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Notizie Varie

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All’Avo il Premio Solidarietà per la Vita

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Da 34 anni accanto ai malati, nelle corsie d’ospedale e nelle case di riposo: è stato assegnato all’Avo, l’Associazione Volontari Ospedalieri, il 30 giugno al santuario di Santa Maria del Monte in val Tidone il Premio Solidarietà per la Vita, promosso dalla Banca di Piacenza per riconoscere atti e comportamenti per la promozione e la difesa della vita. L’attestato e il premio sono stati consegnati dal prefetto Paolo Ponta al termine della messa, animata dal coro “Vox mundi” e presieduta dal vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio. A coordinare la cerimonia è stata la dott.ssa Lavinia Curtoni.

Il grazie all’Avo

La decisione è stata presa all’unanimità dalla Commissione giudicatrice riunita in Prefettura sotto la presidenza del prefetto Paolo Ponta e composta dal presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, da don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi e rettore del Santuario del Monte, da Franco Albertini, sindaco di Alta Val Tidone, e da Paola Farroni, ispettrice delle infermiere volontarie della Croce Rossa. È il grazie a un’associazione - si legge nella motivazione - che offre ad ammalati e familiari “calore umano, ascolto, compagnia, alleviando sofferenza e solitudine di persone in difficoltà. Prezioso il contributo dell’Associazione durante l’emergenza Covid, attraverso attività di consegna di farmaci a domicilio e servizio di accoglienza ai centri vaccinali”.

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Le istituzioni in campo

Franco Albertini, sindaco del Comune di Alta val Tidone, nel suo intervento ha espresso il grazie alle istituzioni coinvolte nel Premio e alla Banca di Piacenza, che ha sostenuto la rinascita, anche sul piano strutturale, del santuario di Santa Maria del Monte. La chiesa è dedicata a Maria Nascente, aspetto legato anche al volo nuziale delle formiche che si svolge a settembre attorno al santuario. Il messaggio di solidarietà contenuto nel premio mette l’accento sul valore della vita perché non sia sottoposta alla legge dell’individualismo. Questo premio - ha detto a sua volta il prefetto Ponta - esprime l’importanza di essere al fianco della vita in condizioni di fragilità prendendosi cura dei malati. L’opera della Banca di Piacenza - ha detto il presidente dell’istituto di credito dott. Giuseppe Nenna - si lega da anni al santuario grazie all’impegno profuso dall’avvocato Corrado Sforza Fogliani; lui ha aperto una strada nel nome della solidarietà e noi la seguiamo con convinzione.

Un’associazione segnala un’altra associazione

Un premio inaspettato, “ma che significa tanto per la grande famiglia Avo, ringrazio la Famiglia Piasinteina che ci ha segnalati”, sottolinea Anna Boccellari, volontaria dal 2009, presidente dal 2019. L’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero - nello spirito del fondatore nazionale, nel ’70, Erminio Longhini, primario a Sesto San Giovanni - continua ad essere la bussola dell’impegno dei cento volontari piacentini, in un tempo di trasformazione. Il Covid ha messo alla prova la capacità di ripensarsi “accanto” a chi soffre: con una decisione non facile, a marzo 2020, Avo Piacenza ha accolto la richiesta dell’Ausl di collaborare alla distribuzione dei farmaci salvavita sul territorio e, alla riapertura, nei controlli all’ingresso degli ospedali e dei reparti. Ha confermato così una “fedeltà” di servizio - e una serietà organizzativa - ormai riconosciuta, tanto che diverse realtà stanno richiedendo la presenza dei camici bianchi e blu di Avo.


“Si riceve molto di più di quello che si dà”

È un volontariato delicato, richiede formazione e “profonde motivazioni”. Eppure “si riceve molto di più di quel che si dà”, evidenzia Boccellari. Non è un modo di dire. “Sin dall’inizio, vado in Oncologia e incontro persone che non si stancano di combattere, una sofferenza piena di dignità. È una lezione di vita che ci aiuta a ridimensionare i nostri problemi e ad amare la vita, sempre”. Forse anche per questo tra i volontari stessi si creano legami che non si logorano col tempo, “tanto che ne abbiamo ancora alcuni della prima ora, non più in servizio per motivi di età, che continuano a partecipare ai nostri incontri”.


Tutto è nato dai diaconi piacentini

L’esperienza dell’Avo è nata a Piacenza nel maggio 1990 grazie all’impegno dei primi diaconi permanenti della diocesi. Il vescovo Antonio Mazza chiese loro di dar vita a una realtà di servizio. Su suggerimento del diacono permanente Nello Ziliani (ordinato nel 1985, morto nel 2015) si pensò ai volontari Avo che lui aveva conosciuto durante un lungo ricovero all’ospedale di Fidenza.

Nelle foto di Massimo Bersani la cerimonia di consegna del Premio Solidarietà per la Vita a Santa Maria del Monte.

Pubblicato il 1° luglio 2024

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La Regione aumenta gli importi per le borse di studio

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Cresce in Emilia-Romagna l’impegno per garantire il diritto allo studio universitario. L’Assemblea legislativa ha approvato la proposta di aggiornamento degli importi delle borse di studio e della soglia di accesso Isee per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico 2024/2025, che ha già ricevuto i pareri favorevoli all’unanimità della Conferenza Regione-Università e della Consulta regionale delle studentesse e degli studenti universitari. “Anche quest’anno la Regione conferma il proprio impegno a sostegno del diritto allo studio universitario - sottolinea l’assessora all’Università, Paola Salomoni -. Abbiamo aumentato ancora la soglia Isee e questo permetterà di ampliare la platea dei beneficiari. Dal 2020 ad oggi le risorse che abbiamo investito per il diritto allo studio universitario sono aumentate da 97 milioni a 163 milioni stimati per il prossimo Anno Accademico. Con la collaborazione degli Atenei, che contribuiscono con un milione di euro, e il voto favorevole e all’unanimità delle studentesse e gli studenti sulla proposta della Regione. I dati, inoltre, confermano che sempre più studenti fuori regione scelgono l’Emilia-Romagna per i loro percorsi di studio. Le borse di studio e altri incentivi a sostegno delle studentesse e degli studenti fuori sede sono la prima leva di attrattività dei talenti che ha questa regione”.

Nel dettaglio, la proposta, che intende continuare a garantire la priorità della totale copertura degli studenti idonei alla borsa di studio e sulla base delle risorse statali che potrebbe essere disponibili, prevede l’aggiornamento degli importi unitari di borsa di studio (7.015,97 euro per studenti fuori sede e per studenti indipendenti, 4.100,05 euro per studenti pendolari, 2.827,64 euro per studenti in sede) e l’incremento della soglia economica di accesso Isee dall’attuale 24.335,11 a 25.000 euro. Rispetto allo scorso anno si stima un aumento del fabbisogno finanziario per le borse di studio di 13,6 milioni di euro. Confermato anche quest’anno il contributo di un milione di euro da parte delle Università emiliano-romagnole, in misura proporzionale al numero dei beneficiari di borsa di studio iscritti a ciascun Ateneo e della relativa spesa, a testimonianza di come il diritto allo studio sia un valore condiviso tra le istituzioni del territorio. Nell’anno accademico 2023/2024 in Emilia-Romagna gli studenti idonei sono risultati 27.876, quasi il 3% in più rispetto all’anno precedente. È stata garantita ancora una volta la concessione al 100% degli studenti idonei, con un incremento di spesa pari a 14,7 milioni di euro dovuto principalmente all’aumento degli importi di borsa di studio effettuati in conseguenza del DM di aggiornamento al tasso di inflazione (+8%). In Emilia-Romagna nell’ultimo decennio si è assistito a un incremento degli idonei di oltre il 47% con oltre 63 milioni di euro di aumento della spesa: un forte investimento che dimostra l’impegno della Regione, anche in collaborazione con gli Atenei, nel garantire il diritto allo studio universitario e concedere un beneficio a tutti gli studenti in possesso dei requisiti di idoneità.

Nel triennio 2021-2023 (dall’anno scolastico 2020/2021 all’anno scolastico 2022/2023) l’incremento è stato di 37,9 milioni di euro di spesa per la concessione dei benefici determinato prioritariamente dall’aumento del numero di studenti fuori sede e dall’aumento degli importi di borsa e delle relative maggiorazioni, oltre all’aggiornamento delle soglie economiche di accesso come previsto dal Pnrr a partire dal 2022. Per il prossimo anno accademico 2024/2025 il Mur ha previsto, su richiesta delle Regioni, oltre ai 250 mln annui stanziati a partire dal 2022, anno di avvio delle disposizioni Pnrr, ulteriori 288 mln di euro di Pnrr - di cui il 40% sarà destinato al Sud.

Pubblicato il 30 giugno 2024

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Aspettando il Tour. Il ciclismo di ieri e oggi nel racconto di Francesco Moser

Simone Fornasari Mario Magnelli Robert Gionelli Filippo Cella Francesco Moser Giuseppe Nenna Dario Ceccarelli

C’era tutta la rappresentanza di Rete Cultura Piacenza al PalabancaEventi (già Palazzo Galli), nel cuore del centro storico della città, dove scatterà la terza tappa del Tour de France 2024. Una prima fila a godere lo spettacolo live di un’intervista contro il tempo, contro l’ora, come piace a Francesco Moser, campione leggendario del ciclismo, intervistato da Dario Ceccarelli, firma del Sole24Ore. Un’ora da record che ha ricordato il record dell’ora di 40 anni fa, a Città del Messico, 1984, impresa che ha segnato la storia del ciclismo, al passaggio dall’età della pietra all’era moderna.
Ad ascoltare le parole “contro l’ora” nell’atmosfera affascinante di Sala Panini, fra gli altri, il presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, il direttore generale Angelo Antoniazzi, il vicedirettore generale Pietro Boselli, l’assessore allo Sport del Comune di Piacenza Mario Dadati, l’assessore al Marketing territoriale Simone Fornasari, il vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia, Filippo Cella, il delegato del Coni provinciale Robert Gionelli, il direttore del Museo Alessandria Città delle Biciclette, Roberto Livraghi, Giorgio Cimurri, figlio di Gianetto Cimurri, collezionista e uomo dello sport di Reggio Emilia, il giornalista-scrittore Franco Bonera, il giornalista di Raisport Andrea De Luca affascinati dalle parole di Francesco Moser sul ciclismo di oggi, su quello di domani (e di lunedì, che scatta da Piacenza con la terza tappa del Tour) e di ieri, quello che ha regalato tantissimi successi al campione trentino. L’evento si è concluso con la visita alla Mostra Icônes (fino al 7 luglio), un’autentica immersione multisensoriale nell’arte dei capolavori di Piacenza, particolarmente apprezzata dal campione Francesco Moser.
«Francesco Moser è una leggenda del ciclismo - ha detto il presidente della Banca Giuseppe Nenna introducendo il talk del PalabancaEventi - ha conquistato successi incredibili e poi ha vinto corse come la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix, ben tre volte, corse stupende soprattutto per uno come me, di una certa età… Questa serata dà il benvenuto al Tour a Piacenza e lo fa anche attraverso Rete Cultura, con Comune, Fondazione, Camera di Commercio, Diocesi, Provincia e Regione: una “squadra” che ha inserito questa serata in un programma di successo, il programma ufficiale collaterale del Tour de France».
Il grande campione Francesco Moser è stato protagonista prima di un incontro con la stampa, poi di un talk aperto, a ruota libera con Dario Ceccarelli, scrittore e giornalista de IlSole24Ore, dialogando sulle corse, i Giri d’Italia, i record, i campioni, i giovani, i rivali, i chilometri, la passione per la bicicletta, anche il suo nuovo modo di pedalare, nelle vigne e con la gravel e-bike, regalando un personalissimo carismatico spaccato sul grande ciclismo che sta per invadere la città di Piacenza, a poche ore dalla grande partenza del Giro di Francia da Firenze - il 29 giugno 2024 - per la prima volta dall’Italia, e a pochi giorni dalla tappa del primo luglio, dedicata a Fausto Coppi, la Piacenza-Torino, che collega l’Emilia Romagna al Piemonte. Con tutta l’emozione della storia e del presente del grande ciclismo.

Simone Fornasari, assessore al Marketing territoriale del Comune di Piacenza ha detto: «C’è molta emozione nell’aria, a Piacenza, e anche altrove, per la grande partenza del Giro di Francia dall’Italia, stiamo vivendo un appassionante conto alla rovescia e sentiamo l’orgoglio e la responsabilità di fare al meglio tutto quello che questo Tour storicamente “italiano” nella sua partenza giustamente esige. Ci fa particolarmente piacere che i campioni di tutti i tempi visitino la città. Siamo sicuri che il carisma di Francesco Moser ha conquistato tutti, non solo gli appassionati di ciclismo che sono tanti, ma anche la gente che ama il racconto di uomini di valore, esempi nella vita».

Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, ha inviato questo messaggio: “Serata da record, campione da record, luogo da record e Piacenza da record che con questa grande partenza, in Italia, apre e chiude il cerchio del grande ciclismo del Tour. Accogliamo la Grande Boucle con il nostro solito entusiasmo contagioso. Sono contento che abbiate programmato una stupenda serata con Francesco Moser e tanti amici del ciclismo dello sport della vita. Un grazie alla Banca di Piacenza, che promuove e sostiene questo evento di avvicinamento al grande giorno della partenza”.
Scambio di doni al termine della stimolante chiacchierata: il presidente della Banca Nenna ha consegnato a Moser la “Targa del Benvegnu” e al giornalista Ceccarelli una pubblicazione di prestigio dell’Istituto dedicata a Palazzo Galli; l’ex campione trentino ha invece omaggiato il presidente della Banca con una bottiglia (autografata) di vino prodotto dalla sua casa vinicola.

FRANCESCO MOSER è uno dei più grandi campioni di sempre del ciclismo professionistico italiano e mondiale. Nato a Palù di Giovo (Trento) il 19 giugno 1951, passa professionista nel 1973. Con 273 vittorie su strada è il corridore italiano con maggior numero di successi all’attivo (3° nella classifica mondiale dopo Eddy Merckx e Rik Van Looy). Soprannominato “Lo Sceriffo”, per le sue qualità di leader, nel 1977 diventa Campione del Mondo a San Cristobal in Venezuela; tra 1978 e il 1980 colleziona 3 vittorie consecutive alla Parigi-Roubaix; nel 1984 si aggiudica Giro d’Italia, Milano-Sanremo e Record dell’ora a Città del Messico, oltre a 2 Giri di Lombardia (1975 e 1978).
Nel 2024 ricorrono i 40 anni dal suo successo al Giro d’Italia e dal suo strepitoso record dell’ora segnato due volte nello spazio di poche ore a Città del Messico, un record epocale che ha segnato la storia e l’inizio del ciclismo moderno. Grazie al suo successo nel 1984, Moser entra nella Hall of Fame del Giro d’Italia quando, con una trionfale cronometro - conclusasi dentro l’Arena di Verona - strappa la maglia rosa proprio all’ultima tappa, a Laurent Fignon, grande campione e uomo, morto prematuramente per un tumore.

MOSER E IL TOUR DE FRANCE. Il suo debutto al Tour è un fulmine nel cielo sereno del Cannibale Eddy Merckx, vincitore di cinque edizioni consecutive, il belga si trova battuto nel suo Belgio davanti al suo Re, nel crono prologo di Charleroi, perché un giovane trentino conquista quella maglia gialla destinata sulla carta dagli organizzatori del Tour al padrone di 5 grandi giri di Francia: Eddy Merckx.

Nella foto, Simone Fornasari, Mario Magnelli, Robert Gionelli, Filippo Cella, Francesco Moser, Giuseppe Nenna, Dario Ceccarelli.

Pubblicato il 27 giugno 2024



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Risparmi, i depositi dei piacentini in lieve calo

 Risparmi dei piacentini

Sali-scendi per i prestiti, lieve flessione dei depositi, forte aumento dei titoli a custodia: l'attività bancaria della provincia di Piacenza è sostanzialmente in linea con quella manifestata a livello nazionale, con qualche scostamento rispetto alle altre province emiliane. “I prestiti bancari - interviene il sindacato First Cisl di Piacenza nell’analizzare l’ultimo rapporto diffuso dalla Banca d’Italia - sono scesi del 4% a dicembre 2023 rispetto all’anno precedente, che aveva a sua volta fatto registrare un incremento del 3,7% rispetto al 2021. Questa contrazione riflette il calo della domanda di credito (connessa con l’aumento dei tassi e il rallentamento congiunturale) e condizioni di offerta praticate dalle banche improntate a una maggiore prudenza”. I depositi bancari piacentini sono diminuiti del 1,4%, confermando sostanzialmente il trend in lieve discesa dell’anno precedente (1,2%). La riallocazione del risparmio a favore di strumenti finanziari meno liquidi, ma più remunerativi, ha determinato un trasferimento di risorse dai depositi verso i titoli a custodia presso gli istituti di credito, aumentati del 23,6% nel 2023, rispetto al 2022.

“Sono dati che non destano grande sorpresa - commenta Giorgio Camoni, segretario generale First Cisl a Piacenza. L’economia piacentina è cresciuta, come altrove, seppur di poco, e non si è modificata la struttura della ricchezza e del risparmio, in questi due anni, ad eccezione della recente ondata di investimenti che molti operatori, anche localmente, ci segnalano a favore di scelte di obbligazioni, oltre il parcheggio della liquidità sul conto corrente: certamente la consulenza finanziaria è un comparto attualmente in espansione”. “Preoccupazione invece - prosegue la nota stampa - per gli sportelli bancari, la rete di filiali sul territorio, che continua a indebolirsi. Non sono più solo i sindacati di categoria che lamentano la scomparsa degli sportelli dai nostri paesi e dalle nostre città, ora anche le istituzioni, ai più alti livelli, affrontano il tema nei loro documenti ufficiali. Qualche giorno fa è stato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, a parlarne: «Il ricorso alla tecnologia si sta riflettendo in una riduzione del numero di sportelli bancari che può comportare disagi per alcune fasce di cittadini. Per evitare fenomeni di esclusione dai servizi finanziari e difficoltà di accesso al contante - ha continuato - abbiamo avviato un tavolo di confronto con i ministeri competenti e i principali operatori; abbiamo inoltre rafforzato il nostro impegno nell'ambito della Cash Strategy 2030 varata dall'Eurosistema e collaborato alla definizione di misure legislative volte a consentire il prelievo di contante presso gli esercizi commerciali”».

“Parole che - sottolinea First Cisl - incontrano l’approvazione dei sindacati: «L’impatto dell'innovazione tecnologica va gestito con attenzione ai suoi riflessi economici e sociali. Servono soluzioni in grado di ridurre significativamente l’impatto che la chiusura degli sportelli produce sulle fasce più fragili della popolazione. In un paese in cui oltre 4 milioni di persone risiedono in comuni privi di filiali bancarie - sottolinea Camoni - ed in cui solo il 26% della popolazione tra i 65 e i 74 anni utilizza internet banking, non è più possibile ignorare il problema”. “Va detto che anche nel 2023 e all’inizio del 2024 - conclude il sindacato - la tendenza delle banche a ridurre la presenza sui territori della provincia di Piacenza è proseguita, ma in modo meno accentuato che altrove”.

Pubblicato il 29 giugno 2024

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Il convegno nazionale dei giovani commercialisti a Piacenza in ottobre

 Convegno commercialisti

L'evento, che avrà luogo presso la suggestiva cornice della città di Piacenza, precisamente il 3 e 4 ottobre, rappresenta un'importante occasione di approfondimento e confronto sulle operazioni di Mergers and Acquisitions (M&A), un tema di grande rilevanza e attualità nel mondo economico e finanziario. Il convegno riceve il sostegno della Confesercenti, che riconosce l'importanza di questo evento non solo per i professionisti del settore, ma anche per il territorio di Piacenza. La Confesercenti, da sempre impegnata nello sviluppo economico locale, vede nel convegno un'opportunità unica per attrarre professionisti da tutta Italia, generando un significativo indotto per la città. Le operazioni di M&A sono un argomento centrale per il mondo degli affari, poiché rappresentano strumenti fondamentali per la crescita aziendale, la ristrutturazione e la creazione di valore. Durante il convegno, esperti del settore analizzeranno le ultime tendenze, le migliori pratiche e le sfide future legate a queste operazioni. Verranno inoltre presentati casi di studio e testimonianze di successo, offrendo ai partecipanti un'ampia panoramica sul tema. Oltre all'importante contributo formativo e professionale, il convegno rappresenta una grande opportunità per la città di Piacenza.

L'afflusso di partecipanti da tutta Italia contribuirà a valorizzare le risorse locali, con un impatto positivo sul settore alberghiero, della ristorazione e dei servizi. Questo evento si inserisce in un più ampio progetto di promozione del territorio, che vede nella cultura e nella formazione professionale strumenti di crescita e sviluppo sostenibile.
“Questo convegno rappresenta un'occasione unica per i giovani commercialisti di confrontarsi su temi di grande rilevanza come le operazioni di M&A, contribuendo al contempo allo sviluppo economico del nostro territorio. Siamo orgogliosi di ospitare un evento di tale portata e ringraziamo la Confesercenti per il suo sostegno”, ha dichiarato il presidente dell'Unione Giovani Commercialisti di Piacenza, Fabio Maggi.
A farne parte anche Eleonora Dosi (vicepresidente), Danila Gambazza (segretario), Margherita Ferrante (tesoriere), Mattia Magnani (responsabile della comunicazione esterna) e per il Comitato organizzativo la vicepresidente, Cristina Betta e il segretario Andrea Fossati. “Sostenere questo convegno è per noi un modo di contribuire alla crescita economica locale. L'arrivo di professionisti da tutta Italia avrà un impatto positivo su Piacenza, rafforzando il nostro tessuto economico e promuovendo le nostre eccellenze locali”, ha aggiunto il direttore della Confesercenti Piacenza.

Pubblicato il 26 giugno 2024

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