Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Tumore al seno, sale al 73% l’adesione allo screening

Tumore al seno aumenta screening

In Emilia-Romagna lo screening gratuito per il tumore della mammella continua a registrare risultati importanti, con un’adesione al 30 giugno 2025 del 73% (in ulteriore crescita rispetto al 71% del 2023) e, per le donne tra i 45 e i 74 anni che aderiscono, un calo della mortalità del 56% e del 26% per le forme avanzate di carcinoma mammario. Dati che sono frutto dell’impegno di tutti, come è stato ribadito oggi pomeriggio in Regione a Bologna dal presidente, Michele de Pascale, e dall’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, durante l’incontro con la delegazione regionale di Europa Donna Italia, dal 1994 impegnata nella tutela dei diritti delle donne su prevenzione e cura del cancro al seno. Un’ occasione per presentare anche il valore e l’impatto sociale generato dalle associazioni di pazienti con tumore al seno in Emilia-Romagna e rinnovare il dialogo con le Istituzioni regionali.

“La Regione Emilia-Romagna - ha sottolineato de Pascale - ha fatto della prevenzione gratuita un punto di forza della sanità pubblica. I dati confermano che la strada che stiamo portando avanti è quella giusta, che dobbiamo continuare a investire e a rendere ancora più capillare la rete. Dobbiamo permettere alle donne di poter accedere sempre più facilmente agli screening. Il nostro impegno, anche grazie alla preziosa collaborazione con Europa Donna, è di migliorare i servizi e l’assistenza alle donne, per accompagnarle in modo sempre più efficace lungo tutto il percorso di prevenzione, cura e follow up”. “La prevenzione – ha aggiunto Fabi - è un gesto semplice che può cambiare la nostra vita. Nella nostra regione grazie allo screening mammografico la mortalità è drasticamente ridotta, ma la prevenzione permette anche percorsi di cura meno invasivi. Insieme ad associazioni come Europa Donna siamo chiamati a promuovere la cultura della prevenzione per una migliore qualità della vita delle nostre comunità”. “Europa Donna è nata trent’anni fa da un’idea del professor Umberto Veronesi, con l’obiettivo di tutelare i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. Oggi- le parole di Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia- siamo presenti in 47 Paesi dell’Europa allargata, e il nostro impegno parte dal territorio, attraverso il dialogo costante con le associazioni di pazienti, le società scientifiche e le istituzioni. Siamo lieti di essere qui oggi per rafforzare l’alleanza tra chi governa la sanità a livello regionale e la società civile, nell’interesse della salute delle donne”.

Dal 2019 Europa Donna svolge annualmente, con il supporto metodologico di PwC Italia, una ’Analisi del valore sociale generato dalle associazioni di volontariato del tumore al seno’ a livello nazionale e regionale per fornire una panoramica dell’operato delle associazioni e quantificare il loro impatto sulla comunità. L’ultima edizione dell’Analisi presentata oggi in Regione evidenzia come le associazioni dell’Emilia-Romagna abbiano inciso concretamente sulla vita delle donne e dei loro familiari. Nel corso dell’anno sono stati raccolti oltre 5 milioni di euro, risorse che hanno permesso anche l’acquisto di strumentazioni diagnostiche e di supporto alla cura. Nel 2024 le associazioni dell’Emilia-Romagna hanno inoltre potuto contare su 1.094 volontari attivi, un numero in crescita rispetto all’anno precedente, segno di una rete solida e sempre più riconosciuta sul territorio. Tra le proposte presentate, la partecipazione alla commissione di monitoraggio delle Breast Unit regionali, con l’obiettivo di rendere più strutturato il supporto psico oncologico e riabilitativo per le pazienti; la partecipazione al gruppo di lavoro per l’aggiornamento del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (Pdta) del tumore della mammella e, infine, la riduzione dei ritardi nel percorso di ricostruzione al seguito di mastectomia. In Emilia-Romagna sono tre gli screening gratuiti a disposizione per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. La mammografia, annuale nelle donne fra i 45 ed i 49 anni e con mammografia biennale fra i 50 e i 74 anni, riguarda oltre 900mila donne residenti e domiciliate in Emilia-Romagna. Sono circa 350mila le donne che si sottopongono alla mammografia, con una cadenza annuale per la fascia d’età 45-49 anni e biennale tra i 50 e i 74 anni; di queste, circa 20.000 eseguono approfondimenti diagnostici che permettono di identificare un tumore al seno in oltre 1.800 donne.

Pubblicato il 28 ottobre 2025

Ascolta l'audio

A Pecorara per i 50 anni di Avis premiati i donatori

 Pecorara Avis premiati

Era il 16 ottobre 1975 quando nel Cinema parrocchiale di Pecorara si riunirono un gruppo di donatori che diedero vita a una locale Sezione Avis che video come primo presidente Alberto Zambambieri che rimase in carica fino al 1999. Nei giorni scorsi, nel piccolo paese dell’Alta Val Tidone, si sono voluti così celebrare i 50 anni del prezioso sodalizio, ripercorrendone la storia attraverso l’impegno costante di questi cinque decenni in cui l’attività si è progressivamente ampliata anche ai comuni limitrofi in un costante impegno per il territorio. “Solidarietà, generosità e vicinanza al territorio sono i valori in cui si riconosce l’azione dell’Avis – ha sottolineato Michela Picchioni, al secondo mandato da Presidente dopo aver raccolto il testimone da Adriano Baldini che ha svolto l’incarico tra il 1999 e il 2021 – In questi 50 anni tutti i volontari che hanno prestato servizio nell’Avis Alta Val Tidone lo hanno fatto mettendo al centro il bene del prossimo ed è con questo impegno che proseguiremo anche nei prossimi anni”.

Dopo aver ringraziato tutti gli iscritti e i volontari con un pensiero particolare ad Alpegiani Massimo che dall’inizio ricopre la carica di Segretario, Michela Picchioni ha salutato e ringraziato per il prezioso e costante sostegno il Sindaco Franco Albertini che ha rivolto ai presenti un breve saluto, ringraziando “tutti per il fondamentale contributo che offrite. L’associazionismo, in particolare in un campo così delicato come il sociale, è un sostegno fondamentale per l’azione dell’Amministrazione e in generale per la nostra comunità”. Prima delle premiazioni è intervenuto per un breve saluto anche il Presidente provinciale dell’Avis, Giovanni Villa che ha apprezzato il fermento della sezione locale del sodalizio.
Sono quindi state consegnate le benemerenze ai donatori che si sono distinti per costanza e generosità, in base al traguardo di donazioni raggiunte, partendo da Mariagrazia Spatafora e Ariannna Varesi. A seguire Massimiliano Botta e Davide Sposini, fino a Corsi Francesco, Ferrari Veronica, Ferri Laura, Labirinti Matteo, Pareti Marco.
A Luca Ferrari il riconoscimento d’oro e a Ermanno Ferri quello oro e diamante che premia le 120 donazioni.
Sono state poi consegnate due benemerenze speciali a due donatori che si sono distinti per costanza e generosità, segno tangibile di riconoscimento per chi ha fatto del dono un impegno di vita: Albertini Franco con 155 donazioni e Pozzi Enrico con 157 donazioni Nella serata che celebrava i 50 anni di attività dell’Avis Alta Val Tidone non potevano mancare un riconoscimento speciale al primo presidente Alberto Zambarbieri ritirato dalla moglie Erminia e ad Adriano Baldini, oltre che al segretario Massimo Alpegiani.

Nella foto, i premiati Avis a Pecorara.

Pubblicato il 28 ottobre 2025

Ascolta l'audio

Nuovo progetto per gli anziani alla Casa San Camillo

nastro copia


È stata inaugurato il 27 ottobre alla Casa Residenza per Anziani “San Camillo” in Stradone Farnese a Piacenza il progetto “Mi ritorna in mente: l’arte del ricordo”, realizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nell’ambito del Bando Anziani, e in collaborazione con la Cooperativa Sociale Auroradomus. L’iniziativa, rivolta a persone con Alzheimer e demenze, ha visto la realizzazione di nuovi posti letto, ambienti arredati e pensati per stimolare memoria e autonomia, attività all’avanguardia per gli ospiti e incontri di supporto per i familiari, con l’obiettivo di coniugare cura, relazione e innovazione sociale. Il progetto ha permesso l’innalzamento dei posti letto da 28 a 30 nella struttura, destinati alle persone con decadimento cognitivo.

Il grazie alla Fondazione
Il grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, rappresentata dal presidente ing. Roberto Reggi, è stato espresso dal presidente della Fondazione Cerati don Federico Tagliaferri, dal suo predecessore don Giuseppe Basini, oggi vicario generale della diocesi, e da Daniela Chinosi, direttrice della filiale di Piacenza della Cooperativa Sociale Auroradomus, la quale ha sottolineato che le relazioni sono il primo veicolo di cura. Il prossimo anno - ha annunciato il presidente Reggi - è previsto un ulteriore bando Anziani che sarà incentrato sull’innovazione tecnologica.

 stanza copia


Unire le risorse
La dott.ssa Anna Maria Andena, direttrice del distretto della città di Piacenza dell’ASL, ha sottolineato che, nell’attuale crisi della natalità (“l’inverno glaciale”, ha detto) occorre rafforzare la rete attorno agli anziani. La sindaca Katia Tarasconi, reduce dall’incontro con l’atleta piacentino Andrea Dallavalle, medaglia d’argento ai recenti mondiali di atletica di Tokyo, ha sottolineato la presenza del Comune accanto a tutte le generazioni, dai giovani agli anziani. Il vescovo mons. Adriano Cevolotto, nel dare la benedizione alle nuove strutture, ha posto l’accento sull’importanza di non lasciare indietro nessuno di coloro che sono nella necessità. Il mettere insieme le risorse - ha concluso - arricchisce la comunità.

Nelle foto, dall'alto: il taglio del nastro alla alla Casa Residenza per Anziani “San Camillo; una delle nuove stanze create per i malati di Alzheimer, pensate per custodire i ricordi legati alla vita degli ospiti. 

Pubblicato il 27 ottobre 2025

Ascolta l'audio

Dallavalle, dall’argento di Tokyo agli studenti piacentini: «Sono maturato grazie alle sconfitte»

dallavalle

“Sono orgoglioso di essere un esempio per i ragazzi che si allenano al campo Dordoni, cerco di dimostrare loro che lavorando in modo corretto si possono raggiungere tutti i sogni. Per fare bene l’atleta e lo studente serve disciplina”. Così il triplista piacentino Andrea Dallavalle, medaglia d’argento ai mondiali di atletica di Tokyo, agli studenti che lo hanno applaudito al PalabancaEventi di via Mazzini, durante l’incontro organizzato dalla Banca di Piacenza insieme alla Guardia di Finanza. Dallavalle è inserito nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle.

L’allenatore Buttò: “Puntiamo sempre a migliorare”

All’ex Palazzo Galli, nella mattinata di lunedì 27 ottobre, la sala era gremita di studenti dei licei sportivi degli istituti Respighi, San Benedetto e Marconi. Presenti le autorità civili, militari e sportive della provincia e il presidente Coni regionale Andrea Dondi. Dallavalle è stato intervistato dal giornalista Matteo Marchetti. “Quando sono atterrato sulla sabbia avevo già capito di aver fatto un buon risultato”, ha detto Dallavalle. In prima fila, insieme alle autorità, c’era anche il suo allenatore Ennio Buttò. “Mi conosce da quando sono nato – ha raccontato Dallavalle – e io mi ricordo di lui da quando ho memoria, abbiamo cominciato ad allenarci quando avevo circa 12 anni, quindi metà della mia vita l’ho passata sotto la sua guida. Avere un allenatore che ti conosce così bene, sa come ti comporti in gara, fa la differenza. Per me è fondamentale. Abbiamo passato momenti belli e meno belli, ma continuiamo a collaborare e spero di ottenere altre soddisfazioni sotto la sua guida”. “So che dal punto di vista tecnico Ennio è uno dei migliori – ha proseguito Dallavalle – i consigli che mi ha sempre dato vengono spesso imitati da altri atleti. L'importante è essere affiancati da persone di cui ci si fida”. Il coach Buttò ha poi preso la parola, alla domanda sul prossimo obiettivo la risposta è stata che “puntiamo sempre a migliorare”. Migliorare un argento mondiale significa, inequivocabilmente, puntare all’oro.

“Le sconfitte mi hanno fatto maturare”

Anche dopo l’argento mondiale, Andrea Dallavalle è tornato sulla “sua” pista d'atletica, quella del campo “Pino Dordoni” sulla strada Agazzana, a metà strada tra casa sua a Gossolengo e Piacenza. “È bello quando i bambini, che ancora sognano in grande, mi vedono come se fossi Richard Gere. La cosa che mi rende più orgoglioso è essere d'esempio per questi ragazzi, cerco di dimostrare loro che lavorando in modo corretto è possibile raggiungere tutti i sogni”. La celebrazione di un successo è la punta di un iceberg fatto di alti e bassi, Dallavalle ha ripreso una citazione di Julio Velasco: “Con una vittoria scrivi una pagina, con le sconfitte scrivi un libro”. “Mi sembrava una frase fatta - ha detto Dallavalle - ma invece è proprio così. Le sconfitte e le delusioni sono i momenti in cui sono maturato di più: ho capito quello che bisognava fare e come intervenire”. Il riferimento è al diciannovesimo posto alle Olimpiadi di Parigi nel 2024, che escluse Dallavalle dalla finale. “Fu una bella batosta - ricorda - perché l'obiettivo minimo era arrivare in finale, e invece sono arrivato diciannovesimo. Purtroppo, non sempre le cose vanno bene. Da quel momento sarebbero potute succedere due cose: o iniziare una striscia negativa, convincendomi di non essere in grado, o rimboccarmi le maniche”.

La laurea all’Università Cattolica

Durante l’incontro è stato ricordato che, oltre ai successi sportivi, Andrea Dallavalle è riuscito a laurearsi in Economia all’Università Cattolica di Piacenza. “È stato più difficile laurearti o vincere un argento ai mondiali?”, chiede il moderatore. “Forse l’argento”, risponde Andrea dopo un istante di dubbio. “Per fare bene l’atleta e lo studente serve disciplina – ha detto – a scuola e all’università, prima con la convenzione Coni (al liceo Gioia, ndr) e poi con la Dual Career, sono sempre stato aiutato”.

“Mai una parola fuori posto”

Prima dell’incontro, alcune delle autorità presenti hanno preso la parola per un saluto. Il moderatore Matteo Marchetti ha inquadrato l’evento come una celebrazione non solo dello sportivo ma soprattutto dell'uomo, ricordando come Andrea Dallavalle non abbia mai detto una parola fuori posto e non abbia mai cercato alibi dopo i risultati meno esaltanti. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza Massimo Amadori ha esaltato il percorso di vita di Andrea, fondato sull’impegno e sui valori. “Un risultato di prestigio non arriva mai per caso – ha affermato – dietro ci sono sacrifici e scelte coraggiose. Le Fiamme Gialle sono una comunità dove impegno, lealtà e spirito di squadra si intrecciano col servizio e col dovere. Vuol dire appartenere a una tradizione di eccellenza e responsabilità. Dietro ogni record e ogni medaglia c’è qualcuno che crede nello sforzo quotidiano e nell’onore di rappresentare il nostro paese in tutto il mondo. Con Andrea Dallavalle, Piacenza ritrova l'orgoglio e la passione dei cittadini migliori. Con la tua determinazione hai conquistato anche qualcosa che nessuna medaglia potrà dare: il nostro rispetto e la nostra stima”.

“Nessuno vi regalerà mai niente”

Il delegato provinciale Coni Robert Gionelli, che conosce Andrea da diverso tempo, ha ricordato la sua “disponibilità incredibile per partecipare ai nostri eventi di promozione sportiva per le scuole e agli eventi benefici e di solidarietà, nonostante i numerosi impegni agonistici. Dietro a un grande campione c’è una famiglia che ha trasmesso grandi valori che lui ha portato nello sport”. Lo stesso valore è stato confermato anche dalla sindaca Katia Tarasconi, che sull'esempio di Dallavalle ha lanciato un messaggio agli studenti: “Nessuno mai vi regalerà niente, se volete arrivare ai risultati dovete guadagnarvelo”. Sempre ai più giovani nel pubblico si è rivolto Andrea Dondi, presidente del Coni dell’Emilia-Romagna: “Questo 'signore' (Dallavalle, ndr) ha saputo giocare sullo strabismo: da una parte guarda allo sport, alla carriera e ai risultati, e dall'altra ha studiato e si è laureato. È una persona che ha saputo gestire la propria vita, rinunciando spesso al riposo e al divertimento”. La presidente della Provincia Monica Patelli ha ricordato l'incontro dell’anno scorso con tutti gli atleti che avevano partecipato alle Olimpiadi di Parigi, fra cui c'era anche Andrea Dallavalle. “Sei un grande esempio come ragazzo - ha detto - avere qui altri giovani che possono ascoltare il tuo vissuto può essere un grande esempio. Un giovane che dà esempio agli altri giovani è un valore incredibile”.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 27 ottobre 2025

Ascolta l'audio

Al Gioia, Respighi e Romagnosi le borse di studio della Banca di Piacenza

Massimo Paradiso Luca Bagato Paolo Rizzi
 
 

La Sala convegni di Confindustria ha ospitato la premiazione dei vincitori della borsa di studio “Politica economica e finanza”, con particolare riferimento ai dazi, riservata agli studenti delle scuole superiori di II grado di Piacenza, che hanno partecipato al corso di educazione finanziaria di Consob. Un’iniziativa denominata “Progetto Piacenza - L’educazione finanziaria a scuola”, giunta alla sua quarta edizione, coordinata da Eduardo Paradiso e promossa da Banca di Piacenza, FEduF, Consob, Università Cattolica in collaborazione con Confindustria e Banca d’Italia. Centocinquanta gli studenti presenti delle scuole Liceo Ginnasio M. Gioia, Istituto tecnico G.D. Romagnosi, Liceo L. Respighi. Gli esperti della Consob hanno formato i docenti delle scuole superiori, i quali a loro volta hanno in seguito avviato i corsi di Educazione finanziaria nei rispettivi istituti, utilizzando materiale fornito dalla Consob.
I lavori dell’intensa mattinata sono stati coordinati dal prof. Paolo Rizzi, del Laboratorio di economia locale della Cattolica e da Eduardo Paradiso. Interventi di saluto sono stati portati dal presidente di Confindustria Nicola Parenti («Siete il nostro futuro - ha detto rivolto agli studenti definendo l’iniziativa davvero importante - e fuori ci sono tante imprese che vi aspettano: imparate l’arte di ascoltare e quella della gentilezza»); dal presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna («Continuate a informarvi - ha sottolineato - perché è fondamentale per compiere scelte consapevoli; siamo una banca di territorio vicina alla gente e promuoviamo l’educazione finanziaria perché preferiamo avere clienti preparati, non avendo noi nulla da nascondere ed essendo una realtà trasparente, seria e sana»; dalla docente della Facoltà di Economia e Giurisprudenza della Cattolica, Franca Cantoni («Abbiamo in cantiere molti progetti rivolti ai nostri studenti per riempirne la valigia delle esperienze personali, cosiddette soft, altrettanto importanti rispetto a quelle tecniche»); dal direttore della Banca d’Italia Massimo Calvisi («Due i pilastri dell’educazione finanziaria: regole chiare per gli operatori bancari e consapevolezza rafforzata nella cittadinanza per fare scelte consapevoli»).
Il prof. Luca Bugato, dell’Università Cattolica, ha tenuto una breve lezione su “Dazi, movimenti di capitale e borse”, spiegando ai ragazzi come sono cambiati i rapporti di equilibrio mondiale nel corso degli anni a livello economico e geopolitico, analizzando le mosse strategiche delle grandi potenze: Stati Uniti, Cina, Russia. «Gli Usa - ha tra l’altro osservato - devono introdurre un secondo Piano Marshall se vogliono evitare che l’Europa vada a gravitare verso la Cina e l’Asia».

Gli studenti del Gioia premiati

Nella foto, gli studenti del Gioia premiati.


I VINCITORI
Ecco gli studenti premiati.
Per l’Istituto Romagnosi - Vincitori: Nichita Pismennii e Hartej Singh con l’elaborato “Politica economica globale”; Menzione Speciale agli allievi Simran Singh e Vanessa Stamenova per l’elaborato “Politica economica e finanza - Dazi Movimenti di capitali e Borse”.

Studenti del Romagnosi premiati con la preside Raffaella Fumi

Nella foto, gli studenti del Romagnosi premiati.



Per il Liceo Gioia - Vincitore: Anna Ambrogio, Asia Mendolicchio, Luigi Vannelli con l’elaborato “Dazi, spostamenti di capitale e Borse”; Menzione speciale alle studentesse Emma Luce Bosi, Sofia Marasso, Sara Ricetti per l’elaborato “Trade Wars”.

Per il Liceo Respighi - Vincitori: Laura Gandolfi, Sama Khatab, Shakira Marzaroli, Assia Zbair con l’elaborato “Politica, Economia e Finanza: dazi movimenti di capitali e borse”; Menzione Speciale agli allievi Jacopo Cadura, Francesco Magnani, Lorenzo Mona, Alessandro Noroni, Matteo Uggetti per l’elaborato “Politica Economia e Finanza”.

Studenti del Respighi premiati

Nella foto, gli studenti del Respighi premiati.


Alle tre scuole vincitrici, attraverso i presidi e gli insegnanti delle diverse scuole presenti, sono state consegnate dal presidente Banca di Piacenza Giuseppe Nenna le borse di studio messe a disposizione dall’Istituto di credito; a tutti gli studenti sono poi stati dati gli attestati di partecipazione di Consob. I ragazzi premiati hanno quindi presentato i loro elaborati, mentre i dirigenti scolastici (la prof. Raffaella Fumi per il Romagnosi, la prof. Cristina Capra per il Gioia, la prof. Elisabetta Ghiretti per il Respighi) sono intervenuti per un saluto e per ringraziare la Banca. La cerimonia ha visto anche gli interventi di Paola Soccorso, consigliere dell’Ufficio Studi economici della Consob («È necessario creare una comunità di apprendimento perché una cittadinanza educata finanziariamente è libera e autonoma»), e di Monica Rivelli, responsabile della Progettazione e sviluppo della FeduF («L’educazione finanziaria è l’ombrello per ripararci da giorni di “pioggia”»), entrambe collegate da Roma.
In chiusura c’è stato anche il tempo per un intermezzo musicale, protagonista uno studente con la chitarra.

Nella foto, in alto, da sinistra, Massimo Paradiso, Luca Bagato, Paolo Rizzi.

Pubblicato il 26 ottobre 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente