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Notizie Varie

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Summer Camp sulla transizione ecologica, tappa a Cerignale

 cerignale 2

Appuntamento speciale per il Summer Camp sulla transizione ecologica finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con Tutor scarl quale partner attuatore titolare dell’operazione e un nutrito gruppo di soggetti istituzionali coinvolti, fra i quali la Provincia di Piacenza e il Comune di Cerignale.

La giornata del 10 luglio è stata dedicata ad una visita del borgo di Cerignale, esempio di quanto un ente locale possa fare per la sostenibilità ambientale e per la transizione ecologica anche in aree a rischio di marginalizzazione, quali le zone montuose appenniniche.

Cerignale è Comune “carbonio free”: nelle viuzze dell’antico borgo pavimentato in sassi sono stati realizzati dei canaletti, illuminati da led, in cui scorre l’acqua dell’acquedotto per produrre energia pulita tramite una piccola centrale idroelettrica. Suo patrimonio censito con grande cura è di 1 milione di alberi (e 122 abitanti), considerati una enorme risorsa e uno spazio importante per un’economia verde e per nuove occupazioni in equilibrio con la natura.

A guidare i ragazzi partecipanti è stata la sindaca del Comune, Fausta Pizzaghi, la quale ha illustrato le politiche, le iniziative e le relative tecnologie adottate dal Comune per la sostenibilità ambientale e realizzate nel corso degli anni: dalla centralina idroelettrica al recupero degli spazi del paese nell’ottica della sostenibilità e della creazione di luoghi di scambio e aggregazione.

Si è trattato di un vero e proprio tour guidato che ha permesso ai partecipanti del Summer Camp di scoprire il piccolo borgo e di assaporare il senso di comunità e spontaneità che vi regna e che emerge in modo immediato attraversando le viuzze del borgo: alla vista di due bambini presenti presso il campo di calcetto comunale, alcuni studenti si sono avvicinati e ne è nata, in modo spontaneo, una partitella di calcio.

Alla giornata hanno preso parte, accompagnati dai docenti di Tutor, gli studenti partecipanti del 3° e 4° anno della scuola superiore San Colombano di Bobbio e dei licei Colombini, Gioia, Respighi e Cassinari di Piacenza. Erano presenti anche due studenti di fuori provincia, provenienti da Fidenza e da San Secondo Parmense.

Pubblicato il 15 luglio 2024

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Università Cattolica e Confindustria Piacenza: premio in memoria di Cesare Betti

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L’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il contributo di Confindustria Piacenza, bandisce per l’anno accademico 2023/2024 un concorso per l’assegnazione del premio di laurea “Confindustria Piacenza in memoria di Cesare Betti” dell’importo di € 5.000 (omnicomprensivo degli oneri fiscali). Il premio è nato per ricordare la figura di Cesare Betti, direttore di Confindustria Piacenza scomparso nel 2020, convinto sostenitore dell’importanza della mobilità internazionale degli studenti e dei docenti a supporto dell’internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese.
L’iniziativa è riservata ai laureati che abbiano conseguito la laurea magistrale in Global Business Management presso la Facoltà di Economia e Giurisprudenza della sede di Piacenza dell’Università Cattolica nell’anno accademico 2022/2023, discutendo una tesi di laurea con oggetto i modelli di business innovativi per l’internazionalizzazione delle imprese. Requisito per concorrere all’assegnazione del premio è quello di aver riportato una votazione di laurea almeno pari a 105/110.
Le domande di ammissione al concorso, la cui scadenza è fissata per il 20 settembre 2024, sono da compilarsi su apposito modulo disponibile sul sito internet dell’Università Cattolica e dovranno essere inviate esclusivamente via e-mail, in formato pdf e complete di allegati, al seguente indirizzo di posta elettronica: .
Gli elaborati verranno esaminati da una Commissione giudicatrice appositamente costituita e composta da due docenti di ruolo designati dalla Preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, e da un membro designato da Confindustria Piacenza.
Il conferimento del Premio sarà effettuato in occasione di un apposito evento entro il mese di dicembre 2024.

Nella foto, Cesare Betti.

Pubblicato il 15 luglio 2024

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Maltempo nel Piacentino, inviata al Governo la richiesta per lo stato di emergenza nazionale

 Stato di emergenza maltempo

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato e inviato alla Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per le "eccezionali avversità atmosferiche e i conseguenti danni" che hanno colpito tutto il territorio regionale, a esclusione delle province di Ravenna e Rimini, tra il 20 e il 29 giugno 2024. La richiesta è stata inviata per conoscenza anche al Ministero per la Protezione Civile e al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. La ricognizione dei danni e la successiva istruttoria sono stati portate a termine in brevissimo tempo. La stima dei danni per la parte pubblica è di 230 milioni di euro. L'ondata di maltempo ha visto il picco più grave tra il 23 e il 25 giugno.
Prima con temporali sparsi, poi dalla mattinata di lunedì 24 con precipitazioni intense a partire dalle zone appenniniche del modenese, reggiano e parmense. In totale, nei tre giorni sono stati misurati valori superiori ai 150 mm nel bacino montano di Parma, con punte superiori ai 180-200 mm al confine con il reggiano. La pioggia media areale caduta solo il 24 giugno risulta essere il valore più elevato tra quelli disponibili dal 1961 a oggi. I corsi d'acqua interessati dalle piene più significative sono stati il Parma, l'Enza, il Crostolo, il Secchia e il Panaro.
Le piene, inoltre, hanno registrato livello di colmo superiore ai massimi storici in molte sezioni di corsi d'acqua minori come il Rossena e il Tresinaro, affluenti del Secchia, e su altri torrenti e rii dei territori colpiti, causando esondazioni e allagamenti. Più contenute le piene sul Secchia, grazie alla laminazione esercitata dalla cassa di espansione, e sul Panaro, grazie all'effetto di un'altra cassa di espansione. Si sono, infine, verificate centinaia di frane, piccoli smottamenti, ruscellamenti diffusi sui versanti che hanno causato diverse interruzioni della rete stradale provinciale e comunale, con isolamento di località, abitati e case sparse, rendendo necessarie alcune evacuazioni.

Pubblicato il 13 luglio 2024

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Agricoltura, sviluppo rurale: al via 27 bandi per 344 milioni di euro di risorse

Al via i bandi agricoli 24

Competitività, ambiente, sviluppo e innovazione sono al centro della stagione di bandi messi a punto dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della programmazione europea dello Sviluppo rurale 2023-27. Sono 27 i bandi in uscita da oggi a fine anno, con una disponibilità di risorse che ammonta a circa 344 milioni di euro. I fondi a disposizione delle imprese così ripartiti: 132 milioni per interventi agro-climatico ambientali, 171 milioni per la competitività, 28 milioni per sviluppo del territorio e ricambio generazionale con interventi a favore degli under 41, 13 milioni per conoscenza e innovazione. A fare il punto sullo stato di attuazione della programmazione europea nel settore agricolo in Emilia-Romagna, l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che in conferenza stampa ha messo in luce le priorità della Regione in questa fase: “Una stagione, questa che va fino al 2027, che guarda all’innovazione e alla sostenibilità come chiavi fondamentali per trasformare l’agricoltura, assieme agli strumenti per sostenere il reddito delle imprese e il loro posizionamento sul mercato, migliorare la qualità delle produzioni e aumentare la competitività. In particolare, il prossimo semestre riveste un ruolo fondamentale nel periodo di programmazione complessivo, in quanto metterà in gioco 209 milioni di euro di investimenti in 13 bandi che interesseranno diversi ambiti. Investimenti che permetteranno inoltre di rilanciare il settore ortofrutticolo, interessato da una stagione particolarmente complessa, così come di ripristinare il potenziale produttivo agricolo e zootecnico danneggiato da calamità naturali, ed eventi atmosferici avversi”.

“Lo Sviluppo rurale - ha proseguito Mammi - rappresenta il libro maestro dell’agricoltura che vogliamo, perché dà spazio ai sostegni economici, agli investimenti, al ricambio generazionale che porta una nuova visione all’interno dell’impresa agricola. E dà sostegno a tutto il vasto tema della bio-sicurezza e del contrasto alle fitopatie, che assieme al cambiamento climatico rappresentano una delle sfide maggiori per il comparto”. Per quanto riguarda l’anno in corso, i bandi aperti in questo momento sono quattro per un ammontare complessivo di 23,6 milioni di euro. Fra questi 12 milioni sono rivolti ai servizi pubblici nelle aree rurali prorogato al 12 luglio, 6 milioni per la prevenzione dalle gelate primaverili nei frutteti in chiusura al 6 settembre, 5,6 milioni in due bandi per investimenti forestali in scadenza il 26 luglio. Il focus sui bandi principali che saranno pubblicati nei prossimi mesi vede i frutteti protetti (23 milioni); il bando ordinario investimenti (45 milioni); il ripristino del potenziale produttivo danneggiato (26,6 milioni); la prevenzione dei danni dovuti alla Psa (1,4 milioni); gli investimenti per il benessere animale (14 milioni); il pacchetto giovani (15 + 15 milioni); gli investimenti agroindustriali (60 milioni); la produzione integrata (17 milioni); la produzione biologica (64 milioni); i suoli con l’adozione di tecniche di semina su sodo (8 milioni); l’apporto di sostanza organica nei suoli (8 milioni).

LE RIMODULAZIONI FINANZIARIE

Le risorse che possono essere riallocata a seguito dello spostamento di alcuni impegni in corso sulle risorse della programmazione 2014-2022, complessive ammontano a 37,3 milioni di euro, fondi che potranno essere impiegati in specifiche linee d’intervento. Una in particolare riguarda la peste suina africana. La Regione ha deciso di stanziare 1 milione di euro per il 2024 all'apertura di un nuovo bando. Questo finanziamento sarà impiegato per migliorare le infrastrutture e le pratiche di biosicurezza all'interno degli allevamenti suinicoli, contribuendo così a ridurre il rischio di diffusione della Psa. L’altro tema di interesse è la produzione integrata per cui non è stato possibile soddisfare tutte le domande nel 2022. Sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire l’apertura di un bando nel 2024 con primo anno di impegno nel 2025 e fondi per circa 17 milioni per coprire le annualità fino al 2027, con circa 6 milioni all’anno. Un altro linea di intervento interesserà gli impegni per l’apicoltura, considerato il successo del primo bando per l’intervento SRA18 e la sua valenza ambientale, incrementandone la dotazione di 1 milione (oltre alle risorse necessarie per lo scorrimento integrale della graduatoria) per consentire un nuovo bando con primo anno di impegno 2025. Infine, i castagneti da frutto: a seguito dell’interesse per il bando attualmente in istruttoria, sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire non solo la copertura integrale del fabbisogno del primo bando, ma anche di portare a 1 milione l’importo del secondo bando programmato.
La disponibilità complessiva di risorse è di oltre un miliardo, di cui 429 milioni per ambiente e clima, 352 milioni per la competitività, 163 milioni per sviluppo del territorio e giovani e infine 51 milioni per innovazione e conoscenza. Trentanove sono i bandi della programmazione 2023-27 emanati fino ad ora per oltre 286 milioni, con risorse impegnate per 179 milioni di euro. Andando a guardare lo stato di attuazione per obiettivi e le risorse già impegnate: sulla competitività sono stati impegnati 23,9 milioni e già pagati 20,04; su ambiente e clima impegnati 154,4 milioni di euro e già pagati 34,3; sullo sviluppo del territorio impegnati 400mila euro interamente già pagati; su conoscenza e innovazione sono stati impegnati 800mila euro e i pagamenti sono in fase di avvio. Complessivamente i pagamenti effettuati nel 2024 ammontano al 95% del totale: a 54,8 milioni sui 58 milioni previsti.

Pubblicato il 14 luglio 2024

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Apima al convegno nazionale dei commercialisti di Piacenza

Apima commercialisti 

Anche l’associazione provinciale imprese di meccanizzazione agricola di Piacenza (Apima) ha annunciato il proprio sostegno all’iniziativa dell’Unione giovani dottori commercialisti di Piacenza, che organizzerà per la prima volta nella storia il convegno nazionale dei commercialisti a Piacenza il 3 e 4 ottobre 2024. Il tema centrale dell’evento sarà le operazioni di Mergers & Acquisitions (M&A), un argomento di grande interesse e rilevanza per il settore agricolo e non solo. Apima Piacenza, che rappresenta le imprese di meccanizzazione agricola della provincia, ha sottolineato l’importanza di un evento di tale portata per la città e l’economia locale. Il direttore di Apima, ha dichiarato: «Il convegno è un’opportunità straordinaria per Piacenza. Le operazioni di M&A sono fondamentali anche per il nostro settore, in quanto facilitano la crescita e l’innovazione delle imprese agricole e di meccanizzazione. Sostenere questa iniziativa significa investire nel futuro della nostra economia». Il sostegno di Apima all’iniziativa dei giovani dottori commercialisti è emblematico di una collaborazione trasversale tra settori diversi dell’economia piacentina. Il presidente dell’Unione giovani dottori commercialisti di piacenza, Fabio Maggi, ha commentato: «La partecipazione attiva di Apima dimostra quanto sia importante lavorare insieme per creare opportunità di crescita e sviluppo. Le operazioni di M&A sono strategiche per tutte le imprese, inclusi i settori dell’agricoltura e della meccanizzazione, e questo convegno sarà un’occasione per approfondire queste tematiche».

Il convegno nazionale dei commercialisti rappresenta un evento di grande rilevanza per Piacenza, grazie anche al sostegno di Apima. Questo appuntamento non solo favorirà lo scambio di conoscenze e competenze nel campo delle operazioni di M&A, ma contribuirà anche a rafforzare il tessuto economico locale. La sinergia tra l’Unione Giovani Dottori Commercialisti e Apima Piacenza è un esempio virtuoso di come la collaborazione tra diversi settori possa generare benefici per l’intera comunità. A farne parte anche Eleonora Dosi (vicepresidente), Danila Gambazza (segretario), Margherita Ferrante (tesoriere), Mattia Magnani (responsabile della comunicazione esterna) e per il comitato organizzativo la vicepresidente, Cristina Betta e il segretario Andrea Fossati.

Pubblicato il 13 luglio 2024

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