Dal 10 marzo ripartono i Gruppi di Cammino: sono incontri settimanali nei diversi quartieri della città, con l'obiettivo di garantire agli over 65 residenti a Piacenza un'ulteriore opportunità di socializzazione e benessere fisicoaccessibile a tutti.L'attività è gratuita, ma per ragioni organizzative- legate anche all'assicurazione -è obbligatorio registrare la propria partecipazione,sino ad esaurimento dei posti disponibili,rivolgendosi direttamente al Centro Sportivo Italiano, cui l'Amministrazione ha affidato la gestione dell'iniziativa: presso la sede di via Mutti 5 (aperta il mercoledì dalle 9 alle 11 e il giovedì dalle 16 alle 18), in alternativa scrivendo ao contattando - telefonicamente, via whatsapp o con sms - il numero 335-447701.
"Mi fa molto piacere - sottolinea l'assessora al Welfare Nicoletta Corvi - annunciare la ripresa di un'attività che ha riscosso un gradimento crescente sin dal suo avvio, subito dopo il periodo del Covid, ampliatasi nel corso degli anni sia in termini di fruizione che di estensione a nuove zone della città, dal centro alla periferia, permettendo anche di scoprire percorsi urbaniinsoliti edi inattesa suggestione".Per garantire la più ampia disponibilità e l'esaurimento di tutte le richieste, sarà possibile iscriversi a uno solo dei sette gruppi in partenza, ciascuno dei qualisi articolerà in 10 incontri, uno a settimana, con ritrovo in un giorno e in un orario fisso: il lunedì alle 9 all'ingresso del parco Montecucco in via De Longe; il martedì alle 15 ai giardini degli orti Degani in via Borghetto; il mercoledì si potrà scegliere tra il gruppo che si riunisce alle 9 del mattino in via Trebbia 89, di fronte alla chiesa parrocchiale di Borgotrebbia, o alle 15.30 in via De Longe al parco Montecucco; il giovedì si parte alle 14.30 dal Palazzetto dello Sport di via Alberici; il venerdì, infine, l'opzione è tra l'appuntamento alle 9 nel piazzale della chiesa di Santa Francain via Vittime di Stràalla Farnesiana o, alle 10.30, all'ingresso del parco della Galleana in via Gobetti.
"E' importante ricordare che la finalità primaria di questo progetto sta nella condivisione e nella possibilità di creare nuovi legami di amicizia", rimarca l'assessora Corvi, "per cui non si tratta in alcun modo di un esercizio competitivo o agonistico. Al contrario,chi partecipa deve essere consapevole che possono esserci persone con abilità differenti e ritmi diversi di camminata: l'obiettivo non è andare più veloce, ma permettere a tutti di godere degli spazi urbani, stando insieme all'aria aperta, sempre sotto la supervisione di un responsabile che si assicuri che nessuno faccia sforzi superiori alle sue condizioni di salute".
È risultato in aumento, alla fine del 2024, il numero delle imprese guidate da stranieri presenti in provincia di Piacenza. Secondo le analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Infocamere, infatti, le imprese guidate da stranieri sono salite a 3.980 unità, con un aumento del 4,9% rispetto al 2023. Piacenza, con una quota che sale al 15,6%, si pone così al secondo posto regionale per l’incidenza di queste imprese sul totale delle attività imprenditoriali. La classifica relativa alla presenza settoriale pone al primo posto l’edilizia, con un numero di imprese guidate da stranieri pari a 1.700 unità (il 42,7% sul totale) e un aumento del 3%. Non dissimile è il trend delle attività afferenti al commercio (770 imprese guidate da stranieri, pari al 19,3% sul totale), che hanno chiuso il 2024 con 35 unità in più rispetto a quello precedente e con una crescita del 4,8%. Seguono i servizi rivolti alle imprese, che, con 494 unità attive contro le 458 del 2023, aumentano del 7,9% e rappresentano il 12,4% del totale a delle aziende a guida straniera. Sono poi in forte aumento altri tre comparti: quello delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con 379 unità (9,5% del totale) e +7,4% rispetto al 2023; quello del manifatturiero (6,8% del totale) che, con un +6,7%, segna il passaggio da 255 a 272 unità, e quello dei servizi alla persona con 267 imprese straniere attive (il 6,7% del totale a guida straniera), in aumento del 6,4%. Infine risultano in aumento (+6,6%) anche le imprese a guida straniera presenti in agricoltura, attestate a 97 unità (2,4% del totale).
L’analisi relativa alla natura giuridica delle imprese guidate da stranieri evidenzia che, per la maggior parte, sono imprese individuali, con 3.226 unità che incidono per l’81,1% sul totale delle imprese guidate da stranieri in provincia di Piacenza. Seguono le società di capitale con 553 unità (13,9%), le società di persone con 178 unità (4,5%), le cooperative -consorzi e altre forme con 23 unità. Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 3.226 imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 561 imprese individuali e una quota del 17,4% sul totale delle imprese a guida straniera in provincia di Piacenza. Seguono poi gli imprenditori di diversi Paesi Extra-Ue che contano una presenza rilevante tra le imprese piacentine: Marocco con 377, Macedonia con 259, Cina con 208, Ucraina con 135 e Bosnia ed Erzegovina con 121. Il primo Paese comunitario presente in graduatoria è la Romania con 303 imprese individuali guidate da cittadini provenienti dal Paese dei Carpazi.
È stato rinviato per impegni improvvisi di don Antonio Mazzi il primo incontro di Cammini di Speranza che avrebbe dovuto svolgersi al centro culturale di Gragnano, sabato 1 marzo. Il religioso avrebbe parlato di temi educativi e del ruolo della famiglia.
Si è nei giorni scorsi la visita del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, presso la Caserma "Ten. Filippo Nicolai" di Piacenza, sede del 2° Reggimento Genio Pontieri.
Dopo la resa degli onori e il saluto alla Bandiera di Guerra del reggimento, il Comandante Col. Daniele Paradiso ha presentato al Vertice di Forza Armata la situazione attuale del Reparto e prefigurato, nel contempo, i possibili sviluppi capacitivi futuri. Nel corso della visita, il Gen.C.A. Masiello ha assistito all’attività addestrativa con materiale da Ponte Galleggiante Motorizzato (PGM), svolta presso l’area addestrativa fluviale denominata “Scalo Po”, nell’ambito del corso di specializzazione “Pontiere” per Volontari in Ferma Iniziale (VFI) appartenenti al 2° blocco 2024.
In particolare, il Capo di SME ha avuto modo di saggiare le Tattiche, Tecniche e Procedure (TTPs) di specialità nella realizzazione di un traghetto e nella navigazione fluviale, tipiche di una operazione wide wet gap crossing.
Successivamente, rivolgendosi al personale del 2° Pontieri, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha sottolineato: “Siete nel cuore del processo di cambiamento dell’Esercito; l’Arma del Genio è proiettata nel futuro, attraverso la valorizzazione urgente di quelle capacità indispensabili del passato, per difendere il Paese. Ci si difende preparandosi e ci prepariamo perché siamo consapevoli della nostra scelta, quella del dovere e del servizio che rende ogni soldato prezioso e affidabile. Siate orgogliosi, perché siamo l’Esercito che tutti cercano in caso di crisi e necessità e da cui tutti si aspettano molto.”
Un momento particolarmente toccante e significativo è stata la lettura della motivazione con la quale è stata concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare al Ten. Filippo Nicolai- cui è intitolata la caserma sede del reggimento - in occasione della ricorrenza dell’83° anniversario dei fatti d’armi di Petrowka (Fronte russo) accaduti il 21 febbraio 1942, nel corso della II Guerra Mondiale.
Il Ten. Nicolai in quella occasione sacrificò la propria vita per la grandezza della Patria “…lanciandosi all’assalto in epica gara con i fanti…”. Quella scelta rappresenta oggi, per tutti i pontieri, un esempio di audacia e coraggio. A latere della visita, una rappresentanza dell’unità ha avuto modo di incontrare il Capo di SME nell’ambito dell’iniziativa denominata “Un caffè con il Capo”, un momento di riflessione e confronto diretto con i commilitoni dell’Esercito, voluto dal Gen. Masiello. La visita si è poi conclusa con la firma dell’Albo d’Onore e lo scambio doni.
Il 2° Reggimento Genio Pontieri è un’unità di supporto generale alle dipendenze della Brigata Genio, specializzata nel superamento dei corsi d’acqua inguadabili, che contempla tra i suoi compiti fondamentali quello di supporto alla mobilità, ruolo cruciale nei moderni campi di battaglia. La capacità di superare gli ostacoli e le interruzioni sono componenti essenziali dell’addestramento dei pontieri, impiegabili anche in operazioni a favore della comunità in casi di emergenza.
L’Azienda Usl di Piacenza, grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha avviato un importante progetto che utilizza l'analisi avanzata del DNA per migliorare ulteriormente la presa in carico dei pazienti con linfomi, leucemie e mielomi. La tecnica Next Generation Sequencing (NGS) permette di leggere con grande precisione il materiale genetico delle cellule. Questa tecnologia è fondamentale per identificare la malattia minima residua (MRD), ovvero la piccolissima quantità di cellule tumorali che possono rimanere nell'organismo dopo un trattamento, anche quando gli esami tradizionali non riescono più a rilevarle. Grazie al NGS, i medici possono individuare queste micro tracce con estrema precisione, prevenire ricadute e monitorare meglio il percorso di guarigione dei pazienti. Sebbene le linee guida internazionali raccomandino l’utilizzo della NGS, la sua applicazione pratica è ostacolata da sfide tecnologiche e dalla necessità di formazione altamente specializzata del personale. Questo progetto si propone di superare tali difficoltà, portando un significativo progresso nel trattamento e nella gestione dei pazienti.
«L’innovativa tecnica diagnostica NGS, la “lente di ingrandimento del DNA”, è una metodologia avanzata che porterà a diagnosi così precise e dettagliate da consentire di individuare con maggiore puntualità il percorso terapeutico più adatto al paziente. In linea con la filosofia della nostra Fondazione, dunque, investiamo su un progetto specifico, in grado di generare un impatto significativo in termini di appropriatezza della cura, qualità della vita dei pazienti e ottimizzazione delle risorse a disposizione - precisa il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Questo intervento, inoltre, contribuisce a consolidare e sviluppare una specialistica dell’ospedale piacentino, che rappresenta già un’eccellenza a livello regionale e sovraregionale».
«Per Piacenza – sottolinea Daniele Vallisa, direttore del dipartimento Oncoematologia, che lavora in stretto contatto con le realtà ospedaliere di Modena e Bologna - è essenziale rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche per garantire ai nostri pazienti, anche quelli più giovani, terapie sempre più efficaci e appropriate. Questo progetto contribuirà a garantire l'appropriatezza prescrittiva dei farmaci a target molecolare, ottimizzando le terapie e riducendo i rischi di trattamenti inefficaci».
«Le tecnologie all’avanguardia come la NGS – evidenzia Paola Bardasi, direttore generale dell’Azieda Usl di Piacenza - non solo migliorano la diagnosi, ma rendono possibile l’accesso a trattamenti avanzati, che seppur efficaci, sono costosissimi. Il nostro obiettivo è garantire che i pazienti abbiano accesso alle migliori cure, ma allo stesso tempo dobbiamo lavorare per una gestione mirata delle risorse, assicurando l'appropriatezza della cura e il controllo della spesa. Questo progetto, dunque, rappresenta un passo fondamentale per ottimizzare l’approccio terapeutico e gestire in modo efficiente l’impiego di terapie avanzate». Il progetto punta a potenziare l’uso della tecnologia NGS, con un percorso in più fasi. Prima di tutto, verranno rafforzate le competenze del personale sanitario e formato un nuovo biologo specializzando, con un focus su bioinformatica e genetica molecolare. Poi, la metodica NGS sarà sottoposta a una verifica di qualità a livello internazionale. Il centro è già riconosciuto dall’ERIC, un’organizzazione europea che promuove il miglioramento delle cure per la leucemia linfocitica cronica, garantendo così affidabilità e qualità nelle diagnosi.
«La NGS – spiega Angela Rossi, direttore dell’Unità operativa Biologia dei trapianti - è una tecnica avanzata che consente di ottenere una grande quantità di dati diagnostici, ma questi dati devono essere accuratamente interpretati. La nostra formazione, quindi, si concentra sulla bioinformatica e sulla genetica molecolare per permettere al nostro personale di tradurre questi dati grezzi in informazioni utili per i clinici. Questo passaggio è cruciale perché consente di definire la strategia terapeutica più adatta al singolo paziente. Inoltre, il progetto comporterà un significativo aumento delle competenze del personale del laboratorio, che diventerà sempre più specializzato nella gestione e interpretazione di queste tecnologie avanzate, facendo della nostra struttura un punto di riferimento di eccellenza non solo per l’Azienda Usl di Piacenza, ma anche per il panorama regionale».
Il progetto prevede l’accreditamento del personale, che, grazie alla formazione, sarà in grado di rilasciare dati certificati e accreditati. Questo passaggio è decisivo perché i dati interpretati con precisione avranno un impatto diretto sulla decisione terapeutica. La corretta valutazione della malattia residua consente infatti di decidere se un paziente possa accedere a un trapianto o se sia necessaria una terapia alternativa. La NGS funziona come una ‘lente d’ingrandimento’ super potente per il DNA, riuscendo a rilevare anche piccolissime tracce di malattia, che altre metodiche non potrebbero individuare. Questa sensibilità è particolarmente utile quando si trattano i nuovi farmaci biologici e le terapie come l’immunoterapia, che sono molto più efficaci delle vecchie chemioterapie e possono raggiungere profondità di risposta maggiore. Valutare correttamente la risposta ai trattamenti è fondamentale per prendere decisioni importanti, come se continuare o fermare una terapia, se cambiarla o se procedere con un trapianto.
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