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Notizie Varie

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La Banca di Piacenza sponsor del Fiorenzuola Calcio

Angelo Antoniazzi e Luigi Pinalli firmano laccordo tra le due societa

 

La Banca di Piacenza ha rinnovato il rapporto di collaborazione con il Fiorenzuola Calcio, di cui sarà sponsor anche per la stagione sportiva 2023-2024. La convenzione è stata firmata - nella Sala Ricchetti della Sede centrale dell’Istituto di credito - dal presidente della società Luigi Pinalli e dal direttore generale della Banca Angelo Antoniazzi.

«Personalmente e a livello societario - ha dichiarato il presidente Pinalli - sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto con una istituzione piacentina come la Banca. Anche noi, come loro, siamo tra le poche realtà locali rimaste. Ci attende una nuova stagione in serie C, ma guardiamo con grande attenzione anche al settore giovanile, con l’obiettivo di portare in prima squadra qualche ragazzo del territorio».

«Questo accordo siglato con il Fiorenzuola Calcio – ha spiegato il direttore Antoniazzi – è l’ennesima dimostrazione dell’attenzione della Banca per il territorio di appartenenza, con il sostegno alle realtà sportive che tengono alto il blasone di Piacenza, svolgendo anche un’importante funzione sociale per i giovani».

Nella foto, Angelo Antoniazzi e  Luigi Pinalli firmano l'accordo tra le due società.

Pubblicato il 28 settembre 2023

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«Tieni in forma il tuo cuore», iniziative il 29 settembre e il 1°ottobre

cuore

Torna a Piacenza domenica 1° ottobre la manifestazione “Tieni in forma il tuo cuore”, il progetto per la prevenzione del rischio cardiovascolare rivolto ai cittadini organizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con le Aziende sanitarie e le amministrazioni comunali delle principali città del territorio. La campagna è partita da Ferrara e si concluderà a Ravenna dopo aver fatto tappa a Cesena, Forlì, Modena, Bologna, Parma, Imola, Reggio Emilia e Rimini.
Domenica 1° ottobre è il turno di Piacenza, dalle 10 alle 18, nella sempre piacevole cornice del Pubblico Passeggio, che ben si presta a queste iniziative.

IL WEEK-END DEL CUORE

Quello che si prepara sarà un vero e proprio fine settimana dedicato al cura del cuore. Tante le iniziative che costelleranno il week-end e che coinvolgeranno piccoli e grandi.
 Venerdì 29 settembre, in occasione della Giornata mondiale del cuore, piazza Cavalli ospita dalle 10 una serie di iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e dimostrazione con gli studenti sull'utilizzo del defibrillatore con la partecipazione delle Forze dell’ordine, Anpas, Cri e Misericordia. Saranno collocati punti informativi per la prevenzione cardiovascolare,  per utilizzo del Dae #FacileDae e per la promozione dell’App regionale DaeResponder
In contemporanea, nella mattinata: #Progetto Vita Ragazzi: la prevenzione parte dalle scuole. In molti istituti piacentini dove è attivo il percorso del Progetto Vita Ragazzi, gli insegnanti autonomi nel progetto, promuoveranno laboratori per il soccorso alla vittima colpita da arresto cardiaco con Dae. Saranno coinvolto: liceo Gioia; liceo Colombini; istituto Casali, istituto Romagnosi; Itis Marconi; polo Volta Castel San Giovanni; istituto San Benedetto; Anna Frank, Mazzini; Nicolini; Giordani , Alberoni, istituto comprensivo ValNure; Italo Calvino, San Lazzaro, Sant’Antonio, Taverna, Dante Carducci.
Le iniziative sono sostenute dagli Uffici Regionali e Territoriali scolastici.
- Venerdì 29 settembre alle 15 negli impianti sportivi del Piacenza calcio, Gotico Garibaldina e volley Gas Sales, dirigenti, allenatori e giocatori proporranno ai bambini, ragazzi della scuola calcio/volley laboratori di esercitazione all’uso del Dae, contribuendo alla crescita della cultura della cardioprotezione
- Venerdì 29 settembre alle 17 a Palazzo Gotico si svolgerà il Memorial Saltarelli, con la premiazione di volontari e degli equipaggi che hanno salvato persone colpite da arresto cardiaco con il defibrillatore e il 118.
In questa occasione saranno donati 10 Dae alle comunità di piccoli paesi dei comuni della provincia di Piacenza grazie ai fondi raccolti dalle iniziative di beneficenza organizzate all’impianto sportivo Nino Bixio in occasione dei 140 anni della società Canottieri Nino Bixio, da Editoriale Libertà, e in occasione dei 25 anni di Progetto Vita. Altri DAE  saranno donati alle Forze dell’Ordine già partecipi nella rete del soccorso Codice Blu.
Sarà anche presentata la realizzazione del progetto di dotazione di cartellonistica direzionale e indicativa Dae, per tutti i defibrillatri presenti nel comune di Piacenza. Il progetto è stato realizzato grazie ai fondi raccolti dall’iniziativa “100% Progetto Vita” durante l’ultima edizione dell’Half Marathon piacentina.
- Sabato 30 settembre nelle sedi di Anpas provinciale sono programmate lezioni per imparare a usare il defibrillatore con FacileDae
- Domenica 1 ottobre dalle 10 alle 18: giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari con i professionisti Ausl sul Pubblico passeggio, affiancati dai volontari di Progetto Vita

UN’OCCASIONE IMPORTANTE PER UNA STIMA PERSONALIZZATA DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Il fulcro della manifestazione di domenica 1 ottobre è la Clinica mobile attrezzata come ambulatorio che accoglie i cittadini che vogliono fare una stima del proprio rischio cardiovascolare. Nella seconda edizione dell’iniziativa, lo scorso anno, erano state più di duecento persone che avevano aderito allo screening gratuito.
Le attività di consulenza sono garantite dai professionisti dei reparti di Cardiologia diretti da Daniela Aschieri e Guido Rusticali.
La scheda del rischio viene completata dal personale sanitario determinando:
- l’assetto lipidico con un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare. È importante presentarsi a digiuno per la misurazione della glicemia.
- la rilevazione dei principali parametri vitali (pressione arteriosa, peso, indice di massa corporea BMI e girovita)
-  lo screening della fibrillazione atriale asintomatica.
I cittadini possono contribuire alla valutazione portando con sé i risultati degli ultimi esami ematici.  Dopo la valutazione del livello di rischio cardiovascolare sarà fatta una consulenza finale personalizzata da parte degli specialisti e del personale infermieristico di Cardiologia.

LA PREVENZIONE È UN’ARMA ESSENZIALE: LE PATOLOGIE CARDIACHE SONO ANCORA LA PRINCIPALE CAUSA DI MORTE IN ITALIA

In Europa, nonostante si stia assistendo negli ultimi due decenni a un progressivo calo di mortalità da malattie cardiovascolari, sono oltre 4 milioni le persone che ogni anno perdono la vita, delle quali circa un milione prematuramente, cioè prima dei 75 anni.
Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, in particolare muoiono più di 230 mila persone all'anno tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari.
Sono responsabili del 35,8% di tutti i decessi (32,5% nei maschi e 38,8% nelle femmine). In particolare, secondo i dati Istat 2017, la cardiopatia ischemica è responsabile del 10,4% di tutte le morti (11,3% nei maschi e 9,6% nelle femmine), mentre gli accidenti cerebrovascolari del 9,2% (7,6% nei maschi e 10,7% nelle femmine).

PIACENZA SEMPRE MOLTO ATTENTA ALLA PREVENZIONE E ALLA CURA DEL CUORE

La nostra Cardiologia da anni si interessa di prevenzione dell’arresto cardiaco e dello scompenso cardiaco.
Da oltre 20 anni sul nostro territorio sono state promosse giornate di prevenzione per il controllo dei fattori di rischio che hanno coinvolto migliaia di cittadini.
I professionisti del reparto, in stretta sinergia con l’associazione Progetto Vita, hanno lavorato per rendere Piacenza la città più cardioprotetta d’Europa: con quasi 1230 defibrillatori presenti sul territorio e 80 mila cittadini formati all’uso del dispositivo, sono state salvate 140 persone colpite da arresto cardiaco
Le attività di sensibilizzazione coinvolgono fattivamente da sempre anche le scuole, perché la consapevolezza dei rischi e dell’importanza dei corretti stili di vita diventi patrimonio delle nuove generazioni e li possa accompagnare nel loro percorso per diventare i cittadini del domani.
La nuova sfida che il reparto di Cardiologia si è posto riguarda lo sviluppo e il potenziamento della Telemedicina. Nel 2023 è stato attivato un nuovo ambulatorio con due postazioni di televisiva per il controllo dei fattori di rischio; i sanitari potranno monitorare da remoto, senza spostare la persona, soprattutto i pazienti che hanno già avuto un problema cardiologico.

PROMOZIONE DELLA SALUTE: COLLOQUI MOTIVAZIONALI PER FAVORIRE
IL CAMBIAMENTO DELLO STILE DI VITA

Anche quest’anno la manifestazione si arricchisce grazie alla presenza dei sanitari che si occupano di promozione della salute. Assistenti sanitari, medici ed educatori saranno a disposizione dei cittadini per colloqui sui corretti stili di vita e sulla propensione al cambiamento.
-  Saranno presenti due postazioni per fornire consigli sui sani stili di vita attraverso una specifica tecnica di colloquio motivazione per favorire il cambiamento dello stile di vita. Gli operatori dell’Ausl di Piacenza stanno partecipando a un progetto nazionale di sviluppo di questa pratica nelle Case della comunità.
Per coloro che sono motivati, possono essere proposti due diversi momenti di approfondimento:
- Test del cammino per monitorare il battito del durante una breve attività fisica. L’attività è svolta dal personale sanitario della Medicina dello sport
- Consulenza sulla corretta alimentazione a cura di Dietiste, medici di Diabetologia e dell’ambulatorio Disturbi del comportamento alimentare


FACILE DAE e APP RESPONDER

Anche i professionisti del 118 e i volontari di Progetto Vita saranno in prima linea per sensibilizzare la cittadinanza sul progetto Facile Dae. Nello stand informativo dedicato all’illustrazione pratica delle manovre salvavita è prevista la dimostrazione dell’uso del defibrillatore che, in sole 3 mosse, se utilizzato entro i primi 2 minuti dall’evento, triplica la possibilità di sopravvivenza di chi è colpito da infarto. Sarà anche l’occasione per promuovere la app DAE RespondER, l’applicazione della Regione Emilia Romagna che permette a tutti i cittadini di contribuire a salvare una vita nel caso di arresto cardiaco.

Pubblicato il 27 settembre 2023

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Screening senologici itineranti per una «Prevenzione di Prossimità»

Astra 1

La prevenzione di prossimità promuove un approccio più vicino al paziente, portando la prevenzione nel contesto di vita e di lavoro. Gli interventi sanitari “di prossimità” prevedono di avvicinare la prevenzione, la promozione della salute e le cure presso il paziente, anziché viceversa, consentendo alle persone di beneficiare di una campagna di sensibilizzazione diffusa a livello territoriale. Più precisamente il modello di “salute di prossimità” enfatizza la centralità dell’individuo nel processo di presa in carico assistenziale: i luoghi di cura e di salute vengono individuati in funzione al ruolo centrale del soggetto e portati in prossimità ad esso associate: luoghi di lavoro, paesi e nuclei abitativi decentrati rispetto ai centri di cura e prevenzione.
Anche il PNRR approvato nel 2021 dopo la crisi pandemica, afferma l’intento di rafforzare questo tipo di servizi sanitari.
In particolare nel caso del carcinoma mammario, che rappresenta la neoplasia più frequente in assoluto nelle donne, la prevenzione è riconosciuta quale strumento più efficace di contrasto al cancro al seno. Ciò rafforza la necessità di proporre iniziative volte alla prevenzione oncologica, raccomandando visite senologiche ed esami mammografici.

Nel calendario della salute, ottobre è il Mese Rosa, ovvero dedicato alla campagna di prevenzione contro il carcinoma mammario e la Lilt nazionale si adopera da anni per proporre visite senologiche e di screening. Lo scorso anno Lilt Piacenza si è attrezzata col camper della salute e ha portato la cultura della prevenzione e dei sani stili di vita nelle piazze di alcuni centri del piacentino: Bobbio, Castel San Giovanni, Piacenza, Bettola, Fiorenzuola, Cortemaggiore.
Quest’anno la Lilt implementa la sua attività con veri e propri ambulatori mobili, attrezzati per erogare visite senologiche, ecografie mammarie e mammografie, consentendo di effettuare l’indagine mammografica all’interno della struttura mobile da un tecnico radiologo.
Parlando di prevenzione di prossimità, il camper attrezzato per poter dare immediatamente una diagnosi alle pazienti, arriva sino all’interno delle Aziende, che rappresentano un elemento chiave della società, in cui i lavoratori sono il loro motore.
Una delle aziende con cui la Lega Lotta ai Tumori di Piacenza sta collaborando è Astra Veicoli Industriali, un'importante realtà metalmeccanica presente sul territorio piacentino fin dagli anni '50. In quest’ultimo anno l’azienda Astra, con il sostegno della Lilt, si è impegnata a promuovere tra i suoi collaboratori, uno stile di vita sano e regolare, organizzando una serie di attività di informazione e prevenzione riservate a tutti i suoi dipendenti. L’impegno di Astra per proteggere il benessere e la sicurezza dei suoi dipendenti, si è tradotto concretamente giovedì 21 settembre dove l’ambulatorio mobile Lilt ha effettuato visite diagnostiche senologiche.
I medici a disposizione, nell’azienda Astra, per le suddette visite sono stati il Dr. Gabriele Villani, la Dott.ssa Elisa Di Lauro, e la tecnica Maria Cristina Buzzetti operativi presso il Centro Salute donna, con cui la Lilt piacentina collabora.
Questo progetto è reso possibile anche dalla donazione ricevuta da Coop Alleanza 3.0, grazie alle scelte effettuate dai numerosi soci Coop di offrire i loro punti spesa alla Lilt, a favore della ricerca e della prevenzione.

Pubblicato il 27 settembre 2023

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A Paderna appuntamento con «I Frutti del Castello». 160 gli espositori

paderna


                                        
Gli alberi guardiani e protettori dell’ambiente e dell’ecosistema: il 7 e 8 ottobre il Castello di Paderna a Pontenure  apre i suoi cortili ed il grande parco alla 28° edizione di “I Frutti del Castello”, rassegna di frutti antichi, fiori, piante, prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato. L’atteso appuntamento autunnale quest’anno è dedicato in particolare agli alberi e al ruolo fondamentale che svolgono per la salvaguardia ambientale.
Sono oltre 160 gli espositori da tutta Italia che partecipano alla rassegna, una delle più longeve in Italia dedicate al florovivaismo. Passeggiando fra i suggestivi spazi del castello si potranno scoprire saperi e sapori della terra, immergendosi in un tripudio di colori: prodotti dell’agricoltura da assaporare, arbusti, fiori, piante da frutto, varietà antiche e sconosciute, recuperate e coltivate nel rispetto del territorio e della biodiversità. E poi ancora scoprire l’arte del giardinaggio e del vivere secondo ritmi slow. Non mancherà l’artigianato artistico e i tanti eventi, seminari, talk, esposizioni, presentazioni di libri a tema, laboratori, attività per grandi e piccoli, che si svolgeranno in concomitanza con il grande mercato degli espositori di frutta, piante e fiori. Per i visitatori sarà un viaggio straordinario nella natura d’autunno, che si potrà vivere dalle 9:00 alle 18:30.

Il programma

SABATO 7 OTTOBRE
Le porte del castello si apriranno alle 9 di sabato 7 ottobre. Le presentazioni si svolgeranno presso lo spazio conferenze, le attività negli spazi indicati, coordinamento di Mimma Pallavicini.
Alle 10 è in programma “Alberi per misurare civiltà e biofilia”. Incontro con Francesco Ferrini dell’Università di Firenze, con la presentazione del suo nuovo libro “Alberi e gente nuova per il pianeta”, scritto con Ludovico del Vecchio (Ed. Elliot, novembre 2022).
Alle 11 si parlerà di “Regole per piantare alberi. Un nuovo strumento a disposizione per agire in modo corretto: lo Standard Europeo sulla Piantagione degli Alberi” con Stefania Gasperini, presidente dell’European Arboricultural Council.
Alle 11,30 “Un albero in ogni giardino”, conversazione del maestro giardiniere Carlo Pagani con i consigli su quali scegliere e come metterli a dimora in questo periodo dell’anno. Al termine passeggiata nel parco del castello per vedere alberi e riconoscerli.
Dalle 12,30 alle 14 Pic nic nella radura del bosco. Invito ai visitatori, con coperte stese appositamente sul prato, a sedersi tra gli alberi per rilassarsi o per uno spuntino.
Alle 13 “Aperitivo in viola” in onore di Francesco Ferrini e Ludovico del Vecchio, compagni di scrittura per gli alberi. Ma ci sono anche i fiori di Ludovico del Vecchio, autore del nuovo green thriller “Il mistero dei fiori viola” (Elliot Edizioni, luglio 2023).
Alle 14 laboratorio sensoriale “Gli alberi del miele”. L’apicoltrice Chiara Concari racconta quali e quanti alberi offrono alle api nettare e polline che, elaborati, diventano miele. Con laboratorio di degustazione su prenotazione al tel. 334 9790207 o per e-mail a . Contributo di € 5,00 per persona. Durata complessiva un’ora circa
Alle 15  “Chi è il dendrologo?” L’agronomo Daniele Zanzi, che si definisce “avvocato d’ufficio degli alberi”, racconta il ruolo che ha svolto in una vita di lavoro per la salute e la salvaguardia degli alberi e quanta strada dobbiamo ancora fare per imparare a convivere con loro, riconoscendone la loro importanza. In dialogo con Tiziano Fratus.
Alle 15,30 “Alberi, tannino ed economia circolare”. Conversazione con Stefano Battaglia di Silvateam e presentazione del libro “I gusti e i colori del mondo. Una storia naturale dei tannini dall’ecologia alla salute” del biologo francese Marc André Selosse (Ed. Nuova Trauben, 2021).
Alle 16 “Speciale alberi & bambini”, laboratorio creativo Alberi da inventare. Lo scrittore Tiziano Fratus presenta il suo nuovo libro per bambini “Manuale per giovani inventori di alberi e foreste” (Gribaudo, aprile 2023) e poi conduce un laboratorio creativo con gli ospiti della manifestazione. Per bambini dagli 8 agli 80 anni.
Alle 16,30 “L’arte di rappresentare gli alberi”. Presentazione con l’autore Alberto Bernardelli del libro “Un quadro accanto. Cento alberi da artista” (Editoriale Sometti, 2022). “Cartoline” di un sociologo-libraio che racconta 100 opere pittoriche di tutti i tempi in cui gli alberi svolgono il ruolo di protagonisti o comprimari.
Alle 17,15 “Gli uccelli amano gli alberi di chi ama gli uccelli”. Presentazione della riedizione del libro “Birdgarden. Il giardino naturale e i suoi ospiti” di Angela Zaffignani (Mattioli 1885, gennaio 2023).
Corso di creazione di un kokedama a cura di Simonetta Facoetti “Miss kokedama” in programma alle – 11- 15-16 allo lo stand di Simonetta nel parco. Il costo è di € 10,00 e include i materiali e la pianta per comporre il kokedama. Prenotazione 338.2185087 include i materiali e la pianta per comporre il kokedama.
Prenotazione 338.2185087;


DOMENICA 8 OTTOBRE
Alle 10 “Tutto nasce da un melo kazako”: come la mela di Sievers dei boschi del Kazakistan è diventata la mela domestica in migliaia di varietà. Incontro con Giannina Vizzotto, docente di Colture arboree e Filiere delle produzioni vegetali sostenibili all’Università di Udine e presentazione del libro, di cui è coautrice, “Il tempo della mela. Ricette e profumi in Friuli Venezia Giulia” (Ed. Forum, giugno 23)
Corso di creazione di un kokedama a cura di Simonetta Facoetti “Miss kokedama”, in programma alle 10, 11 15 e 16 nello stand di Simonetta nel parco. Il costo è di € 10,00 e include i materiali e la pianta per comporre il kokedama. Prenotazione 338.2185087
Alle 11 l’incontro “Mele marchigiane, biodiversità e impollinatori”. L’autrice del libro “Ronzii”, Giovanna Olivieri, racconta le sue passioni di naturalista, le mele del suo territorio e le ragioni per cui conservare la biodiversità e favorire gli insetti pronubi.
Alle 12, alla postazione nelle stalle “Piselli e biodiversità”. Come ricerca, coltiva e conserva un patrimonio di piselli un esperto di legumi. Conversazione con Massimiliano Nunziata e visita guidata ai semi della sua collezione.
Alle 12,30 “Aperitivo tra le patate”. Da dove vengono, quante ce ne sono, che colore e sapore hanno, come si conservano e moltiplicano le patate? Sorseggiando un buon bicchiere di vino e sgranocchiando stuzzichini che onorano il tubero più diffuso al mondo, la narrazione del chiavarese Fabrizio Bottari, da molti anni occupato a coltivare 300 varietà di patate sulle montagne della Val d’Aveto (GE).
Alle 14 laboratorio pratico nello stand dell’Associazione Botanica Giardini Caneva Concia e conservazione dei semi di pomodoro con la guida degli esperti Maurizio Lunardon e Mariarosa Castelletti. Il mondo dei pomodori è molto più vasto di quello che appare dai frutti in vendita al supermercato. Tutti possono collaborare alla biodiversità della specie Lycopersicon esculentum partendo da un frutto di cui conservare i semi.
Alle 15 “La Romagna, i suoi frutti tradizionali, l’alluvione e le frane”. L’agronomo Stefano Tellarini racconta la biodiversità della frutta tradizionale romagnola e fa il punto dei danni subiti dalla sua terra con l’alluvione e le frane di metà maggio, chiedendo di non dimenticare: in molti casi il territorio non potrà riprendere il suo aspetto e la sua produttività che tra 10 o 20 anni. Durante i due giorni di manifestazione con diverse modalità saranno raccolti fondi a favore di chi in Romagna ha perso tutto a causa dell’alluvione.
Alle 16 “Quel russo eroico, pioniere della biodiversità”. Presentazione del libro ”Il genio dei semi. Nikolaj Vavilov pioniere della biodiversità” di Peter Pringle prefazione di Carlo Petrini, Donzelli maggio 2023
Alle 16,30 “Semi”, monologo teatrale di Stefano Panzeri su testi di Francesca Marchegiano e musiche di Francesco Andreotti. La vita di Nicolaj Ivanovich Vavilov, agronomo e genetista russo (1887-1943) che ha dedicato la vita allo studio delle piante coltivate con lo scopo di risolvere la fame nel mondo, ha raccolto semi da tutto i continenti in 180 spedizioni e ha creato nel 1926 la Stazione Sperimentale di Pavlovsk a 30 km a sud di San Pietroburgo, il primo campo catalogo mondiale di piante e semi, ora dedicato a lui. Eppure Stalin lo lasciò morire di stenti in prigione. Il monologo ha vinto il bando InsOrti a Bologna nel 2021.

ESPOSIZIONI
Zucche di Piozzo - CN a cura di Maria Cristina Pasquali
Viti e uve dalla collezione ampelografica di Grinzane Cavour - CN a cura di Anna Schneider,
Solanacee che famiglia! a cura di Maurizio Lunardon e Associazione Giardini Caneva (SP)
Riso italiano a cura di Natalia Bobba e Associazione Donne e riso (VC)
Frutti e ortaggi dell’Emilia Romagna a cura di Enzo Melegari dell’Ass.ne Agricoltori Allevatori Custodi di Parma, Stefano Tellarini
Fagioli e piselli a cura di Max Nunziata, collezionista
Funghi a cura di A.U.S.L. di Piacenza, Ispettorato Micologico
Grani antichi a cura di Claudio Grossi, agricoltore
“Alberi dell’Emilia Romagna” mostra fotografica di Luca Zampini. Parte del ricavato delle stampe fineart in vendita è destinato agli aiuti per la Romagna dopo l’alluvione.
Le zucche di stoffa dell’artista Barbara Richards. Parte del ricavato dalla vendita sarà destinato agli aiuti per la Romagna dopo l’alluvione.

ATTIVITÀ PER I GIOVANI VISITATORI
Orticello d’autunno: seminare ravanelli, rucola ed altro col professor Aspetti e allievi dell'Istituto Raineri di Piacenza
Fare piantine nuove di piante grasse. Paolo Parlamento
Quante cose si fanno con i semi di zucca! Maria Cristina Pasquali
Disegniamo insieme l’albero di Munari (prenotazione ) Daniela Passuello
In entrambi i giorni il magico Ludobus di Barbara e Franco metterà a disposizione i giochi della tradizione
Orari: sabato 7 e domenica 8 ottobre, dalle 9.00 alle 18.30.

Informazioni utili

L’ingresso a I Frutti del Castello è con biglietto unico, al costo di 10 euro a persona. Omaggio per i ragazzi fino a 14 anni e disabili non autosufficienti.
Ridotto con prevendita, per over 75, gruppi di 15 persone e soci Touring Club: 8 euro.
I visitatori della manifestazione potranno disporre di: Ampi parcheggi, Punto ristoro e caffetteria e Area deposito merci acquistate
Link cartella immagini: https://bit.ly/IFruttidelCastello

I contatti
I Frutti del Castello
Tel. 3349790207
E-mail:
Sito Web: www.fruttidelcastello.it
Castello di Paderna
Tel. 0523511645
E-mail:    

Pubblicato il 27 settembre 2023

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Il pedagogista Dotti parla di educazione partendo dalla figura biblica di San Giuseppe

 luppi

Al Liceo Gioia di Piacenza, un gruppo di docenti, nel corso di aggiornamento, organizzato dall’Ufficio della Pastorale Scolastica diocesano, il 25 settembre, si è riunito per un incontro con Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale, noto in tutta Italia per la sua visione innovativa sull'educazione e il suo impegno a promuovere il benessere della comunità. Nato a Bergamo nel 1963, Dotti è sposato con Monica e ha quattro figli. Oltre al suo ruolo di docente a contratto all'Università Cattolica di Milano, ricopre la carica di presidente di "È.one Abitarègenerativo" e di amministratore delegato di "On impresa sociale". In passato, ha anche servito come consigliere delegato e presidente di Cgm e di Welfare Italia, e ha scritto numerosi libri che hanno influenzato il pensiero educativo contemporaneo.

Educare: un atto di speranza

Durante l'incontro, Dotti ha affrontato il tema dell'educazione, prendendo spunto dalla figura biblica di San Giuseppe. Ha sottolineato che l'educazione non può essere ridotta semplicemente all'istruzione, né può essere circoscritta al mero funzionamento delle cose. Secondo lui, viviamo in un'epoca in cui siamo tutti vittime di ciò che ha definito il "Tecno scientismo", una sorta di nuova religione capitalista gnostica dalla quale dobbiamo cercare di fuggire.
Per Dotti, educare è un atto di speranza nella capacità concreta di una comunità di impegnarsi nell'educazione dei suoi membri. Ha sottolineato che la prima postura educativa che dobbiamo adottare è quella di "benedire la nostra fragilità", ossia parlare positivamente di ciò che non riusciamo a fare e delle sfide che incontriamo nel nostro percorso. In altre parole, l'educazione dovrebbe essere un processo di sostegno e di incoraggiamento, piuttosto che di giudizio o valutazione.
Un punto chiave sollevato da Dotti è che gli educatori, secondo i due codici di paternità e maternità, devono prima di tutto identificarsi come persone singolari e plurali. Questo significa che devono comprendere e abbracciare la propria unicità e diversità prima di poter aiutare gli altri a fare lo stesso. L'educazione, secondo Dotti, dovrebbe essere un processo di crescita personale e collettiva, in cui sia gli educatori che gli educandi imparano e crescono insieme.

Il trauma, il sogno e l’azione

San Giuseppe, padre di Gesù, è stato al centro delle riflessioni di Dotti che ha evidenziato come i passaggi fondamentali della vicenda esistenziale e spirituale di Giuseppe sono: trauma, sogno, azione.
“Noi oggi - ha affermato il pedagogista - siamo tutt’ora immersi nel trauma. Il punto è che, dopo il trauma, nella vita di Giuseppe segue il sogno e, dopo il sogno, un’azione, un’azione trasformativa. Si potrebbe dire che quella di Giuseppe è proprio la dinamica della trasformazione. È la dinamica attraverso cui egli diventa padre. Perché padri lo si diventa, non lo si è automaticamente, solo perché si è genitori biologici. Non per nulla ci sono straordinarie storie di paternità generativa, che non passano per forza dalla strada della genitorialità biologica. La storia di Giuseppe - ha evidenziato Dotti - è il simbolo di tutte queste storie. Il primo trauma di Giuseppe è la gravidanza di Maria, che per lui è né più né meno che un tradimento bello e buono; un tradimento delle sue attese, dei suoi sogni, delle sue speranze. Nel trauma Giuseppe si addormenta, cioè si abbandona. Pare come accettare che ad arrovellarsi dentro il trauma…non ne viene fuori; una spiegazione non c’è. Si addormenta e sogna. Nel sogno - ha sottolineato Dotti - incontra l’angelo del Signore che non gli risolve il problema, non gli cambia la realtà, semplicemente gli chiede di guardare le cose da un altro punto di vista. Lì Giuseppe comincia già a diventare padre. Dopo il sogno, prendendo Maria “con sé”, Giuseppe cambia il suo rapporto con Dio e con la Legge. Era un uomo giusto, ma dopo il sogno la sua giustizia è oltre la legge. Diventa “giusto” non in nome della legge, ma in nome dell’amore. La vera giustizia è sempre una giustizia in nome dell’amore, quindi costringe costantemente il diritto, la legge a cambiare. Giuseppe non consegna il figlio al re. Così come prima non aveva consegnato l’amata Maria alla legge della Torah. Giuseppe abbandona la sua religione, la sua lingua, la sua cultura, il suo lavoro, le sue tradizioni per non consegnare il figlio ad Erode.
C’è un terzo trauma nella vita di Giuseppe, - ha continuato il pedagogista - dopo che si era “sistemato” in Egitto, il segnale ricevuto in sogno è: devi tornare a casa tua. Pensa di tornare a Gerusalemme, ma gli viene detto di tornare a Nazareth, dove Gesù vivrà la sua infanzia con il padre.

Lo smarrimento di Gesù

L’altro episodio fondamentale nella vita di Giuseppe - ha rimarcato Dotti - è quando Gesù dodicenne, in un pellegrinaggio a Gerusalemme, viene ritrovato nel tempio dopo tre giorni. Questo avvenimento ricorda a Giuseppe di avere un altro Padre. Perché tutti i padri sono adottivi ed affidatari: nessun figlio è proprietà del padre. Il vero padre è Dio, e per i non credenti, la vita, il mistero... La pagina dello smarrimento di Gesù e del suo ritrovamento è per noi sconvolgente. Giuseppe e Maria avevano perso Gesù e cominciano a cercarlo solo ventiquattro ore dopo, e lo trovano dopo tre giorni. Un po’ angosciati, è vero, ma tutto sommato sereni: erano in pellegrinaggio, in una carovana comunitaria, contavano sulla comunità. Qualcosa che oggi, purtroppo direi, è quasi impensabile.

La paternità nell’amore

Dentro questo percorso di riflessione a me è capitato di scoprire - ha affermato il pedagogista - la figura di Giuseppe di Nazareth che fino a qualche anno fa per me non significava granché. Credo che la figura di Giuseppe raccolga, nella sua avventura di padre, proprio ciò a cui un padre non può rinunciare, cioè all’amore. Noi oggi abbiamo dell’amore un’idea molto emotiva, molto sentimentaloide, direi da telenovela, legato ad elementi di istantaneità e di emotività. La paternità richiede la responsabilità di compiere la legge e di andare oltre la legge: la giustizia in termini umani non basta, non basterà mai. Non basta che ci nascondiamo dietro a delle regole, o che siamo obbedienti a delle regole: servono le regole, ma solo se indicano qualcosa che va oltre. Ci sono molti momenti nella vita dei padri e delle madri, nella vita familiare e coniugale, nella vita comunitaria in cui bisogna trasgredire le regole per custodire il mistero e il sogno del figlio.
Nella vita di Giuseppe - ha concluso Dotti - dopo ogni sonno, ogni sogno, c’è stato un risveglio, segnato da un nuovo cammino. Forse anche per noi, “transmillenari” come Giuseppe, che nei primi vent’anni di questo millennio abbiamo attraversato e stiamo attraversando flagelli e disgrazie che ci fanno pensare alle piaghe d’Egitto, questa è la sensazione che proviamo dentro il sussurro o il grido di una speranza tenace, di una voglia di vivere da uomini nuovi in un mondo nuovo”.

Nuove prospettive nell’insegnamento

L'incontro con Johnny Dotti ha ispirato i docenti presenti a riflettere sulla loro pratica educativa e a considerare nuove prospettive sulla formazione delle generazioni future. La sua visione ha messo in luce l'importanza di una comunità impegnata nell'educazione e di un approccio positivo e empatico verso le sfide che si affrontano nella vita di ogni giorno.
In un'epoca dominata dalla tecnologia e dalla corsa al successo, le parole di Johnny Dotti hanno ricordato ai docenti l'importanza di costruire relazioni significative, di abbracciare la propria umanità e di coltivare una visione più ampia dell'educazione che va oltre l'istruzione formale.

Riccardo Tonna

pubblicogioia

Nelle foto: in alto, da sinistra, Claudio Ferrari, Jonny Dotti e Francesco Luppi; sopra, i docenti presenti al'incontro promosso dalla Pastorale scolastica della diocesi.


Pubblicato il 26 settembre 2023


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