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Notizie Varie

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Confapi: al via due percorsi formativi su Bim e Marketing digitale

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Vive una profonda trasformazione. Parliamo della filiera dell’edilizia, alle prese con una “rivoluzione” senza precedenti: la digitalizzazione dei processi, le nuove metodologie di progettazione e le strategie di comunicazione sempre più orientate al digitale stanno cambiando le regole di un settore storicamente legato alla manualità e al rapporto diretto. A questo ha pensato PMI Informa, l’ente di formazione accreditato di Confapi Industria Piacenza, che propone due corsi gratuiti della durata di 24 ore, cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) con l’obiettivo di accompagnare le imprese e i professionisti in questa sfida.

Il primo corso è dedicato alla “Digitalizzazione della Progettazione Edilizia: Ambiente BIM” e introduce al Building Information Modeling, la metodologia che consente di creare alcuni modelli digitali intelligenti degli edifici, integrando dati e progettazione in 3D: non si tratta di semplici disegni, ma di strumenti che permettono di pianificare e gestire l’intero ciclo di vita di un’opera, dal progetto alla manutenzione, dal recupero al restauro. Già obbligatorio per le grandi opere pubbliche, il BIM si sta diffondendo anche nel settore privato grazie ai vantaggi in termini di precisione, riduzione degli errori, contenimento dei costi e sostenibilità. Il corso si terrà nei giorni 3, 10, 17 e 24 novembre, 1 e 15 dicembre dalle 14.00 alle 18.00.

Il secondo corso, intitolato “Strumenti di Digital Marketing per l’Edilizia”, affronta invece la sfida della comunicazione e del posizionamento nel mercato digitale: il programma guiderà le imprese nella costruzione di una strategia efficace, dall’analisi di mercato alla definizione del target, fino alla creazione di strumenti capaci di attrarre e fidelizzare clienti, rafforzando così la visibilità e la reputazione online. Le lezioni si svolgeranno il 5 e 12 novembre, 3 e 10 dicembre, 14 e 21 gennaio dalle 14.00 alle 18.00.

«Con questi percorsi – sottolinea PMI Informa – vogliamo dare alle imprese e ai professionisti del territorio strumenti concreti per affrontare la trasformazione digitale: il BIM per innovare i processi progettuali e il marketing digitale per valorizzare la presenza sul mercato. Due leve che, insieme, possono determinare la crescita e la sostenibilità della filiera edilizia».

I corsi sono gratuiti e rivolti a residenti o domiciliati in Emilia-Romagna, con possibilità di frequenza sia in presenza sia in videoconferenza. Le iscrizioni sono già aperte e i posti disponibili sono limitati. Per informazioni e iscrizioni: – 0523 073780.

Pubblicato il 17 ottobre 2025

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Pensare globale, agire sostenibile: 27 studenti di Scienze agrarie della Cattolica alla FAO

 

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Non capita tutti i giorni di entrare nella sede della FAO a Roma e partecipare a un confronto internazionale sulle grandi sfide del futuro. È quello che hanno vissuto gli studenti della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, invitati a prendere parte alla Global Conference on Sustainable Livestock Transformation, organizzata in occasione dell’80° anniversario della FAO.
Per tre giorni, la sede di Viale delle Terme di Caracalla si è trasformata in un crocevia di esperti, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo, tutti riuniti per discutere il futuro delle produzioni animali sostenibili. Il convegno, dal titolo “Fostering change, scaling innovations, and driving solutions”, ha visto la partecipazione di oltre mille persone provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di condividere idee, esperienze e soluzioni concrete per un’agricoltura più equa, efficiente e rispettosa dell’ambiente. Grazie alla collaborazione ormai consolidata tra il professor Paolo Sckokai, direttore del Dipartimento di Economia agro-alimentare della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali e le organizzazioni internazionali delle Nazioni Unite, 27 studenti delle lauree magistrali in Agricultural and Food Economics, corso interamente in inglese del campus di Cremona, e in Zootecnia Sostenibile e di Precisione, hanno avuto l’opportunità di assistere a panel e incontri di altissimo livello, entrando in contatto diretto con i protagonisti delle politiche agricole globali.

«Essere alla FAO è stato trasformativo» racconta Emile Webnjoh, studente camerunense iscritto alla magistrale in Agricultural and Food Economics. «Tra tutte le esperienze vissute, l’incontro con il dottor Thanawat Tiensin e il suo team è stato il più significativo. Le loro storie e il loro impegno verso la missione della FAO hanno rafforzato il mio interesse per le politiche agricole e ambientali, e mi hanno ispirato a dare un contributo concreto in questo campo».
«Partecipare alle conferenze e ai dibattiti con esperti provenienti da tutto il mondo mi ha permesso di comprendere la portata globale delle sfide legate alla sostenibilità e all’impatto ambientale» aggiunge Marco Villa, studente di Zootecnia Sostenibile e di Precisione. «È stata un’occasione unica per ampliare la visione e capire quanto sia importante pensare oltre i confini del nostro Paese, con una prospettiva davvero internazionale».

Per entrambi, il contatto diretto con esperti e ricercatori provenienti da contesti diversi ha rappresentato una vera e propria palestra di crescita. «Il confronto con professionisti di vari Paesi – spiega Marco – mi ha fatto capire quanto sia importante conoscere le differenze tecnologiche, culturali e normative per applicare al meglio le proprie competenze e contribuire a soluzioni condivise.» «L’evento – aggiunge Emile – ha migliorato le mie capacità di comunicazione e mi ha insegnato ad affrontare progetti orientati all’impatto con una prospettiva sia regionale che globale. Questa esperienza ha rafforzato la mia decisione di dedicarmi alle politiche agricole e ambientali internazionali.»

A sottolineare il valore formativo di questa partecipazione è il professor Paolo Sckokai, docente e coordinatore del corso di laurea magistrale in Agricultural and Food Economics: «La nostra Facoltà ha una lunga storia di collaborazione con le organizzazioni internazionali delle Nazioni Unite, in particolare con la FAO, che si occupa di agricoltura e alimentazione. Proprio grazie a questa partnership consolidata, i nostri studenti magistrali sono stati invitati a partecipare a questo convegno internazionale sul futuro delle produzioni di origine animale. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, che ha sostenuto finanziariamente la nostra partecipazione»
«La Laurea Magistrale in Agricultural and Food Economics, insegnata interamente in inglese, mira a preparare laureati capaci di contribuire in modo concreto alle sfide globali dell’agricoltura e dell’alimentazione, e potenzialmente di collaborare professionalmente con organizzazioni come la FAO» conclude il professor Sckokai evidenziando lo stretto legame tra la formazione accademica e la sua concreta applicazione.

Ad accompagnare gli studenti del curriculum di “Zootecnia Sostenibile e di Precisione” della Magistrale in “Agricoltura Sostenibile e di Precisione” anche il direttore del Dipartimento di Scienze Animali, Alimentazione e Nutrizione, professore Erminio Trevisi, che ha evidenziato: «Il confronto con la complessità mondiale ci ha arricchito tutti: avere una visione globale dei sistemi di allevamento animale consente di comprendere meglio le ragioni di questa attività e dove concentrare gli sforzi per renderla sempre più compatibile con le esigenze umane e del nostro pianeta».
«La sostenibilità degli allevamenti è infatti spesso messa in discussione perché si ignora la sua grande rilevanza a livello alimentare, culturale e di cura dell’ambiente. ed anche offerto di seguire la prima visione del film “World without cows” ricco di riflessioni e spunti interessanti».

Un’esperienza che ha acceso visioni e responsabilità: alla FAO, gli studenti della Cattolica hanno scoperto che la sostenibilità non è solo una sfida scientifica, ma una missione collettiva. E che il futuro si costruisce insieme, con curiosità, coraggio e sguardo globale.

Pubblicato il 17 ottobre 2025

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Giretto d’Italia, Piacenza si conferma ai vertici nazionali

Giretto dItalia 2025
 

Piacenza si è classificata al terzo posto nella graduatoria generale del Giretto d'Italia 2025, ma è prima sul podio in relazione al numero passaggi in bici rapportati agli abitanti. “Piacenza si conferma sempre ai vertici – commenta Serena Groppelli, assessore all’ambiente - della classifica del Giretto d'Italia, addirittura in maglia rosa se rapportiamo il numero di passaggi in bicicletta a quello degli abitanti. Un risultato che ci rende orgogliosi perché conferma che la mobilità sostenibile non è solo una grande sfida collettiva, ma una buona pratica adottata da tanti concittadini nella quotidianità. Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che, scegliendo ogni giorno un mezzo ecologico per andare al lavoro e a scuola, contribuiscono a rendere il nostro territorio più amico dell'ambiente, ma sottolineo anche il ruolo fondamentale di tutte le associazioni e gli enti che, unitamente a Legambiente, all'Amministrazione comunale e alle scuole, portano avanti il loro impegno e la loro testimonianza, rendendo possibile l'organizzazione di questa iniziativa come fondamentale momento di sensibilizzazione. L'obiettivo che condividiamo è quello di una città sempre più a misura di ciclisti e pedoni, dove trovino attuazione concrete le politiche di tutela e promozione della mobilità dolce, nonché i progetti messi su nero su bianco negli obiettivi strategici del mandato e nei grandi Piani che delineano la Piacenza del futuro. Un segno tangibile di questa attenzione, raccogliendo le istanze di cui tutte le realtà attive su questo fronte si sono fatte interpreti, sarà il potenziamento delle rastrelliere che garantiscono un posteggio sicuro per le bici, in particolare nei pressi di poli scolastici dove questa esigenza è più presente”.

“Come ogni anno – commenta anche Laura Chiappa, presidente di Legambiente Piacenza - un ottimo risultato,  particolarmente significativo in quanto ci dice che a Piacenza non solo la bicicletta è molto utilizzata ed apprezzata ma è certamente il mezzo per eccellenza a misura della città sia per gli spostamenti casa, scuola e lavoro, sia per muoversi più agilmente rispetto all’automobile. Ci dice anche che Piacenza è una città di pianura particolarmente vocata per l’uso della bicicletta ma anche  caratterizzata da un tasso di motorizzazione ancora  altissimo, 61 auto ogni 100 abitanti, ed un alta percentuale di incidentalità e mortalità, per la maggior parte causata dai veicoli motorizzati. Diventa quindi fondamentale da una parte che  la comunità piacentina comprenda che una mobilità alternativa alle auto soprattutto in città come la nostra va sostenuta e fortemente ricercata, con un cambio di paradigma che sposti la visione dalla città per le auto alla città per le persone e dall’altra che l’Amministrazione agevoli il più possibile questa forte domanda di mobilità sostenibile, assolutamente presente, migliorando ed implementando tutte le strutture a servizio della ciclabilità e dei pedoni. A titolo meramente esemplificativo, occorre accelerare i più possibile le misure già previste dal Put, dal Pums e dal Biciplan,  ampliando la rete ciclabile esistente, mettendo in connessione le piste esistenti tra loro e rendendole più sicure, punto questo estremamente critico soprattutto nelle aree di accesso alle scuole e dotando di nuove rastrelliere e parcheggi bici possibilmente sorvegliati la città. In questo modo si creerà  il presupposto per un ulteriore utilizzo di un mezzo indispensabile come la bicicletta specie in una realtà come quella piacentina fortemente inquinata e di cui il traffico veicolare rappresenta l'elemento determinante”.

Pubblicato il 15 ottobre 2025

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La prevenzione promuove la salute, l’Ottobre Rosa della Lilt

Lilt campagna ottobre
 

Prevenzione sempre più diffusa e accessibile per raggiungere al più presto la mortalità zero per tumore al seno: è il traguardo a cui mira la campagna nazionale “Ottobre Rosa 2025” della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ed è un impegno che la Lilt di Piacenza presieduta dal dottor Franco Pugliese sostiene e amplia attraverso le numerose attività che fanno capo al Centro Remedium. Presso lo studio di via Lanza, che ha recentemente festeggiato il primo anno di vita, sono presenti specialisti di diverse aree di intervento e sono possibili visite di prevenzione oncologica (del carcinoma mammario, del carcinoma prostatico, del melanoma e dei tumori cutanei, dei tumori del cavo orale e dei tumori gastro intestinali), nonché di prevenzione cardio vas colare e di prevenzione delle patologie correlate a scorretta alimentazione.
L’importanza degli screening è confermata dai numeri: quando il tumore al seno viene diagnosticato precocemente, la percentuale di guarigione supera il 90%. È possibile prenotare la propria visita per i controlli basta una minima donazione contattando la sede Lilt di Piacenza (che è ubicata all’interno dell’ospedale antico) al numero telefonico 0523-384706 oppure all’indirizzo mail .

Pubblicato il 15 ottobre 2025

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Monete e sistemi di pagamento: la rivoluzione digitale è già qui



Giuseppe Nenna e Gabriele Pinosa


Bitcoin, stablecoins, altcoins, Central Bank Digital Currency (CBDC): il sistema mondiale sta vivendo una rivoluzione a livello monetario con l’avvento delle monete digitali. Uno scenario che può offrire opportunità, ma che espone anche a rischi. Per questo è importante imparare a conoscere questi nuovi strumenti e «capirne il processo tecnologico, perché questo aiuta a utilizzare lo strumento più efficace prevenendo/limitando le inefficienze». A guidare (con la consueta chiarezza e profondità d’analisi) il numeroso pubblico che ha affollato la Sala Corrado Sforza Fogliani del PalabancaEventi alla conoscenza di queste nuove realtà, il presidente di Go-Spa Consulting Gabriele Pinosa, ospite della Banca di Piacenza. Nel suo intervento di saluto, il presidente dell’Istituto di credito di via Mazzini Giuseppe Nenna (presenti anche il vicepresidente Domenico Capra, l’a.d. e direttore generale Angelo Antoniazzi, il vicedirettore generale Pietro Boselli) ha sottolineato la volontà della Banca di impegnarsi ancora di più nell’attività di educazione finanziaria «in quanto le banche serie e sane preferiscono avere una clientela informata».
Il dott. Pinosa ha subito posto l’accento sulla necessità di non mettere tutti questi nuovi strumenti «in un unico calderone», essendo di fondamentale importanza «classificarli e distinguerli». Non prima di aver compiuto un salto nella storia per ricordare che quello delle monete private è un ritorno. Prima dell’avvento delle banche centrali, le monete erano emesse da banche private. Negli Usa, dopo la crisi del 1907 (dove molte di queste banche erano fallite) e l’istituzione della Federal Reserve (1913), la moneta diventa pubblica. Nel 1944 - con il gold exchange standard - viene stabilito un rapporto fisso di cambio tra dollaro e oro (35 dollari per oncia) «con l’obiettivo di mettere il dollaro al centro dei pagamenti mondiali». Il 15 agosto del 1971 l’Amministrazione Nixon abolisce la convertibilità tra dollaro e oro, dando inizio alla nuova era della fiat money: da quel momento in avanti le banche centrali possono emettere moneta in quantità teoricamente illimitata.

Una veduta dallalto di Sala Corrado Sforza Fogliani gremita. Fotoservizio Mauro Del Papa
Con la “rivoluzione bitcoin” (2009) si arriva ad una emissione decentralizzata e in quantità limitata (il massimo emettibile è fissato in 21 milioni, che potrebbe essere raggiunto entro il 2140). «Attenzione però - ha avvertito il presidente di Go-Spa Consulting - a non confondere il bitcoin con una moneta: il suo andamento è infatti fluttuante, tanto che viene chiamato “l’oro digitale”, mentre le monete hanno la caratteristica della stabiltà. Il bitcoin è perciò un asset utilizzato come riserva». Le stablecoins, invece, «sono asset digitali progettati per simulare il valore delle valute fiat come il dollaro o l’euro. Esse consentono di trasferire denaro in tutto il mondo in modo economico e veloce, mantenendo allo stesso tempo la stabilità dei prezzi in modo identico rispetto alla valuta fiat a cui sono ancorate». Il problema può nascere se l’emittente (privato) fallisce: in quel caso, la moneta che ha emesso non vale più nulla.
«Gli Stati Uniti - ha proseguito il dott. Pinosa - nell’estate il quest’anno, con il Genius act, hanno favorito l’emissione di stablecoins e vietato il dollaro digitale». In questo modo i dollari di garanzia vengono investiti in titoli di Stato con l’obiettivo di coprire entro il 2030 l’8-10 per cento del debito pubblico americano, pari a 3 trilioni di dollari». È in arrivo anche la stablecoin in euro. La Bce ne ha infatti autorizzato l’emissione. Dietro c’è un consorzio di 9 banche europee.
L’esperto relatore ha poi messo in guardia da altri strumenti (altcoins, meme coins): «Lasciate perdere, sono solo frutto di speculazione e altamente rischiosi».
Al contrario degli States, l’Ue vuole accelerare il processo di creazione dell’euro digitale (Central Bank Digital Currency) che verrebbe emesso direttamente dalla Bce (norme entro il 2026 e 2-3 anni per la realizzazione). “L’euro digitale - ha dichiarato Paolo Cipollone della Bce - può avere un impatto significativo. Non solo come innovazione tecnologica, ma come bene pubblico che rafforza la resilienza dell’Europa. Il contante non verrà sostituito, bensì integrato con una versione digitale, garantendo la continuità operativa delle imprese nei momenti di crisi”.

Nelle foto di Del Papa l'incontro al Palabanca Eventi.

Pubblicato il 15 ottobre 2025

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