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Notizie Varie

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Katia Tarasconi e Paola Gazzolo incontrano i rappresentanti di «Europe for Peace Piacenza»

 pace

La sindaca Katia Tarasconi e la presidente del Consiglio Paola Gazzolo hanno incontrato nel pomeriggio del 10 luglio i rappresentanti della rete di 32 associazioni locali impegnate per la promozione e la tutela della pace e dei diritti umani “Europe for Peace Piacenza”, il cui appello “contro tutte le guerre e perché vengano avviate dagli organismi internazionali autorevoli trattative che impongano un cessate il fuoco immediato e negoziati di pace” è stato sottoscritto da oltre 5mila cittadini e cittadine di Piacenza e provincia (le 5135 firme sono state recentemente consegnate nelle mani del Prefetto di Piacenza, Paolo Ponta).

Durante l'incontro, la sindaca ha sottolineato l'importanza di iniziative come quelle portate avanti da Europe for Peace Piacenza, che mirano a rafforzare i legami tra i popoli e a costruire un futuro più pacifico e solidale: “L’Amministrazione comunale è convintamente al fianco di tutte le realtà che promuovono la pace e la collaborazione internazionale. Crediamo fermamente che solo attraverso il dialogo e la cooperazione sia possibile mettere a tacere le armi e costruire una società migliore per tutti”. Paola Gazzolo ha sottolineato “l’impegno e il grande lavoro che Europe for Peace Piacenza sta svolgendo nel nostro territorio per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della pace. Come presidente del Consiglio comunale – ha aggiunto – non mancherò di informare i consiglieri su tutte le iniziative messe in campo dall’associazione”. I rappresentanti locali di Europe for Peace hanno ricordato la recente iniziativa di raccolta firme all’appello contro tutte le guerre, per il cessate il fuoco e per la pace, che “ha dato voce a un numero significativo di persone e a un diffuso sentimento popolare”.

Il portavoce Roberto Lovattini ha sottolineato che “nel 2023 la spesa militare mondiale ha raggiunto il record storico di 2443 miliardi di dollari con una crescita del 6,8% rispetto all’anno precedente. A fronte di questi dati allarmanti – ha proseguito - Europe for Peace chiede la riduzione delle spese militari, la rimozione delle armi nucleari e l’adesione dell’Italia al Trattato che le proibisce, nonché il mantenimento della legge 185/90 che il governo sta cercando di smantellare per impedire il monitoraggio del commercio degli armamenti. Fondamentali inoltre – ha concluso - sono la promozione della cultura della pace presso le scuole e l’abolizione della pubblicità delle aziende che producono armi”.

L'incontro si è concluso con un impegno reciproco a lavorare insieme su iniziative concrete che possano contribuire alla diffusione dei valori di pace, tolleranza e cooperazione internazionale. Per la rete Europe for Peace, oltre a Lovattini, erano presenti: Adriana Gatti e Gabriella Barbieri per Legambiente, don Giancarlo Dall’Ospedale responsabile del Centro Missionario della Diocesi di Piacenza-Bobbio, il presidente regionale del Movimento Cristiano Lavoratori Umberto Morelli, Maria Grazia Dodici della Caritas, Maristella Borlenghi e per il comitato “Donna Vita Libertà”, Tiziana Ferrari.

Pubblicato l'11 luglio 2024

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Antonio Patuelli, rieletto presidente dell’Abi

 Antonio Patuelli e Corrado Sforza Fogliani

 

«Permettetemi di ricordare con forte emozione un amico che era il nostro decano fino a un anno e mezzo fa», ha affermato Antonio Patuelli ai banchieri riuniti al Consiglio dell’Associazione bancaria italiana nella giornata di martedì 9 luglio, che lo ha rieletto presidente per acclamazione, accogliendo l’indicazione unanime formulata dal Comitato esecutivo.
«Ci ha lasciati
- ha aggiunto il presidente dell’Abi Patuelli - nella persona ma non nello spirito, nell’esperienza, nell’amicizia e nei consigli. Ricordo Corrado Sforza Fogliani con emozione e con commozione, fonte di grandi ispirazioni ideali. Quando oggi ho concluso la Relazione citando il centocinquantenario di Luigi Einaudi, Corrado Sforza Fogliani avrà certo sorriso, avendo avuto lui il privilegio, da ventenne, di conoscerlo di persona e ne ha interpretato per tutta la vita, con rigore, i princìpi ideali».

Corrado Sforza Fogliani, presidente esecutivo della Banca di Piacenza, è mancato dopo breve malattia nel dicembre del 2022 lasciando un grande vuoto non solo nell’Istituto di credito che per tanti anni aveva guidato, ma anche nelle tante associazioni che ha presieduto (dalla Confedilizia, all’Assopopolari) e nella stessa Abi, di cui è stato più volte vicepresidente.

Pubblicato il 10 luglio 2024

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Nel weekend di Bettola la Filodrammatica e Paolo Bertoli

 Bettola weekend di luglio

Doppia serata a Bettola a cura del Circolo Anspi Don Vincenzo Calda che grazie alla collaborazione e al contributo del Comune di Bettola, farà divertire e ballare nella bella cornice di piazza Colombo. Il primo appuntamento in programma è con la Filodrammatica di San Bernardino di Bettola, che chiuderà così la stagione della riuscita commedia "Mei es invidié che cumpatì", tre atti brillanti che andranno in scena il 12 luglio, venerdì, nel Borgo Sant’Ambrogio, anfiteatro naturale limitrofo a piazza Colombo, alle ore 21 e che vedrà impegnati sul palco Massimo Calamari, autore e regista della commedia, Marco Marcotti, Cristina Bertinetti, Alessandra Trombetta, Claudio Carini, Stefano Chiappa, Gabriele Montanari, Samantha Guarnieri, Ramona Bosco e Susanna Brizzolesi.
Tre divertenti atti ambientati in casa di un ex presidente del Consiglio dei ministri, in preda a momenti di profonda confusione e depressione, che porteranno il pubblico a momenti di demenziale e ironica follia come consuetudine dei testi di Calamari. Si tornerà ai piedi di Cristoforo Colombo invece sabato 13, per danzare, sempre alle ore 21, con l’Orchestra Spettacolo "Paolo Bertoli", immancabile appuntamento per gli amanti del liscio e della musica da balera. Entrambe le serate hanno uno scopo benefico, quello di raccogliere fondi a sostegno della parrocchia di Bettola, impegnata a sostenere spese importanti per entrambe le chiese del paese: alla chiesa di San Bernardino e al Santuario della Beata Vergine della Quercia per l’esecuzione di lavori di ripristino delle campane e relativamente alla sola chiesa di San Bernardino lavori per l’ammodernamento dell’impianto interno (relativo a campane e orologio) recentemente danneggiato dalla scarica di un fulmine.

Pubblicato il 10 luglio 2024

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L’effetto dei Cau nei Ps: -15,5% di codici bianchi e -9% di verdi

Gli effetti dei Cau a meta 24

In Emilia-Romagna, da gennaio a maggio 2024, i 42 Centri di assistenza urgenza attivi hanno ridotto la pressione degli accessi in Pronto soccorso del 15,5% per i codici bianchi e del 9% per i codici verdi. Una costante riduzione della pressione sui Ps, dato che solo due mesi fa le stesse percentuali, con un numero inferiore di Cau sul territorio, erano di circa la metà. E ancora: per il 2024 si prevedono 400mila accessi ai Cau, su un totale di 1,8/2 milioni al Pronto soccorso + Cau. Se si confrontano i dati gennaio-maggio di quest’anno con quelli dello stesso periodo del 2019 (ultimo anno utile considerato che dal 2020 fino ai primi mesi del 2023 i Ps hanno affrontato l’emergenza Covid), il calo è ancora più consistente: gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto soccorso sono passati, infatti, da 142 a 97 per 1.000 abitanti (-32%). Complessivamente, considerando tutti i codici, gli accessi in Ps da gennaio a maggio 2019 erano stati 180 per 1.000 abitanti, contro i 159 dello stesso periodo 2024 (-21%). E le previsioni sono altrettanto buone, considerando che stanno aumentando i Cau attivi su tutto il territorio regionale: ad oggi sono 42 e saliranno a 50 entro il 2024. Questo il quadro che emerge dai dati elaborati dalla Regione per valutare l’andamento dell’attività dei Cau, pensati e realizzati per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale dei cittadini. Il bilancio è stato presentato oggi in conferenza stampa a Bologna dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “La riorganizzazione dell’emergenza urgenza - sottolinea Donini - sta dando i suoi frutti. Nei primi cinque mesi di quest’anno è evidente il calo di accessi in Pronto soccorso a favore, invece, dei Cau, che capillarmente coprono il territorio regionale. Il sistema sta funzionando, grazie anche al lavoro del personale sanitario e ai cittadini che hanno compreso quanto sia importante accedervi in modo appropriato. Per l’Emilia-Romagna è una sfida, un modello innovativo di sanità che vuole continuare a erogare cure e servizi di qualità e ad essere pubblica ed universalistica. Un modello che può diventare punto di riferimento a livello nazionale”.

L’EFFETTO CAU SUGLI ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO

Secondo i dati elaborati dalla Regione che ha messo a confronto il periodo gennaio-maggio 2024 con lo stesso periodo del 2019, grazie ai Centri assistenza urgenza gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto soccorso sono diminuiti in tutta l’Emilia-Romagna, in particolare: in provincia di Piacenza sono calati del 45% (da 149 accessi per 1.000 abitanti nel periodo gennaio-maggio 2019 a 82 nello stesso periodo del 2024), in quella di Parma del 52% (da 111 a 53), in quella di Bologna del 33% (da 168 a 113). E ancora in provincia di Ferrara del 37% (da 140 a 88), a Imola del 34% (da 119 a 78), in Romagna del 27% (da 139 a 102), in provincia di Reggio Emilia del 29% (da 117 a 83) e in quella Modena del 19% (da 153 a 124).

I DATI

Da novembre 2023 a giugno 2024, sono stati rilevati 230mila accessi nei 42 Cau attivi in Emilia-Romagna. Nei primi sei mesi di quest’anno, anche per effetto del costante aumento dell’offerta di strutture, l’incremento di accessi tra un mese e l’altro è stato mediamente pari al 23%. Stabile all’83% la percentuale di persone che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura. I tempi di attesa sono mediamente pari a 45 minuti, con accessi prevalentemente in orario diurno (82%). Nel 68% dei casi sono persone tra i 18 e i 64 anni. Per quanto riguarda il personale medico impiegato nelle strutture, nei Centri di assistenza urgenza lavorano circa 480 medici, dei quali il 61% ha meno di 35 anni e il 50% è specializzando.

LE PRIME OTTO CAUSE DI ACCESSO AI CAU

I Cau sono stati istituiti dalla Regione per gestire le urgenze a bassa complessità, continuando a mantenere in capo ai Pronto soccorso le emergenze. Queste le prime otto cause per cui i cittadini in questi primi cinque mesi del 2024 si sono rivolti ai Centri di assistenza urgenza: 22,18% lesione o dolore agli arti e contusioni; 10,96% tosse, congestione, mal di gola o febbre; 5,71% dolore addominale; 4,6% eritema/problemi cutanei; 3,7% lombalgia; 3,05% otalgia; 2,22% richiesta di prescrizione; 1,52% cefalea/emicrania.

Pubblicato il 10 luglio 2024

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Dalla Parola alle parole: gli insegnanti di religione in ritiro a Bedonia

gruppo1

Dal 22 al 24 giugno, il Seminario di Bedonia ha fatto da cornice all’incontro degli insegnanti di religione, organizzato dagli Uffici Scuola delle diocesi di Piacenza e Parma. Trovarsi insieme è stata l’occasione per rivedersi, pregare e mettersi in ascolto, condividendo le bellezze e le fatiche dell’anno scolastico trascorso.
La Parola è stata il filo conduttore: la tecnica del bibliodramma e i momenti di preghiera hanno scandito la quotidianità.

In quei giorni, lodi, vespri e la celebrazione eucaristica sono stati guidati da don Gigi Bavagnoli. Con lui sono state lette e meditate alcune parabole, racconti che, per quanto conosciuti, hanno saputo stupire ancora una volta i partecipanti con i loro elementi paradossali e la ricchezza di colpi di scena, che spronano ogni lettore, anche il più fedele, a diventare discepolo di Gesù, se davvero vuole comprenderne il significato profondo.
C
on Aurelia ed Anna abbiamo sperimentato il bibliodramma, riscoprendo il legame fortissimo fra la Parola e le diverse emozioni della vita e come queste si possano leggere alla luce della Parola stessa. Dalla Parola con la "P" maiuscola sono nate tante parole e racconti che in un clima di gratitudine ed accoglienza ci siamo scambiati dando nuovo significato al termine abbondanza.
I momenti di convivialità, i viaggi in macchina e i dopocena condivisi, sorseggiando tisane o giocando a biliardino, sono stati preziosi. Al termine di queste giornate, molti dei partecipanti hanno constatato la bellezza dell’esperienza al punto che, anche solo dopo il primo giorno, sembrava di conoscersi ed essere insieme da più tempo.

Francesca Gualtieri



Nella foto, il gruppo di insegnanti di religione piacentini, parmensi e reggiani a Bedonia insieme al prof. Claudio Ferrari e a don Gigi Bavagnoli. 

Pubblicato il 9 luglio 2024



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