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Notizie Varie

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Africa Mission: da Assisi nuovi progetti per il movimento fondato da don Pastori

da sinistra Paraboschi don Noberini Antonello don De Angeli e Ruspantini

 

 

“Noi siamo quello che diventiamo facendo quello che facciamo”. Lo dice chiaramente Ivana Borsotto, presidente di Focsiv (Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana) al convegno organizzato ad Assisi da Africa Mission Cooperazione e Sviluppo per chiudere ufficialmente le celebrazioni del cinquantesimo della fondazione del Movimento.
Cosa sia diventata Africa Mission in cinque decenni di attività e impegno spesi in Uganda lo si è visto proprio nei due giorni di festa: un’organizzazione che si regge sull’impegno di tanti volontari (presenti un centinaio di persone provenienti da 14 gruppi d’Italia) in Italia e di cooperatori italiani e locali in Uganda. Un Movimento che è partito da un sacerdote ma che mantiene la sua natura laica nell’ottica di una fraternità universale. Un’ong che è attiva nei settori dell’acqua, dell’educazione, della formazione professionale, del sociale e dell’accoglienza.

“Cerchiamo di portare avanti il nostro lavoro quotidiano puntando sulla formazione – spiega il direttore Carlo Ruspantini – anche se non è facile: ci dobbiamo misurare con la difficoltà a trovare un ricambio generazionale e persone che siano veramente motivate e garantiscano una stabilità. Non nascondo che questo sia un periodo complesso anche se la speranza non manca”.
Dal presidente di Africa Mission don Maurizio Noberini arriva una proposta: “Facciamo una formazione alla missione – abbozza – missione intesa come essere di aiuto alla comunità. Missione a cui il nostro Movimento si dedica da cinquant’anni con libertà e gioia. Noi abbiamo bisogno di una Chiesa, di un cristianesimo della libertà e della gioia”.

Tempo di bilanci

La due giorni di Assisi è sì il momento per tirare le fila di un impegno ultradecennale, ma anche l’occasione per ascoltare voci diverse, confrontarsi con altre realtà.
Nel convegno di apertura, condotto dalla giornalista Betty Paraboschi, sono intervenuti ospiti di spessore: il prete antimafia che viene dalla “terra dei fuochi” don Maurizio Patriciello, lo scrittore sopravvissuto al genocidio del Ruanda Jean Paul Habimana, la presidente nazionale di Focsiv Borsotto e il sacerdote cantautore don Giosy Cento.
È il parroco di Caivano don Patriciello, attualmente sotto scorta, a mettere in guardia contro “il rischio di accontentarsi della sola parte celebrativa”: “Abbiamo bisogno di una chiesa che scenda in piazza quando occorre, che sia attiva, abbiamo bisogno di allargare lo sguardo” spiega. Borsotti invece va a toccare il tema della cooperazione internazionale oggi: “Viviamo in un contesto avverso a ogni forma di solidarietà – spiega – un contesto in cui ci dicono che spendere soldi pubblici per la cooperazione internazionale sia inutile: ma io non penso sia così”. Con Habimana sotto i riflettori finisce il tema della guerra, quella di oggi in Ucraina ma anche quella di ieri in Ruanda nella quale lui perse il padre: “Da quando sono nato sento parlare di guerra – spiega – ma quella in Ucraina non ci lascia indifferenti perché è vicina a noi. Eppure non è l’unica: alcune guerre vengono ritenute “normali”, quasi giustificate”. Don Cento invece ha il compito di rievocare la figura del fondatore di Africa Mission don Vittorione Pastori: “Si è lasciato vincere e convincere da Dio, ma con Africa Mission non ha voluto creare un’istituzione di preti – sottolinea – di questo era convinto ed è stato un vincente”.

Gruppo Alakara

Nella foto, l'esibizione del gruppo Alakare 2.0

Il ricordo di don Vittorione

A rievocare don Vittorione è anche il presidente di Cooperazione e Sviluppo Carlo Antonello: “La prima cosa a cui lui ci ha chiamato è stata la responsabilità – spiega – la responsabilità dell’andare per restare: quello del Movimento non è un intervento a spot, è una condivisione di impegno con la popolazione locale”. Una condivisione che vede fra i suoi attori anche l’assistente spirituale del Movimento don Sandro De Angeli, partito per l’Uganda quando aveva 66 anni: “Sono partito nell’ottobre 2016 e ancora oggi sono contento di averlo fatto – sottolinea – ho capito lì che i poveri ci evangelizzano alla pazienza, ad affidarci, a mettersi in gioco anche se non sempre è facile”.
Le celebrazioni hanno previsto anche l’esibizione dei giovani artisti ugandesi del Gruppo Alakara 2.0 e l’incontro con il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino Domenico Sorrentino. Da oggi si apre un nuovo capitolo nella storia di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo.

Nella foto in alto, da sinistra Betty Paraboschi, don Maurizio Noberini,  Carlo Antonello, don Sandro De Angeli e Carlo Ruspantini.

Pubblicato il 18 aprile 2023

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Premio Solidarietà per la vita Santa Maria del Monte 2023, al via le segnalazioni


 monte




E’ stato pubblicato il bando del “Premio solidarietà per la vita Santa Maria del Monte”, che viene assegnato, come sempre, l’ultima domenica di giugno (quest’anno sarà il 25). Giunto alla 33ª edizione, è patrocinato dalla Banca di Piacenza ed è nato per valorizzare la tradizione del Monte in Comune Alta Val Tidone, fin dai tempi più antichi luogo di attenzione di fronte al mistero della vita e costituito per riconoscere atti e comportamenti di solidarietà umana per la promozione e la difesa della vita.
La Commissione giudicatrice del Premio (consistente in 3.500 euro e in un attestato di benemerenza) è presieduta dal Prefetto di Piacenza ed è composta - oltre che dalla Banca di Piacenza - dal Comune Alta Val Tidone, dal rettore del Santuario del Monte e dalla ispettrice delle infermiere volontarie della Croce Rossa di Piacenza.
Le segnalazioni scritte di persone meritevoli, corredate di nome, cognome e indirizzo di chi le presenterà, nonché da motivazione documentata, dovranno pervenire entro il 5 giugno ad uno dei seguenti indirizzi: don Gianni Quartaroli, rettore del Santuario di Santa Maria del Monte (Via Umberto I 70 - 29031 Trevozzo Alta Val Tidone; tel. 0523 998417 - cell. 3384110934 - email: gianni [DOT] quartaroli [AT] gmail [DOT] com); Comune Alta Val Tidone (Via Roma 28, loc. Nibbiano - 29031 Alta Val Tidone; tel. 0523 993706 - 993708 - 993702 - email: sindaco [AT] comunealtavaltidone [DOT] pc [DOT] it).

I premiati delle precedenti edizioni


1991 Giorgio Rondini, primario di Patologia prenatale al Policlinico S. Matteo di Pavia
1992 Walter Vidi, Gruppo soccorso alpino “Madonna di Campiglio”
1993 Livia Cagnani, Amnesty international
1994 Giovanna Vitali, Casa di accoglienza Belgioioso, Pavia
1995 Giancarlo Mandrino, assistenza e recupero carcerati di Alessandria
1996 Mons. Domenico Pozzi, missionario in Kenya
1997 Daniela Scrollavezza, “Casa di accoglienza don Giuseppe Venturini”, Piacenza
1998 Maria Pia Manzini, associazione “La Fucina di Vigevano” per l’assistenza a ragazzi disabili
1999 Padre Gherardo Gubertini, fondatore della “Casa del Fanciullo”
2000 Padre Fiore Angelo Pozzi, missionario salesiano in Congo
2001 Madre Giovanna Alberoni, Orsolina, medico, 50 anni di attività missionaria in India
2002 Francesco Ricci Oddi, 42 anni di carriera ospedaliera a Piacenza
2003 Claudio Lisè, per l’aiuto ai bambini bielorussi di Chernobil
2004 Don Giorgio Bosini, presidente del centro di solidarietà “La Ricerca” Piacenza
2005 William Bonacina, Casa famiglia della associazione “Papa Giovanni XXIII” di don Oreste Benzi
2006 Flavio Della Croce, fondatore associazione “Piccoli al centro” di Ziano
2007 Suor Paolina Volzini, Comunità accoglienza “La Pellegrina” Piacenza
2008 Mons. Angelo Bazzari, presidente Fondazione Don Gnocchi
2009 Lucia Ricetti, per l’assistenza al marito Giampiero Steccato, affetto da “locked-in-Sindrome”
2010 Gaia Corrao, volontaria in Brasile in comunità di assistenza per bambini di strada
2011 Don Pietro Cesena, promotore onlus per l’accoglienza e il sostegno alle ragazze madri
2012 Simone Pancera, collaboratore per oltre venticinque anni dell’associazione “La Ricerca”
2013 Enrica Firretti, benemerita per l’assistenza agli ammalati in rianimazione
2014 Angelo Benedetti, per la dedizione alla professione medica intesa come missione
2015 Mara Scotti e figlia Michelle Giacobbe per la cura del figlio e fratello in affido Riccardo
2016 Don Roberto Porcari, diacono della Chiesa piacentina
2017 Luigi Cavanna, onco-ematologo dell’ospedale di Piacenza
2018 Giuseppina Schiavi, per la collaborazione con la Casa Protezione della giovane di Piacenza.
2019 Giovanna Covati, per aver salvato una bambina dall’investimento di un trattore.
2020 Croce Rossa Italiana – Sezione di Piacenza. Assegnato per la prima volta ad un Ente e non a una persona fisica. Motivazione: per aver rinnovato la sua storica tradizione di soccorso ai bisognosi con l’impegno profuso nel combattere il contagio del virus Corona, insieme a tanti altri organismi ed al personale medico e paramedico.
2021 Luigi Fiori, fondatore del Club dei piccoli Rio Torto, centro per ragazzi con fragilità.
2022 Domenico Bombini, Appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri spesso distintosi con gesti di grande generosità verso persone in difficoltà. 

Pubblicato il 15 aprile 2023

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«Cadeo nel cuore» premia don Ciullo e l'associazione «Mani che creano»

 Don Umberto ciullo premio cadeo del cuore

Nella foto, don Umberto Ciullo parroco di Roveleto di Cadeo.

«“Cadeo nel Cuore” è la più importante onorificenza del nostro territorio. Consegniamo questo premio a chi coltiva e ha coltivato un profondo amore per Cadeo, l’ha custodito, fatto crescere e fiorire». Parole di Marica Toma, prima cittadina di Cadeo che nella serata di venerdì 14 aprile in Sala Consiliare consegnerà il prestigioso premio al parroco don Umberto Ciullo e all’associazione “Mani che Creano”.

“Don Umberto ha svolto un immeso lavoro per la nostra comunità”

“Don Umberto sarà premiato per l’immenso operato svolto in comunità, perché con il suo carisma, la sua perspicacia e determinazione è riuscito ad ampliare gli orizzonti della nostra comunità – sottolinea la sindaca-; oltre che ad accompagnarci in un cammino di ascolto e cura del prossimo”. Il sacerdote da quando è arrivato a Cadeo, è riuscito ad unire in un’unica realtà le quattro parrocchie presenti nel Comune unendo le forze per valorizzare e restaurare gli edifici sacri del territorio. Profetico il suo sguardo nel far vivere la cultura come strumento di crescita e trasformazione individuale e collettiva, come strada privilegiata per tessere alleanze e aprirsi a nuovi progetti: dalle Conversazioni con l’autore, passando per Utopia fino alla rassegna Voci del Castello, ha portato a Cadeo personaggi illustri di spettacolo e cultura, attirando anche un vasto pubblico dalla provincia piacentina e ben oltre. Tra i numerosi progetti del sacerdote anche la valorizzazione della via Francigena con l’apertura dell’ostello Cà Dei, aprendo la comunità all’incontro e confronto con pellegrini provenienti da tutta Europa.

 associazione mani che creano cadeo nell cuore

Nella foto, alcune volontarie dell'associazione “Mani che creano”.


“Mani che creano” a servizio del prossimo

“Premiamo Mani che creano per aver saputo trasformare un hobby in un servizio per il prossimo, per aver trasformato la loro capacità creativa in un dono sincero e gratuito per l’intera comunità”, ricorda Toma. L’idea nasce grazie ad alcune amiche appassionate di lavoretti manuali, e - complice un corso che le ha fatto incontrare- ha preso vita un gruppo coeso ed affiatato che realizza manufatti che vengono venduti nel periodo natalizio e in alcune ricorrenze e i cui proventi sostengono la Caritas parrocchiale. Sempre disponibili per sostenere iniziative benefiche sul territorio, sono un esempio per la collettività nel mettere le proprie competenze ed abilità al servizio degli altri e nello stare bene insieme.

Una menzione ad Antonio Terzi, coordinatore della CRI

Una menzione speciale sarà consegnata ad Antonio Terzi, coordinatore CRI della sede Cadeo che riceverà il riconoscimento proprio nel ventennale della fondazione di Croce Rossa Cadeo. “Grazie ad Antonio Terzi la CRI a Cadeo ha, in questi anni, mantenuto ed aumentato i servizi ed ha creato un gruppo di volontari preparati e attenti – sottolinea la sindaca- sotto il suo coordinamento è stato acquistata una prima ambulanza nel 2010, e in occasione della Fiera inaugureremo con grande soddisfazione la terza ambulanza. Mezzi che rendono Cadeo un presidio fondamentale dove si uniscono tempestività dell’intervento e professionalità”.

Pubblicato il 14 aprile 2023

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Convegno Fipe: come snellire la burocrazia

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Da anni sentiamo parlare di semplificazione amministrativa e di snellimento degli adempimenti, tuttavia, salvo qualche lodevole eccezione, la burocrazia rappresenta un grande freno per i datori di lavoro e di conseguenza per i lavoratori in cerca di un impiego. Contratti di lavoro con formulazioni oscure, normative fiscali sempre più confuse, adempimenti sulla sicurezza complessi, creano anche il rischio di pesanti sanzioni in caso di errori o di omissioni anche parziali. Un’involuzione ed un avviluppamento del nostro legislatore in tema di normativa sul lavoro dagli effetti devastanti sull’economia del nostro paese e sulla gestione aziendale. Procedure complesse, illogiche norme di legge, fuori da ogni concreta praticabilità che costituiscono un costo non più sostenibile tra consulenti e sanzioni. Tra l’altro, spesso queste ultime non esercitano un reale effetto deterrente sul trasgressore volontario, ma un enorme affaticamento su chi cerca di rispettare le regole, deprimendo così risorse aziendali e capacità professionali sia di chi offre sia di chi cerca lavoro. Per non parlare degli enormi ostacoli che la burocrazia impone all’avvio di imprese e ai processi di assunzione del personale. La moltitudine di adempimenti e interpretazioni finisce poi per intralciare spesso proprio il lavoro del controllore.

Nella sala Massimo Carpi dell’Unione commercianti di Piacenza si è tenuto il convegno FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi): “Il mondo delle sanzioni, se le conosci le eviti”. Sono intervenuti esponenti nazionali e locali della FIPE, oltre ai direttivi SIAE e dell’AUSL di Piacenza, esponenti della guardia di finanza, dell’ispettorato del lavoro, dell’Arpae e rappresentanti del mondo della politica tra i quali il sindaco di Piacenza oltre ad assessori e consiglieri regionali e parlamentari. In sala negozianti, albergatori, baristi, che troppo spesso sono alle prese con il difficile mondo della burocrazia. Il convegno è stato pensato per soddisfare la necessità di aiutare a fare chiarezza su alcuni aspetti normativi troppo spesso di difficile comprensione. Semplificare e snellire la burocrazia, oltre alla riduzione della pressione fiscale, alla certezza del diritto e ad un serio contrasto all’evasione, restano i nodi nevralgici da sciogliere per rilanciare la competitività e la legalità nel nostro paese, cosa di cui abbiamo davvero tanto bisogno.

Stefania Micheli

Pubblicato il 15 aprile 2023

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Autismo, 331 i minori seguiti dall’Ausl a Piacenza

autismo dati copia

In occasione della Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, indetta dall’Onu nel 2007 e in programma il 2 aprile, anche la Regione si è unita alla celebrazione in segno di solidarietà nei confronti delle persone autistiche e delle loro famiglie, illuminandosi “virtualmente” di blu: il colore simbolo dell’evento “Light it up blue”, promosso dall’organizzazione Autism Speakse. La partecipazione della Regione alla Giornata mondiale dedicata a questa complessa patologia ne testimonia l’impegno per promuovere la ricerca e la diagnosi dell’autismo, spingendo verso una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla disabilità, per migliorare l’inclusione e la comprensione delle persone autistiche. In linea con gli impegni messi in campo anche nel recente passato, ha previsto un piano di azioni per garantire la migliore assistenza possibile alle persone autistiche, nell’ambito del nuovo Programma Regionale Integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico (PRI-A), approvato all’inizio del 2023.

IL PROGRAMMA AUTISMO

Il fulcro del Programma per l’autismo è la creazione di una rete di cura territoriale, il “Sistema curante”, con l’obiettivo di assistere la persona con autismo dalla prima infanzia all’età adulta e favorire la diagnosi, il riconoscimento e gli interventi precoci sui disturbi. Questo richiede una stretta collaborazione tra il personale sanitario, tra cui il Team Autismo dei Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza, i pediatri, i medici di famiglia e di comunità, i Servizi di Psichiatria e quelli ospedalieri, insieme alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, ai Servizi sociali e ai Servizi per disabili. In particolare, è fondamentale una progettazione e un lavoro comune e condiviso con la famiglia, che rappresenta un'importante risorsa per la cura della persona con autismo. Inoltre, la Regione è impegnata a promuovere la realizzazione di progetti di vita individualizzati, basati sul concetto di qualità della vita, come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità. Tali progetti assicureranno percorsi diagnostico-terapeutici, assistenziali ed educativi, nonché la continuità di cura lungo tutto l’arco della vita. Sarà inoltre garantita l’integrazione scolastica e l’inclusione sociale e lavorativa, affinché le persone autistiche possano vivere una vita piena e soddisfacente.

I NUMERI A PIACENZA E NEL RESTO DELLA REGIONE

In Emilia-Romagna, il numero di persone affette da disturbi dello spettro autistico assistite dal servizio di Neuropsichiatria infantile e adolescenza (NPIA) è aumentato notevolmente negli ultimi dieci anni. Nel 2011, il servizio assisteva 1.584 bambini e adolescenti (fino a 18 anni) con questo disturbo, mentre nel 2021 tale numero è cresciuto del 244,9% raggiungendo i 5.464 assistiti. La maggioranza di loro è costituita da maschi (79,8%) rispetto alle femmine (20,2%). Nel periodo considerato, è stato riscontrato un aumento, del 52,1% anche nel numero di minori affetti da altri disturbi seguiti dalla neuropsichiatria infantile. Nel 2011 la Neuropsichiatria infantile ha erogato 81.741 prestazioni (trattamenti, visite, colloqui) ai minori affetti da disturbo dello spettro autistico, rappresentando il 12,9% del totale di 631.995 prestazioni. Nel corso degli ultimi dieci anni, tale numero è aumentato in modo significativo, raggiungendo nel 2021 le 220.768 prestazioni, pari al 25,1% del totale di 879.411 prestazioni. I minori seguiti nel 2021 dai servizi di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza per Ausl sono così distribuiti: Piacenza 331, Parma 478, Reggio Emilia 912, Modena 1059, Bologna 843, Imola 157, Ferrara 326, Romagna 1.365. Quanto agli adulti, la distribuzione per Ausl è la seguente: Piacenza 168, Parma 53, Reggio Emilia 87, Modena 76, Bologna 213, Imola 26, Ferrara 29 e Romagna 139. Per quanto riguarda gli adulti affetti da disturbi dello spettro autistico, il Centro Salute Mentale ha visto un significativo aumento del numero di persone assistite (+235,2%): dalle 236 del 2015 alle 791 persone assistite del 2021.

Pubblicato il 10 aprile 2023

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