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Notizie Varie

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Il messaggio di pace del coro Vallongina da Salisburgo

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Il Coro Vallongina, diretto da don Roberto Scotti,  nella giornata di domenica 21 ha accompagnato, nella cattedrale di Salisburgo, la Messe Solennelle di Charles Gounod in onore di Santa Cecilia.  Una abbondante nevicata ha ammantato di bianco la città natale di Mozart. Con il gruppo valdardese hanno cantato solist, un coro estone e quattro salisburghesi. L'ottima organizzazione ha accompagnato i quattro giorni di trasferta della formazione diretta da don Roberto Scotti, che, da parecchi anni, dedica uno dei suoi appuntamenti ad una località oltre i confini nazionali. E così, dopo Croazia, New York, Mosca, Berlino, eccoli nella patria del genio musicale, W. Amadeus Mozart.

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"La musica non fa distinzioni nazionalistiche, mentre intorno a noi vediamo divampare gli odi e le guerre - dice don Scotti - noi portiamo la pace;  la musica è pace, nel nostro coro abbiamo voci piacentine, italiane e di nazionalità dell'Est Europa, nessuno è escluso".
È questo il messaggio lasciato e lanciato per l'ennesima volta da questi uomini e donne che fanno del canto corale una seconda ragione di vita, una passione che porta a contatto con altri popoli. 

Maria Vittoria Gazzola

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Nelle foto, il coro Vallongina a Salisburgo.

Pubblicato il 22 aprile 2024

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Aumenta leggermente la cassa integrazione nel Piacentino: +5%

Cassa integrazione


Sembra essersi esaurita anche con riferimento al ricorso alla Cassa Integrazione la fase di recupero dai minimi della pandemia. Se a consuntivo del 2022, infatti, la Cig risultava in provincia di Piacenza ancora in forte calo rispetto all’anno precedente, a consuntivo del 2023 le ore autorizzate hanno invertito invece la rotta, evidenziando una leggera crescita (+47mila circa) a confronto con il 2022 e raggiungendo quota 988mila. L’aumento (+5%), nonostante risulti in controtendenza rispetto al trend più virtuoso sperimentato a livello nazionale (-12,7%), è però modesto e comunque molto meno elevato di quello medio della regione (+26,3%), dove si sono registrati incrementi sostenuti della Cig in particolare a Modena e a Reggio Emilia, oltre che nelle province della Romagna più in generale.
La ripartizione in base alla tipologia di Cassa evidenzia per Piacenza 843mila ore autorizzate (pari all’85% del totale) relative ad interventi ordinari (a sostegno delle crisi congiunturali) e 145mila ore relative ad interventi straordinari (a sostegno delle crisi strutturali e delle riconversioni aziendali), mentre risulta azzerata la cassa integrazione in deroga (erano state circa 20mila le ore un anno prima). La Cig ordinaria registra una leggera diminuzione del 4% rispetto al 2022 (circa 34mila ore in meno), simile per intensità a quella nazionale (-3,5%); la Cassa straordinaria invece più che raddoppia (+226%), a fronte di un andamento lievemente crescente in Emilia-Romagna (+5%) e di una contrazione del 12% rilevata per l’Italia.

Osservando l’andamento mensile delle ore autorizzate, si può notare come gli incrementi più significativi del ricorso alla Cassa si siano verificati durante i primi sei mesi del 2023, da marzo in poi e con un picco a giugno (200mila ore, più del doppio rispetto ad un anno prima), mentre nella seconda parte dell’anno i livelli del 2022 sono stati superati solo ad agosto e novembre. Nel complesso, le ore autorizzate di Cassa Integrazione sono state 562mila nel primo semestre (+21% la variazione tendenziale) e 426mila nel secondo semestre, in contrazione del 10%.
A livello settoriale, la maggior quota di Cig (quasi l’80%) è stata assorbita dal comparto manifatturiero, con 775mila ore e con un’incidenza elevata al suo interno da parte del settore metallurgico/lavorazione dei metalli (circa 270mila ore), e delle industrie per la lavorazione dei minerali non metalliferi (212mila ore). La meccanica prosegue invece nel suo andamento discendente (da 228mila ore nel 2022 ad 83mila nel 2023), mentre l’alimentare si attesta più o meno sugli stessi livelli dello scorso anno (circa 40mila). Il comparto delle costruzioni ha pesato invece per più del 10% del totale delle ore autorizzate (oltre 110mila).
Con riferimento alle diverse tipologie di cassa, quella ordinaria è stata principalmente richiesta dall’industria manifatturiera e a seguire dal settore delle costruzioni; quella straordinaria invece è andata in via quasi esclusiva al manifatturiero (141mila ore), in particolare alla metalmeccanica (65mila) e all’alimentare (18mila).
Ricordiamo in conclusione che il numero delle ore autorizzate degli ammortizzatori sociali è sempre più alto di quello effettivamente utilizzato dalle imprese. Per questo motivo l’Inps rilascia periodicamente, a livello nazionale, il cosiddetto “tiraggio”, ossia il tasso di utilizzo del numero delle ore autorizzate. Per quanto riguarda il periodo gennaio - novembre 2023, il tasso di utilizzo dell’intera Cig è stato, a livello nazionale, pari al 25%, in calo rispetto a quanto osservato per le ore di Cig nel medesimo periodo del 2022 (32%) e del 2021 (40%).

Pubblicato il 22 aprile 2024

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Banca di Piacenza, crescono redditività e solidità

LAssemblea dei Soci a stata sia ordinaria che straordinaria

L’Assemblea della Banca di Piacenza – tenutasi sabato 20 aprile nella Sala Corrado Sforza Fogliani del PalabancaEventi (e nelle altre sale collegate) con la partecipazione di oltre un migliaio di Soci – ha approvato il bilancio dell’esercizio 2023, che chiude con un utile netto di 29,97 milioni di euro (20,61 nel 2022), in crescita del 45,41%.

L’Assemblea ha approvato la proposta del Consiglio di amministrazione di corrispondere un dividendo di 1,10 euro per azione in contanti, oltre a 0,491 euro tramite l’assegnazione di un’azione ogni 100 possedute e così per un totale unitario lordo di 1,591 euro ad azione (1,10 nel 2022). In merito alla parte in contanti, è stata approvata la possibilità per ciascun azionista di optare, in alternativa all’accreditamento in conto, per il pagamento del dividendo in tutto o in parte tramite l’assegnazione di azioni della Banca, nel rapporto di un’azione ogni 45 detenute. La solidità patrimoniale dell’Istituto è confermata da un CET1 Ratio e da un Total Capital Ratio entrambi pari al 18,18%, coefficienti che si posizionano su valori notevolmente superiori ai requisiti minimi regolamentari e al di sopra dei valori normalmente riscontrati nel sistema bancario italiano.

Sul fronte della massa amministrata, si evidenzia una variazione positiva della raccolta diretta da clientela, passata da 3.130,9 a 3.183,3 milioni di euro, con una crescita dell’1,67%, raggiunta grazie alla dinamica della raccolta da clientela ordinaria, che aumenta del 2,16%. La raccolta indiretta è passata da 2.937,5 a 3.284,9 milioni di euro, mostrando un incremento dell’11,83%, dovuto principalmente all’aumento del risparmio amministrato (+53,50%) per effetto, in particolare, della maggiore attrattività dei tassi dei titoli governativi.

Il volume degli impieghi alla clientela, al netto delle rettifiche di valore, si è collocato a 2.224,2 milioni di euro, con un aumento del 5,03% rispetto al 31 dicembre 2022 (2.117,7 milioni di euro). Nel 2023 sono stati erogati più di 470 milioni di nuovi mutui (+18,18% rispetto all’anno precedente), con il comparto dei mutui chirografari che ha registrato un aumento del 42,97% rispetto al 2022. In controtendenza rispetto al sistema, che ha registrato impieghi in calo del 4,2%, la Banca conferma la propria capacità di dare sostegno a famiglie e imprese.

Il conto economico ha visto il margine di interesse in significativo incremento rispetto all’esercizio precedente (83,6 milioni contro i 63,3 del 2022), a seguito dell’aumento dei tassi di mercato. Le commissioni nette, pari a 44,7 milioni, risultano sostanzialmente in linea con il 2022 (+0,74%). Il margine d’intermediazione si è attestato a 122,1 milioni, in aumento del 17,84% rispetto all’esercizio precedente (103,6 milioni).

Il risultato netto della gestione finanziaria chiude in aumento di 22,3 milioni (+23,77% rispetto al 2022), grazie anche ad un minor costo del credito verso la clientela (5,9 milioni di euro di rettifiche di valore a fronte di 9,7 milioni nel 2022), pur avendo mantenuto un buon presidio del rischio per quanto riguarda i crediti deteriorati e aver incrementato quello dei crediti in bonis. Per quanto riguarda le sofferenze - che sono scese allo 0,23% del totale degli impieghi netti, in ulteriore calo rispetto allo 0,33% del 2022 - gli indicatori di rischiosità del portafoglio crediti risultano migliori della media di sistema (0,98% - fonte ABI “Monthly Outlook”: dato al mese di dicembre 2023). Il rapporto dei crediti deteriorati netti sugli impieghi netti si è ridotto all’1,70% (1,94% nel 2022) e il grado di copertura dei crediti deteriorati è pari al 56,68%.

I costi operativi presentano un incremento di 8,5 milioni rispetto al 2022. All’interno dell’aggregato, la voce “spese per il personale”, +1,9 milioni di euro, risulta influenzata principalmente dall’aumento delle retribuzioni a seguito del rinnovo del contratto nazionale, mentre la voce “altre spese amministrative”, al netto dell’incremento dell’imposta di bollo, mostra valori in linea con l’esercizio precedente. La voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” (+6,9 milioni rispetto al 2022) risulta gravata in prevalenza dall’accantonamento stanziato per la copertura degli oneri derivanti dal salvataggio della società di assicurazioni Eurovita S.p.A.In ulteriore costante progresso anche quest’anno il numero dei Soci (+ 0,89%) e il numero dei conti correnti (+1,32%), con oltre 6 mila nuovi rapporti.

L’Assemblea ha anche determinato il prezzo di ogni azione della Banca, confermato in euro 49,10.
E' stato poi eletto i Consiglieri proposti dal Consiglio di amministrazione: la signora Elisabetta Curti e i signori Valter Lazzari, Giovanni Antonio Locatelli e Antonio Rebecchi. L’Assemblea, tenutasi anche in sede straordinaria, ha approvato alcune modifiche allo Statuto sociale, anche in adeguamento agli Orientamenti della Banca d’Italia sulla composizione e sul funzionamento dei Consigli di amministrazione delle banche meno significative (LSI).

Presso l’Ufficio Relazioni Soci della Sede centrale è a disposizione dei Soci interessati il fascicolo di Bilancio.

Una veduta dallalto di Sala Corrado Sforza Fogliani

Pubblicato il 21 aprile 2024

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Anche il Comune di Pontenure lancia una sua App

App Pontenure

Il Comune di Pontenure promuove l’innovazione tecnologica con l'intelligenza artificiale (Ai) attraverso l’introduzione di nuove soluzioni digitali. Nella sala riunioni del Municipio si è tenuto un incontro volto a far conoscere ai cittadini l’App Municipium e i relativi servizi ora disponibili per i residenti. Durante l'incontro, i tecnici del partner informatico Gruppo Maggioli hanno presentato l’ultima versione dell'App Municipium, evidenziando le varie opportunità di informazione e comunicazione. E, prossimamente, saranno organizzati incontri dedicati per permettere ai pontenuresi di familiarizzare con questa nuova tecnologia. “Tra gli obiettivi principali dell'iniziativa vi è la standardizzazione dei sistemi di comunicazione, l'unificazione di diverse banche dati e l'implementazione dell'intelligenza artificiale come strumento per agevolare il rilascio di autocertificazioni”, è stato spiegato durante l’incontro dal consigliere comunale Matteo Bergamaschi, il quale ha sottolineato “l’importanza di queste innovazioni tecnologiche”, evidenziando il desiderio dell’Amministrazione Comunale di Pontenure di “adottare le opportunità offerte dall'Agenda della Pubblica Amministrazione 2040, in linea con le linee guida di Agid e l’Agenda 2030, per garantire la certezza dei dati, la sostenibilità delle banche dati e la facilità di utilizzo”.

Pubblicato il 21 aprile 2024

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L’ospedale di Castel San Giovanni ha una nuova Tac

 Nuova Tac Castello

È operativa da qualche settimana in Radiologia all’ospedale di Castelsangiovanni la nuova tecnologia tomografia assiale computerizzata, comunemente conosciuta come Tac. Acquisita all’interno degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), quella dell’ospedale della Valtidone è una delle quattro strumentazioni che andranno a implementare il patrimonio tecnologico aziendale. Oltre a Castelsangiovanni, sono in arrivo una Tac a Fiorenzuola (installata e operativa a maggio) e due a Piacenza. “Siamo molto soddisfatti - commenta Giuseppe Marchesi, direttore di Radiologia Val Tidone - di questa strumentazione che, con il nuovo ecografo e l’avvento entro l’anno della nuova risonanza magnetica, va a implementare ulteriormente la politica di innovazione tecnologica pensata per l’intera Azienda e, nella fattispecie, per l’ospedale di Castelsangiovanni”. Rispetto alla precedente apparecchiatura a 16 strati, la nuova Tac a 128 strati offre svariati vantaggi; in primo luogo consente di ottenere immagini ad altissima risoluzione con spessori di 1 mm che permettono ai nostri professionisti di identificare lesioni anche neoplastiche di sempre più piccole dimensioni consentendo diagnosi sempre più accurate e precoci.

“Il nuovo strumento si avvale inoltre di avanzati sistemi di Intelligenza artificiale integrati che permettono di effettuare esami di alta qualità in tempi molto ridotti con una netta diminuzione della dose di radiazioni erogata al paziente. In queste poche settimane, dopo l’opportuna formazione del personale che proseguirà anche nei prossimi mesi, abbiamo già accolto circa 180 pazienti della nostra provincia e dei territori limitrofi. Castelsangiovanni, infatti, è un polo sanitario attrattivo anche per le regioni confinanti e questa nuova tecnologia tomografia assiale computerizzata stimolerà ulteriormente la mobilità attiva verso il nostro ospedale”.

“Grazie alla nuova tecnologia già in uso in Valtidone e presto negli altri presidi - aggiunge Pietro Anselmi, dirigente delle professioni sanitarie, area tecnico-diagnostica - possiamo garantire prestazioni diagnostiche personalizzate caso per caso. L’implementazione con intelligenza artificiale, infatti, calcola la quantità di radiazioni da erogare in base alle peculiarità del paziente, assicurando l’ideale dose da applicare per quella specifica persona. Stiamo formando il personale su protocolli di applicazione univoci su tutti i tre ospedali. Questo significa che - una volta che saranno a regime tutte le nuove Tac, quindi tra pochissime settimane - i cittadini avranno lo stesso tipo di esame, con la medesima procedura e ovviamente la stessa qualità, a Castelsangiovanni, Fiorenzuola o Piacenza. Questa è una sicurezza per i pazienti e uno stimolo di crescita professionale per gli operatori che possono utilizzare tecnologie di ultima generazione altamente performanti e all’avanguardia”.

Attualmente la nuova apparecchiatura Tac è applicata in campo oncologico, ma in un prossimo futuro potrà essere utilizzata anche in altri ambiti. “La rapidità di esecuzione e la tecnologia software implementata – sottolinea Matteo Franzosi, responsabile di Ingegneria clinica – potrà essere messa a servizio di analisi in campo cardio-cascolare, neurologico, odontoiatrico, muscolo scheletrico, pneumologico, oncologico e gastroenterologico con una risoluzione delle immagini che permette di evidenziare dettagli di dimensioni millimetriche e ricostruzioni 3d in tempi molto rapidi. Si tratta di un’acquisizione importante per l’azienda che rientra in una gara di fornitura regionale che porterà entro la fine del 2024 alla sostituzione anche delle altre tre Tac presenti sul territorio: la prossima sostituzione interesserà il presidio di Fiorenzuola per cui sono già partiti i lavori e, a seguire, Piacenza. Il costo dell’apparecchiatura è stato di circa 378mila euro, finanziati con il Pnrr”. Durante le fasi di smantellamento degli attuali strumenti diagnostici in vista della sostituzione con il nuovo, l’azienda garantisce l’operatività degli esami, sia per le urgenze, sia per le attività programmate, grazie a una tecnologia su mezzo mobile. Come è stato per Castelsangiovanni, anche le prestazioni programmate e le eventuali urgenze su Tac di Fiorenzuola si stanno eseguendo sul messo mobile dotato di tomografo computerizzato a 16 strati è installato su un trailer che consente di creare un ambiente confortevole per tutta la durata dell’esame del paziente e garantisce la continuità del servizio per tutte le esigenze della comunità.

Pubblicato il 20 aprile 2024

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