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Notizie Varie

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«Foliage e sapori d'autunno», escursione in val Tidone

Locandina ESCURSIONE 20251108

L'escursione, prevista inizialmente il 2 novembre ed annullata causa maltempo, viene riproposta sabato prossimo 8 novembre.
Nel penultimo appuntamento di "Val Tidone Lentamente - Edizione 2025", promosso da guide AIGAE insieme al Comitato Storico Culturale Val Tidone, i partecipanti, accompagnati dalla guida Francesca Bonello, percorreranno un cammino lento tra le pendici luminose e riposanti del Monte Ciarello, sulla cresta che fa da spartiacque tra i comuni di Pianello Val Tidone e Alta Val Tidone, immersi tra gli accesi colori del foliage della Val Tidone, su un sentiero semplice e molto panoramico.

L'escursione prevede anche la ricerca delle bacche autunnali, imparando a distinguere quelle salutari da quelle non commestibili e a conoscerne usi e proprietà. 
Tappa, nel pomeriggio, all'azienda vitivinicola e agriturismo "La Fornace" di Attilio Schiaffonati dove sarà possibile fare un aperitivo con degustazione di vini e di una attenta e curata selezione di prodotti a km zero, condividendo storie e ricette.
Degustazione al costo di € 15 aperta a tutti alle ore 16:00, anche ai non partecipanti all'escursione e anche in caso di maltempo (previa prenotazione).

Percorso di circa 7 chilometri di tipo escursionistico, adatto a tutti, con un dislivello e una lunghezza moderata e che prevede l'obbligo di scarpe da trekking e bastoncini.
Pranzo al sacco in autogestione.

Ritrovo alle ore 10.00 presso Ca' del Diavolo, al confine tra i Comuni di Pianello Val Tidone e Alta Val Tidone.
Quota di partecipazione € 15 e comprende la completa organizzazione e la parte assicurativa. Non comprende l'aperitivo e il pranzo al sacco.
L'iscrizione obbligatoria deve pervenire entro giovedì 6 novembre e l'escursione si svolgerà con un numero limitato di partecipanti. Tutte le informazioni dettagliate si trovano sull'evento Facebook oppure contattando direttamente la guida escursionista ambientale AIGAE Francesca Bonello tramite i seguenti riferimenti: telefono 3291648104 (anche WhatsApp) oppure tramite email

Pubblicato il 6 novembre 2025

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Il vicepresidente Colla incontra associazioni e sindacati per il «Progetto Sviluppo»

VincenzoColla Confindustria e sindacati

Il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, il piacentino Vincenzo Colla, insieme al presidente della Commissione regionale per le Politiche economiche Luca Quintavalla, ha incontrato nel pomeriggio di mercoledì 29 ottobre le associazioni datoriali e i sindacati confederali di Piacenza impegnati nel “Progetto Sviluppo”. All’incontro, ospitato nella Sala Convegni di Confindustria Piacenza, hanno partecipato anche la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi e il direttore generale della Provincia Vittorio Silva, in rappresentanza delle istituzioni locali. Nel corso del pomeriggio, i rappresentanti delle parti sociali hanno approfondito con il vicepresidente Colla – che in Regione detiene le deleghe a Sviluppo economico, green economy, energia, formazione professionale, università e ricerca – le priorità strategiche delle imprese e dei lavoratori del territorio, analizzandole nel contesto economico nazionale ed europeo e alla luce delle sfide attuali. L’appuntamento si inserisce nel percorso avviato con la campagna di comunicazione “Per un territorio di lavoro e impresa”, promossa congiuntamente da associazioni e sindacati e pubblicata lo scorso 7 ottobre sulle principali testate locali e sui canali social delle organizzazioni coinvolte. La campagna conteneva sette proposte concrete per rafforzare l’economia e l’occupazione del territorio piacentino: dalla crescita produttiva alla formazione dei giovani, dalle politiche di coesione territoriale al rilancio delle aree interne. Il lavoro del tavolo “Progetto Sviluppo” prosegue quindi dopo il documento condiviso del 7 ottobre 2024, in cui associazioni e sindacati chiedevano ai Comuni Piacentini di costituire un tavolo provinciale tra enti e soggetti firmatari del documento, individuando anche un referente per lo sviluppo economico con cui interloquire sul territorio. Il 7 ottobre 2025, ad un anno esatto, il tavolo condiviso ha rilanciato con le proposte “Per un territorio di lavoro e impresa”, confermando e ribadendo il messaggio unitario, forte e corale di associazioni datoriali e sindacati confederali per lo sviluppo e la prosperità di Piacenza.

I COMMENTI

“Il lavoro che sta portando avanti il Tavolo di Piacenza si inserisce perfettamente nel percorso del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima regionale, per il quale si è avviato l’iter finale di consultazione prima della sua approvazione definitiva – ha dichiarato il vicepresidente regionale Colla.- L’elaborazione programmatica e la visione strategica per lo sviluppo di questo territorio nei prossimi anni, portata avanti da tutti gli stakeholder coinvolti, rappresenta un contributo prezioso per il percorso di ascolto e condivisione del Patto. Questo metodo di partecipazione dal basso nella condivisione strategica preventiva è la forza che consente all’Emilia-Romagna di continuare ad essere competitiva e resiliente e Piacenza con il suo Progetto Sviluppo si dimostra attore fondamentale per sviluppare il grande potenziale di questo territorio e affrontare le sfide del futuro”. “Piacenza – afferma Luca Quintavalla, presidente della commissione Politiche economiche della Regione Emilia-Romagna – è il primo territorio in cui viene discusso nel concreto il nuovo Patto per l’Emilia-Romagna: è un fatto molto significativo, che dimostra la grande attenzione della Regione per la nostra provincia. Per questo ringrazio il vicepresidente Vincenzo Colla per aver accolto la mia richiesta di incontrare i protagonisti del Tavolo provinciale per lo sviluppo e definire, insieme a loro, un percorso per accompagnare lo sviluppo innovativo e sostenibile del nostro territorio, delle nostre imprese e dei servizi ai cittadini, senza dimenticare le aree più decentrate e in difficoltà. Il documento raccoglie tutte le priorità - dalla sanità al lavoro di qualità, dalla transizione energetica all’Economia civile - su cui ogni giorno lavoriamo, come Regione, per continuare a migliorare la vita dei nostri concittadini. Tutti i firmatari del nuovo Patto saranno tasselli cruciali dell’azione regionale, perché solo insieme – come la nostra Emilia-Romagna ha sempre dimostrato – si può continuare a crescere in modo sostenibile e senza lasciare indietro nessuno”.

Pubblicato il 6 novembre 2025

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La Ricerca, cena benefica per sostenere i progetti per i giovani

ragazzi La Ricerca Piacenza

Sono un migliaio i giovani che fanno capo a Fondazione La Ricerca. Chiedono aiuto, soprattutto ascolto. E alla Ricerca lo trovano l’ascolto e anche tante opportunità per conoscersi, per fare amicizia, confrontarsi, crescere misurandosi nel rapporto con gli altri, facendo cose insieme, magari impegnandosi anche in iniziative di impegno civile. È a loro, a quelli – se ne contano più di cinquecento - che accedono agli sportelli dell’ascolto che la Fondazione fondata da don Giorgio Bosini gestisce nelle scuole del territorio, così come a coloro che sentono il bisogno di uscire da una solitudine più o meno cercata, o da forme di dipendenza (anche dai social e non solo da sostanze), o che stanno ai margini della società, i cosiddetti borderline, o semplicemente partecipano a iniziative formative, che si rivolgono i progetti educativi che La Ricerca elabora su misura dei loro bisogni più o meno manifesti. Tanti progetti, complessi e diversificati, soprattutto molto frequentati. Ma c’è un ostacolo che può diventare sormontabile solo con l’aiuto di tutti, ed è quello finanziario: occorrono fondi e in questi tempi di crisi anche una realtà non a scopo di lucro come La Ricerca fa fatica a procedere. Ecco perché vengono promosse iniziative di autofinanziamento come la cena benefica proposta in questi giorni con il supporto concreto e organizzativo del noto imprenditore solidale Valter Bulla. Cavaliere della Repubblica Italiana dal 2018 e cittadino onorario di Piacenza, Bulla da alcuni anni ha sposato in pieno anche la causa di questa Fondazione, lo abbiamo visto al fianco del presidente La Ricerca, Enrico Corti, anche alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, per lanciare un invito a tutta la comunità piacentina: “Venite a cena con noi, per dare una mano ma anche per aver modo di conoscere da vicino questa realtà”.

Appuntamento il 19 novembre all'agriturismo Casa Nuova di Niviano 
La cena si svolgerà il 19 novembre all’agriturismo Casa Nuova di Niviano (appuntamento alle 20) e sin da ora è possibile prenotarsi contattando direttamente lo stesso Valter Bulla (cell 329.5933759) o la responsabile dell’Area Comunicazione e fundraising La Ricerca, Itala Orlando (cell 338.3167200). Un primo gesto di vicinanza e sostegno concreto è stato compiuto dalle Cantine 4 Valli, “speriamo che ci vengano in aiuto anche altre imprese”.
Il ricavato, dicevamo, contribuirà a rendere possibile la realizzazione di progetti rivolti agli adolescenti e a giovani adulti, progetti come “Escape wor(l)d”, la serie di incontri a cellulare spento – ideatrice la psicologa Lucia Catino, responsabile dell’Area consulenza e ascolto La Ricerca -, che sta catalizzando un numero crescente di persone desiderose di socializzare, giovani e meno giovani. O come il percorso informativo e di sensibilizzazione di promozione del ben-essere che – ha annunciato l’educatrice Elisabetta Balordi - debutterà a gennaio all’istituto Casali in collaborazione con Avis e Croce Rossa: educatori e medici entreranno in classe per parlare ai ragazzi e alle ragazze confrontandosi con loro su temi delicati quanto importanti come la sessualità (e malattie sessualmente trasmissibili), la conoscenza del proprio corpo, i cambiamenti fisiologici, ormonali, l’affettività, l’ascolto di sé e degli altri.
L’approccio educativo fatto di “pazienza, lentezza, passione per l’altro” è quello che caratterizza lo stile-La Ricerca come ha ribadito nel corso dell’appello-invito-a-cena il presidente Corti rimarcando la positività di un fatto che ci lascia ben sperare anche a fronte degli episodi di aggressività e violenza che non risparmiano neppure la nostra città: “Sul territorio siamo in diversi a cercare soluzioni educative e questo è incoraggiante, tanti fra i ragazzi e le ragazze che abbiamo incontrato hanno poi scelto di per fare volontariato”. Tra i nuovi progetti di spicco, e che – come ha ricordato il presidente – hanno trovato fiducia e conferma nel sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, quello con cui educatori La Ricerca accompagnano gli adolescenti in un percorso in cui imparare a gestire la realtà virtuale, internet e social.

Pubblicato il 5 novembre 2025

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Imprese femminili in calo nel Piacentino (-1,3%) a settembre

Dati novembre imprese femminili

Sono diminuite di 48 unità le imprese femminili attive in provincia di Piacenza alla fine del terzo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2024. Le imprese “in rosa” si sono così attestate a quota 5.546, con una contrazione dello 0,9%; un valore leggermente migliore rispetto al -1,3% registrato alla fine del giugno scorso, quando le unità femminili attive di erano portate a 5.528. A seguito delle modifiche intervenute nei mesi scorsi sulla classificazione delle attività economiche (codici Ateco 2025), attualmente è impossibile determinare quali siano stati, con esattezza, i movimenti all’interno dei diversi comparti produttivi e di servizio. Tuttavia, dalle analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere, emerge il comparto commerciale quale settore femminile preponderante, con le sue 1.330 attività ed un’incidenza del 24,0% sul totale. Seguono, più da lontano, il comparto dei servizi alle imprese, che conta 1.095 unità e pesa per il 19,7% sul totale delle imprese femminili, i servizi alla persona (967 imprese attive e incidenza al 17,4%) e il primario (904 e 16,3%). Il quadro della presenza settoriale delle imprese femminili si completa con le attività di alloggio e ristorazione (683 imprese, che pesano per il 12,3% sul totale), il manifatturiero (349 e 6,3%) ed il comparto edile (196 e 3,5%).

Anche nei primi nove mesi di quest’anno, le imprenditrici piacentine hanno confermato una presenza maggioritaria nella forma giuridica della ditta individuale, che, seppur in calo dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, conta 3.808 unità attive, che pesano sul totale delle imprese del 68,7%. Sono invece in aumento del 2,3% le società di capitale a guida femminile, che si attestano a quota 1.050 con un’incidenza del 18,9%, mentre le società di persone, con 601 realtà imprenditoriali “in rosa”, cedono il 3,1% e adesso pesano per il 10,8%. Le altre forme di impresa, le cooperative ed i consorzi femminili, sommati fra di loro, coprono appena l’1,6% e contano soltanto 87 unità attive, confermando così il dato del 2024.

L’Ufficio Studi e Statistica ha poi focalizzato le sue analisi sulle imprese individuali femminili, le sole per le quali si possono ricavare notizie su particolari qualifiche imprenditoriali. Ne è emerso, che le imprese femminili artigiane piacentine sono 1.073 con un’incidenza sul totale al 28,2%, mentre per quel che riguarda l’imprenditoria giovanile, il peso delle donne imprenditrici si riduce al 10,5%, con sole 401 unità attive. È, poi, interessante il dato mostrato dalle ditte individuali femminili a guida straniera, che sono 689, coprendo così il 18,1% dell’insieme. Le analisi relative alla distribuzione territoriale delle imprese femminili e alla loro incidenza sul totale delle aziende attive localmente collocano il comune capoluogo al primo posto in termini numerici (2.095 imprese femminili attive), mentre per l’incidenza sul totale delle imprese il primato va a Ponte dell’Olio, con 124 aziende guidate da donne (il 30,2% sulle imprese locali); seguono, in questa graduatoria, Bobbio (133 imprese femminili e 28,5% sul totale), Vigolzone (90) e Travo (79), entrambi con un’incidenza del 27,8%.

Pubblicato il 6 novembre 2025

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L'Università Cattolica di Piacenza premia il merito

 Borsa studio Fondazione e Credit agricole gruppo

Sono Glenda Fioretti, Laura Torresani, Lorenzo Repetti, Andrea Grassi, Giacomo Bocchi e Michele Vaghini i destinatari delle annuali borse di studio, finanziate da Fondazione di Piacenza e Vigevano e Crédit Agricole, che sono state consegnate in Università Cattolica a Piacenza. I sei “super studenti” sono stati premiati grazie agli ottimi risultati ottenuti durante il percorso di laurea magistrale in Agricoltura sostenibile e di precisione all’interno della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali del campus Piacentino di Università Cattolica.

«Grazie alla generosità di Crédit Agricole e Fondazione di Piacenza e Vigevano» ha sottolineato il preside di Facoltà, Pier Sandro Cocconcelli «oggi possiamo premiare il talento e il merito dei giovani che sono il vero motore dell’innovazione».
«Un territorio» ha aggiunto il preside «cresce se ci sono competenze. Investire sui giovani, come dimostrano i promotori di queste borse di studio, vuol dire investire sulle nuove competenze, sull’innovazione e quindi sulla crescita del territorio». Il preside ha ricordato l’importanza del sistema agroalimentare, che rappresenta oggi la seconda voce del Pil nazionale, e la capacità dell’ateneo Piacentino di «competere con i più importanti enti di ricerca a livello internazionale». I destinatari premiati questa mattina sono stati scelti da un’apposita commissione nominata dal Rettore Elena Beccalli che ha assegnato le sei borse di studio sulla base di una classifica stilata secondo criteri di merito.
 
«Per la Fondazione di Piacenza e Vigevano» ha detto il consigliere Luca Groppi, in rappresentanza dell’ente «questo rappresenta già da diversi anni un modo per essere vicina al territorio, in particolar modo all’Università e anche ai giovani, con l’obiettivo di premiare il merito e le eccellenze, cercando di riconoscere il loro impegno».

«Noi – ha detto Federica Sottanella in rappresentanza di Crédit Agricole – ci adoperiamo per sostenere giovani e ragazzi. Siamo sempre attenti – ha aggiunto - alla crescita delle persone, in particolar modo alla crescita dei giovani che rappresentano il futuro. Sostenere con la Fondazione queste borse di studio – ha concluso – è per noi motivo di orgoglio».
I giovani premiati pensano già al dopo - laurea. C’è chi si vede proiettato nel mondo della ricerca, c’è chi pensa di portare avanti il lavoro dell’azienda di famiglia, altri ancora già lavorano. Per tutti il premio di studio finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da Crédit Agricole è una spinta a realizzare i propri progetti, la cui maturazione è iniziata in Università Cattolica.

Nella foto, gli studenti premiati dall'Università Cattolica di Piacenza.

Pubblicato il 5 novembre 2025 

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