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Notizie Varie

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Le celebrazioni del 4 Novembre a Cadeo: una giornata per non dimenticare

01 Municipio

Una giornata di commemorazione, per non dimenticare. Una giornata per rendere onore a tutti i caduti delle guerre, nessuno escluso, ma anche una giornata di incontro tra generazioni, tra chi la guerra l’ha vissuta sulla propria pelle o l'ha sentita raccontare dai genitori e chi l’ha conosciuta solo sui libri a scuola.
Con questo spirito, anno dopo anno, prende vita a Cadeo la celebrazione del 4 Novembre, dove l’intera mattinata è stata dedicata alla commemorazione dei caduti di tutte le guerre, partecipata da amministratori, cittadini e dagli studenti di terza media dell’Istituto di Cadeo.
Una giornata resa possibile dal lavoro di squadra  tra  all'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della sezione di Cadeo, le Associazioni d'Arma, l'istituto comprensivo di Cadeo e l'Amministrazione Comunale.

Il tema della pace in prima linea

Tanti i moniti e le occasioni di riflessioni lanciati dalla prima cittadina di Cadeo, Marica Toma, in un tempo in cui la guerra è percepita molto vicina e sentita: “La maggior parte dei conflitti attuali non oppone stati, come accaduto invece nella prima metà del Novecento, secondo le Nazioni Unite. Protagonisti, oggi, sono soprattutto milizie politiche, bande criminali o gruppi terroristici internazionali. Le tensioni regionali irrisolte, il crollo dello stato di diritto, l’assenza delle istituzioni, le attività lucrative illecite e la mancanza di risorse ne rappresentano le principali cause. Il tutto aggravato dal peso dei cambiamenti climatici. L’evoluzione tecnologica ha favorito l’utilizzo di armamenti robotizzati, come nel caso dei droni, o dei cyberattacchi. Un contesto che, tra l’altro mette a dura prova la cooperazione internazionale, nonché la capacità di prevenire e risolvere i conflitti e così, i metodi di risoluzione tradizionali delle controverse diventano difficili da applicare, soprattutto quando i conflitti assumono dimensioni ampie, intrecciando tra loro problemi politici, socioeconomici e militari che travalicano spesso le frontiere geografiche. Ognuno di noi, nel nostro piccolo deve cercare di opporsi a questa concezione e impegnarsi perché le controversie ad ogni livello si risolvano democraticamente con percorsi che portino alla pace”.
Tema della pace in prima linea ma anche quello delle libertà, che la sindaca ha messo davanti agli occhi dei ragazzi raccontando dell’attivista iraniana Narges Mohammadi, insignita del premio Nobel per la Pace 2023: “Grande la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e la sua lotta per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti. Prendiamo esempio da questa donna coraggiosa e difendiamo anche noi sempre le nostre libertà conquistate così a duro prezzo dai nostri predecessori”.
I ragazzi di terza media, che hanno preso parte a ben tre tappe commemorative, hanno impreziosito la giornata con testi e riflessioni legate ai diritti umani oggi troppe volte violati.

Nella foto, la celebrazione del 4 Novembre a Cadeo.

Pubblicato il 9 novembre 2023

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A Ponte dell’Olio «I sapori del borgo»

LOCANDINA I SAPORI DEL BORGO post2023 01

Domenica 12 novembre si terrà a Ponte dell’Olio la XXIV edizione della Rassegna enogastronomica di prodotti tipici I sapori del Borgo, che proporrà, per tutta la giornata, buon cibo, prodotti di qualità e tanti eventi da gustare per trascorrere una domenica autunnale all’insegna del divertimento e della buona cucina.
La fiera che si svilupperà principalmente in Via Vittorio Veneto accoglierà stand provenienti da tutta Italia e ospiterà un’importante area degustazione: la Via del Gusto, dove sarà possibile assaggiare una molteplicità di cibi e bevande, acquistando un'apposita tessera e ritirando il proprio calice. Sia gli stand che la Via del Gusto apriranno alle ore 9 e resteranno per tutta la giornata, come, eccezionalmente, i negozi del paese.
Sarà presente anche un’ampia area ristoro attiva dalle 12, gestita dai ristoranti locali del borgo (Bar del Borgo in collaborazione con La Pastata, Bar del sole 2.0, Trattoria della Posta, Osteria Bar Gambero, Bar Palo in collaborazione con La Vaca Loca, Birreria La taverna del borgo), con menù studiati appositamente per la manifestazione. A fianco della mostra mercato si alterneranno diverse iniziative ed eventi collaterali.

Eventi

Alle ore 11 avverrà l’inaugurazione ufficiale della 24esima edizione de “I Sapori del Borgo” con l’esibizione del Corpo Bandistico Pontolliese e delle majorette nel cortile dell'ex-municipio in Via Vittorio Veneto. A seguire in piazza degli Alpini si procederà con il taglio e la vendita del salame cotto gigante.
Dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30 in Piazza I Maggio, le associazioni CFB Competition e Avis Ponte dell’Olio presentano “Val Nure Motor Show”, che offrirà ai presenti la possibilità di salire su un’auto da corsa. Parte del ricavato delle offerte di questo evento andranno in beneficenza all’Avis.
Il pomeriggio si aprirà alle ore 14,30 con la sempre attesa sfilata del Corpo Bandistico Pontolliese lungo tutta via Vittorio Veneto in un concerto itinerante.
Alle 15,30 sul sagrato della Chiesa di San Rocco ci sarà l'estrazione della tradizionale lotteria della parrocchia mentre nel Parco comunale di Villa Rossi l’associazione “Il Cassetto delle Idee” organizzerà la presentazione del libro “La compagna di vita non scelta” di Daniela Reggiori.
Alle 17,30 il programma si arricchirà del concerto del Coro Montenero, diretto dal maestro Mario Azzali, nella Chiesa di San Rocco.
La manifestazione terminerà alle ore 18,00 con la chiusura della Via del Gusto e l’elezione dell’Espositore coi Baffi. Per tutta la giornata in piazza degli Alpini sarà allestito uno spazio per i bambini con giochi gonfiabili.
E non mancheranno le caldarroste preparate dall'Associazione Nazionale Alpini, sezione di Piacenza, Gruppo di Ponte dell'Olio degli Alpini, lo stand dell'Associazione Genitori con una raccolta fondi per l’acquisto e l’affitto delle luminarie natalizie, promossa dai genitori della scuola materna e primaria di Ponte dell’Olio e supportati dalle maestre della scuola materna e da alcune della primaria.
Sarà inoltre possibile acquistare in diversi punti del paese il nuovo Calendario 2024 “Saluti da Ponte dell'Olio” realizzato grazie alla volontà e all'archivio di PierLuigi Valla e alla progettazione grafica di CoolTour, organizzatrice della manifestazione insieme alla cooperativa ValNure e al Comune di Ponte dell'Olio, il cui ricavato andrà a sostenere la Scuola Materna “Giovanni Rossi”.
Sarà dunque una giornata di profumi, aromi e colori ... un momento unico dove acquistare la qualità e il meglio dell'enogastronomia e dove passare una domenica fuori porta ricca di tradizioni e buon vivere.

Pubblicato l'8 novembre 2023

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«Ancora insieme» per Rompeggio. Spettacolo al Verdi di Fiorenzuola

Comunicato stampa. Teatro 11 novembre Ancora insieme per Rompeggio


 

Serata benefica sabato 11 novembre, dalle 21, al Teatro “Giuseppe Verdi” di Fiorenzuola d’Arda, che ospiterà lo spettacolo “Ancora insieme”, presentato dalla parrocchia di San Fiorenzo, con il patrocinio del Comune  ed in collaborazione con la compagnia teatrale “Comic club” e il gruppo musicale “InCanto libero”, diretto da Cristian Bugnola. Regia di Graziano Arlenghi.

Il progetto “I Care Rompeggio”

Il costo dei biglietti d’ingresso è di dieci euro: il ricavato andrà a favore del progetto “I care Rompeggio”, promosso da DiverCity (team di trenta ragazzi attivi nel territorio nazionale per la realizzazione di progetti di sostenibilità) e dalla parrocchia di Fiorenzuola d’Arda, comodataria di una casa del piccolo paese di Rompeggio nell’alta val Nure, utilizzata nel periodo estivo da diversi gruppi di ragazzi e che attualmente necessita di un significativo lavoro di ristrutturazione del tetto.

L’evento è stato presentato nella Sala dell’Orologio del Municipio di Fiorenzuola d’Arda, da Graziano Arlenghi, regista e attore della compagnia “Comic club”; da Cristian Bugnola, direttore del coro “InCanto libero”; da Roberto Antenucci, presidente dello stesso coro; da don Paolo Capra, vicario della parrocchia di San Fiorenzo, e da Massimiliano Morganti, Assessore alla cultura del Comune. Presenti inoltre, insieme a vari collaboratori nell’organizzazione e promozione dell’evento, anche il Ssindaco Romeo Gandolfi, il vicesindaco Paola Pizzelli e l’assessore Marcello Minari.
“Si tratterà di un varietà – ha esordito Graziano Arlenghi - che comprenderà scene comiche alternate a situazioni musicali, con coreografie, balletti ed estratti di musical: saranno due ore di cabaret all’insegna del divertimento e dell’allegria, con sketch comici e di prosa, alcuni interventi musicali del coro e la ciliegina sulla torta finale, la parodia comica del celebre musical «Sette spose per sette fratelli»”.
Arlenghi ha inoltre spiegato la scelta del titolo dello spettacolo, “Ancora insieme”: “Saranno ancora insieme la compagnia teatrale «Comic club» e il coro «InCanto libero», con cui da sei anni è in corso una proficua collaborazione; saremo ancora insieme perché è purtroppo mancata recentemente una nostra amica e collega attrice, e abbiamo voluto dedicare a lei questo spettacolo, come se fosse ancora con noi sul palco; saremo inoltre ancora insieme al pubblico perché grazie ad esso potremo raggiungere il nostro fine benefico”.

“Proporremo celebri brani energici ed allegri, all’interno del nostro vasto repertorio che spazia dalla musica pop al rock, dal jazz al blues, cercando di favorire il coinvolgimento del pubblico”, ha proseguito Cristian Bugnola. Parola quindi a Roberto Antenucci: “In un momento storico in cui regalare due ore di musica e divertimento fa la differenza, siamo particolarmente contenti e gratificati per lo scopo benefico dell’iniziativa: ci sono tutti gli elementi fondamentali per trasmettere serenità al pubblico”.

Rompeggio, un luogo caro a tutti i fiorenzuolani

Sul tema del progetto “I care Rompeggio” si è concentrato don Paolo Capra: “Rompeggio è un luogo caro a tutti i fiorenzuolani, dove si percepisce il passaggio di tante persone e di giovani in particolare: è giusto prendersi cura della casa, dove tante persone hanno lasciato un pezzo del proprio vissuto. Da tempo sono sorti problemi nella copertura della struttura: il progetto di rifacimento del tetto dell’edificio è già avviato, e ci siamo detti che questo evento potrà essere il primo tassello di un’opera importante”. Chiusura all’Assessore Massimiliano Morganti: “Per noi mettere a disposizione il teatro Verdi per un’iniziativa di intrattenimento è già un’opportunità in sé: farlo per sostenere una realtà importante per la nostra Comunità come la casa di Rompeggio, è un successo a tutto tondo”.

casa rompeggio col campetto

Pubblicato  l'8 novembre 2023

Nelle foto, la presentazione dell'evento e la casa con la chiesa di Rompeggio.

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Migliora l’offerta turistica di Piacenza con la riorganizzazione degli IAT

Allegato di posta elettronicaiatpc


Via alla riforma per la riorganizzazione degli uffici di informazione e accoglienza turistica di Visit Emilia, la destinazione turistica che abbraccia il territorio di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. La riforma, istituita dalla Regione Emilia-Romagna, declina, integra e modella i criteri e le modalità organizzative per la gestione dei servizi di informazione e accoglienza turistica e per il loro finanziamento, tenendo conto delle diverse esigenze dei visitatori, della propensione alla digitalizzazione dei servizi, e della sostenibilità economica.
Gli uffici di informazione e accoglienza turistica, grazie al coordinamento di Visit Emilia, sono stati identificati a seguito di bando pubblico. A partire dal 2024 ci saranno gli IAT R (Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica Reservation), che nelle sedi operative dei comuni o delle unioni dei comuni, oltre a svolgere attività di front office, si occuperanno oltre ad accogliere i turisti e fornire tutte le informazioni del territorio di riferimento, anche delle prenotazioni dirette dei servizi turistici e dei pernottamenti (escursioni, visite guidate, esperienze, biglietti di musei, spettacoli e trasporti), non solo della zona di riferimento, ma di tutta l’area vasta di Visit Emilia.

Gli IAT R saranno in tutto 7 di cui 3 a Piacenza: Piacenza, Castell’Arquato e Val D’Arda, Valnure e Valchero, Parma Welcome (per la città di Parma), Busseto e Terre Verdiane (il primo interprovinciale, che unisce 5 comuni), Colorno, Fidenza (Casa Cremonini).
Gli IAT, i quali svolgeranno gli stessi servizi di accoglienza e informazione,  ma senza attività di booking, saranno 11: Bobbio e Val Trebbia, Val Tidone e Luretta, Val di Taro – Ceno, Valli di Parma, Torrechiara e Val Parma, Fontanellato, Salsomaggiore Terme, Appennino Reggiano, Reggio Emilia Welcome (per la città di Reggio Emilia), Bassa Reggiana, Fornovo di Taro.
A questi uffici, si affiancheranno anche uno IAT digitale dedicato all’Appennino Reggiano, con piattaforma multimediale con la possibilità di trasmettere contenuti direttamente ai device personali dei turisti, e 6 Welcome Room, che funzionano come “self info-point”, i quali saranno posizionati in spazi coperti di libero accesso, per la consultazione di informazioni turistiche e il reperimento di materiali utili. Le sedi individuate sono: Valdarda per te a Fiorenzuola D’Arda, Visit Vigoleno a Vernasca, la Rocca dei Rossi a San Secondo Parmense, Informaturismo di Correggio, Fidenza Village, e Bedonia. Tutti questi uffici saranno riconoscibili con punti di informazione di Visit Emilia con il logo che identifica tutta la destinazione e la rete regionale.
«La riforma degli IAT è sicuramente positiva perché renderà il territorio dell'Emilia più professionale nell'accoglienza e nell'informazione a chi verrà a scoprirla - commenta il presidente di Visit Emilia Cristiano Casa -. Nonostante le normali difficoltà legate ad ogni cambiamento, i comuni hanno risposto in maniera molto proattiva, cercando di aggregarsi o comunque di organizzarsi nel miglior modo possibile, per rendere un servizio efficiente per i visitatori. Significa che il nostro territorio ha ormai la consapevolezza di voler diventare destinazione turistica, perché il turismo può essere un grande volano di sviluppo. Molto interessante che sia stato istituito uno IAT unico per le Terre Verdiane che vede il coinvolgimento sia di Comuni del Piacentino che del Parmense». Grazie alla riforma, infatti, i territori privi di uffici di informazione, ora avranno dei riferimenti, in modo che tutta l’area vasta di Emilia sia coperta da punti di informazione capillari. Visit Emilia, per agevolare la riforma, terrà dei percorsi informativi, per coordinare tutte le attività dei singoli uffici, in modo da potere nel tempo offrire informazioni di tutta la destinazione.

Pubblicato l'8 novembre 2023

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Welfare, cultura, università e formazione: la Fondazione «investe» 5,5 milioni nel 2024

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Welfare, cultura, istruzione e ricerca. Questi gli ambiti di intervento dell’attività istituzionale della Fondazione di Piacenza e Vigevano per il triennio 2024-26. Il 7 novembre a Xnl il presidente Roberto Reggi ha presentato al pubblico il Documento programmatico pluriennale (Dpp) e il Piano annuale dell’ente di via Sant’Eufemia approvato alcuni giorni prima dal consiglio generale. Nel triennio la Fondazione investirà 16,5 milioni di euro per le erogazioni, di cui 5,5 nell’anno 2024.

I numeri della Fondazione

Nella relazione economica e finanziaria la Fondazione dichiara un patrimonio netto di 382,5 milioni di euro, un totale attivo di 419,6 milioni di euro, un avanzo di gestione di 10,1 milioni di euro e una quota di risorse per l’attività istituzionale del 2024 pari a 5,5 milioni di euro. L’attività istituzionale dell’ente di via Sant’Eufemia si concentrerà sui temi evidenziati dal territorio: welfare (sostegno alla vulnerabilità; diagnosi e cura; anziani; minori e adolescenti), istruzione (alta formazione; ricerca scientifica, lavoro e innovazione; didattica per la scuola primaria e secondaria), arte e cultura (arti; patrimonio artistico), sport e benessere e ambiente.

La destinazione delle risorse

Le risorse per l’attività istituzionale dell’esercizio 2024 saranno pari a 5,5 milioni di euro, così distribuiti: un milione 375mila euro per Arte, attività e beni culturali; un milione 100mila euro per Volontariato, filantropia e beneficenza; 550mila euro per Assistenza agli anziani; un milione 320mila euro per Educazione, istruzione e formazione; 550mila euro per Ricerca scientifica e tecnologica; 550mila euro per Famiglia e valori connessi e 55mila euro per Altri settori.

Gli obiettivi 2024-26

I concetti fondamentali del prossimo triennio che attraverseranno settori e programma d’azione sono i seguenti. Inclusione sociale: ridurre divario e disuguaglianze che limitano le fasce più fragili, in condizioni disagiate, a partecipare alla vita sociale. Senso di appartenenza: identificazione e coinvolgimento dei singoli e dei gruppi nella comunità per sviluppare un modello virtuoso di partecipazione e confronto. Capacità di fare rete: l’unione delle forze che all’interno della comunità possono concorrere a produrre obiettivi di interesse collettivo. Innovazione e sviluppo: investire sulla didattica è funzionale all’avvio di percorsi innovativi e professionalizzanti, legati alle potenzialità del territorio. Circolazione delle idee: il confronto e lo scambio offerti dalle attività in ambito culturale e formativo, rappresentano un importante valore di crescita.

Tre ambiti di intervento

L’obiettivo prioritario per il welfare è l’housing sociale, che la Fondazione mette a disposizione in due luoghi della città di Piacenza: l’ex convento di Santa Chiara e l’ex Manifattura Tabacchi. Gli altri interventi riguarderanno l’inclusione lavorativa, la comunità energetica e il centro Negrone di Vigevano. Per istruzione e ricerca la priorità è mantenere l’attuale livello di supporto per Politecnico di Milano, Università Cattolica, Conservatorio Nicolini e Università di Parma per il corso di laurea magistrale in Medicine and Surgery. Gli altri interventi si concentreranno sulla didattica innovativa, sul progetto Youthbank e su percorsi tecnici specialistici. Quanto alla cultura, la circolazione delle idee è uno degli obiettivi delle linee strategiche: l’attività culturale dovrà essere aperta a tutti e per questo inclusiva; di stimolo per le riflessioni e quindi formativa; capace di creare aggregazione e dialogo e dunque utile al cambiamento sociale. Gli altri interventi sono quelli che riguardano Rete Cultura Piacenza, l’identità culturale e il consolidamento del progetto Xnl con l’aggiunta della musica, in collaborazione con il Conservatorio Nicolini, all’arte figurativa, al cinema e al teatro.

Studentato e centro per soggetti fragili a Santa Chiara

Lo studio Boeri Interiors guiderà la rigenerazione architettonica dell’ex convento, da trasformare in uno studentato e centro socio-riabilitativo per soggetti fragili immerso nella natura. Sarà a servizio di studenti e persone con disabilità e avrà un impatto positivo in ambito welfare e nello sviluppo dell’offerta universitaria, ma anche per la riqualificazione urbana di un’area in pieno centro storico.

Appartamenti all’ex Manifattura Tabacchi

Un intervento che si innesta sul tema della riqualificazione urbana di grande impatto è quello previsto per l’ex Manifattura Tabacchi. L’intervento della Fondazione è legato all’ingresso nel fondo immobiliare Estia social housing, grazie a uno stanziamento di 500mila euro. In oltre 58mila metri quadrati saranno realizzati più di 260 appartamenti, la metà dei quali di tipologia social housing.

Nuovo corso al Politecnico, sostenibilità alla Cattolica

A fianco del consolidamento del percorso di studi in Architettura ambientale, l’impegno principale della Fondazione per la sede piacentina del Politecnico di Milano sarà rivolto allo sviluppo di un nuovo corso di studi connesso all’Ingegneria dei materiali, per coniugare il tema del risparmio energetico alla creazione di figure professionali determinanti per le imprese locali. La collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore troverà ulteriore impulso attraverso i temi della sostenibilità agricola, della valorizzazione delle filiere vinicola e zootecnica, della limitazione al consumo di suolo: percorsi e temi che si innestano anche nel progetto di contrasto allo spopolamento di aree fragili, come la montagna.

Pensare contemporaneo e alta formazione

La prima edizione del Festival del Pensare contemporaneo ha posto le basi per il suo ritorno nel 2024. Una piattaforma per il pensiero critico che metta in dialogo generazioni diverse e con la quale ispirare un futuro più consapevole, in un ambiente di scambio di idee tra esperienze, conoscenze e discipline diverse. La Fondazione sosterrà le attività dedicate a scuole o pubblico adulto per l’avvicinamento e la mediazione alle arti contemporanee (figurative, cinema, teatro, musica), così come i percorsi più specifici (ad esempio, la Bottega di Cinema e Teatro) che offrano ai giovani occasioni concrete di alta formazione.

Persone, luoghi e tempi

Fra i temi d’azione ci sono le persone, i luoghi e i tempi. L’individuo è al centro dell’azione, per le persone gli obiettivi sono: inclusione (contrasto alla marginalizzazione dei più fragili), recupero (promozione dell’autonomia dei soggetti in situazione di difficoltà o a rischio di emarginazione sociale), crescita (ampliamento dell’accesso alle opportunità formative, promuovendo una didattica innovativa), empowerment (valorizzazione delle abilità personali e professionali), fare comunità (promozione della partecipazione attiva e responsabile alla vita sociale e comunitaria). Fra gli obiettivi per i luoghi, il contrasto alla vulnerabilità abitativa, l’housing sociale, la riqualificazione urbana, il contrasto allo spopolamento delle aree di montagna, il recupero del patrimonio artistico e storico, la creazione di nuovi spazi per l’aggregazione giovanile. Quanto ai tempi, la Fondazione si prefissa di offrire percorsi professionalizzanti in una prospettiva di integrazione sociale, riconoscimento e valorizzazione di identità culturali, anche in funzione della promozione del territorio, promozione di eventi e iniziative in grado di interpretare i nuovi linguaggi della contemporaneità, rafforzamento delle capacità progettuali e di attrazione di risorse delle realtà attive sul territorio.

Lo scenario globale

Le linee di indirizzo 2024-26 contengono le strategie entro le quali la Fondazione ha scelto di orientare la propria operatività nell’arco del prossimo triennio. Tra i principali elementi che caratterizzeranno i prossimi mesi del 2023 e il 2024 – scrive l’ente nell’introduzione del documento – l’inflazione, le banche centrali, il rischio di recessione e i rischi geopolitici. L’inflazione è il fattore di maggior rilevanza e che potrebbe condizionare in maniera significativa sia l’andamento dei mercati finanziari, sia quello delle principali economie mondiali. Le mosse restrittive di Banca centrale europea (Bce) e Federal reserve statunitense per contenere l’inflazione potrebbero portare a ulteriori aumenti dei tassi, anche se ormai c’è un certo consenso riguardo al fatto che il livello attuale abbia toccato (o quasi) il massimo di periodo. Le politiche monetarie restrittive hanno lo scopo di cercare di ridurre il più possibile gli effetti negativi dell’inflazione; tuttavia, ciò porta a un inasprimento delle politiche monetarie e, di conseguenza, a un maggiore costo del denaro. La rapida e imponente ascesa dei tassi ha determinato effetti negativi sia sulle famiglie, sia sulle imprese. I rischi geopolitici rappresentano la categoria più rilevante e imprevedibile. Gli eventi più significativi per l’area Euro saranno l’andamento della guerra in Ucraina, il conflitto scatenato in Medio Oriente nelle zone di Gaza e Israele, le tensioni fra Cina e Taiwan. Da monitorare nel novembre 2024, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Francesco Petronzio

LETTERA DEL PRESIDENTE

Con la redazione e l'approvazione del presente documento prende forma per la Fondazione di Piacenza e Vigevano un nuovo triennio di attività, contenuto in queste Linee di indirizzo, a loro volta declinate nel Piano Annuale 2024. Per l'immediato futuro, ci avviamo a chiudere l'esercizio 2023 con un patrimonio netto pari a oltre 382,5 milioni di euro e un avanzo di gestione - indispensabile a consentire l'attività istituzionale - di oltre 10.1 milioni di euro. Un dato significativo, migliore rispetto all'esercizio 2022, ma soprattutto se confrontato a quanto previsto dal DPP 23.

Dal punto di vista economico e finanziario, le Linee di indirizzo - elaborate analizzando gli scenari presenti e interpretandone per quanto possibile le proiezioni future - sono anche il risultato delle proposte avanzate al Consiglio di Amministrazione da parte del Consiglio Generale e dalle Commissioni Consultive per preservare e, possibilmente, incrementare il valore del patrimonio, attività molto complessa in periodi di elevata inflazione come quelli attuali.

Sono due, in particolare, le novità da sottolineare. In materia di investimenti finanziari, si è deliberato la sottoscrizione delle quote di alcuni fondi di private debt e di titoli obbligazionari con un rendimento annuo lordo di oltre il 4%, allineato agli attuali tassi di interesse.

L'altra novità è di tipo operativo: la decisione di stabilizzare la quota a disposizione per le erogazioni a 5,5 milioni di euro l'anno, evitando i picchi consentiti da introiti straordinari e le forti riduzioni causate da una negativa congiuntura dei mercati. Dare continuità alla quota di risorse a disposizione per le erogazioni consente di progettare al meglio l'attività a favore del territorio, organizzando in maniera più funzionale interventi che richiedono un sostegno di medio-lungo periodo. La funzione sussidiaria della Fondazione continuerà ad esercitarsi sostenendo progettualità di valore, in particolare nella fase di avviamento e consolidamento delle iniziative verso la totale autonomia.

La Fondazione assolve al ruolo di agente di promozione e trasformazione socio-economica, coniugando la funzione di salvaguardia con la capacità di far fronte ai cambiamenti in atto, a livello globale e locale. Poiché territorialità e ascolto sono obiettivi statutari, in tema di erogazioni anche questa volta abbiamo inteso rafforzare il legame con la comunità, grazie agli incontri con le istituzioni, gli stakeholder e le realtà attive sul territorio, in un percorso di stretto dialogo utile ad accorciare le distanze tra le sollecitazioni della collettività e l'attività istituzionale.

Nei prossimi mesi intendiamo consolidare le principali linee strategiche avviate con l'insediamento di questa governance. In particolare, saranno implementati l'impulso alla creazione di partnership per una co-progettazione che sia strumento per mettere in rete risorse tecniche, umane e finanziarie, e il ricorso ai bandi come modalità per focalizzare gli sforzi su interventi significativi. Inoltre, le emergenze dell'oggi ci spingono a metterci al servizio delle nuove generazioni, affinché possano affrontare al meglio cambiamento climatico e questione ambientale, trasformazioni sociali, evoluzione del lavoro e criticità nelle diseguaglianze e nella mancanza di coesione sociale.

Per questo, trasversalmente ai settori di intervento, la progettualità rivolta ai giovani avrà un rilievo peculiare. Il welfare è confermato come ambito predominante, ma non intendiamo trascurare né le spinte all'innovazione e alla ricerca, che sono uno strumento indispensabile di crescita, né il valore della cultura - ambito nel quale abbiamo avviato varie operazioni di sistema su vasta scala - che rappresenta l'ideale veicolo per la circolazione di idee.

Roberto Reggi,
Presidente Fondazione di Piacenza e Vigevano

Nella foto, Roberto Reggi presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Pubblicato l'8 novembre 2023

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