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Stefano Ghigna e Sara Gambazza alle Serate letterarie di Travo

serate

I prossimi ospiti delle Serate letterarie di Travo saranno lo scrittore piacentino Stefano Ghigna e l’autrice esordiente Sara Gambazza.
Mercoledì 19 luglio Ghigna racconterà il suo ultimo libro Saremmo andati a vivere nei boschi in dialogo con Elisabetta Fanzola, mentre Sara Gambazza presenterà il romanzo Ci sono mani che odorano di buono (Longanesi, 2023) giovedì 20 luglio, intervistata Valeria Depalmi. Entrambe le serate si terranno nella piazzetta dell’asilo di Travo alle ore 21,15 con ingresso libero.
Ricordiamo che la rassegna culturale intitolata alla scrittrice Giana Anguissola è promossa dal Comune di Travo in collaborazione con Educarte e Travo Libri, è patrocinata dal Ministero dei Beni culturali e dalla Regione Emilia-Romagna e sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Il romanzo di formazione di Stefano Ghigna

Saremmo andati a vivere nei boschi (Ed. Pontegobbo, 2022) è un romanzo di formazione ambientato nel primo, povero, dopoguerra che ha per protagonisti tre bambini di 10 anni, Nino, Livio e Luisa. I tre amici vivono in Val Perino e frequentano la quarta elementare a Bacchetti, un paesino di montagna con poche case e poche stalle. Trascorrono le loro giornate a contatto con la natura, liberi e autonomi come solo a quel tempo si poteva essere. La curiosità e lo spirito di avventura li spingono a fare tanti inaspettati incontri, alla scoperta dei misteri della vita, del sesso, e di luoghi sconosciuti. Ad aiutarli, la nonna Vigiona, il gatto Fiocco, gli antenati, gli angeli custodi.
Stefano Ghigna, insegnante in pensione, è nato nel cuore della Val Perino, tra le montagne piacentine. Ha scritto numerosi racconti e poesie in italiano e nel nativo dialetto, raccolti in varie antologie, ottenendo diversi riconoscimenti.

Storie di solitudine nel romarzo di esordio di Sara Gambazza

Il Cinghio, un quartiere difficile alla periferia di Parma, fa da teatro all’opera prima di Sara Gambazza, una storia di vite ai margini per le quali il riscatto arriva per vie inattese.
Un pomeriggio d’inverno, l’ottantenne Bina sta seduta per ore su una panchina al parco. Aspetta il nipote Fabio, che però non arriva. Marta, una giovane operaia dura e arrabbiata con la vita, la vede e la porta a casa sua. Quella che dovrebbe essere l’ospitalità di una notte, si trasforma in accudimento reciproco, di cui entrambe le donne hanno disperato bisogno Nel frattempo Fabio, che è finito nei guai per un affare di droga, trova rifugio da Genny, una ex prostituta che ora fa la cassiera in un supermercato. È braccato dalla banda che domina il quartiere e l’ha già riempito di botte. Genny, vittima di uomini che l’hanno solo maltrattata, si affeziona a Fabio e alle sue carezze.
Intorno a questi quattro personaggi ruotano altri comprimari: la guardia giurata Beniamino, amico d’infanzia di Marta e da sempre innamorato di lei; la vicina di casa Gianna, una quarantenne schizofrenica, che convive con una sorella immaginaria; la badante Ljuba che accudisce Maria.
In questo universo di povertà e solitudini, di fatica, freddo, soldi che non bastano mai, l’arrivo di Bina accende una scintilla nei cuori delle persone e risveglia l’amore e il bisogno di prendersi cura gli uni degli altri.
Sara Gambazza è nata a Parma e vive a Noceto, dove fa l’infermiera. Ci sono mani che odorano di buono, pubblicato da Longanesi nel 2023, è il suo primo romanzo.

Pubblicato il 17 luglio 2023

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