«Giuseppe Verdi: vita, affetti, luoghi, terre». Un incontro a Busseto
Sabato 8 novembre con inizio alle ore 10,00 si terrà un incontro pubblico dedicato al maestro Giuseppe Verdi sulla sua vita, affetti, lettere, passioni, luoghi frequentati e terre coltivate nei suoi poderi della bassa piacentina e cremonese, fra il grande fiume Po e i torrenti dell’ Ongina e dell’ Arda. Un conferenza-incontro, nella sede del gruppo Alpini di Busseto, che intende raccontare le radici del Maestro e i futuri itinerari e circuiti che si intendono costruire e offrire al vasto pubblico con la condivisione e collaborazione di tutti i soggetti istituzionali, pubblici e privati. Le recenti scelte e decisioni del ministro della cultura Giuli aprono un nuovo capitolo di grande importanza per l’intero territorio e per il patrimonio agricolo e immobiliare lasciato dal Maestro, senza dimenticare i luoghi tanto cari a Verdi nelle diverse località e frazioni della pianura emiliana-lombarda.
Intervengono:
Anna Maria Frati Da Roncole a Busseto, sulle orme del piccolo Verdi
Davide Demaldè Oltre l’Ongina: Piacentinità Verdiana (?) Radici familiari, scelte di vita e di affari, progetti etici
Stefano Pronti Verdi nelle sue lettere Vita quotidiana, relazioni sociali, sue opere nei teatri
Alessandra Toscani All’ombra dei campanili Sentimenti sacri ed ispirazioni musicali con il filmato L’angiol di Dio in suolo natàl
Moderatore Giampietro Comolli, presidente comitato nazionale storico culturale Giuseppe Verdi: la sua epoca, la sua terra
“Il desiderio è quello di invitare ad aprirsi a possibili narrazioni Verdiane - spiega Alessandra Toscani- alla luce dei “confini di qua e di là dall’Ongina” ed offrire ai partecipanti contenuti e visioni territoriali allargate riguardanti la vita e le radici del Maestro. Non si tratta di rivendicare appartenenze ma di stabilire verità riguardanti l’itinerario dei luoghi vissuti da Verdi allo scopo di aprire al dialogo diversi studiosi, biografi, appassionati a vario titolo che possono aiutare a tener viva l’identità di un territorio che per secoli si è riconosciuto e promosso attraverso l’icona verdiana. Oggi a rischio non sono solo i muri dei vari edifici da lui vissuti o costruiti ma anche la trasmissione culturale di un mito musicale mondiale che, senza attivare nuove forme di comunicazione e collaborazione geografica, priverà gli interpreti ed il pubblico della possibilità di attingere dal patrimonio umano custodito nelle sue terre”.
“Come Comitato, - dice Giampietro Comolli - nato nel 2023, abbiamo steso un programma che prevede non solo incontri informativi dell’uomo Giuseppe Verdi, ma anche azioni e sostegni a tutte quelle forme di rivitalizzazione e di conoscenza diffusa soprattutto verso le nuove generazioni di quello che ha significato nel ‘900 un uomo con interessi diversi, passione per la terra, sostegno alle azioni risorgimentali, la ospitalità e buona tavola, il carattere forte e determinato che si comprende nelle sue lettere. Oltre ad un brand unificate nazionale, stiamo pensando ad un monumento, al rispettoso riordino agronomico del parco di Villa Verdi, ad un circuito di “luoghi verdiani”, a un itinerario ciclopedonale, alla ricostituzione del patrimonio immobiliare legato strettamente alla vita e al vissuto del Maestro, all’amore per la cucina e la tavola di qualità e della bellezza. Con la realizzazione del Canto Lirico Italiano-Unesco, una sede didattica-scolastica nelle terre verdiane”.
Nella foto, la casa natale di Giuseppe Verdi a Roncole di Busseto.
Pubblicato il 3 novembre 2025
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