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Notizie Varie

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«Giornata mondiale della vista», iniziative a Piacenza

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Giovedi 9 ottobre  si celebra la " Giornata Mondiale della Vista" finalizzata a richiamare l'attenzione  dei cittadini sull'importanza del bene  prezioso della vista e sulla necessità di tutelarla.
Anche quest'anno l'Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti con sede a Piacenza in via Mazzini 51, ha programmato una conferenza stampa presso il reparto di oculistica dell'ospedale di Piacenza per il giorno 8 ottobre  alle ore 15.00 con la partecipazione della dottoressa Morini Chiara che parlerà del crescente bisogno di prevenzione, cura e riabilitazione visiva nella popolazione.
Il giorno successivo, giovedi 9 ottobre, l'UICI sarà presente con volontari e soci  con  materiale informativo relativo alle malattie oculari da distribuire gratuitamente alla cittadinanza. Il luogo dove sarà posizionato il banchetto sarà in centro città, in Via XX Settembre (davanti alla libreria Feltrinelli) dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Pubblicato il 7 ottobre 2025

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Per sempre? Aiutiamoci a costruirlo giorno dopo giorno

miglia


Nella cornice dell’anniversario dei cento anni della scuola dell’infanzia San Fiorenzo si è svolto a Fiorenzuola domenica 5 ottobre un prezioso incontro con la dottoressa Mariolina Ceriotti Migliarese, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, ma soprattutto sposa da cinquant’anni, madre di sei figli e nonna di otto nipoti. La provocazione del titolo dell’incontro era già accattivante: “La coppia imperfetta: e se anche i difetti fossero un ingrediente dell’amore?” Il numeroso pubblico, eterogeneo per fasce di età, si è lasciato guidare dal dialogo tra l’ospite e una coppia di genitori che, partendo dai testi della dottoressa Migliarese, ha sollecitato riflessioni sulle dinamiche di coppia, di famiglia, di fede, alla scoperta delle pieghe più nascoste del nostro modo di vivere le relazioni più intime.

Rinnovare il patto tra gli sposi ogni giorno

Quando si celebra il sacramento del matrimonio - sintetizziamo il pensier della relatrice - ci si promette di esserci l’uno per l’altra e di rinnovare il patto tra gli sposi ogni giorno, senza conoscere come evolverà il sentimento che pian piano da innamoramento, irrazionale e istintivo, si trasforma in amore consapevole grazie alla costante volontà di rinnovamento necessaria per tenere viva e stimolante la relazione tra gli sposi. Sono richiesti cura per valorizzare il bello di sé e del partner, creatività per far fruttare i nostri doni ed evitare la trappola della noia, allenamento a saper perdonare considerando la fragilità dell’altro e non presupponendo la sua cattiveria. La consapevolezza che il perdono debba essere riservato a questioni importanti, non ai torti futili frequenti nella quotidianità, legittima che si tratti di un percorso lento, di consapevolezza che la causa del procurato dolore possa essere “lasciata andare”.

L’apertura alla vita

L’apertura alla vita della coppia richiede una revisione degli equilibri che Migliarese esprime anche graficamente idealizzando un asse orizzontale, la relazione a due appunto, su cui scorre un asse verticale, il tempo, che nelle diverse fasi della vita pone sfide differenti. Su questo asse verticale compaiono le famiglie di origine, la cui influenza rispetto a valori e abitudini può essere risorsa o minaccia; ci sono poi tutti gli avvenimenti che intersecano la relazione e ai quali gli sposi sono chiamati a reggere.

Diventare genitori

Diventare genitori - ha aggiunto la dott.ssa Migliarese - è una magnifica esperienza che apre alla coppia opportunità di crescita, considerando le differenze biologiche tra l’approccio materno e quello paterno, che inevitabilmente offrono risposte differenti alle necessità dei figli, ma può rappresentare un rischio per la tenuta della relazione, quando la loro presenza fornisce alibi per non affrontare problemi della coppia ben più radicati. L’arrivo dei piccoli chiede inevitabilmente di riequilibrare la relazione all’interno della famiglia, proprio come quando si era passati da “io” a “noi”.


Come ripartire di fronte alle crisi

L’esperienza di affiancamento alle coppie in crisi ha permesso alla dottoressa Migliarese di riconoscere se di fronte a difficoltà ci sono margini per ripartire. Un segnale importante è il modo in cui si ricorda il primo incontro, se si avverte il trasporto e l’emozione di rivivere un momento fondamentale quale la scintilla iniziale della propria storia o se è viziato da rancore e disagio che ne offuscano il ricordo.


Affrontare i conflitti

La sana gestione del conflitto è un altro elemento che offre possibilità di tenuta della relazione; infatti può diventare un aiuto per imparare poco per volta l’arte della mediazione, focalizzandosi sul motivo della discussione senza trascendere nell’offesa all’altro, nel giudizio negativo sulla persona; sicuramente imparare a litigare bene è meno rischioso di non litigare mai. Il confronto con il pubblico ha consentito di approfondire il tema del matrimonio sacramentale, evidenziando come il fattore della volontà attiva di costruire una relazione per sempre (non passiva legata alla formula “finché morte non vi separi”) sia reso più percorribile grazie alla saggezza divina che divide il tempo in giorni, proprio come nel Padre nostro chiediamo il pane quotidiano. Amare giorno per giorno - ha concluso la dott.ssa Migliarese - apre alla speranza che il domani sia un giorno “buono” anche se si sta chiudendo un giorno difficile e consente di gustare il bello di un presente continuo, per il quale ci sentiamo più adeguati.

Fiorenza Fermi


Nella foto, la dottoressa Mariolina Ceriotti Migliarese all’auditorium Scalabrini a Fiorenzuola insieme a Lorenza Maffini e Alessandro Fermi che hanno moderato l’incontro.

Pubblicato il 7 ottobre 2025

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Confapi Industria Piacenza: l'Intelligenza Artificiale spiegata alle imprese

 confapi

Parla di un «big bang» il direttore di Confapi Industria Piacenza Andrea Paparo. Il tema è l’intelligenza artificiale, al centro di un seminario, organizzato dal settore Unimatica dell’associazione, per evidenziare come l'IA sia ormai imprescindibile per le imprese, spingendo all'uso delle varie app in azienda e alla necessità di ulteriore formazione dedicata.
«Oggi è in atto una rivoluzione, un big bang – spiega Paparo – non è solo un gioco per ricevere informazioni dal cellulare, ma qualcosa che cambierà il lavoro sia in ambito amministrativo sia in ambito logistico e produttivo. L’intelligenza artificiale sarà un forte driver di cambiamento: se non ci si organizza per essere competitivi ed efficienti il rischio è di restare indietro».

Raffaele Boledi, presidente di Unimatica, ha confermato «che la richiesta di approfondimento è nata direttamente dagli associati e da una necessità concreta». «Dopo mesi di osservazione – sottolinea – ci sono già casi di successo dell’applicazione dell’IA in vari ambiti. L'obiettivo dell'iniziativa è stato quindi raccogliere esperienze e promuovere l’informazione sulle opportunità offerte dall'intelligenza artificiale». Di fatto l'intelligenza artificiale entra in azienda attraverso due direttrici principali: l’applicazione pratica di strumenti AI “ready-to-use” nella routine quotidiana e la progettazione strategica necessaria all’implementazione di soluzioni AI in processi aziendali specifici.

Paolo Attilio Catti, Executive Director del Master “AI-Driven Business Models” dell’Università Cattolica di Milano, ha offerto un quadro di riferimento, sottolineando «che l'innovazione legata all'IA è un tema di carattere infrastrutturale, potente e imprescindibile per l’azienda moderna». Il valore aggiunto, secondo Catti, risiede nel lavorare sul proprio modo di pensare: «La vera questione è lavorare sulla mentalità – spiega – fatto questo passaggio, il resto è più semplice».

Il consulente di Adyda Fulvio Spelta si è concentrato sulle potenzialità dell’IA generativa, illustrando «come strumenti come ChatGPT, Claude.ai, Copilot e Gemini possano diventare un alleato prezioso nel lavoro quotidiano di imprese e professionisti per ottimizzare i processi operativi».

Infine Luca Bottero, consulente e co-fondatore di MLC, ha approfondito la progettualità “Ai rag (Retrieval-Augmented Generation)” per servizi avanzati: «Pur essendoci strumenti pronti all'uso, in molti casi è più opportuno ricorrere a soluzioni personalizzate con un approccio diverso, come per l'estrazione di informazioni o la progettazione tridimensionale di pezzi – spiega – e sebbene la mancanza di una sufficiente digitalizzazione sia un problema, molte realtà stanno già usando l'IA per aumentare la loro integrazione digitale».

Nella foto, da sinistra Bottero, Spelta, Catti e Boledi.

Pubblicato il 6 ottobre 2025

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Truffe e raggiri: tutte le buone pratiche per difendersi

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Adiconsum Parma Piacenza, in collaborazione con la confederazione CISL Parma Piacenza, FNP (la categoria sindacale dei pensionati) e Anteas (onlus per il volontariato), promuove un incontro pubblico dedicato alla prevenzione delle truffe e dei raggiri.
L’iniziativa si terrà mercoledì 8 ottobre alle ore 10.30 presso il Salone della Sede CISL di Piacenza, in via Pietro Cella 11/a.
All’incontro interverranno i rappresentanti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Piacenza, che illustreranno le principali tipologie di truffe e forniranno consigli pratici per riconoscerle e difendersi.
Nel corso dell’appuntamento verranno inoltre presentati i risultati dell’indagine “Sei mai stato vittima di truffa?”, realizzata da Adiconsum nell’ambito del progetto “Consapevolezza e futuro: promuovere uno stile di vita sostenibile e responsabile”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna ex LR 4/2017 annualità 2025.
L’incontro, aperto al pubblico, rappresenta un’occasione importante per informare i cittadini e rafforzare la cultura della prevenzione, in particolare tra le persone più esposte a rischi di frode e inganno.

Nella foto, la sede della Cisl a Piacenza dove si terrà l'incontro di mercoledì 8 ottobre.

Pubblicato il 7 ottobre 2025

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«Le parole non dette fanno ammalare»: a Borgotrebbia le donne si raccontano

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A partire da lunedì 13 ottobre, presso la parrocchia de Santi Angeli Custodi di Borgotrebbia a Piacenza, partirà il gruppo di Auto Mutuo Aiuto Donna: per la cura della vita emotiva. Questo progetto nasce da un bisogno reale e concreto di cui ho preso coscienza e conoscenza attraverso l’ascolto quotidiano sia professionale che non, di storie di vita al femminile, in cui frequentemente emerge la fatica, l’incapacità finanche l’impossibilità di comunicare i vissuti emotivi che accompagnano il lavoro di cura che le donne giornalmente svolgono, sia nella gestione domestica, nell’assistenza ai figli, agli anziani e ad altri membri della famiglia e non.

Verbalizzare i propri sentimenti
Un bisogno, quello di verbalizzare i propri sentimenti e i propri stati d’animo che raramente trova un interlocutore disposto ad ascoltare; probabilmente a causa della frenesia con cui conduciamo le nostre vite ma può anche accadere che per paura di perdere l’immagine costruita di donna efficiente e capace, ci neghiamo la possibilità e la libertà di raccontare i vissuti emotivi anche in presenza di persone disposte ad ascoltare. Purtroppo le parole non dette possono generare situazioni di sofferenza nella persona tant’è che lo psicanalista Massimo Recalcati afferma: “le parole non dette fanno ammalare” sottolineando come la repressione di sentimenti, desideri o parole di amore e odio possa trasformarsi in sintomi fisici, depressione o pensieri ossessivi, manifestandosi in forme di malattia psichica o somatica.


Uno spazio in cui raccontarsi
Mutuando la riflessione dello psicanalista prende spunto l’idea di far nascere il gruppo AMA “Donna”. L’idea fondante è che sia necessario generare uno spazio protetto e sicuro dove poter dare voce a ciò che ci tormenta e ci intristisce togliendoci la gioia di vivere la quotidianità e attraverso l'ascolto ed il sostegno del gruppo, recuperare il benessere e guarire dal dolore; uno spazio tutelato e affidabile dove parlare e raccontarsi, per far fronte al bisogno delle donne di ritrovare la comunicabilità delle proprie esperienze e la dimensione calda dell’esistenza dove il sostegno si esplicita attraverso reti di appartenenza tra persone che vivono situazioni simili.

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Un luogo in cui comunicare il vissuto quotidiano
L’intento è quello di rispondere al bisogno femminile di raccontarsi, di parlare della propria vita interiore, in un ambiente accogliente e confortevole composto da persone che vivono esperienze simili e che portano simili bisogni. Un luogo dove alleggerirsi dal peso della solitudine che spesso accompagna il “non detto”. Un luogo dove portare e tentare di comunicare i propri vissuti quotidiani e le emozioni che li accompagnano e far emergere anche le domande che spesso rimangono celate dentro al dolore e alla fatica ma che possono trovare risposta attraverso il confronto con gli altri.


A chi si rivolge?
Ci rivolgiamo, quindi, alle donne che sentono il bisogno di condividere il vissuto emotivo che accompagna le loro giornate, anche in relazione al lavoro di cura quotidiano di cui si fanno carico. Il gruppo AMA Donna si vuole configurare come gruppo di crescita e autorealizzazione il cui obiettivo è condurre i partecipanti ad un miglioramento della qualità della vita, relativamente all’ambito emotivo relazionale, e in che modo lo vuole fare? Innanzitutto aiutando i partecipanti a scorgere speranza ed un nuovo orizzonte di senso; facilitando l’uscita dall’isolamento; trovando sollievo nella condivisione di aspetti emotivi, cognitivi, sociali e spirituali. Il gruppo accoglie un numero massimo di 15 partecipanti e si costituisce con un numero minimo di sei partecipanti.


Il primo incontro del gruppo “AMA Donna”
Gli incontri inizieranno lunedì sera 13 ottobre alle ore 20.30 presso i locali della parrocchia dei SS. Angeli Custodi in Via Trebbia, 89 (Piacenza); hanno la durata di un’ora e mezza e sono svolti a cadenza quindicinale. La partecipazione è completamente gratuita. Chiamare il numero 320.4754340 per informazioni ed eventuale iscrizione.



Nelle foto, alcune partecipanti all’incontro di presentazione dell’iniziativa AMA Donna.

Pubblicato il 6 ottobre 2025

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