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Gli studenti del Politecnico ridisegnano gli spazi di Ottone

Politecnico a Ottone

Il 9 giugno presso il Centro Polivalente del Comune di Ottone si sono tenute la mostra e la presentazione pubblica degli esiti del Laboratorio di Urbanistica del primo anno del corso di Progettazione dell’Architettura del Polo Territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano, coordinato dai Prof. Marco Mareggi e Giovanni Lanza. Presenti anche i tutor Valentina Cinieri, Agnese Lombardini, Federico Marchesi, Ali Reza Hakim che quest’anno hanno affiancato studentesse e studenti nel corso del semestre.
Ha aperto i lavori il vicesindaco Lucia Girometta, ringraziando della fertile collaborazione messa in campo in questi due anni con le allieve e gli allievi del laboratorio. Come da tradizione, il corso ha affrontato il tema dello spazio aperto nel progetto urbanistico contemporaneo, con particolare attenzione ai processi di rigenerazione e riattivazione territoriale nei contesti montani. Studentesse e studenti hanno sviluppato progetti che offrono nuove chiavi di lettura e interpretazione dello spazio abitato nei paesi d’altura, prendendo come caso di studio il territorio di Ottone, un’area caratterizzata da qualità ambientale e climatica, ma segnata da criticità significative quali una stagionalità marcata, contrazione demografica, sottoutilizzo del patrimonio architettonico e del paesaggio rurale. I risultati hanno portato a ridisegnare lo spazio lungo il fiume Trebbia come un parco per il tempo libero e la vita quotidiana attraverso interessanti proposte di miglioramento delle attrezzature sportive, con anche il riuso delle pareti di cemento lungo il viadotto della Statale 45 quale palestra di arrampicata; ma anche spazi per la coltivazione comunitaria di piante officinali; senza dimenticare la valorizzazione dell’affaccio e dell’accesso al fiume attraverso piccole rampe e gradinate removibili. Un altro ambito di progetto ha riguardato la spiaggia del ponte di ferro. Interessanti sono stati gli sviluppi rispetto all’ambito collinare. Diversi gruppi hanno avanzato proposte relative alla dimensione produttiva agricola, proponendo attività di ecoturismo e rigenerazione del sistema dei terrazzamenti, valorizzando anche punti notevoli come San Bartolomeo. Il sistema dell’infrastruttura viaria è stato studiato in contesto urbano a partire dal caso di via Roma, per renderla uno spazio maggiormente condiviso tra auto, biciclette e pedoni a vantaggio dei servizi e delle attività commerciali presenti lungo la strada. In parallelo, nel contesto extra-urbano, i gruppi di lavoro hanno ripensato il tracciato storico della Statale 45, ipotizzando che venga messo a senso unico valorizzando l’infrastruttura ciclopedonale.

La presentazione dei progetti al Fol in Fest il 26 luglio

Altro tema esplorato ha riguardato le frazioni. Quest’anno Ottone Soprano, Semensi, Barchi e Losso sono stati oggetti di proposte relative alla qualità dello spazio tra le case, alla valorizzazione della presenza degli elementi d’acqua (fontane, rii, vasche) e della sentieristica. Particolare attenzione è stata rivolta al patrimonio edilizio, definendo alcune linee guida normative relative agli interventi di demolizione con o senza ricostruzione, di riqualificazione architettonica, spingendosi anche a proposte di perequazione rispetto alla possibilità di acquisizione di aree per uso pubblico in questi piccoli centri.
“Ancora una volta – commenta il vicesindaco Girometta - la collaborazione tra il Politecnico di Milano e l’Amministrazione Comunale ha dato vita ad un momento di confronto collettivo sulle potenzialità progettuali in grado di generare nuova qualità urbana, promuovere nuovi usi e pratiche e valorizzare un contesto fragile ma ricco di opportunità. I progetti saranno presentati questa estate nell’ambito del Fol in fest, il 26 luglio”.

Pubblicato il 16 giugno 2025

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