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Notizie Varie

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Nel secondo trimestre aumentano le imprese piacentine: +108

Imprese a Pc Filippo Cella

È un saldo positivo quello che il sistema imprenditoriale piacentino presenta, nella sua consistenza, alla fine del secondo trimestre semestre 2023. Dalle elaborazioni dell’ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere-Movimprese, infatti, al 30 giugno 2023 in provincia di Piacenza risultano registrate 28.852 imprese, e il saldo del trimestre – che tiene conto di 345 nuove iscrizioni e di 237 cancellazioni non d’ufficio – evidenzia la presenza di 108 unità in più. “Siamo in presenza – sottolinea Filippo Cella, piacentino, vicepresidente vicario della Camera di commercio dell’Emilia – di uno scostamento contenuto (+0,38%), ma che risulta comunque significativo se rapportato ad un primo trimestre che si era chiuso con un saldo per 97 unità”.
“A giorni – prosegue Cella – saremo in grado di valutare più ampiamente, con il supporto di Prometeia, lo stato di salute e le prospettive dell’economia piacentina per il 2023; l’aumento del numero delle imprese, con ciò che questo significa in termini di opportunità e di lavoro per il territorio, è comunque un dato rilevante”. “I positivi risultati registrati in provincia di Piacenza – afferma Stefano Landi, presidente dell’Ente camerale nato il 12 luglio dall’integrazione tra le Camere di Commercio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia – si inserisce, tra l’altro, in un percorso di crescita delle realtà imprenditoriali che riguarda tutte le aree che fanno riferimento alla Camera di Commercio dell’Emilia, dove registriamo, complessivamente, un saldo trimestrale tra nuove iscrizioni e cessazioni d’attività che è positivo per 601 unità”.

Sui dati relativi allo sviluppo dell’imprenditoria piacentina, insieme alla soddisfazione per il saldo del secondo trimestre 2023, Filippo Cella non nasconde, comunque, anche qualche preoccupazione. “A partire dall’industria manifatturiera – spiega il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia -, in diversi settori strategici per la nostra economia vi sono criticità che si riferiscono, soprattutto, all’aumento dei costi di produzione e all’appesantimento degli oneri finanziari nel ricorso al credito sia per le esigenze ordinarie di liquidità che per i nuovi investimenti”. “Il nostro tessuto imprenditoriale – conclude Cella – è robusto e molto competitivo anche sui mercati esteri, ma è necessario che il Governo vigili e agisca per far sì che le imprese non vengano mortificate da una spirale inflazionistica che ha origine proprio nei costi, e non in un’esplosione della domanda come accadeva in passato”. Tornando alle cifre riguardanti il panorama delle imprese piacentine, nel secondo trimestre 2023, la graduatoria dei settori più rappresentativi in termini di numero di imprese continua a vedere in testa il commercio (6.143 imprese, con un saldo trimestrale negativo dello 0,45%), seguito dai servizi alle imprese (5.303 imprese), dalle costruzioni (4.931 aziende, con un +0,61% tra il 1° aprile e il 30 giugno 2023), dall’agricoltura (4.506 imprese, con +0,02) e dalla manifattura, che con 2.729 ha chiuso il trimestre con una crescita dello 0,55%, il tasso migliore, per l’industria, tra le province della Camera di Commercio dell’Emilia.

Nella foto, il piacentino Filippo Cella vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell'Emilia.

Pubblicato l'8 agosto 2023

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Festa per i 100 anni della signora Gemma Mainardi

cento

Compleanno speciale per la signora Gemma Mainardi, che il 1° agosto ha festeggiato 100 anni attorniata dagli affetti più cari:le cugine, la cognata, le amicizie di lunga data. A portarle l'augurio e il saluto dell'Amministrazione comunale, anche a nome della sindaca Tarasconi, è stata l'assessora ai Servizi Sociali Nicoletta Corvi.
E' sempre una grande emozione – sottolinea – poter condividere la gioia di una ricorrenza come questa, che è occasione anche per ripercorrere, insieme alle persone coinvolte, la storia e le esperienze di una vita. Ho ascoltato con piacere il racconto della signora Gemma e della sua famiglia di musicisti, con il papà e il fratello entrambi docenti, l'uno di flauto e l'altro di violoncello, al Conservatorio.
E mi sono commossanon solo di fronte alla sua vitalità elegante, ma anchenel percepireil legame forte che la unisce da sempre a Piacenza, dove è nata e dove è voluta ritornare dopo la morte di suo marito e gli anni trascorsi in provincia di Asti, a Castello di Annone”.
"C'è sempre qualcosa da imparare - conclude l'assessora - dall'incontro con i nostri concittadini più anziani, dall'intensità del loro cammino e dall'energia che ancora, dopo tanta strada già percorsa, riescono a trasmettere".

Nella foto, la signora Gemma riceve gli auguri da parte dell'Amministrazione comunale di Piacenza.

Pubblicato il 7 agosto 2023

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Dopo di noi, 369mila euro per i progetti piacentini

Dopo di noi risorse


Quasi 6 milioni di euro destinati a migliorare l’autonomia, l’inclusione sociale e la qualità della vita delle persone con gravi disabilità dopo la perdita del sostegno familiare. È la quota del Fondo nazionale per il Dopo di noi messa a disposizione della Regione Emilia-Romagna per il 2023. Risorse che serviranno a programmare su tutto il territorio regionale gli interventi previsti dalla legge 112 del 2016, la cosiddetta ‘Dopo di noi’, per dare alle famiglie la garanzia di un futuro sereno per i propri familiari disabili anche quando rimarranno soli. L’obiettivo prioritario è mettere al centro la persona con disabilità grave alla quale va assicurato il diritto a scegliere dove e con chi vivere con il maggior grado di autonomia possibile. Dalla Giunta regionale è arrivato il via libera alla ripartizione della cifra, esattamente 5.798.820 euro, tra le Ausl della regione, sulla base della popolazione residente tra i 18 e i 64 anni al 1 gennaio 2022. All’Ausl di Piacenza (171.622 residenti) sono assegnati 369.668 euro. La programmazione delle azioni da finanziare è affidata ai 38 Distretti, nell’ambito dei Piani di zona e in collaborazione con i Comuni, le Ausl e le federazioni delle associazioni delle persone con disabilità, che si occuperanno di fare un utilizzo integrato e coordinato delle risorse disponibili. Sul totale del contributo oltre 1 milione e 140mila euro sono riservati a garantire l’accesso prioritario alle persone con disabilità grave che hanno già perso i genitori e siano del tutto prive di risorse economiche o reddituali oltre a quelle percepite per la condizione di disabilità, alle persone con disabilità grave i cui genitori, per motivi di età o di salute, non sono più nelle condizioni di dare loro sostegno e assistenza e alla persone con disabilità grave ricoverate in strutture residenziali che non riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

GLI INTERVENTI FINANZIABILI

Gli indirizzi della programmazione regionale stabiliscono le priorità degli interventi. Innanzitutto, favorire il protagonismo delle persone con disabilità, che devono essere supportate per poter esprimere i propri bisogni, desideri, aspettative e preferenze. È prevista, inoltre, la diffusione di pratiche e strumenti innovativi di valutazione e promozione della qualità della vita e il sostegno agli operatori sociali e sanitari per attività di formazione e informazione sui bisogni specifici delle persone con disabilità. Si incoraggia anche la collaborazione, sia a livello regionale che distrettuale, con le associazioni delle persone con disabilità e il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore con comprovata esperienza in ambito di disabilità. Sono diverse le tipologie degli interventi finanziabili. In primo luogo, quelli di supporto alla domiciliarità presso la propria abitazione o in soluzioni che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare, a cui è riservata la quota maggiore di risorse: 2.677.959 euro. Seguono i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine e per la deistituzionalizzazione, a cui sono destinati 1.038.004 euro. Questi progetti sono finalizzati a favorire una progressiva uscita dal nucleo familiare, così come avviene in tutti i percorsi di vita, e alla progressiva dimissione delle persone ricoverate in strutture che non riproducono le condizioni della casa familiare. Prevedono periodi di alternanza tra la permanenza in famiglia e in altre soluzioni residenziali, in modo da favorire una transizione progressiva verso la domiciliazione in case di civile abitazione o in soluzioni di co-housing.

Una terza categoria di interventi, a cui sono riservati 1.487.755 euro, è finalizzata a all’accrescimento della consapevolezza e dell’autonomia. Rientrano in quest’area i programmi socio-educativi, i laboratori e i tirocini formativi in cui le persone con disabilità grave sperimentano e imparano a vivere da sole o in piccoli gruppi, le attività di formazione e informazione rivolte alle famiglie che si preparano ad affrontare il momento del distacco. È prevista anche la realizzazione di soluzioni alloggiative innovative riservate a progetti personalizzati o rivolti a piccoli gruppi. Si tratta di residenze che dovranno avere i requisiti di abitazione privata in grado di ospitare gruppi di non più di 5 persone per modulo abitativo, per un totale di massimo 10 per struttura. Per questi progetti la somma a disposizione è di 476.082 euro, da impiegare per oneri di acquisto di nuovi alloggi, ristrutturazione e messa a norma degli impianti in quelli preesistenti.

In via residuale e in situazioni di emergenza, non gestibili dai familiari e quando non è possibile attivare i servizi di assistenza domiciliare, sono messi a disposizione 119.020 euro per finanziare ricoveri temporanei in strutture extra-familiari che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

A CHI RIVOLGERSI

I cittadini in fase di accesso possono rivolgersi allo Sportello Sociale, all’Assistente sociale, all’Educatore o alla Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) del proprio distretto di riferimento. Le Unità di Valutazione Multidimensionale sono equipe multiprofessionali, presenti in ogni ambito distrettuale e composte da operatori sociali e sanitari, che hanno il compito di individuare i bisogni specifici delle persone con disabilità prive di sostegno familiare e in base a questi formulare progetti personalizzati sulla loro necessità desideri e aspettative.

Pubblicato il 7 agosto 2023

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Da Piacenza in bici a Santiago: l’avventura di tre insegnanti di religione

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A luglio sono partito per il Cammino di Santiago con altri due insegnanti di religione di Piacenza, Lucia Selvatici e Virgilio Solenghi. Personalmente ho desiderato profondamente di vivere questo pellegrinaggio per chiudere un cerchio rimasto aperto ormai da più di vent’anni, esattamente dal 1999, quando partii da Piacenza alla volta di Lourdes. Anche oggi come allora ho scelto la bicicletta perché è ormai parte del mio modo di essere, di vivere e mi regala sempre una sensazione di libertà infinita.

Pedalare “in ascolto”

Mi sono messo in strada con spirito di abbandono e disponibilità cercando di pormi in ascolto dell’altro e del Creato. Gli incontri sono essenziali nel pellegrinaggio così come lo sono nella vita; tanti, diversi, a volte fugaci ma sempre intensi, mi hanno regalato la forza per continuare a pedalare nella gioia dell’incontro con Dio. Nel Cammino ho vissuto il percorso nella condivisione ma anche nel silenzio, nella contemplazione di Cattedrali, monasteri, santuari ma soprattutto della natura negli immensi e sconfinati altopiani delle mesetas o nei boschi fatati dei Montes de oca dove davvero senti al tuo fianco la presenza dell’Altissimo.

Ricevi un senso di pace

Non ero solo in questo mio viaggio ma in compagnia di due amici e la responsabilità di avere vicino qualcuno ti sprona nei momenti di difficoltà fisica e ti conforta in quelli di stanchezza emotiva. Il gruppo è sempre stato saldo con ideali, attese, motivazioni e speranze condivise pur scoprendo le nostre piccole e grandi debolezze. L’arrivo a Santiago è qualcosa difficile da spiegare a parole. La piazza dell’Obradoiro, pur essendo costantemente invasa da altri pellegrini, regala al cuore un grande senso di pace che mi ha letteralmente commosso cancellando in un sol colpo la fatica di dodici giorni di pedalate e diecimila metri di dislivello.

Il ritorno è la parte più difficile

L’ultima tappa è stata a Finisterre, la fine della Terra, dove il faro è costruito sulla punta del promontorio con le sue rocce che cadono a strapiombo dentro l’Oceano. Sopra ad un piccolo monumento una frase mi ha colpito. “Che la Pace prevalga sulla Terra!”. Ed è con questa speranza che ho fatto ritorno a casa. Il ritorno forse è la parte più difficile da affrontare. Riportare a casa questo tempo di Grazia non è facile, vorresti non abbandonare quei luoghi che nella semplicità hanno saputo donare forza e felicità, ma questo è l’impegno più grande e importante continuare a portare il cambiamento del cuore e dell’anima anche nella quotidianità che spesso tende a sovrastarci. Perciò il Cammino deve essere un punto di partenza della nostra vita e dobbiamo sempre vivere tenendo a mente l’antico saluto tra i pellegrini: “Ultreia y suseya!”, cioè “Avanti sempre avanti e sempre più su!”.

Simone Pasquali

 
Nella foto, i tre pellegrini piacentini di fronte alla Cattedrale di Santiago: da sinistra, Virgilio Solenghi, insegnante di religione al liceo scientifico Respighi di Piacenza, Lucia Selvatici, insegnante alla scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Castel San Giovanni, e Simone Pasquali, insegnante alla scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Podenzano.

Pubblicato il 7 agosto 2023



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Università Cattolica, 4 borse di studio per la nuova laurea magistrale di Cremona

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L’Università Cattolica del Sacro Cuore istituisce 4 borse di studio dell’importo di 4.000 euro ciascuna destinate agli studenti immatricolati al primo anno del corso di laurea magistrale interfacoltà “Consumer behaviour: psychology applied to food, health and environment” attivato dalle Facoltà di Psicologia e Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali nel campus di Cremona, per l’anno accademico 2023/24.
Le domande di ammissione al concorso dovranno essere trasmesse via mail all’indirizzo borsedistudio-pc [AT] unicatt [DOT] it entro venerdì 15 settembre 2023. Le domande dovranno essere compilate su apposito modulo disponibile sul sito web www.unicatt.it .
Oltre alla domanda di partecipazione i candidati dovranno presentare:

-    autocertificazione degli esami sostenuti nel corso di laurea triennale, con la specifica delle votazioni conseguite, data, crediti formativi universitari (CFU) e settori scientifico-disciplinari (S.S.D.). Per i laureati in un corso di laurea triennale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si richiede l’autocertificazione scaricabile dalla pagina personale ICatt;
-    copia della attestazione ISEE 2023 del nucleo familiare di appartenenza.
Per poter accedere alla borsa di studio i beneficiari dovranno riservare il posto, mediante il versamento della prima rata dei contributi universitari per l’a.a. 2023/24 al corso di laurea magistrale di cui sopra, entro 15 giorni lavorativi dalla pubblicazione della graduatoria. In caso di mancata riserva del posto da parte dei beneficiari, verranno effettuati i ripescaggi in ordine di graduatoria fino ad esaurimento delle liste.

Pubblicato il 7 agosto 2023

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