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Notizie Varie

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Il 31 maggio è la Giornata mondiale senza tabacco

Tabacco copia

Un adulto su quattro fuma con regolarità

Fumare in maniera costante e prolungata può incidere sulla durata media e sulla qualità della propria vita. Secondo i dati del ministero della Salute, 20 sigarette al giorno riducono di circa 4,6 anni la vita media di chi inizia a fumare all’età di 25 anni, e dunque, per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Per sensibilizzare le persone, a partire dai più giovani, sui danni alla salute causati dal consumo di sigarette, la Regione Emilia-Romagna e le Aziende sanitarie mettono in campo, anche quest’anno, in occasione del 31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco, numerose iniziative su tutto il territorio, volte a tenere alta l’attenzione su quello che rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative e il primo, tra quelli evitabili, di morte precoce. Secondo l’indagine “Passi” (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) coordinata dall’Istituto superiore di sanità, relativa al biennio 2022-2023, in Emilia-Romagna fuma regolarmente 1 adulto su 4, ovvero il 24% della popolazione tra i 18 e i 69 anni, per un totale di oltre 710mila persone. Una percentuale in linea con la media nazionale, che rimane costante rispetto al biennio 2021-2022, nel quale invece si era registrato un calo del 3% tra i fumatori rispetto al periodo 2017-2020 (27%). In generale si consolida sul territorio la tendenza a cominciare precocemente: l’indagine GYTS (Global Youth Tobacco Survey) nel 2022 ha rilevato che il 17% degli adolescenti dai 13 ai 15 anni ha fumato almeno una sigaretta, o ha usato altri tipi di prodotti del tabacco nei 30 giorni precedenti lo studio; percentuale più alta, per la prima volta, tra le ragazze (21%) rispetto ai coetanei maschi (12%). Il punto sulla situazione relativa al tabagismo in Emilia-Romagna sarà fatto domani, giovedì 30 maggio, in occasione del seminario organizzato dalla Regione Emilia-Romagna dal titolo “Percorsi di dipendenza… percorsi di libertà” (Aula Magna di Viale Aldo Moro 30, dalle 9 alle 17.30), per affrontare gli aspetti culturali, epidemiologici, neurobiologici e comportamentali legati al fumo.

I DATI SUL CONSUMO DI TABACCO IN EMILIA-ROMAGNA

Quasi 1 adulto su 2 in Emilia-Romagna è stato un fumatore: il 24% della popolazione tra i 18 e i 69 anni fuma abitualmente, il 23% ha smesso; il 53% non si è mai acceso una sigaretta. A fotografare la situazione è il sistema di sorveglianza “PASSI” che dal 2006 svolge con regolarità rilevazioni statistiche tra la popolazione adulta italiana (18-69 anni) sugli stili di vita e i fattori di rischio per la salute. Nel periodo 2008-2023 la prevalenza di fumatori è in diminuzione fino al 2019, tendenza che si è interrotta nel 2020, anno della pandemia, in cui ha registrato un aumento. Successivamente la percentuale di fumatori ha ripreso a scendere riportandosi su valori prepandemici, anche se in modo non uniforme rispetto alle condizioni demografiche e socioeconomiche: il ritorno a valori prepandemici è più lento tra le persone con bassa istruzione e quelle con difficoltà economiche. Ancora, la percentuale di fumatori è più alta negli uomini (27% rispetto al 21% nelle donne), nei 18-24enni (29%), nelle persone con difficoltà economiche (41%) e in quelle con un basso livello di scolarizzazione (30%). Negli anni è incrementato l’uso dei dispositivi contenenti tabacco o nicotina, utilizzati anche in modo esclusivo: in Emilia-Romagna tra i 18-69enni si passa dal 1,8% del 2014 al 8% del 2023. In particolare, secondo i dati 2023, il 20% degli emiliano-romagnoli fuma esclusivamente sigarette tradizionali, il 4% fuma sigarette tradizionali assieme ad altri dispositivi e il 4% fuma esclusivamente sigarette a tabacco riscaldato o sigarette elettroniche. Circa un quarto (22%) dei fumatori 18-69enni accende più di 20 sigarette al giorno, mentre il 5% è un consumatore occasionale e fuma meno di una sigaretta al giorno. Sono oltre 1.300, inoltre, le persone che nel 2023 si sono rivolte ad uno dei 35 Centri Antifumo dell’Emilia-Romagna, anche se non tutti gli utenti hanno intrapreso un percorso per smettere di fumare. Nel biennio 2021-2022, in Emilia-Romagna, il 42% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere di fumare nell’ultimo anno, pari ad una stima di circa 308mila persone; tra questi la maggior parte (l’82%) ha tuttavia ripreso a farlo. La prevalenza di fumatori diminuisce invece con l’invecchiamento della popolazione: scende al 15% tra i 70-79enni e al 5% dopo gli 80 anni.

Pubblicato il 31 maggio 2024

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Progetto educativo Fata alla Ricci Oddi laboratori artistici, giochi teatrali, merenda e visita guidata

FATA Evento finale

Basato sull’approccio e sulle esperienze di scuola diffusa di Reggio Emilia, ha preso il via quest’anno il progetto educativo Fata, avviato dal Comune di Piacenza e finalizzato a garantire il diritto dei bambini e dei ragazzi di abitare i luoghi culturali, storici e naturali della città. L’iniziativa nell’anno in corso ha consentito ad alcune classi quarte e quinte della scuola primaria e altre della scuola secondaria di primo grado di vivere alcuni spazi della città come luoghi educativi e di apprendimento. In particolare, ad accogliere i bambini per un’intera settimana, accompagnati dai docenti e da un team di educatori e atelieristi, sono state la Galleria d’arte moderna Ricci Oddi e il Centro d’arte contemporanea Xnl. L’intento del progetto è quello di permettere ai giovani cittadini di vivere i luoghi pubblici con tempi dilatati, riappropriarsi degli spazi urbani comuni e di vivere esperienze di crescita e di ricerca in modo altro, facendo scuola in maniera nomade e diffusa. Per gli insegnanti il progetto offre la possibilità di frequentare i propri alunni in contesti extrascolastici, potendoli osservare con tempi più distesi, supportati dalla presenza dei mediatori dei linguaggi specifici. Oltre alle attività frontali, il percorso prevede momenti di condivisione e confronto con l’equipe educativa stabilmente impiegata nel progetto e con l’organizzazione che ne supervisiona l’andamento, Officine Educative della Città di Reggio Emilia, a sostegno nel progetto del Comune di Piacenza.

Incontro il 31 maggio

Venerdì 31 maggio, a partire dalle ore 15, la Galleria Ricci Oddi ospiterà l'evento conclusivo del progetto Fata, con la partecipazione degli studenti di alcune delle classi coinvolte, accompagnati da docenti e genitori. Sarà un momento di condivisione dell'esperienza che i bambini hanno potuto vivere nel corso dell'anno scolastico, attraverso le immagini e le parole dei protagonisti. Nel corso dell'evento saranno attivati laboratori artistici e giochi teatrali. Inoltre bambini e genitori potranno accedere liberamente alle sale della Ricci Oddi per rivedere insieme le opere che hanno suscitato l'interesse e rivivere le emozioni provate nel corso della settimana di scuola diffusa. L'evento si svolgerà secondo il seguente programma: ore 15 arrivo e accoglienza delle classi, visita alla mostra di foto e disegni, coinvolgimento dei bambini nei giochi e nelle attività; ore 15.30 saluti della sindaca Katia Tarasconi, dell'assessore Mario Dadati, della direttrice della Ricci Oddi Lucia Pini e del vice presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Mario Magnelli; ore 16 interventi dei dirigenti scolastici Giovanna Solari (secondo Circolo didattico) e Romeo Nicola Manno (terzo Circolo didattico) e di alcune docenti delle scuole partecipanti; ore 16.15 interventi delle operatrici (educatrici, atelieriste) del progetto Fata e delle Officine Educative di Reggio Emilia; ore 16.30 merenda offerta dalla Cioccolateria Bardini, visita alla Galleria, giochi per bambini; ore 18 conclusione. Nel corso dell'evento si terranno alcuni laboratori per i bambini a cura delle esperte della Galleria Ricci Oddi Enrica Carini ed Elisabetta Nicoli. Verranno anche realizzati giochi teatrali a cura di Manicomics Teatro.

Pubblicato il 30 maggio 2024

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Un portale dedicato alla finanza per le imprese piacentine

Portale finanza Camera di Commercio

Nuovo servizio della Camera di Commercio dell’Emilia a sostegno dell’accesso alla finanza agevolata da parte delle imprese.
Dal 27 maggio, infatti, le aziende possono accedere al nuovo “Portale Agevolazioni”, servizio di primo orientamento che ha l’obiettivo di semplificare e facilitare l'accesso alle opportunità agevolative più adatte ai progetti di investimento delle aziende di qualunque settore e dimensione. La messa a disposizione del servizio alle imprese locali rappresenta, peraltro, un’assoluta anteprima nazionale da parte della Camera di Commercio dell’Emilia. La piattaforma, promossa da Unioncamere nazionale unitamente alle Camere di commercio e realizzata con la collaborazione di partner specializzati sul tema, si configura come un vero e proprio centro informativo sulla finanza agevolata, risorse del Pnrr, bandi e altre misure di finanziamento e opera in raccordo con le piattaforme governative già attive (www.incentivi.gov.it del Mimit e www.export.gov.it del Maeci).
L’accesso al servizio è molto semplice: è richiesta la compilazione di un “form” di richiesta nel quale occorre fornire alcune informazioni necessarie all’ufficio camerale per la presa in carico della istanza. In pochi giorni, al richiedente verrà inviato un report personalizzato, con l’indicazione dei bandi e delle opportunità di finanziamento rispondenti alla tipologia di investimento indicata; il report conterrà una sintesi delle misure attive a livello nazionale, regionale e locale, oltre a tutti i riferimenti necessari per reperire la documentazione ufficiale dei Bandi. Su richiesta dell’utente, nel caso ci fosse la necessità di avere maggiori approfondimenti, la Camera di commercio potrà inoltre organizzare un incontro “one to one” con un esperto. Il servizio è gratuito e fa capo al Servizio Assistenza e Sviluppo Imprese. A pochi giorni dall’avvio, il “Portale Agevolazioni” sarà presentato nel corso del webinar su “La finanza agevolata per le imprese: una panoramica sui bandi” in programma il 5 giugno alle ore 11. Nel corso dell’evento sarà anche presentato un approfondimento sul “Piano Transizione 5.0” e sulle misure agevolative per l’internazionalizzazione.
Per maggiori informazioni, le imprese reggiane possono scrivere a: o telefonare ai numeri 0522/796523 - 0521/210203 - 0523/386292.

Pubblicato il 29 maggio 2024

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Minori stranieri non accompagnati, un corso di formazione alla professione edile

scuola

Al via la formazione alla professione edile per 12 giovani minori stranieri non accompagnati (Msna). Nella sede di Ente Scuola Edile Piacenza è stata ufficialmente presentata l'iniziativa - al secondo anno di sperimentazione -, dopo il protocollo sottoscritto tra gli enti formativi Tutor (capofila dell'operazione), la scuola edile di Piacenza, Ance Piacenza, i comuni di Piacenza e Fiorenzuola d’Arda, Asp Azalea, Prefettura di Piacenza e Regione Emilia-Romagna. “I ragazzi - spiega la nota stampa degli organizzatori - verranno innanzitutto formati alla sicurezza sul lavoro; nel corso del laboratorio edile impareranno a conoscere e mettere in opera vari materiali e tecnologie. Seguiti da docenti, formatori e professionisti dell’edilizia, i giovani sono inseriti in un percorso più ampio, che comprende anche formazione linguistica e orientamento al mondo del lavoro, gestito direttamente dall’ente di formazione professionale Tutor. Il progetto di formazione edile prevede 400 ore di formazione in aula, laboratorio e in impresa, e mira soprattutto a inserire i ragazzi nel mondo del lavoro tramite un’importante attività di stage in azienda. L’esperienza dell’anno scorso ha avuto come esito diversi contratti di lavoro, dei quali oggi viene citata tra gli esempi l’esperienza di Matteo Barilli dell’impresa Mbr che, dopo lo stage in cui ha accolto un giovane Msna ha voluto proseguire con lui il rapporto lavorativo”.

 L'importanza delle imprese edili locali

Il presidente Matteo Raffi ha confermato l'interesse con cui la Scuola Edile e Ance Piacenza guardano al futuro dell'edilizia, e ha ribadito come il ruolo delle imprese edili locali è fondamentale. Grazie alla loro partecipazione attiva, che consiste nel fornire esperienze concrete e tangibili sui luoghi di lavoro, ai minori viene fatto mettere in pratica quanto appreso durante i laboratori formativi. Questa sinergia tra formazione e lavoro è la chiave per un'integrazione reale e duratura. È intervenuta anche l’assessore Nicoletta Corvi, che ha evidenziato «come questo progetto vada oltre la semplice formazione tecnica. Si tratta di un percorso di vita che trasforma i partecipanti, offrendo loro una nuova prospettiva e una speranza per il futuro. Attraverso la formazione, questi giovani non solo imparano un mestiere, ma trovano anche un luogo dove sentirsi accolti e valorizzati, e fa sì che ogni giovane possa costruire il suo futuro e diventare un cittadino attivo e consapevole. La valenza della giornata formativa è stata rafforzata dall’incontro con i ragazzi dell’istituto per Geometri Tramello, assistiti dalla docente Laura Pontini: i ragazzi stanno completato il loro percorso nell’ambito del progetto di Pcto (Percorsi per le Competenze trasversali e per l'orientamento. Questo progetto fortemente voluto e finanziato da Ance Piacenza sta formando i ragazzi all'utilizzo del Building Information Modeling (Bim) e rappresenta un'eccellenza nel campo dell'istruzione tecnica e professionale. Il Bim rappresenta una rivoluzione nel settore delle costruzioni, offrendo strumenti per una gestione integrata e coordinata di tutte le fasi del progetto edilizio. La formazione dei giovani geometri all'uso del Bim non solo li prepara ad affrontare le sfide del mercato moderno, ma eleva anche il livello di competenza tecnica della nostra forza lavoro locale.

Pubblicato il 29 maggio 2024

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Torneo del campetto: alla Santissima vince l’Armata Brancaleone

Armata Brancaleone

L’Armata Brancaleone si aggiudica la cinquantunesima edizione del Torneo del Campetto (Tdc). Nella finale della storica manifestazione sportiva, organizzata e ospitata dalla parrocchia della Santissima Trinità a Piacenza, Brugnelli e compagni – che vantano una partecipazione ultradecennale – hanno battuto Tomitaly, alzando al cielo l’ambito trofeo. Quest’anno sono state trentadue le formazioni in gara, con la solita formula: otto gironi da quattro squadre, le prime due si sono qualificate agli ottavi di finale del Tdc, mentre terza e quarta sono andate a comporre il calendario delle fasi finali del Cucchiaio di Legno, vinto da I Bavosi, che in finale hanno battuto i Picciotti – Ottica Pagani.

Si gioca per la “gloria”

I giochi sono cominciati il 14 aprile con le prime partite della fase a gironi. Come ogni anno, la conclusione è coincisa con la festa della Santissima Trinità, domenica 26 maggio. Ottanta gli incontri totali disputati in poco meno di un mese e mezzo nella cornice infuocata del “campetto” di via Manfredi. «La maggior parte dei partecipanti arriva da contesti parrocchiali – spiega don Roberto Ponzini, vicario parrocchiale alla Santissima Trinità – il torneo è anche un’occasione per creare una rete di comunità. Si gioca per divertirsi, non c’è nulla in palio se non un trofeo e la “gloria”». Il Torneo del Campetto unisce i valori dello sport a quelli cristiani. «Il rispetto per l’altro è una regola fondamentale – dice don Ponzini – così come l’attenzione al linguaggio, dalle “parolacce” alle offese. E la sconfitta non è un evento da prendere con delusione. Alla fine della partita si festeggia tutti insieme, con cibi preparati dai ragazzi stessi e bevande di ogni tipo. C’è anche la birra, ma i nostri ragazzi, che vengono da ambienti sani, sono attenti a non eccedere». A completare le rose, gli amici dei “veterani” e dei ragazzi della parrocchia, che trovano un ambiente accogliente e inclusivo. «L’ambiente parrocchiale appare non noioso, come molti pensano che sia, ma divertente. E l’esperienza gioiosa catalizza. Chi viene da fuori si trova immerso in un evento totalmente organizzato dai giovani, dal calcetto alla cucina, in cui ci si diverte anche senza sballarsi. Anche questa disponibilità a impegnarsi e a mettersi all’opera è un segno dell’esperienza cristiana».

Le squadre vincitrici

A scrivere il proprio nome sull’Albo d’Oro del Torneo del Campetto, nel 2024, è l’Armata Brancaleone. La rosa è composta da Alessandro Capasso, Alex Melampo, Andrea Bestagno, Andrea Cavelli, Giovanni Kwavita, Jhonny Makaya, Luca Bestagno, Luca Bovolenta, Marco Enrici, Mattia Montini, Nicola Brugnelli, Valerio Pagano. Parimenti ambito è anche il titolo del Cucchiaio di Legno, quest’anno aggiudicato da I Bavosi. Questa la rosa: Tomas Bosoni, Giacomo Buttafava, Tommaso Cardinali, Fernando Fiocchi, Matteo Giorgi, Federico Gobbi, Matteo Gobbi, Elia Monici, Leonardo Montagnese, Kleberson Nika, Andrea Porcari, Pietro Seccaspina.

Organizzatori

Nella foto, il gruppo degli organizzatori.


Gli organizzatori

È una vera e propria squadra quella schierata in campo per garantire il funzionamento dell’evento, durato un mese e mezzo da metà aprile a fine maggio. Il presidente del comitato organizzativo è Michelangelo Monici, ad affiancarlo Filippo Pancini, vicepresidente e responsabile ufficio tecnico, Simone Scotti, responsabile ufficio web, Andrea Tavani, responsabile cucina, Ester Illari, social media manager, Virginia Porcari, responsabile foto, Paolo Braccio, consigliere, Leonardo Baffi e Giovanni Buraschi, responsabili ufficio stampa e marketing.

Francesco Petronzio

Nella foto in alto, la squadra Armata Brancaleone vincitrice del torneo del campetto alla Santissima Trinità.

Pubblicato il 29 maggio 2024

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