Un po’ per rendere omaggio alle radici, che affondano nella parrocchia dei Santi Angeli Custodi a Borgotrebbia. Un po’ per il ruolo di “compagni di viaggio” che affiancano e guidano chi gli viene affidato. L’associazione “La forma del cuore Aps” - che da poco ha trovato casa al centro di aggregazione giovanile Spazio 2 - ha un nuovo progetto in cantiere: formare dei “Ciber Angeli”, ovvero, spiega il presidente Paolo Rossetti, “un gruppo di appassionati di tecnologie al servizio della comunità in cui viviamo”. Da sette anni Rossetti, ingegnere, consulente per l’innovazione e docente universitario, promuove laboratori che utilizzano la robotica educativa, oltre alla ormai tradizionale “Vacanza scientifica” a Verdeto. Il nuovo progetto dei “Ciber angeli” vuole coinvolgere innanzitutto i giovani, sollecitandoli a mettere a disposizione le loro capacità in iniziative rivolte ai bambini, ai ragazzi, agli adulti e perfino agli anziani.
La prima opportunità, ad ottobre, viene dal percorso per animatori di laboratori di robotica inclusiva che partirà a Spazio 2 in via XXIV Maggio a Piacenza. Grazie al contributo di ASP Città di Piacenza, “La forma del cuore ” organizza un corso di dieci incontri settimanali di due ore ciascuno, tenuti dall’ng. Rossetti Paolo e dal prof. Dimitris Argiropoulos, docente di Pedagogia Speciale all’Università di Parma.
Diversamente dalla robotica - in cui l’enfasi e l’oggetto di studio è la programmazione di robot e gli elementi di meccatronica necessari per la progettazione - quando si parla di “robotica educativa” diviene essenziale il ruolo svolto dal docente di una materia scolastica curricolare o di un animatore che utilizza dei robot come strumento nel processo di istruzione e come metodo per includere tutta la classe nelle attività di apprendimento, comprese le persone con disabilità motorie o mentali lievi. Per iscriversi e per informazioni, si può compilare il form sul sito www.laformadelcuore.org oppure telefonare a Spazio 2 nei pomeriggi dal lunedì al venerdì ai numeri 0523.493611 - 0523.493687.
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Intensa e ricca di emozioni è stata la cerimonia di consegna della benemerenza civica "Gragnano bene comune" voluta cinque anni fa dall'Amministrazione comunale. Quest'anno è stata assegnata a don Artemio Bonzanini, da 33 anni parroco di Casaliggio, frazione di Gragnano. Alla cerimonia erano presenti il vescovo Adriano Cevolotto, il sindaco di Gragnano Patrizia Calza, il vice sindaco Marco Caviati e don Andrea Campisi. Il sindaco ha ricordato le motivazioni che hanno portato l'Amministrazione a istituire la benemerenza "Gragnano bene comune" ispirata alle parole del sindaco La Pira, un riconoscimento che vuole essere un ringraziamento per chi si è speso per la comunità.Tutto ciò si accomuna con l'opera che don Artemio ha portato avanti in questi anni con i suoi valori per la comunità di Casaliggio.
Il vice sindaco Caviati e parrocchiano del premiato ha raccontato di quando ha comunicato al sacerdote dell'onorificenza: don Artemio ha detto: "non me lo merito, questo premio va ad altri". "Don Artemio si è speso per la nostra comunità, ha detto Caviati, è riuscito nonostante i momenti difficili tenere in piedi l'asilo, il campeggio di Carisolo e sostenere le attività economiche locali mettendo a disposizione gli spazi parrocchiali". Una maestra ha letto poi un affettuoso messaggio dei bambini dell'asilo: "per noi sei speciale, da te abbiamo imparato che bisogna accettare tutti". Ha preso poi la parola don Artemio, visibilmente emozionato, dichiarandosi anche un po' confuso: "in questo premio vedo il nome, il volto e il cuore di tutti voi; Dio conosce i miei limiti e sa che sono tanti e mi ha messo vicino a uomini dal grande cuore, dalla grandissima umanità e disponibilità che hanno sempre avuto verso di me compassione nel senso autentico della parola. Ringrazio il nostro Vescovo che è venuto qui da un «prete che vale due soldi»" . Don Andrea Campisi ha aggiunto "come la forza della comunità ci dà forza e speranza nel cammino di Comunità pastorale". Mons. Cevolotto ha concluso: "Vi ringrazio di avermi invitato perchè mi avete dato la possibilità di conoscere un mio prete, la sua umiltà e la sua capacità di essere un elemento di unione. Non è facile per noi sacerdoti, spesso può prevalere la volontà di comandare. L'esempio di don Artemio invece è motivo di gioia per un vescovo"; mons. Cevolotto ha elogiato "la testimonianza delle cose ordinarie e la semplicità. La grandezza sta qui: nell'esserci". In chiusura il coro di Casaliggio ha eseguito alcuni brani in onore del festeggiato.
Parla di un “ritorno al futuro” Giacomo Ponginibbi, presidente di Confapi Industria Piacenza alla XVII Assemblea Generale dell’associazione che si è svolta nell’ex chiesa del Carmine. “Un anno fa usavamo il condizionale per parlare solo della fine dell’anno, i vaccini non erano ancora stati approvati, oggi siamo qui invece a guardare il domani con maggiore ottimismo e prospettiva - spiega il presidente Ponginibbi all’inizio della serata che si è aperta con un minuto di silenzio dedicato a Kristopher Dixon, giovanissimo piacentino prematuramente scomparso nei giorni scorsi -.
I dati SACE confermano un rimbalzo dell’export dell’11,3% per un valore di 482 miliardi di euro e con un ulteriore tasso di crescita nel 2022 del 5,4% contro una media pre-crisi del 3%. Alcuni settori stanno trainando particolarmente, le fiere stanno ripartendo, i segnali macro e le indagini presso le nostre aziende ci confermano un buon momento per ordinativi e fatturato”. E proprio parlando dell’associazione, Ponginibbi evidenzia che “anche in quest’anno Confapi Industria Piacenza è cresciuta in termini di iscritti: oltre 50 aziende si sono unite nell’ultimo anno, risultato straordinario se si considera che sono stati mesi in cui le possibilità di vedersi sono state davvero poche. Segnale, questo, della bontà del lavoro che tutta la struttura associativa offre alle proprie associate, un lavoro fatto di sostanza prima che di proclami e per il quale ringrazio pubblicamente il direttore Andrea Paparo e la vicedirettrice Marika Lusardi e tutto lo staff”. L’assemblea si è aperta con i saluti delle istituzioni, presentati dal vicedirettore di Telelibertà Michele Rancati: il prefetto Daniela Lupo e il sindaco e il presidente della Provincia Patrizia Barbieri. A seguire sono state tre tavole rotonde tematiche intervallate dalla cena: un format assolutamente innovativo che ha inteso toccare temi diversi, dalla digitalizzazione della manifattura avanzata al rincaro dei costi delle materie prime fino alla sostenibilità.
Il tutto perché - spiega Ponginibbi - “ci sono scelte strategiche da prendere, finanziamenti in arrivo: è un treno che Piacenza probabilmente non vedrà per decenni e riteniamo che lo sviluppo locale debba tenere sempre al centro della propria attenzione l’impresa, che crea ricchezza e che convive positivamente con il proprio territorio”. “Confapi Industria Piacenza ha sempre dimostrato grande apertura ad ogni tavolo di confronto cercando di fare capire a tutti gli attori che è il momento delle sinergie e non nelle divisioni - conclude il presidente - stiamo dicendo tutto questo perché anche il nostro territorio sarà in grado di ritornare ai livelli pre-crisi se tutti faremo uno sforzo nel guardare avanti, con visione e coraggio”. A seguire le tavole tematiche sono state moderate da Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio 24. Il primo tavolo tematico ha trattato la digitalizzazione nella manifattura avanzata con gli interventi di Giuliano Busetto, Head of Digital Industries di Siemens Italia e presidente di Siemens Industry Software Srl, Vincenzo Cerciello, vicepresidente di Confapi Industria Piacenza e di Nordmeccanica Group e di Michele Monno, ordinario di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione del dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, oltre che direttore scientifico del Laboratorio MUSP del Tecnopolo di Piacenza.
Al centro del dibattito è stata la questione di una digitalizzazione che ancora si deve compiere completamente e che deve essere elemento condiviso per non rischiare di essere profondamente divisivo. Il secondo tavolo tematico si è concentrato su un problema di stretta attualità aziendale, ovvero il tema del rincaro dei costi delle materie prime e del loro reperimento: a intervenire sono stati Cristian Camisa, vicepresidente di Confapi nazionale e amministratore delegato di T.T.A. Srl, Elisabetta Curti, vicepresidente di Confapi Industria Piacenza e presidente del cda di Gas Sales Srl e Gianclaudio Torlizzi, esperto di commodities e fondatore della società di consulenza T-Commodity, oltre che editorialista economico di Radio Confapi. Sono loro a evidenziare l’eccezionalità di una situazione che ha dei precedenti ma sembra essere senza fine e che porta alle aziende diverse problematiche: la questione infatti a questo punto sta nella difficoltà a reperire materie prime oltre che nel pagamento di aumenti esorbitanti. Nel terzo tavolo si è parlato di sostenibilità e tra i relatori sono previsti Anna Paola Cavanna, vicepresidente di Confapi Industria Piacenza con delega alla sostenibilità e presidente di Laminati Cavanna S.p.A e Davide Galli, direttore del corso di laurea in Management per la Sostenibilità della facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza. A loro il compito di tracciare i costi ma anche i vantaggi della sostenibilità con un focus sul settore dell’imballaggio.
Pubblicato il 28 settembre 2021
Nelle foto: in alto, il presidente di Confapi, Giacomo Ponginibbi; sopra, le autorità presenti nella chiesa dell'ex Carmine
Quante volte tra di noi, abitanti di Piacenza, ci reputiamo chiusi e poco aperti gli altri? Sicuramente troppe. “Siamo timidi, ma di quella timidezza che è rispetto della riservatezza altrui. Non diamo la mano al primo che capita ma, basta un po’ e diamo direttamente il cuore”. Ha ammesso questo, con fierezza, l’avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza, nel corso della conferenza stampa, tenutasi mercoledì 29 settembre nella Sala Ricchetti della Sede centrale dell’Istituto di credito, indetta per presentare il nuovo spot della banca piacentina.
Una sessantina di secondi, sotto la direzione creativa dello sceneggiatore Paolo Guglielmoni e con la maestria sonora di Marco Finotello, in cui alcuni imprenditori piacentini, rappresentanti ciascuno un diverso ambito lavorativo (dall’Information Technology, alla ristorazione, viticoltura e esthetic design) si dicono soddisfatti di poter contare sul sostegno offerto dalla banca. Una realtà piccola di dimensioni in quanto locale ma grande per la stima di cui gode, conquistata anche grazie alla predilezione per rapporti umani faccia a faccia, empatia, fiducia e capacità di comprensione. Cosa centra questo con la necessità di smettere di denigrarci? Centra eccome, dal momento che la nostra città ha bisogno di valorizzarsi. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale - come ha ricordato Sforza Fogliani - Piacenza ha visto fuoriuscire, più del dovuto, le proprie risorse, finendo per impoverirsi. Talenti lasciati fuggire e utili direttamente sulla strada dell’estero. Pertanto, se vogliamo valorizzare il nostro territorio, dobbiamo in primis valorizzare noi stessi come persone, darci fiducia reciproca, sostenerci l’un l’altro credendo maggiormente nelle nostre possibilità e progettualità. Una parte della logica bancaria non sta forse anche nel riuscire a dare vita ad un funzionante circolo virtuoso? Una richiesta di fiducia muove a un prestito di fiducia che a sua volta muove a una restituzione della fiducia data, e così via all’infinito. Questi i messaggi dello spot presentato, già visibile online, e che oserei definire “motivazionale” per Piacenza. Un invito a ristrutturare prima di vendere e trasferirsi altrove, a provare prima di arrendersi. Troppo spesso andiamo lontano a cercare il tesoro e non ci accorgiamo che il più delle volte lo abbiamo a portata di mano.
Saranno accolte fino al 30 giugno 2022, termine dell'anno educativo in corso, le richieste di iscrizione all'Albo comunale per le figure professionali – note come Tagesmutter – che forniscano il servizio di accoglienza temporanea domiciliare rivolto ai minori di età compresa tra i 3 e i 14 anni. “Una nuova, preziosa opportunità di sostegno familiare – ricorda l'assessore ai Servizi educativi e per l'Infanzia Federica Sgorbati – di cui potranno fruire innanzitutto i nuclei residenti a Piacenza o la cui sede lavorativa sia sul territorio comunale. In particolare, nell'elaborazione delle linee guida che la Giunta ha approvato nei giorni scorsi per dare il via al bando di candidatura, abbiamo pensato ai genitori i cui orari lavorativi non coincidano con quelli delle strutture educative e scolastiche, chiamati quindi a confrontarsi con esigenze particolari di accudimento dei figli e conciliazione dei tempi”.
Le domande di ammissione all'Albo potranno essere trasmesse via Pec all'indirizzo oppure spedite, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, ai Servizi educativi e formativi del Comune di Piacenza, con sede in viale Beverora 59, indicando sulla busta “Domanda di iscrizione Albo Tagesmutter”. Le richieste dovranno essere complete di tutti i requisiti previsti dall'Amministrazione comunale. In particolare, il profilo Tagesmutter prevede un'età pari o superiore a 23 anni, l'assenza di condanne penali o di procedimenti penali in corso, la residenza o il domicili a Piacenza, l'ottima conoscenza della lingua italiana e il possesso di un titolo di studio (l'elenco completo è consultabile sul sito www.comune.piacenza.it) che attesti la competenza in ambito formativo e pedagogico. L'accoglimento della richiesta di iscrizione darà accesso a un successivo colloquio con gli operatori dei Servizi educativi e formativi del Comune di Piacenza, teso ad accertare la motivazione, l'idoneità curricolare e a valutare l'eventuale presenza di familiari negli stessi locali in cui si svolgerà l'attività.
Il servizio prevede, infatti, che vengano accolti sino a un massimo di 5 bambini quotidianamente, non oltre le 8 ore in fascia diurna e le 12 ore in fascia notturna, in un ambiente adeguato sia alle normative vigenti in materia di sicurezza degli impianti, sia al rispetto delle regole a tutela della salute, con arredi e attrezzature adatti alla fruizione da parte di minori. La registrazione nell'Albo avrà una validità di 12 mesi, lasciando alle famiglie la possibilità di scegliere, tra le figure disponibili, quella ritenuta più idonea sulla base di colloqui conoscitivi individuali e valutazioni soggettive. “Da parte del Comune e dell'Azienda Usl – rimarca l'assessore Sgorbati – ci sarà la possibilità di effettuare controlli sull'ottemperanza delle normative, con la massima attenzione affinché le famiglie, cui spetta comunque la responsabilità finale della scelta, possano contare su un ampio ventaglio di professionalità cui attingere, trovando un'ulteriore misura di supporto per conciliare gli impegni di lavoro e il benessere familiare”.
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