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Notizie Varie

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50 volontari italiani a Mykolaïv per la pace

guerra

Il popolo della pace si mobilita ancora una volta. La terza carovana della pace della rete #Stopthewarnow partirà per l'Ucraina lunedì 29 agosto con una delegazione di 50 volontari in rappresentanza di 175 organizzazioni della società civile italiana. La destinazione è Mykolaïv, dove da tre mesi vivono i volontari italiani della Giovanni XXIII. Tra i partecipanti a questa nuova carovana ci sarà monsignor Giovanni Ricchiuti,vescovo di Altamura e presidente di Pax Christi, in rappresentanza dei Vescovi italiani.

«Andremo sul fronte della guerra per non lasciare sola la popolazione piegata dalle bombe in questi sei mesi di guerra. La gente ci ha invitato a condividere con loro l’angoscia e la paura. Andiamo per sollecitare la politica ad aprire delle trattative di pace. Porteremo anche beni di prima necessità all'andata ed al ritorno evacueremo persone in fuga dal conflitto» spiega Alberto Capannini di Operazione Colomba, il corpo civile di pace della Comunità Giovanni XXIII, presente in Ucraina dall'inizio della guerra.

«Qui a Mykolaïv uno dei problemi principali è l'accesso all'acqua. - continua Capannini - I missili russi hanno distrutto gli impianti di depurazione e dissalazione causando l'interruzione delle forniture idriche verso la città. Dai rubinetti di gran parte delle abitazioni esce acqua color fango, che non può essere usata per bere, far da mangiare o lavarsi. Ogni giorno gli abitanti sono costretti a fare la fila per rifornirsi ai pochi dissalatori rimasti attivi in città, che consentono di rendere potabile l'acqua del mare. Per questo con la rete #Stopthewarnow stiamo raccogliendo fondi per finanziare l'acquisto di due dissalatori che garantiranno gli approvvigionamenti idrici a migliaia di persone».

#Stopthewarnow è una rete di oltre 175 associazioni, movimenti ed enti italiani tra cui la Comunità Papa Giovanni XXIII, Pro Civitate Christiana, CGIL, Focsiv, Aoi, Rete italiana Pace e Disarmo, Libera contro le mafie, Nuovi Orizzonti, ARCI, Legambiente, Focolarini, Mani Tese, Un ponte per. Una prima carovana della pace si è tenuta il 1 Aprile scorso a Leopoli, dove hanno partecipato 221 persone che hanno portato aiuti umanitari, incontrato la società civile ucraina ed al ritorno hanno evacuato 300 persone fragili e disabili. Da allora sono stati organizzati numerosi viaggi umanitari promossi dalle associazioni italiane. Una seconda carovana si è tenuta a fine giugno.

Pubblicato il 27 agosto 2022

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Nuovi obblighi e adempimenti per i datori di lavoro, convegno al PalabancaEventi

INVITO CONVEGNO 02.09


Con provvedimenti dello scorso giugno il Governo ha approvato nuovi obblighi per i datori di lavoro e modificato gli adempimenti e la normativa a riguardo dei congedi, permessi e modalità inerenti l’attività lavorativa. Tali provvedimenti governativi sono già in vigore. Il convegno, organizzato dall’Ufficio Personale della Banca di Piacenza, intende venire incontro alle esigenze di informazione, ma soprattutto pratiche, insorte a seguito dell’approvazione degli stessi, con obbligo di osservanza sostanzialmente immediato.
L’invito è rivolto a tutti i dirigenti e al personale delle organizzazioni di rappresentanza e degli enti pubblici e privati che, sotto diversi aspetti di competenza, si occupano dei rapporti di lavoro.
Ai partecipanti che ne facciano richiesta durante il convegno, la Banca fornirà i testi dei due provvedimenti.

Pubblicato il 25 agosto 2022

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Biblioteche del Comune di Piacenza, riapertura e orari del mese di agosto

boblio

Dal 23 agosto riaprono al pubblico dopo la pausa estiva lebiblioteche del Comune di Piacenza, con l'eccezione della Biblioteca decentrata Farnesiana che riaprirà lunedì 29 agosto.

Fino al 31 agosto resteranno in vigore per tutte le sedi gli orari estivi. La sede centrale della Passerini-Landi, in via Carducci, sarà aperta il lunedì dalle 14 alle 19, il martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, il giovedì con orario continuato dalle 9 alle 19. La biblioteca ragazzi Giana Anguissola sarà aperta al mattino, dal martedì al sabato, dalle 9 alle 13 e il giovedì pomeriggio, dalle 15 alle 19.

Per quanto riguarda le sedi decentrate, la biblioteca Dante aprirà tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 ed effettuerà l’orario pomeridiano, dalle 15 alle 19, nelle giornate di martedì, giovedì e venerdì.

La biblioteca Farnesiana, alla Galleria del Sole, sarà aperta tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì e mercoledì dalle 15 alle 19. La biblioteca Farnesiana rimarrà chiusa al pubblico fino a sabato 27 agosto compreso.

La biblioteca Besurica, in via Perfetti, sarà attiva nelle mattinate di martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19.

Per tutte le informazioni su orari e modalità di accesso si invitano gli utenti a consultare il sito della biblioteca (http://www.passerinilandi.piacenza.it).

Pubblicato il 24 agosto 2022

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Cattolica, «Sulle tracce di Mendel: dai geni alla tavola»

mendel 


“Sulle tracce di Mendel: dai geni alla tavola” è il tema che dal 6 al 9 settembre la Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA) propone per il suo 65° congresso annuale. Oltre 260 ricercatori internazionali e italiani si riuniranno all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per presentare progetti legati al miglioramento genetico e alle biotecnologie agrarie.
«Vogliamo celebrare il bicentenario della nascita di Gregor Mendel, padre della genetica presentando
i risultati più avanzati della ricerca genetica a sostegno della strategia “From farm to Fork” che coinvolge l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo con l’obiettivo di guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente» ad affermarlo è il professor Adriano Marocco, Direttore del Dipartimento di Scienze delle Produzione Vegetali Sostenibili (DIPROVES) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che insieme al dott. Luigi Cattivelli, Direttore del Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA di Fiorenzuola d’Arda, organizza l’evento sul territorio.

Nella sede piacentina dell’Università lo studio della Genetica agraria ebbe successo a partire dagli anni ’60 del secolo scorso sotto la leadership del prof. Angelo Bianchi (Socio Onorario della SIGA e primo Segretario dal 1954 al 1061) e del suo gruppo, di cui fecero parte il prof. Carlo Lorenzoni (Segretario della SIGA tra il 1972 e il 1987 nonché Vice-Presidente nel 1997) e il dott. Michele Stanca. Le strade di Mendel e del gruppo piacentino si intrecciarono nello studio della biodiversità presente nelle popolazioni di diverse piante coltivate “Sulle tracce di Mendel: dai geni alla tavola” è il tema che dal 6 al 9 settembre la Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA) propone per il suo 65° congresso annuale. Oltre 260 ricercatori internazionali e italiani si riuniranno all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per presentare progetti legati al miglioramento genetico e alle biotecnologie agrarie.

Molti sono i temi trattati nel 65° Congresso SIGA, tutti organizzati intorno al concetto “One Health” cioè il riconoscimento che la salute dell’uomo, delle piante e dell’ambiente siano strettamente collegati e interdipendenti. «L’approccio mobilita molteplici settori e discipline per lavorare insieme alla promozione del benessere e affrontare le minacce per la salute e gli ecosistemi, affrontando nel contempo la necessità collettiva di acqua pulita, energia e aria, alimenti sicuri e nutrienti, intervenire sul cambiamento climatico e contribuire allo sviluppo sostenibile». Si discuterà inoltre delle nuove biotecnologie che consentiranno alle piante di raggiungere elevate produzioni, di qualità, e di adattarsi al cambiamento climatico e allo stesso tempo ridurre l’impatto ambientale.

Spazio anche ai ricercatori under-35 della SIGA, che organizzeranno una sessione dedicata alla genetica e alla genomica delle piante “Genetics and beyond: from Mendel to epigenomics”. Un pomeriggio sarà dedicato al Workshop sulla biodiversità vegetale "Coordinamento delle politiche di conservazione e utilizzo delle risorse genetiche vegetali per attività di ricerca e di miglioramento genetico”.

Fra i ricercatori internazionali presenti ricordiamo: Matthias Benoit, del French National Institute for Agriculture, Food, and Environment che tratterà della plasticità del genoma nelle simbiosi fra piante e microrganismi; Dirk Bosch, della Wageningen University & Research, illustrerà la biodiversità delle molecole prodotte dalle piante; Ana Cano Delgado, del Centre for Research in Agricultural Genomics in Spagna, parlerà di nuove biotecnologie per resistere alla siccità estrema; Jorge Dubcovsky, della University of California Davis, esaminerà nuove tecnologie per migliorare la produttività del frumento; Frank Hochholdinger, University of Bonn, analizzerà la genetica dello sviluppo delle radici. Brande Wulff, King Abdullah University dell’Arabia Saudita, che parlerà della ricerca di nuove fonti di resistenza alle malattie in frumento. Infine, Michele Morgante, Università di Udine, tratterà delle tecnologie genomiche e informatiche applicate al miglioramento genetico moderno.

Nella foto, il professor Adriano Marocco del Dipartimento di Scienze delle Produzione Vegetali Sostenibili (DIPROVES) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Pubblicato il 25 agosto 2022

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«Sala del sollievo» al Pronto Soccorso: la dignità della vita, fino alla fine

sala sollievo ospedale Piacenza

Una Sala del Sollievo in Pronto Soccorso: nei mesi scorsi, all’ospedale di Piacenza è stata predisposta una stanza particolare, dedicata alle persone che giungono nel reparto in condizioni di fine vita. La sala è già attiva e utilizzata da qualche settimana ma per rendere ancora più accogliente lo spazio, l’Azienda Usl di Piacenza ha chiesto all’associazione Il Pellicano un aiuto concreto. La presidente Maria Angela Spezia ha accolto con entusiasmo la proposta e si è subito attivata per acquisire gli arredi, tanto che entro l’autunno il progetto sarà completato e presentato alla cittadinanza.

Uno dei primi esempi di cure pallative in un reparto di Emergenza
La Sala del Sollievo nasce da un profondo senso di rispetto nei confronti del fine vita ed è un luogo dove viene preservata la dignità del paziente, evitando cure sproporzionate e non appropriate.
In attesa dell’allestimento completo, l’idea ha già trovato riscontri molto positivi nella comunità medica e sanitaria, essendo uno dei primi esempi in Italia di cure palliative in un dipartimento d'Emergenza.
La dottoressa Erika Poggiali, medico del Pronto soccorso di Piacenza, ha dedicato al tema anche un articolo apparso nei giorni scorsi sul blog della Società italiana di Medicina dell’Emergenza urgenza. L’esperienza piacentina è stata già citata come best practice da Luciano Orsi, direttore della Rivista Italiana di Cure Palliative e membro della Società Italiana di Cure Palliative (SICP): l’esperto lo ha definito “un pregevole esempio di corretta gestione del fine vita del malato allo stadio terminale nell’ambito dell’emergenza urgenza”.
L’obiettivo del progetto, infatti, non è solo quello di mettere a disposizione dei pazienti una sala riservata, dove poter rimanere insieme ai familiari, ma anche quella di poter contare su una sedazione palliativa che possa controllare la loro sofferenza. Per essere in grado di gestire al meglio questa procedura, il personale del Pronto soccorso è stato formato dai colleghi dell’unità operativa di cure palliative. I professionisti hanno inoltre redatto insieme alcune linee guida per garantire al malato allo stadio terminale i trattamenti più adeguati alla sua specifica condizione clinica.

Attenzione al malato e ai suoi familiari
In particolare, la Sala del Sollievo è dedicata ai pazienti affetti da patologie croniche e invalidanti, che si presentano in Pronto soccorso con sintomi resistenti alla terapia e che necessitano di una sedazione palliativa profonda. Ma può anche accogliere persone che si rivolgono al reparto per una sedazione di emergenza, come una grave emorragia, crisi respiratoria o uno stato di shock irreversibile.
Per tutte queste tipologie di pazienti, lo sforzo del personale è quello di garantire una presa in carico clinico-farmacologica adeguata al fine vita “Abbiamo cercato di creare uno spazio nel Pronto soccorso - evidenziano i sanitari - dove il fine vita potesse essere un momento vissuto in modo intimo dai familiari, lontano dai campanelli che suonano, il sovraffollamento delle aree, il telefono che squilla a ogni ora, e quella terribile luce artificiale che conosciamo bene e che è capace di annullare il giorno e la notte uniformando il tempo”.
Per questo la Sala del Sollievo è aperta ai familiari 24 ore su 24, senza limite numerico, ed è gestita dai medici, infermieri e operatori sociosanitari del Pronto Soccorso secondo un percorso codificato. I sanitari che vi operano hanno seguito un percorso formativo specifico gestito dalla psicologa della Rete delle Cure Palliative per migliorare le competenze comunicative indispensabili per stare accanto al paziente e alla sua famiglia.
La Sala del Sollievo garantisce silenzio, intimità, tranquillità, accudimento e ascolto, in accordo con il modello delle cure palliative, che richiedono una grande vicinanza e un basso impatto tecnologico.
Nella stanza non ci sono monitor ma solo un grande murales realizzato da un’infermiera del reparto, Eleonora Rossi. Il disegno rappresenta un momento di passaggio, un’attesa e un cambiamento. Al progetto, oltre alle equipe del Pronto soccorso (diretta da Andrea Vercelli e coordinata da Paola Nassani) e di Cure Palliative (diretta da Raffaella Bertè, con Davide Cassinelli come case manager), hanno partecipato la Bed manager Damiana Muroni e Maria Gaetana Droghi, responsabile Innovazione e sviluppo organizzativo professionale della Direzione delle Professioni sanitarie).
A breve, grazie al contributo de Il Pellicano Onlus, la sala sarà completata e resa più accogliente.
“Dopo il lungo stop imposto dall'emergenza Covid – evidenzia la presidente Spezia - si riattiva la collaborazione tra Ausl e la nostra associazione, che ha sempre avuto come mission il tema dell'umanizzazione degli ambienti ospedalieri. Entro l'autunno sarà quindi implementato lo spazio esistente, con arredi che possano evocare la sensazione di casa”.
Non da ultimo, quando non è occupata, la stanza può anche accoglie le vittime di violenza.

Pubblicato il 24 agosto 2022

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