Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Lotta al mieloma multiplo: un premio internazionale per cura e ricerca

FotoDELPAPA cassi

Un prestigioso premio internazionale per promuovere la ricerca scientifica e lo sviluppo di approcci diagnostici innovativi nel contrasto al mieloma multiplo. È il Francesca Cassinelli Award 2025, intitolato all’imprenditrice piacentina scomparsa tre anni fa, dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro la malattia devastante che colpisce le plasmacellule del midollo osseo. Negli anni aveva più volte manifestato il desiderio di dedicare una parte del suo patrimonio al progresso della ricerca scientifica sulla patologia: un’idea ora realizzata dai familiari, che hanno proposto alla Fondazione di Piacenza e Vigevano di unire le forze e cofinanziare un premio internazionale. L’obiettivo è dare un riconoscimento a coloro il cui lavoro ha consentito di acquisire una migliore comprensione della biologia del mieloma multiplo, accelerare la diagnosi, rendere il trattamento più efficace e facilitare il supporto ai pazienti affetti e alle loro famiglie. Sono previsti due riconoscimenti: ventimila euro a un ricercatore senior (di età superiore ai 40 anni) e cinquemila euro a un ricercatore junior (fino ai 40 anni). 

«Il sostegno alla ricerca in ambito medico e scientifico è uno dei capisaldi della nostra attività istituzionale - sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Tuttavia, questa è per noi una iniziativa in qualche modo inedita: abbiamo ricevuto un invito a collaborare dai familiari di una persona scomparsa, che in maniera assolutamente filantropica vogliono aiutare altri pazienti, attuali e futuri. Ebbene, l’invito lo abbiamo accolto e anche con entusiasmo, poiché conosciamo bene il valore dell’impegno necessario a rafforzare assistenza e cura a favore dei malati e delle loro famiglie. È un tema che ci impegna su più fronti e che, in questo caso, può avere una ulteriore ricaduta positiva: per le sue caratteristiche di internazionalità il premio ci consente di candidare Piacenza a un ruolo di primo piano nella lotta contro il mieloma multiplo».

A rappresentare la famiglia Cassinelli è una figura molto conosciuta in città, il presidente di Leap-Laboratorio Energia Ambiente Piacenza, Stefano Consonni, che di Francesca era cugino. «L’istituzione del premio intitolato a Francesca Cassinelli vuole corrispondere alla generosità e all’umanità che Francesca sempre esprimeva per le persone in difficoltà, ancor più quando il disagio era determinato da fragilità di salute - spiega Consonni -. L’aspirazione ad alleviare le sofferenze si coniugava con la volontà di risolvere problemi e a guardare avanti, un’attitudine mutuata dallo spirito imprenditoriale con cui ha saputo ben gestire l’azienda che il padre Ferdinando aveva fondato all’epoca del boom economico. Con lo stesso spirito la famiglia vuole ora onorare la sua memoria con questo premio, nella convinzione che ricerca e avanzamento della conoscenza siano il miglior strumento per sconfiggere la terribile malattia che ha accomunato Francesca alla mamma Rita. Un ringraziamento speciale alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che co-finanziando l’iniziativa ha consentito di raddoppiare le risorse disponibili. Confidiamo che il doppio stimolo che ne consegue potrà amplificare l’attenzione per la ricerca sul mieloma ben oltre due volte».

Luigi Cavanna, consigliere generale della Fondazione, ha un ruolo operativo nella gestione del Premio, grazie anche alla sua pluriennale esperienza come oncologo ed ematologo. «La ricerca sul mieloma multiplo sta registrando negli ultimi anni progressi significativi - commenta -. I nuovi approcci terapeutici stanno dimostrando di poter migliorare la sopravvivenza, ma anche la qualità di vita delle persone che ne sono colpite. Ritengo particolarmente significativo supportare chi si sta impegnando per lo sviluppo di terapie e farmaci in un’ottica di prevenzione, ma anche di sostegno a favore di pazienti con malattia avanzata. Non è solo un riconoscimento, è un modo per diffondere le buone pratiche, condividerle e metterle in rete. I risultati della ricerca si devono a un percorso che arriva da lontano ed è costellato di scoperte e, talvolta, battute d’arresto. Permettetemi un bel ricordo: appena giunto a Piacenza il primo convegno ematologico lo organizzammo nel 1983, proprio sul mieloma multiplo, con i professori Edoardo Storti di Pavia e Sante Tura di Bologna». 

CANDIDATURE E SCADENZE 

Le candidature al Premio saranno vagliate da una Commissione valutatrice composta dai medici Luigi Cavanna in rappresentanza della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Filippo Consonni per la famiglia di Francesca Cassinelli, e da tre ricercatori di spicco nel campo dell’oncologia e dell’ematologia.

Il termine di presentazione delle domande è fissato al 13 ottobre 2025. I vincitori saranno proclamati entro il 15 dicembre e i premi assegnati nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà a Piacenza, tentativamente il 14 gennaio 2026. In quella sede i premiati illustreranno i principali risultati delle loro ricerche, in relazione alla comprensione della patogenesi e dei meccanismi del mieloma multiplo, sviluppo di approcci diagnostici innovativi, definizione di strategie terapeutiche, iniziative a supporto dei pazienti e delle loro famiglie.

INFO
Il bando con i dettagli e le modalità di partecipazione è disponibile sul sito della Fondazione www.fondazionepiacenzavigevano.it/cassinelliaward ed è reperibile sulle piattaforme e sui canali della ricerca a livello nazionale e internazionale.

FrancescaCassinelli 01

Nelle foto: sopra, Francesca Cassinelli; in alto, da sinistra, Luigi Cavanna, Roberto Reggi e Stefano Consonni.

Francesca Cassinelli, umanità e generosità  

Figlia di Ferdinando Cassinelli e Rita Guasconi, Francesca Cassinelli nasce a Piacenza il 24 maggio 1942. Nel 1961 Inizia a lavorare presso l’azienda La Rinnova del Pneumatico fondata dal padre Ferdinando. L’azienda si occupa di ricostruzione pneumatici usati, una pratica che trova notevole diffusione con l’espansione della motorizzazione e che anticipa una tendenza – quella del recupero e del contenimento dell’uso di risorse – che diventerà poi principio ispiratore delle visioni di Economia Circolare e Sostenibilità. Dopo l’avvio in una piccola officina in via Palmerio, dove si trova ora l’ampio parcheggio retrostante la Questura, nel 1966 l’azienda si trasferisce in un nuovo stabilimento in Via I Maggio, dove ampi spazi e più favorevole logistica danno ulteriore impulso alla crescita dell’attività. Dopo la prematura morte del padre, nel 1971 Francesca prende le redini dell’azienda, dedicandosi per 40 anni alla sua gestione insieme al marito Romano Favari. Nella sua attività di imprenditrice si è distinta per il rispetto e il rapporto costruttivo con i dipendenti e i collaboratori, con i quali ha sempre intrattenuto rapporti cordiali e comprensivi che andavano ben oltre lo standard delle relazioni aziendali. Alla generosità e all’umanità nei rapporti di lavoro – e con tutti i familiari - si aggiungeva l’impegno nel sociale e nell'aiuto dei bisognosi. Scompare nel luglio 2022 dopo lunga malattia, che un crudele destino ha voluto accomunare alla mamma Rita mancata nel 1987.

Pubblicato il 1°luglio 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente