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I vincitori della 44ª edizione del Premio Valente Faustini

 

pcfaustini

Si è riunita presso la sede della Famiglia Piasinteina la giuria del Premio di poesia dialettale Valente Faustini per valutare le poesie e i racconti presentati alla 44ª edizione del Premio di poesia dialettale piacentina Valente Faustini. Premio realizzato in collaborazione con il Banca di Piacenza che lo sostiene fin dalla prima edizione, e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano ed il Patrocinio del Comune di Piacenza
La giuria composta da Andrea Bergonzi, Manrico Bissi, Lucia Favari, Fausto Frontini, Roberto Laurenzano, Enrico Marcotti, Francesco Mastrantonio, Paola Nicelli, Cesare Ometti, Donatella Pigozzi, Pietro Rebecchi, Pino Spiaggi e Franco Stampais.
Presente anche il razdur della Famiglia Piasinteina Danilo Anelli che ha la funzione di “garante” del lavoro della giuria, non partecipando alla votazione a  lui è demandato il compito di ricevere la corrispondenza dei concorrenti con gli elaborati, di predisporre le copie  degli elaborati stessi per i giurati assicurando l’anonimato degli autori (le poesie ed i racconti sono indicati con il solo titolo) e di custodire l’archivio con i dati personali dei partecipanti che vengono resi noti, limitatamente ai vincitori, solo al termine dello scrutinio dei voti. A questa edizione del Premio Faustini sono state presentate 21 poesie e 8 racconti.
La cerimonia di consegna dei premi si terrà sabato 18 marzo alle ore 16 presso la Sala Panini di PalabancaEventi, in via Mazzini 14, Piacernza.

Vincitori 44ª edizione

Sezione poesia

1° Premio a Fabrizio Solenghi
con “Summ mia social”

2° Premio a Anna Botti
con “L'estä ad San Martein”

3° Premio Anna Persi
con “Ma chi m' l'ha fatt fä da stüdiä l'ingles!?”

Premio Speciale Corrado Sforza Fogliani a Silvia Arfini
Con “I têimp növ e i pinsier vecc”

Premio speciale giuria a Cinzia Sinesi
con “Li figh'”

Premio speciale Luigi Paraboschi a Gianfranco Lamoure
con “Läcrima”    

Premio speciale Famiglia Piasinteina a Marino Beltrame
con “Anime”

Menzioni d’onore poesia

a Livio Barbato con “Al vul”

a Giovanni Boccuzzi con “Necòle e la lune”

a Renata Bussandri con “El Dio d'inco”

a Valter Callegari con “Piaseinsa in festa”

a Celestino Ferrari con “Al campsant”

a Francesco Ferri con “La solitudine nel progresso”

a Alfredo Lamberti con “Palandräna”

a Elena Lamberti con “La Carulina “

a Tiziana Meles con “L'Acquäri”

a Gionata Moreschi con “In dla Nür con me nonna”

a Eugenio Mosconi con “Ill bandier dal cör”

a Maria Re con “In pé, in sla scranna”

a Mario Schiavi con “    Un ram as sàlas”

a Rino Scrivani con “I nonn”

Sezione racconto

1° classificato Anna Botti
Con “L'Alexa la sta mäl!”

2° classificato Fabrizio Solenghi
con “Quaranta”

3° classificato Anna Persi
con “Al Tuscanein”

Premio speciale giuria a Alfredo Lamberti
con “La picula ad cavall da Pasquei anni 50”

Premio speciale Luigi Paraboschi a Rino Scrivani
con “La piscina”

Menzioni d’onore racconto

a Elena Lamberti con “Paesagg bucolich”

a Tiziana Meles con “Risurs dasmingà”

a Mario Schiavi con “Al fiò dal Ginu”

Nella foto, il monumento a Valente Faustini ai Giardini Margherita di Piacenza.

Pubblicato l'8 marzo 2023

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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