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Notizie Varie

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Confindustria, una nuova sede in Strada della Bosella

Presentazione progetto sede Confindustria PC Novembre Studio 2K Engineering
 
 
 
 
L’associazione di riferimento per l’industria piacentina – dopo l’annuncio all’80esima Assemblea di maggio 2025 – presenta il progetto della nuova sede di Strada della Bosella alle Commissioni Comunali 2 e 4 insieme al progettista designato, Novembre Studio di Milano.
Insieme al presidente di Confindustria Piacenza Nicola Parenti, l’architetto Fabio Novembre ha illustrato gli aspetti salienti del progetto, che riunirà Confindustria ad Assoservizi e Forpin, creando un unico polo con le imprese e le risorse umane al centro. Presenti anche Antonio Schinardi e Alessandro Ferrari in rappresentanza di F&R del gruppo Engineering 2K che coordinerà gli interventi di ristrutturazione del sito.
Per questo ambizioso obiettivo, Confindustria Piacenza si affiderà a Novembre Studio, da oltre trent’anni una istituzione nel campo dell’architettura e del design, che collabora con brand e società di livello internazionale. La fine dei lavori è prevista per l’autunno 2027.

La “Cittadella delle Imprese, della Formazione e dell’Innovazione” è un intervento di rigenerazione urbana che trasforma un complesso industriale esistente in un hub multifunzionale ad alto valore rappresentativo. La riqualificazione parte dalla riorganizzazione degli spazi esterni: la viabilità e gli accessi vengono ripensati per una fruizione più efficiente, mentre i parcheggi sono valorizzati tramite l’inserimento di spazi verdi e nuove alberature, contribuendo alla qualità urbana del contesto.

Elemento centrale e distintivo del progetto è la nuova facciata, concepita come una “seconda pelle” che si sovrappone e si distacca dagli edifici esistenti, dando vita a un fronte unitario e riconoscibile. Questo involucro continuo connette visivamente i volumi e ridefinisce l’identità architettonica del complesso.
Il disegno è caratterizzato da una linea curva, modellata sull’intersezione dei due volumi e ispirata alla forma circolare del logo di Confindustria. L’intervento è da considerarsi come un’importante operazione di rigenerazione dell’esistente, trasformandolo in uno spazio permeabile e aperto al pubblico, capace di incentivare la sosta e attivare dinamiche di socialità.

L’edificio direzionale viene completamente rifunzionalizzato per dare spazio all’ufficio di presidenza, alle sale riunioni, alle aule per la formazione con un nuovo ingresso della sede che connette l’edificio direzionale con quello industriale. Quest’ultimo viene trasformato in uno spazio flessibile destinato a eventi, corsi e attività formative.

“Puntiamo in alto per dare una nuova sede a Confindustria Piacenza. Non un semplice edificio, ma un luogo in cui gli imprenditori potranno sentirsi a casa, a fianco delle società che si occupano di supporto alle imprese e formazione delle nuove generazioni di tecnici. Una sede che possa stare al passo con le ambizioni di Confindustria Piacenza. Un progetto d’eccellenza affidato ad architetti di eccellenza di Novembre Studio”, le parole del presidente Nicola Parenti.

L’Architetto Fabio Novembre afferma, “Crediamo fortemente nel recupero dell'esistente e siamo grati a Confindustria Piacenza per averci messo nelle condizioni di poter intervenire sul territorio con un intervento mirato alla riqualificazione e alla creazione di un nuovo polo, una cittadella funzionale alla formazione e al lavoro di tante persone. Il nostro progetto è solo l'ultimo tassello di una visione ampia e coerente.”

BIO Novembre Studio

Novembre Studio, fondato da Fabio Novembre, da oltre trent’anni anni opera nell’ambito dell’architettura e del design. Le sue opere comprendono headquarters, hotel, sistemi retail e interventi residenziali in tutto il mondo. I suoi ultimi progetti sono la Golden Goose Arena nel Parco di City Life e la Nuova Pediatria del Policlinico, entrambi a Milano.

Nella foto, la presentazione del progetto della nuova sede.

Pubblicato il 1° novembre 2025

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Una «casa di vita» per i ragazzi autistici: il 7 novembre presentazione in Sala Arazzi con la “capsa alberoniana” di Oltre l’autismo

Gruppo



Sarà la casa del “dopo di noi”, un progetto ambizioso che raccoglie vita indipendente, tempo libero, lavoro e integrazione sociale. A promuoverla è l’associazione “Oltre l’autismo”, che nella mattinata di venerdì 31 ottobre ha depositato il Permesso a costruire (Pdc) sul terreno donato dall’Opera Pia Alberoni in via Spinazzi. Legata a quest’importante progetto è la “capsa alberoniana”, una sorta di strenna natalizia che l’associazione ha realizzato e presenterà ufficialmente venerdì 7 novembre con un evento speciale nella Sala Arazzi della Galleria Alberoni. La serata, a partire dalle 20.30, offrirà canzoni dialettali eseguite da Marilena Massarini e la recita di poesie dialettali a cura della Famiglia Piasinteina. La “capsa alberoniana”, che al suo interno contiene un salame piacentino, una bottiglia di Gutturnio frizzante e un pezzo di Grana Padano, si potrà ricevere in occasione dell’evento del 7 novembre con un contributo di 25 euro. La “capsa” si può anche prenotare chiamando il numero 392 3331303. Le iniziative sono state anticipate alla stampa con una conferenza nella sala del consiglio comunale, per l’occasione gremita di volontari e sostenitori.

Lo spirito del cardinale Alberoni
Nel corso della presentazione in Municipio è stato sottolineato come la donazione dell’Opera Pia Alberoni all’associazione Oltre l’autismo rientri appieno nello spirito del cardinale Alberoni e nelle indicazioni date ai posteri nel suo testamento: quello di aiutare gli ultimi, i più fragili. “Abbiamo proposto questa iniziativa – spiega la presidente di Oltre l’autismo, Maria Grazia Ballerini – per ringraziare l’Opera Pia Alberoni. Il cardinale aiutava i più fragili, siccome i nostri ragazzi non possono costruirsi da soli il proprio futuro, noi diamo loro una mano”. Nella “Casa di vita” che sorgerà in via Spinazzi saranno organizzate attività che garantiranno inclusione e attività occupazionale per ragazzi autistici con disabilità lieve, media e grave. “Non un semplice appartamento – appunta Ballerini – ma una struttura che fa da ponte tra i ragazzi e la cittadinanza, ci saranno attività che coinvolgeranno il vicinato e l’università”.

Gli interventi
Alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre a Maria Grazia Ballerini, anche la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, la senatrice Elena Murelli, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il consigliere d’amministrazione dell’Opera Pia Alberoni Alessandro Guidotti, la direttrice delle attività sociosanitarie dell’Ausl di Piacenza Eleonora Corsalini, lo storico volontario di Oltre l’autismo Roberto Colla e la volontaria Lucia Rocchi, docente in pensione, che cura l’archivio del Collegio Alberoni. Presenti, fra i sostenitori, la vicepresidente del Csv Emilia Laura Bocciarelli, il direttore del Polo di mantenimento pesante nord brigadier generale Roberto Cernuzzi, e il direttore del Polo nazionale rifornimenti brigadier generale Daniele Durante.

“Un progetto di sistema per Piacenza”
Dopo i saluti e i ringraziamenti della sindaca Tarasconi e della senatrice Murelli, il presidente della Fondazione Roberto Reggi ha confermato la vicinanza dell’ente all’associazione. “Siamo al fianco di un progetto di sistema che coinvolge tutta la realtà piacentina”, ha sottolineato. Secondo Eleonora Corsalini (Ausl) “progetti di questo tipo fanno la differenza per lo sviluppo dell’autonomia”. Il generale Cernuzzi ha espresso la propria disponibilità per eventuali visite dei ragazzi autistici al Polo di mantenimento pesante nord di viale Malta. Sull’efficacia del lavoro in rete si è concentrato l’intervento di Laura Bocciarelli (Csv Emilia). Alessandro Guidotti, in rappresentanza dell’Opera Pia Alberoni, ha ricordato come l’ente “è sempre stato al fianco di persone che avevano bisogno, è nella nostra mission guardare con attenzione alle persone con fragilità”.

Una serata in “salsa piacentina”
Maria Grazia Ballerini ha annunciato che poche ore prima della conferenza stampa è stato depositato il Permesso a costruire (Pdc) per la “Casa di vita” e che, dopo l’ok del Comune, si potrà iniziare. “Rispondere ai bisogni di vita dei nostri ragazzi è una necessità impellente, sono loro che ogni giorno ci insegnano a gettare il cuore oltre l’ostacolo”. Roberto Colla ha spiegato che il progetto della “capsa alberoniana” è nato da una chiacchierata con Lucia Rocchi in cui è emersa la necessità di fare qualcosa per rendere merito alla figura del cardinale Alberoni. “Per presentarlo alla cittadinanza abbiamo voluto organizzare una serata «in salsa piacentina» con Marilena Massarini e la Famiglia Piasinteina. Prima, dalle 19.30 alle 20.30, ci sarà la possibilità di una visita guidata gratuita, su prenotazione, al Collegio Alberoni”. Lucia Rocchi ha sottolineato che “il cardinale Alberoni si impegnava per i poveri della diocesi che volevano diventare sacerdoti, ma la povertà non è un discorso solo economico: credo che il cardinale sarebbe stato felice di sapere che una parte della sua proprietà è stata donata per un progetto di questo tipo per i ragazzi autistici”.


Francesco Petronzio

Pubblicato il 31 ottobre

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Aperitiv – IST: una serata di dialogo e consapevolezza

sali

“Aperitiv – IST”, è il titolo suggestivo dell’ evento, svoltosi il 29 ottobre, nella sala della chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza, dedicato al tema delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) e alla promozione di una sessualità consapevole e sicura. L’incontro è stato organizzato da Casa Accoglienza Don Venturini La Pellegrina, Fondazione La Ricerca, Croce Rossa Italiana Comitato di Piacenza e AVIS provinciale di Piacenza, in un’alleanza virtuosa tra realtà del territorio che quotidianamente si impegnano per la salute, la solidarietà e la prevenzione. Francesca Sali, responsabile della Pellegrina e anima dell’organizzazione, ha portato il suo saluto insieme ai rappresentanti delle altre associazioni promotrici. Parole semplici ma profonde, che hanno ricordato come la prevenzione, oltre all’aspetto medico, è una questione culturale e relazionale: un gesto di cura verso se stessi e verso gli altri.

Conoscere per prevenire

A seguire, la parte centrale dell’incontro è stata affidato alle dottoresse Melania Degli Antoni e Laura Zanichelli, infettivologhe dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza. Con competenza, hanno guidato i presenti in un viaggio tra dati, realtà e consapevolezza. “Conoscere per prevenire” è stato il filo rosso del loro intervento: capire cosa siano realmente le IST (infezioni sessualmente trasmesse), riconoscere i sintomi, conoscere le vie di trasmissione e soprattutto sapere a chi rivolgersi. Le specialiste hanno ricordato come, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, siano più di 30 i patogeni responsabili delle infezioni sessualmente trasmesse: dalla Clamidia alla Gonorrea, dalla Sifilide all’Herpes genitale, dalla Condilomatosi al vaiolo delle scimmie (Mpox), fino all’HIV/AIDS. I numeri, anche a livello locale, raccontano una realtà che richiede attenzione. Secondo il report 2025 di Piacenza, ancora in corso di elaborazione, si registrano 38 casi di sifilide, 16 di gonorrea, 10 di clamidia e 2 di herpes genitale. Per quanto riguarda l’HIV, in Italia si stimano circa 140.000 persone sieropositive, con 7 nuove diagnosi al giorno, di cui più della metà tardive. Nel territorio piacentino, da gennaio a fine ottobre 2025, sono 9 le nuove diagnosi di HIV. Numeri che non vogliono generare paura, ma responsabilità e consapevolezza. “La diagnosi precoce è fondamentale - hanno sottolineato le infettivologhe - così come l’accesso ai servizi di prevenzione e cura, che sono gratuiti e riservati”.

dottor

Relazioni sane e rispettose

La seconda parte della serata è stata curata dalla dottoressa Silvia Morelli, psicologa del Consultorio Giovani di Piacenza, che ha posto l’attenzione su un altro aspetto cruciale: il legame tra salute sessuale, benessere psicologico e relazioni. Dal suo intervento è emersa l’importanza di parlare di sessualità in modo aperto per costruire relazioni più sane e rispettose. A chiudere l’incontro, un momento conviviale di condivisione: un aperitivo insieme, occasione per continuare il dialogo in modo informale. Al termine della serata, grazie al reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Piacenza, è stato inoltre possibile effettuare il test HIV rapido (pungi-dito), un gesto semplice, ma di grande valore simbolico e pratico.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 30 ottobre 2025

Nelle foto: dall'alto Francesca Sali, responsabile de La Pellegrina e le dottoresse Melania Degli Antoni e Laura Zanichelli nel loro intervento.

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Annullata la festa «L'Estate di San Martino»

martino
E' stata annullata la festa L'estate di San Martino, prevista a Piacenza nella giornata di domenica 2 novembre, in data da destinarsi.
La manifestazione  è un appuntamento che celebra la vitalità del centro storico che per l'occasione si trasforma in un grande mercato a cielo aperto, con bancarelle, botteghe, animazione e angoli tematici dedicati alla storia, alla creatività e al 
buon cibo.
Tutti gli aggiornamenti verranno comunicati sui canali social dei Mercanti di Qualità e quelli istituzionali del Comune di Piacenza.
Nella foto, la presentazione della manifestazione: vi hanno preso parte l'assessore al Marketing Territoriale del Comune di Piacenza Simone Fornasari, il direttore di Unione Commercianti Gianluca Barbieri, i vice presidenti di Associazione Mercanti di Qualità di Piacenza e Provincia Adriano Anselmi e Domenico Ammendola, il presidente dell'Associazione Via Roma Antonio Resmini. Erano presenti anche Roberto Miravalle per Croce Bianca, Vittorio Gatti, Alice Brizzi e Licia Beretta per Croce Rossa, Sergio Fuochi per Casa di Iris e Walter Bulla.
Pubblicato il 31 ottobre 2025

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Sicurezza dei vaccini, la ricerca della Cattolica: si dicono fiduciosi 7 italiani su 10

Ricerca Cattolica vaccini 

Negli ultimi dodici mesi poco più di un terzo della popolazione italiana (38%) dichiara di essersi vaccinato secondo le raccomandazioni. Il dato evidenzia una copertura ancora limitata e una forte eterogeneità interna tra gli italiani che scelgono di vaccinarsi. Gli uomini risultano più aderenti rispetto alla media (42%), mentre le donne si fermano al 33%. La propensione a vaccinarsi cresce con l’età: solo il 28% tra i 35-54enni, ma quasi la metà (48%) tra gli over 55, probabilmente per una maggiore percezione del rischio e una più alta familiarità con il sistema sanitario. Sono i primi risultati del monitor continuativo di EngageMinds Hub – Consumer, Food & Health Engagement Research Center, Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Cremona pubblicati in corrispondenza dell’avvio della nuova campagna vaccinale promossa dal Ministero della Salute. Un gesto, quello di vaccinarsi, che divide la popolazione tra quanti sono favorevoli a compierlo e quanti non lo sono sulla base della convinzione dell’esistenza di una reale necessità ed efficacia o al contrario sulla considerazione che vaccinarsi possa addirittura avere degli effetti avversi. “È come sempre una questione di fiducia”, considera la professoressa Guendalina Graffigna, direttrice del Centro di Ricerca EngageMinds Hub dell’Università Cattolica e responsabile scientifico dell’indagine. Analizzando il report si evince che è decisivo il ruolo che riveste la fiducia nella scienza: chi tra gli italiani ripone un’alta fiducia nelle istituzioni sanitarie e nella ricerca scientifica mostra tassi di vaccinazione sensibilmente superiori (rispettivamente 50% e 42%), mentre chi esprime bassa fiducia rimane nettamente sotto la media (34% e 24%). La fiducia nei vaccini appare relativamente alta ma non è unanime. Circa 7 italiani su 10 (69%) dichiarano di sentirsi fiduciosi nella loro sicurezza, mentre una quota leggermente inferiore 6 su 10 (61%) concorda sull’efficacia. La differenza suggerisce che la sicurezza viene percepita come un prerequisito ormai consolidato, mentre l’efficacia genera ancora qualche dubbio in più probabilmente legato alle recenti discussioni sull’effetto variabile dei vaccini per le diverse patologie o sulla necessità di richiami periodici. La presenza di una quota consistente di risposte intermedie indica inoltre che una parte della popolazione mantiene un atteggiamento prudente più orientato all’osservazione dei risultati che a una fiducia pienamente interiorizzata.

“Guardando il trend della fiducia nei vaccini da parte degli italiani negli ultimi 5 anni - prosegue la professoressa Graffigna -, la percentuale si mantiene sostanzialmente stabile, con variazioni limitate. La quota di chi ritiene i vaccini efficaci oscilla tra il 67% (nel dicembre 2020) e il 73% (novembre 2024), confermando un consenso ampio ma non crescente. La fiducia nella sicurezza invece resta più bassa e lineare, tra il 56% (nel dicembre 2020) e il 61% (ottobre 2025), segno di una percezione più cauta e resistente al cambiamento. Il picco di fine 2024, probabilmente legato a un momento di rinnovata attenzione pubblica o a campagne informative mirate, non ha avuto effetti duraturi, continua Graffigna. Nel complesso la fiducia rimane su livelli moderatamente positivi ma stabilizzati, suggerendo che un ulteriore incremento richieda strategie di comunicazione e sensibilizzazione più incisive e continuative”. Rimanendo sul tema della fiducia nell’efficacia dei vaccini, dall’indagine affiora che i più giovani (18-34 anni) mostrano la fiducia più alta (82%), seguiti dai laureati (77%), mentre la fascia centrale d’età (35-54 anni) e i meno istruiti risultano essere i più diffidenti (rispettivamente il 63% e il 47%). La fiducia cresce ulteriormente tra chi crede nelle istituzioni (82%) e nella ricerca scientifica (81%), ma cala sensibilmente tra i soggetti che ne diffidano (66% per le istituzioni e 31% per la ricerca). L’efficacia percepita dei vaccini sembra quindi dipendere fortemente dal capitale di fiducia generale nel sistema scientifico e istituzionale più che da esperienze dirette o informazioni specifiche sui vaccini stessi.

Per quanto riguarda invece la fiducia nella sicurezza dei vaccini le differenze per sottogruppo sono più marcate. I giovani italiani adulti (18-34 anni) si distinguono per livelli di fiducia superiori alla media (73%), mentre la fascia centrale (35-54 anni) è più scettica (53%). Anche il titolo di studio incide in maniera netta: i laureati mostrano maggiore fiducia (68%) rispetto a chi ha un livello d’istruzione più basso (47%). Coerentemente con quanto osservato sul comportamento vaccinale, la fiducia nella sicurezza dei vaccini cresce fortemente tra chi ha già fiducia nelle istituzioni (78%) e nella ricerca scientifica (73%), mentre crolla tra chi ne è diffidente (56% e 23%). “Come rafforzare e far crescere ulteriormente la fiducia nell’efficacia e nella sicurezza dei vaccini resta un punto aperto che necessita di un impegno continuativo sul fronte della comunicazione pubblica e scientifica, della trasparenza delle informazioni e del coinvolgimento attivo della cittadinanza nei processi decisionali. Un impegno che il nostro Centro di ricerca porta avanti con costanza da anni attraverso la promozione del dialogo tra scienza e società”, conclude Graffigna.

Pubblicato il 30 ottobre 2025

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