prodigati per garantire l’approvvigionamento alimentare a tutti, e promuovere un piano di rilancio strategico per l’agricoltura nazionale e regionale che guardi ai prossimi 5-10 anni”. “Come Emilia-Romagna- spiega l’assessore- non ci tiriamo certo indietro rispetto alle nuove sfide che il settore primario ha davanti a sé. Sostenibilità e produttività devono andare a braccetto e dobbiamo riuscire a spendere bene e velocemente le risorse che l’Europa ci metterà a disposizione con il Recovery fund e la nuova Pac, per la quale mi auguro si arrivi presto a un accordo. Abbiamo il dovere di costruire una visione di rilancio che concili produttività, sostenibilità e tenuta economica delle imprese agricole. Le misure dedicate ad ‘ambiente e clima’ erogheranno il 47% delle risorse proprio perché vogliamo sostenere le imprese sempre più verso la sostenibilità ambientale e potenziare il biologico. Tante risorse inoltre destinate ad aumentarne competitività, efficienza e la capacità di trovare nuovi mercati. La Regione Emilia- Romagna deve continuare a spendere bene le proprie risorse, con il coraggio di sostenere progetti di sviluppo e di crescita”. “Nel prossimo biennio di transizione del Psr- chiude- coi 400 milioni di euro che avremo a disposizione, continueremo a dedicare grande attenzione agli investimenti per aiutare le aziende a diventare sempre più giovani, competitive e resilienti”. Tra le priorità l’impegno per accelerare il ricambio generazionale nei campi e per sostenere ricerca e innovazione, più risorse per l’indennizzo dei danni da fauna selvatica e per l’installazione di sistemi antibrina. Infine, sarà fatto un grande sforzo per la semplificazione normativa e lo snellimento della macchina burocratica, con l’obiettivo di rendere omogeni i bandi e gli investimenti sull’informatizzazione delle procedure. Il nuovo PSR di transizione è stato concertato e costruito in comune accordo con le associazioni agricole e agroalimentari del territorio.

In quasi sette anni sono stati concessi e pagati aiuti per 1,15 miliardi di euro, pari al 98,6% della dotazione finanziaria complessiva di 1,17 miliardi di euro, con oltre 846,4 milioni di euro già erogati. I bandi pubblicati nel settennio sono stati 453, oltre 100.829 le domande presentate per l’accesso ai contributi, più di 24.000 i beneficiari, di cui 23.520 aziende agricole. Ecco, in estrema sintesi, i traguardi raggiunti grazie al Piano regionale di sviluppo rurale 2014-2020, la cui programmazione iniziale è ormai agli sgoccioli, ma che tuttavia si avvarrà di un prolungamento della scadenza di due anni fino al 2022, con la conseguente assegnazione di ulteriori risorse per dare continuità agli interventi a favore del mondo rurale. Gli assi strategici del Psr 2014-2020 dell’Emilia-Romagna sono tre: competitività e lavoro, che ha assorbito quasi il 43% delle risorse complessive a disposizione; sviluppo sostenibile, al quale è stata destinata una quota di fondi pressoché identica; politiche per il territorio, che hanno utilizzato quasi il 12% della dotazione di partenza. Tra gli aspetti più significativi che hanno caratterizzato l’ultimo periodo di programmazione delle politiche regionali in campo agricolo vanno senz’altro segnalati i cosiddetti progetti di filiera, con la messa a disposizione di circa 150 milioni di euro per l’attivazione di sinergie tra aziende agricole e di trasformazione. Questo approccio è stato poi accompagnato da una strategia di incentivi per lo sviluppo dell’innovazione, cui sono stati destinati circa 50 milioni di euro che ha consentito la nascita e il decollo di oltre 200 gruppi operativi per l’innovazione, partnership tra aziende agricole e di trasformazione, università e centri di ricerca. Va sottolineato inoltre l’impegno per lo sviluppo del biologico e delle produzioni integrate con basso impiego di prodotti chimici; tecniche che coprono ormai il 20% delle superfici coltivate in regione. In particolare, oltre 140 milioni di euro sono stati indirizzati al sostegno all’agricoltura biologica.

Da segnalare anche gli interventi per favorire il ricambio generazione nei campi, che hanno visto la nascita di circa 1.500 nuove imprese guidate da giovani, con il 30% di imprenditorialità femminile. Gli incentivi per favorire l’insediamento dei giovani hanno sfiorato quota 130 milioni di euro. Nell’arco del settennato il Psr ha poi saputo adattarsi con rapidità a sfide emergenti come la costruzione di invasi per un uso razionale dell’acqua, gli interventi contro il dissesto idrogeologico e la lotta a nuovi parassiti come la cimice asiatica. Ultimo aspetto, ma non meno importante, la Regione Emilia-Romagna si è sempre distinta per l’alto livello di efficienza e velocità nell’uso delle risorse pubbliche, come testimonia il fatto che il volume complessivo dei pagamenti del Psr all’inizio dello marzo scorso, in pieno lockdown, ha consentito di raggiungere con 10 mesi di anticipo il target per evitare il disimpegno dei fondi.

Pubblicato il 4 giugno 2021

Parte il progetto «Young Music Road»

Young music road i protagonisti

Prende il via il progetto “Young Music Road”, promosso dal Comune di Piacenza nell’ambito del piano “Geco 9” della Regione Emilia-Romagna. Un gruppo di giovani piacentini (videomaker ed esperti di musica) viaggerà in camper per due settimane per intervistare band, artisti, produttori e tecnici e documentare la realtà della musica giovanile nella nostra regione. I quattro ragazzi – Gianluca Bernardo (coordinatore), Filippo Grecchi (regista), Matteo Votto (social media manager) e Francesco Grecchi (montatore video e audio) – sono gli stessi che, nel 2019, hanno attraversato l’Emilia-Romagna per incontrare e raccontare le tante esperienze di giovani impegnati in progetti di volontariato attraverso la youngERcard, l’iniziativa regionale che promuove il protagonismo dei giovani e che vede, ad oggi, circa 80mila iscritti.

L’assessore alle Politiche giovanili, Luca Zandonella esprime la sua soddisfazione perché “ancora una volta dal nostro territorio parte un progetto che vede protagonisti alcuni giovani piacentini, che coinvolgerà anche diverse realtà della regione. Segno che le progettualità del Comune di Piacenza sono valide e riconosciute a livello regionale. Gianluca, Matteo, Francesco e Filippo sono gli stessi ragazzi che, due anni fa, avevano documentato “on the road” le attività di inclusione sociale e culturale, di cura delle fragilità e delle dipendenze, di promozione della legalità e di educazione ambientale quotidianamente portate avanti dai loro coetanei per costruire una società più giusta ed equa. Il loro lavoro – conclude Zandonella - è stato molto apprezzato dalla Regione Emilia-Romagna, al punto da affidare ancora a loro e all’ufficio Politiche giovanili del Comune di Piacenza, la realizzazione del nuovo progetto, “Young Music Road””.

L’obiettivo del nuovo percorso sarà quello di indagare un altro aspetto dell’Emilia-Romagna, quello di una terra che offre alle giovani generazioni la possibilità di coltivare le proprie passioni in ambito musicale e artistico, per renderle delle professioni. Una terra fatta di spazi in cui ragazze e ragazzi possono provare, sperimentare, formarsi, esprimere la propria creatività e il proprio talento, accedere a servizi di consulenza professionali e attività di tutoraggio. Luoghi presenti non solo nei centri più grandi ma anche nelle periferie, in gran parte sostenuti dalla Regione attraverso i bandi della LR 14/2008 che promuove interventi di politiche giovanili.

Il programma prevede 15 appuntamenti lungo tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Forlì, ultima tappa in programma il 17 giugno. I contenuti multimediali realizzati durante il viaggio saranno veicolati tramite i canali web e social di Giovazoom, e, al termine del viaggio, sarà realizzato un documentario che comprenderà tutte le esperienze. Il primi due giorni di riprese i ragazzi si muoveranno tra Piacenza e Parma, dove visiteranno Giardini Sonori e Studio Revep, due spazi di aggregazione giovanile che ospitano due sale prova che da anni sono un punto di riferimento per giovani che sognano una carriera nel mondo della musica. Qui saranno intervistati Nuvolari, che recentemente ha iniziato a lavorare con Bomba Dischi, e i Votto che racconteranno l’uscita del loro nuovo disco.

Il 4 giugno il viaggio approderà, in occasione di un contest di musica dedicato proprio agli under 35, allo Studio Seltz di Reggio Emilia che è parte di SD Factory, lo spazio giovani nato proprio come fabbrica di idee, progetti e creatività. Qui il team di YoungER Music Road dialogherà con uno dei giurati del concorso, Simone Beneventi di Zaum. Dal 5 al 9 giugno i ragazzi sosteranno a Modena presso il Centro Musica, in occasione del progetto “Soundtracks – Musica da Film”, che da diversi anni porta alcuni giovani artisti selezionati a lavorare alla sonorizzazione di pellicole cinematografiche. Ospiti di questa tappa saranno alcuni membri di gruppi come Afterhours, Giardini di Mirò e Bologna Violenta, relatori del progetto.
Negli stessi giorni il gruppo si sposterà a Camposanto (Mo) per incontrare gli artisti individuati dal club Fermata 23, e a Carpi dove visiterà il Centro Giovani Mac’è. Il 10 giugno il camper sarà sull’Appennino bolognese, a Castiglione dei Pepoli, dove un gruppo di ragazze e ragazzi ha aperto da alcuni anni, con il sostegno della Regione, uno spazio che è un vero e proprio presidio per giovani talenti: lo spazio Officina 15. Qui verrà intervistato Alessandro Pivico, insegnante di Appennino Sound. Poi sarà la volta della Romagna con le tappe dell’11 e il 12 giugno a Rimini, con i musicisti che animano lo spazio di aggregazione Casa Pomposa, mentre dal 13 al 15 giugno i quattro giovani esploreranno la scena musicale della provincia di Ravenna, con i giovani speaker di Radio Sonora, e i live club Cisim, Bronson e Hana Bi, dove assisteranno al concerto dei Bachi da pietra. Ultime due soste, prime di tornare a Piacenza, saranno a Ferrara, per l’incontro con gli artisti che sono cresciuti presso il Wunder Kammer, e a Forlì, per le interviste alle giovani musiciste della label indipendente di Deposito Zero Studios. Esattamente come due anni fa, l’appuntamento con il diario di viaggio di Gianluca, Matteo, Francesco e Filippo e con i loro ospiti è sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di Giovazoom.

Pubblicato il 1°giugno 2021

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