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Notizie Varie

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Riqualificate le case popolari di Sarmato

Case popolari Sarmato

È stato inaugurato l’edificio di edilizia residenziale pubblica di via Centrale 19–27 a Sarmato, al termine di un importante intervento di riqualificazione energetica realizzato da Acer Piacenza su incarico del Comune di Sarmato, grazie ai fondi della Regione (bando per il supporto ad interventi di riqualificazione energetica e di miglioramento sismico degli edifici pubblici) e al cofinanziamento comunale. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il Presidente di Acer, Marco Bergonzi, il Sindaco di Sarmato, Claudia Ferrari, la Presidente della Provincia di Piacenza, Monica Patelli, e l’Assessore regionale, Giovanni Paglia, che hanno evidenziato il valore dell’intervento come esempio concreto di buona amministrazione, collaborazione e attenzione al territorio.

L’opera ha previsto una serie di interventi mirati all’efficientamento energetico complessivo dell’edificio, tra cui: realizzazione di un cappotto esterno per l’isolamento termico delle facciate; implementazione dell’isolamento del solaio sottotetto; sostituzione delle caldaie autonome e di tutti i serramenti esterni; manutenzione del manto di copertura, con sostituzione delle lastre sottocoppo e dei coppi; rifacimento completo della lattoneria, inclusi pluviali e canali di gronda.

I lavori, eseguiti dall’impresa M.B.R. srl, sono iniziati il 30 dicembre 2024 e terminati il 2 settembre 2025.L’importo dei lavori ammonta a 204.040,52 euro.

“Una volta rimosso il ponteggio, - spiega il sindaco Claudia Ferrari - l’effetto visivo ha lasciato tutti a bocca aperta. Questo risultato è il frutto del lavoro condiviso di tante persone: dai progettisti, che hanno saputo tradurre in realtà un’idea nata da una visione comune, ai lavoratori delle imprese che hanno reso possibile, con concretezza e professionalità, la realizzazione dell’opera in tempi davvero notevoli. Non è semplice, nelle opere pubbliche, iniziare e concludere i lavori nei tempi previsti, ma qui ci siamo riusciti e questo è motivo di grande orgoglio. Voglio ringraziare anche gli uffici del Comune di Sarmato, che hanno seguito passo dopo passo tutta la procedura, dimostrando grande competenza e senso di responsabilità”. “Siamo particolarmente soddisfatti – aggiunge Marco Bergonzi, presidente di Acer Piacenza - di essere qui, e non lo dico per circostanza: questa riqualificazione rappresenta un intervento di valore, che non solo migliora un edificio, ma valorizza l’intero contesto urbano. È stato un lavoro nato dalla partecipazione a un bando regionale e dalla collaborazione positiva tra Acer e il Comune di Sarmato. Voglio sottolineare quanto sia importante avere una visione lungimirante e dei progetti pronti nel cassetto: è questo che permette ai Comuni di cogliere le opportunità quando si presentano. In questo caso la progettazione è stata ottima, la collaborazione eccellente, e anche l’impresa esecutrice ha lavorato con grande professionalità. I lavori si sono conclusi nei tempi previsti, e questo non è affatto scontato. È un intervento completo di riqualificazione energetica che migliora in modo significativo la qualità della vita degli abitanti, che hanno potuto restare nei propri alloggi durante i lavori e ora vivranno in case più confortevoli ed efficienti. Ringrazio l’assessore Paglia con cui peraltro ho avuto modo di condividere la legislatura parlamentare, il Comune e tutti coloro che hanno contribuito: è una giornata di soddisfazione per tutti noi”.

Pubblicato il 15 ottore 2025

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Pellegrini piacentini alla Madonna di Caravaggio

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La basilica del Sacro Fonte conosciuta meglio come la Madonna di Caravaggio è stata la meta di una comunità neocatecumenale piacentina domenica 5 ottobre. Un gruppo nutrito di fratelli che ha voluto confermare il suo “Sì”alla chiamata del Signore in una giornata di grande spiritualità e devozione. Tra loro don Ottorino Baronio, rettore del Santuario che ha voluto raccontare la storia dell'apparizione avvenuta nel lontano 1432 ad una giovane contadina di nome Giannetta. Attraverso i secoli si è assistito al vero miracolo della Vergine Maria che col Suo amore ha fatto si che uomini di fede costruissero, nel tempo, un tempio così bello e ricco di segni, da rimanere ammaliati. Sembra quasi strano che questo luogo di culto in provincia di Bergamo sia più frequentato dai milanesi che dagli stessi bergamaschi e questo è dovuto al fatto che anticamente Caravaggio era parte dei territori del Ducato di Milano, sotto i Visconti.

Tanta gioia e tante emozioni sono scaturite in questa domenica nei cuori di tante famiglie piacentine che portando con se i loro figli, hanno ravvivato lo splendido viale antistante la basilica con preghiere e canti lungo i due percorsi giubilari, uno esterno al Santuario e l'altro interno. Il momento culminante è stata la messa delle 11:30 dove l'incontro con Gesù eucaristico ha suggellato l'esperienza del Giubileo in una grande e corale armonia spirituale. È stato meraviglioso - ha affermato Maria Nitti - moglie del responsabile della Comunità - vivere questa giornata con i fratelli in un perfetto clima di raccoglimento, graziati pure da un sole amico che ci ha accompagnato per tutta la giornata".
C'è tanto desiderio di esprimere la propria fede mettendola nelle mani di Dio e di Maria, consapevoli che tutto il creato è stato messo a disposizione dell'uomo per amore, solo per Amore. Questa è la realtà che vivono giornalmente questi fratelli, dimentichi del peso che il mondo impone quotidianamente. "Entrare nella basilica è come entrare in Paradiso - ha affermato don Ottorino - Gesù è nel Paradiso celeste e il momento dell'Eucarestia conferma questa nostra presenza li dove c'è il Signore, il Paradiso appunto".

A Caravaggio si respira un'aria di assoluta pace che rinfranca l'anima. Ci sono componenti che dominano quali la meditazione, la condivisione, l'amicizia, c'è la possibilità di incontrare altri pellegrini con cui scambiarsi l'esperienza di fede, un'aria di fratellanza seppur silenziosa che aleggia all'interno di questo bellissimo Santuario mariano. E poi c'è il Fonte con l'acqua zampillante che è il simbolo inconfondibile del luogo, ci si può bagnare, si può bere, tutto in un reciproco rispetto dell'altro. Il pellegrino qui si sente davvero accolto, leggero di tutti pensieri, coccolato di una bella presenza spirituale, si sente ascoltato nella preghiera e alla fine quando esce si accorge di aver caricato le batterie, scaricate ineluttabilmente dalle difficoltà e dalle prove della settimana. La giornata si è conclusa con il ritorno dei pellegrini alle proprie dimore, luogo del tabernacolo e del focolare famigliare dove prospera, incessante, la fede e la grazia di una Chiesa domestica.          

Leonardo Moccia

Nella foto, il gruppo dei pellegrini piacentini a Caravaggio.

Pubblicato il 14 ottobre 2025

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Gragnano ha un nuovo sindaco dei ragazzi

 Ragazzi Gragnano Consiglio

È stata un’elezione all’ultimo voto quella del nuovo sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi a Gragnano che anche quest’anno sarà rappresentato da una figura femminile. Le due candidate, Alessia Varesi e Nicole Petonjic, infatti alla prima votazione sono risultate in perfetta parità. Dunque solo la seconda votazione, che ha scongiurato il ricorso al sorteggio come da regolamento, ha sancito l’elezione di Alessia Varesi per un solo voto di vantaggio. Ad entrambe le candidate sono arrivati i complimenti della sindaca Patrizia Calza, dell’assessore all’istruzione Francesca Grignano e del consigliere comunale Matteo Provini, presenti all’insediamento. La giovane sindaca ha poi nominato quale vice Anna Timoni, sindaca uscente, e assessori Noemi Chiesa e Eleonora Schiavi.

Alla seduta avvenuta presso la sala consiliare del municipio erano presenti anche tutti i giovani consiglieri eletti nelle classi prime, seconde e terze medie: Francesca Borgonovi, Aida Benjedda Prati, Maira Borgo, Tommaso Cattivelli, Antonio Bracchi, Giulia Caritatevoli, Davide Santangelo, Nicole Petonjic. I ragazzi hanno esposto le loro richieste che si sono orientate soprattutto sugli spazi sportivi e aree verdi. In particolare verrebbero graditi uno spazio libero per la pallavolo e l’organizzazione della Giornata dello sport con la possibilità di provare a praticare discipline ad oggi non ancora avvicinate da alcuni studenti. In proposito è stato fatto presente che questa giornata proposta dall’assessore è preferibile venga organizzata all’inizio dell’anno scolastico, quando è più facile trovare allenatori e volontari delle varie discipline. Spostandola a fine anno scolastico, come desiderato dalla scuola, si riduce notevolmente il numero di sport presenti. Si cercherà un miglior coordinamento con il personale scolastico per tornare a riproporre l’iniziativa anche a Gragnano.

Altri interventi hanno riguardato gli immobili scolastici che , come è noto, sono stati oggetto di numerosi importanti interventi negli ultimi anni. Il sindaco ha poi ricordato ai ragazzi i prossimi appuntamenti che coinvolgeranno il parlamentino: dalla Giornata del dono del 16 ottobre, alle cerimoni ufficiali con la prima il 4 novembre, poi la Giornata della Memoria con la scelta del Giusto delle Nazioni e l’organizzazione del ventennale del Consiglio comunale dei ragazzi che a Gragnano fu istituito ormai venti anni fa , quando la sindaca ricopriva il ruolo di assessore all’Istruzione. Verranno coinvolti anche i professori che non corso del tempo si sono succeduti e che con la loro collaborazione fattiva, hanno reso possibile il funzionamento di questo importante strumento di educazione alla partecipazione attiva e alla cittadinanza.

Nella foto, il nuovo Consiglio Comunale dei ragazzi a Gragnano con il sindaco Patrizia Calza.

Pubblicato il 14 ottobre 2025

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Opportunità e professioni della montagna più vicine con il «Residential»

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«Il sincero entusiasmo di ragazze e ragazzi coinvolti e l’eccellente bilancio stilato da docenti ed educatori che li hanno accompagnati per tre giorni sono la più nitida fotografia del successo della prima edizione del Residential Professioni della Montagna»: il consigliere provinciale Gabriele Scagnelli, delegato alle Politiche giovanili, sintetizza così il felice esito dell’inedita iniziativa che si è svolta dal 9 all’11 ottobre scorso con base a Bobbio e che ha sommato orientamento e formazione sul campo rispetto alle opportunità professionali offerte dalla montagna. Il Residential - rivolto a 17enni e a 18enni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado e che stanno maturando un interesse nei confronti dei settori agrario, agro-alimentare e ambientale - ha riunito 16 tra studenti e studentesse provenienti dagli istituti Raineri-Marcora di Piacenza, San Colombano di Bobbio e Magnaghi-Solari di Parma.
Insieme ai professori Gabriele Canali, Fabrizio Cappa e Fiorenzo Piccioli Cappelli della ‘Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali con tematiche della produzione agricola, dell'enologia e della gestione delle risorse agroalimentari’ dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza "Unicatt Piacenza" hanno partecipato ai laboratori tematici (su agrodiversità, zootecnica, botanica, viticoltura e tartufocoltura) dedicati ai territori montani, alle loro caratteristiche, alla loro conservazione e al loro sviluppo, mentre con il professor Luca Giupponi della sede di Edolo "Unimont" dell'Università degli studi di Milano hanno partecipato ad una apprezzatissima uscita didattica che, partendo dal castello di Bobbio, ha seguito il sentiero dei mulini fino al Mulino dell’Erbagrassa per poi arrivare a Santa Maria (con sosta per il pranzo nel parco giochi di fianco alla chiesa) e ritornare a Bobbio lungo il sentiero degli Abati.

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I diversi step della “tre giorni” - caratterizzati da linguaggio accessibile, immediatezza e utilità dei contenuti e interazione tra le parti - si sono rivelati utili a scoprire o a delineare meglio prospettive concrete per il futuro attraverso le professioni di montagna. Studentesse e studenti - salutati al momento inaugurale, oltre che dai docenti, dal consigliere provinciale Gabriele Scagnelli, dalla vicesindaco di Bobbio Giorgia Ragaglia e dalla vicepresidente di Eureka Alice Basini - hanno potuto usufruire dell’ostello comunale Tamburelli della Città di Bobbio e della mensa dell’Istituto Gianelli (Istituto Figlie di Maria S.S. dell’Orto di Bobbio, con sede in piazza San Colombano).
Costante la presenza della Cooperativa Eureka, presente in loco anche con il presidente Emiliano Sampaolo e la vicepresidente Basini. La partecipazione all’iniziativa è stata gratuita, senza costi per gli istituti e per gli iscritti: vitto, alloggio, trasporto sono infatti stati garantiti dalla Provincia di Piacenza.

I partner dell’iniziativa

La proposta rientra nel più ampio progetto “Orientarsi in Reggia”, promosso dall’Unione Province Italiane (UPI e UPI Emilia-Romagna nell’ambito del programma Game UPI 2.0 sostenuto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e del Servizio Civile), con capofila la Provincia di Parma e partner la Provincia di Piacenza, che coinvolge i docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza "Unicatt Piacenza", nello specifico la “Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali con tematiche della produzione agricola, dell'enologia e della gestione delle risorse agroalimentari”, nonché dell'Università degli studi di Milano con la sua sede di Edolo "Unimont" specializzata in scienze della montagna e focus sulla gestione dei territori montani e delle loro risorse. Il progetto di orientamento, nel complesso, prevede due step: alla tre giorni del “Residential” seguirà la prossima “Fiera Futura 2.0”, un “salone dell’orientamento” organizzato all’ex chiesa del Carmine di Piacenza con la partecipazione di università e attori del mondo del lavoro.

Nelle foto, i ragazzi che hanno partecipato all'iniziativa e i relatori degli incontri.

Pubblicato il 14 ottobre 2025

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Servizi educativi infanzia, rette abbassate per 5mila famiglie

Asili e rette nuovo anno 

L’Emilia-Romagna rilancia ancora la sua vocazione più profonda: essere la terra del welfare e del diritto all’educazione, a partire dalla primissima infanzia. Con 38 milioni 454mila euro di risorse investite solo per l’anno educativo 2025-2026 (fondi europei del Programma FSE+) la Regione, che già guida la classifica italiana della copertura degli asili nido, compie un ulteriore salto di qualità, moltiplicando le opportunità e abbattendo le barriere economiche. In questo anno educativo saranno disponibili 727 nuovi posti nei nidi e nei servizi 0-3 anni, confermati gli 831 nuovi degli ultimi anni e abbassate le rette di iscrizione per oltre 5.000 famiglie (esattamente 5.528); in totale vengono finanziati 7.086 posti in 231 Comuni e Unioni, di cui 2.548, quindi oltre un terzo, nei territori montani e nelle aree interne. L’intervento regionale, che si è concretizzato con un bando per l’ampliamento dell’offerta dei servizi educativi per l'infanzia 0-3 anni (con una prima scadenza a luglio e l’altra a settembre) agisce su due assi strategici e complementari: da un lato amplia l’offerta educativa, aumentando i posti disponibili e quindi contrastando le liste d’attesa; dall’altro riduce il peso economico dei servizi, estendendo l’accessibilità al nido attraverso la riduzione o l’azzeramento delle rette. Per i territori montani e le aree interne è infatti prevista la gratuità del servizio per le famiglie con Isee fino a 40.000 euro. Nei restanti Comuni, la Regione garantisce una significativa riduzione degli oneri per le famiglie con Isee fino a 26.000 euro. Il contributo va ad unirsi anche ad altre forme di sostegno, in modo da utilizzare al meglio le risorse disponibili e non disperdere fondi: nei territori montani e nelle aree interne, ad esempio, sommando le varie forme di finanziamenti disponibili viene ampliato il sostegno anche a chi, per motivi di Isee, non avrebbe copertura totale. In questo modo tutti i bambini e le bambine possono accedere ai servizi educativi, indipendentemente dalla situazione economica della famiglia.

Un impegno, quello della Regione sulla prima infanzia, che soltanto considerando gli ultimi tre anni ha permesso di creare complessivamente 4.449 nuovi posti nei servizi educativi 0-3 anni, anche grazie all’aumento costante dei fondi messi a disposizione. La sintesi è stata fatta oggi in conferenza stampa a Bologna dall’assessora al Welfare, Politiche per l’infanzia, Scuola e Terzo settore, Isabella Conti. “Questo doppio investimento- spiega Conti- rafforza l’accesso ai servizi e garantisce opportunità educative diffuse e di qualità per tutti i bambini, indipendentemente dal contesto territoriale e socioeconomico di provenienza. La risposta di così tanti Comuni e Unioni ai nostri bandi è la conferma che la scelta è stata giusta. Vogliamo aprire le porte dell’educazione ovunque: nelle grandi città come nelle zone montane e nelle aree interne, a cui andrà quasi un terzo dei finanziamenti”. “Sappiamo ormai con certezza grazie a numerose ricerche internazionali- aggiunge l’assessora- che la frequenza precoce dei servizi educativi ha effetti positivi duraturi sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale, promuove autonomia, autostima e capacità relazionali. Ed è per questo che, insieme agli enti territoriali, vogliamo garantire la più ampia partecipazione possibile affinché ogni bambina e ogni bambino, a prescindere dal contesto di partenza, possa contare su pari opportunità di crescita e di futuro. Sostenendo al contempo la conciliazione tra vita e lavoro e l’occupazione femminile, con benefici che riguardano l’intera comunità”. “Qui, dove l’educazione 0-3 anni è da sempre il pilastro di un modello sociale riconosciuto in tutta Europa, nessun bambino deve rinunciare al nido perché non c’è posto o perché è troppo caro. È questa - conclude l’assessora Conti - la direzione che ci siamo dati e su cui continueremo ad investire, e lo abbiamo già fatto in questo primo anno di legislatura incrementando in modo significativo le risorse da destinare ai nidi. Contiamo di raggiungere e di superare l’obiettivo di copertura ben prima del 2030 fissato dall’Unione europea”.

L’impegno finanziario della Regione, infatti, è cresciuto costantemente negli ultimi anni: i fondi per l’abbattimento delle rette sono passati da 18,25 milioni di euro nel 2022 a 29,79 milioni nel 2025 - con un incremento di oltre il 60% - di cui 13,6 milioni dedicati specificamente ai Comuni montani e alle aree interne. A queste risorse si aggiungono poi 8,65 milioni di euro destinati per l’anno educativo 2025-2026 al consolidamento e all’ampliamento dei posti. Una strategia che nell’ultimo triennio ha permesso di creare 4.449 nuovi posti nei servizi educativi dell’Emilia-Romagna, che oggi può contare su una rete di 1.292 servizi pubblici, convenzionati e privati, distribuiti su tutto il territorio regionale. Nell’anno anno educativo ‘24-‘25 sono stati oltre 38.800 i bambini e le bambine sotto i tre anni che hanno frequentano i servizi educativi, ovvero il 44,2% rispetto a quelli in età. Il futuro conferma questa traiettoria di crescita: già nel 2026 l’Emilia-Romagna raggiungerà e supererà l’obiettivo europeo del 45% per la copertura dei servizi per la prima infanzia fissato per il 2030, mentre l’apertura di nuove strutture finanziate con il Pnrr consentirà di ampliare ulteriormente l’offerta.

Pubblicato il 14 ottobre 2025

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