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Notizie Varie

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Agricoltura, sviluppo rurale: al via 27 bandi per 344 milioni di euro di risorse

Al via i bandi agricoli 24

Competitività, ambiente, sviluppo e innovazione sono al centro della stagione di bandi messi a punto dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della programmazione europea dello Sviluppo rurale 2023-27. Sono 27 i bandi in uscita da oggi a fine anno, con una disponibilità di risorse che ammonta a circa 344 milioni di euro. I fondi a disposizione delle imprese così ripartiti: 132 milioni per interventi agro-climatico ambientali, 171 milioni per la competitività, 28 milioni per sviluppo del territorio e ricambio generazionale con interventi a favore degli under 41, 13 milioni per conoscenza e innovazione. A fare il punto sullo stato di attuazione della programmazione europea nel settore agricolo in Emilia-Romagna, l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che in conferenza stampa ha messo in luce le priorità della Regione in questa fase: “Una stagione, questa che va fino al 2027, che guarda all’innovazione e alla sostenibilità come chiavi fondamentali per trasformare l’agricoltura, assieme agli strumenti per sostenere il reddito delle imprese e il loro posizionamento sul mercato, migliorare la qualità delle produzioni e aumentare la competitività. In particolare, il prossimo semestre riveste un ruolo fondamentale nel periodo di programmazione complessivo, in quanto metterà in gioco 209 milioni di euro di investimenti in 13 bandi che interesseranno diversi ambiti. Investimenti che permetteranno inoltre di rilanciare il settore ortofrutticolo, interessato da una stagione particolarmente complessa, così come di ripristinare il potenziale produttivo agricolo e zootecnico danneggiato da calamità naturali, ed eventi atmosferici avversi”.

“Lo Sviluppo rurale - ha proseguito Mammi - rappresenta il libro maestro dell’agricoltura che vogliamo, perché dà spazio ai sostegni economici, agli investimenti, al ricambio generazionale che porta una nuova visione all’interno dell’impresa agricola. E dà sostegno a tutto il vasto tema della bio-sicurezza e del contrasto alle fitopatie, che assieme al cambiamento climatico rappresentano una delle sfide maggiori per il comparto”. Per quanto riguarda l’anno in corso, i bandi aperti in questo momento sono quattro per un ammontare complessivo di 23,6 milioni di euro. Fra questi 12 milioni sono rivolti ai servizi pubblici nelle aree rurali prorogato al 12 luglio, 6 milioni per la prevenzione dalle gelate primaverili nei frutteti in chiusura al 6 settembre, 5,6 milioni in due bandi per investimenti forestali in scadenza il 26 luglio. Il focus sui bandi principali che saranno pubblicati nei prossimi mesi vede i frutteti protetti (23 milioni); il bando ordinario investimenti (45 milioni); il ripristino del potenziale produttivo danneggiato (26,6 milioni); la prevenzione dei danni dovuti alla Psa (1,4 milioni); gli investimenti per il benessere animale (14 milioni); il pacchetto giovani (15 + 15 milioni); gli investimenti agroindustriali (60 milioni); la produzione integrata (17 milioni); la produzione biologica (64 milioni); i suoli con l’adozione di tecniche di semina su sodo (8 milioni); l’apporto di sostanza organica nei suoli (8 milioni).

LE RIMODULAZIONI FINANZIARIE

Le risorse che possono essere riallocata a seguito dello spostamento di alcuni impegni in corso sulle risorse della programmazione 2014-2022, complessive ammontano a 37,3 milioni di euro, fondi che potranno essere impiegati in specifiche linee d’intervento. Una in particolare riguarda la peste suina africana. La Regione ha deciso di stanziare 1 milione di euro per il 2024 all'apertura di un nuovo bando. Questo finanziamento sarà impiegato per migliorare le infrastrutture e le pratiche di biosicurezza all'interno degli allevamenti suinicoli, contribuendo così a ridurre il rischio di diffusione della Psa. L’altro tema di interesse è la produzione integrata per cui non è stato possibile soddisfare tutte le domande nel 2022. Sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire l’apertura di un bando nel 2024 con primo anno di impegno nel 2025 e fondi per circa 17 milioni per coprire le annualità fino al 2027, con circa 6 milioni all’anno. Un altro linea di intervento interesserà gli impegni per l’apicoltura, considerato il successo del primo bando per l’intervento SRA18 e la sua valenza ambientale, incrementandone la dotazione di 1 milione (oltre alle risorse necessarie per lo scorrimento integrale della graduatoria) per consentire un nuovo bando con primo anno di impegno 2025. Infine, i castagneti da frutto: a seguito dell’interesse per il bando attualmente in istruttoria, sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire non solo la copertura integrale del fabbisogno del primo bando, ma anche di portare a 1 milione l’importo del secondo bando programmato.
La disponibilità complessiva di risorse è di oltre un miliardo, di cui 429 milioni per ambiente e clima, 352 milioni per la competitività, 163 milioni per sviluppo del territorio e giovani e infine 51 milioni per innovazione e conoscenza. Trentanove sono i bandi della programmazione 2023-27 emanati fino ad ora per oltre 286 milioni, con risorse impegnate per 179 milioni di euro. Andando a guardare lo stato di attuazione per obiettivi e le risorse già impegnate: sulla competitività sono stati impegnati 23,9 milioni e già pagati 20,04; su ambiente e clima impegnati 154,4 milioni di euro e già pagati 34,3; sullo sviluppo del territorio impegnati 400mila euro interamente già pagati; su conoscenza e innovazione sono stati impegnati 800mila euro e i pagamenti sono in fase di avvio. Complessivamente i pagamenti effettuati nel 2024 ammontano al 95% del totale: a 54,8 milioni sui 58 milioni previsti.

Pubblicato il 14 luglio 2024

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Maltempo nel Piacentino, inviata al Governo la richiesta per lo stato di emergenza nazionale

 Stato di emergenza maltempo

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato e inviato alla Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per le "eccezionali avversità atmosferiche e i conseguenti danni" che hanno colpito tutto il territorio regionale, a esclusione delle province di Ravenna e Rimini, tra il 20 e il 29 giugno 2024. La richiesta è stata inviata per conoscenza anche al Ministero per la Protezione Civile e al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. La ricognizione dei danni e la successiva istruttoria sono stati portate a termine in brevissimo tempo. La stima dei danni per la parte pubblica è di 230 milioni di euro. L'ondata di maltempo ha visto il picco più grave tra il 23 e il 25 giugno.
Prima con temporali sparsi, poi dalla mattinata di lunedì 24 con precipitazioni intense a partire dalle zone appenniniche del modenese, reggiano e parmense. In totale, nei tre giorni sono stati misurati valori superiori ai 150 mm nel bacino montano di Parma, con punte superiori ai 180-200 mm al confine con il reggiano. La pioggia media areale caduta solo il 24 giugno risulta essere il valore più elevato tra quelli disponibili dal 1961 a oggi. I corsi d'acqua interessati dalle piene più significative sono stati il Parma, l'Enza, il Crostolo, il Secchia e il Panaro.
Le piene, inoltre, hanno registrato livello di colmo superiore ai massimi storici in molte sezioni di corsi d'acqua minori come il Rossena e il Tresinaro, affluenti del Secchia, e su altri torrenti e rii dei territori colpiti, causando esondazioni e allagamenti. Più contenute le piene sul Secchia, grazie alla laminazione esercitata dalla cassa di espansione, e sul Panaro, grazie all'effetto di un'altra cassa di espansione. Si sono, infine, verificate centinaia di frane, piccoli smottamenti, ruscellamenti diffusi sui versanti che hanno causato diverse interruzioni della rete stradale provinciale e comunale, con isolamento di località, abitati e case sparse, rendendo necessarie alcune evacuazioni.

Pubblicato il 13 luglio 2024

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Il Centro estivo Caritas: un momento di gioia per i bambini e un sostegno per le famiglie

centro


Il Centro Estivo della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio è stato uno spazio vivace e colorato, dove i bambini hanno potuto giocare, imparare e divertirsi insieme. Questa iniziativa, promossa dalla Caritas, si è rivelata un vero e proprio strumento di sollievo per le famiglie seguite dall’organizzazione diocesana che partecipano ai progetti di sostegno come "Casa tra le case" e "Destinazione casa".
Rita Casalini, rappresentante della Caritas, ha sottolineato l'importanza di questo centro estivo come momento di supporto per le famiglie, offrendo loro la possibilità di lasciare i propri figli due mattine alla settimana in un ambiente sicuro e accogliente. Grazie a questa iniziativa, i genitori hanno potuto contare su un aiuto prezioso mentre i loro bambini hanno potuto trascorrere momenti felici e costruttivi insieme ai loro coetanei.
A garantire il buon funzionamento del Centro Estivo, numerosi giovani volontari, due dei quali impegnati nel servizio civile, si sono messi a disposizione con entusiasmo e dedizione. Grazie alla loro presenza e al loro impegno, i bambini hanno potuto godere di un'assistenza attenta e affettuosa, contribuendo a rendere l'esperienza estiva ancora più positiva.
Il Centro Estivo, che ha preso il via a metà giugno e si è concluso il 12 luglio, ha proposto una vasta gamma di attività ludiche, educative e ricreative per intrattenere i piccoli partecipanti. Oltre ai giochi all'aria aperta e alle attività manuali, è stato dato spazio anche allo studio delle materie scolastiche, permettendo ai bambini di continuare a esercitarsi e approfondire le proprie conoscenze in modo divertente e stimolante.
Tutto questo si è svolto presso il centro "Il Samaritano" della Caritas di Piacenza-Bobbio, di via Giordani, un luogo accogliente, dove la Caritas svolge i suoi principali servizi. In questo contesto di sapore evangelico, i ragazzi hanno potuto vivere esperienze di condivisione, di amicizia e formazione in un clima spensierato e gioioso.



Riccardo Tonna

Pubblicato il 13 luglio 2024

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Apima al convegno nazionale dei commercialisti di Piacenza

Apima commercialisti 

Anche l’associazione provinciale imprese di meccanizzazione agricola di Piacenza (Apima) ha annunciato il proprio sostegno all’iniziativa dell’Unione giovani dottori commercialisti di Piacenza, che organizzerà per la prima volta nella storia il convegno nazionale dei commercialisti a Piacenza il 3 e 4 ottobre 2024. Il tema centrale dell’evento sarà le operazioni di Mergers & Acquisitions (M&A), un argomento di grande interesse e rilevanza per il settore agricolo e non solo. Apima Piacenza, che rappresenta le imprese di meccanizzazione agricola della provincia, ha sottolineato l’importanza di un evento di tale portata per la città e l’economia locale. Il direttore di Apima, ha dichiarato: «Il convegno è un’opportunità straordinaria per Piacenza. Le operazioni di M&A sono fondamentali anche per il nostro settore, in quanto facilitano la crescita e l’innovazione delle imprese agricole e di meccanizzazione. Sostenere questa iniziativa significa investire nel futuro della nostra economia». Il sostegno di Apima all’iniziativa dei giovani dottori commercialisti è emblematico di una collaborazione trasversale tra settori diversi dell’economia piacentina. Il presidente dell’Unione giovani dottori commercialisti di piacenza, Fabio Maggi, ha commentato: «La partecipazione attiva di Apima dimostra quanto sia importante lavorare insieme per creare opportunità di crescita e sviluppo. Le operazioni di M&A sono strategiche per tutte le imprese, inclusi i settori dell’agricoltura e della meccanizzazione, e questo convegno sarà un’occasione per approfondire queste tematiche».

Il convegno nazionale dei commercialisti rappresenta un evento di grande rilevanza per Piacenza, grazie anche al sostegno di Apima. Questo appuntamento non solo favorirà lo scambio di conoscenze e competenze nel campo delle operazioni di M&A, ma contribuirà anche a rafforzare il tessuto economico locale. La sinergia tra l’Unione Giovani Dottori Commercialisti e Apima Piacenza è un esempio virtuoso di come la collaborazione tra diversi settori possa generare benefici per l’intera comunità. A farne parte anche Eleonora Dosi (vicepresidente), Danila Gambazza (segretario), Margherita Ferrante (tesoriere), Mattia Magnani (responsabile della comunicazione esterna) e per il comitato organizzativo la vicepresidente, Cristina Betta e il segretario Andrea Fossati.

Pubblicato il 13 luglio 2024

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Fondo sociale per lo sport, 35mila euro per pagare la quota ai ragazzi con difficoltà economica

DADATI GIONELLI BOSELLI

Aumenta a 35mila euro il budget del bando “Fondo sociale per lo sport”, promosso da Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza e, da quest’anno, anche dal Comune di Piacenza. Un contributo – che si alza di 10mila euro rispetto alla scorsa edizione – che consentirà a 110-120 famiglie in difficoltà economica di sostenere la spesa sportiva per i propri figli. A fare domanda – dal 15 luglio al 2 settembre – dovranno essere le associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Coni, a beneficiare del contributo i ragazzi e le ragazze sotto i 18 anni della provincia di Piacenza e del territorio comunale di Vigevano. I dettagli sono stati presentati mercoledì 10 luglio in conferenza stampa da Robert Gionelli, consigliere d’amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Pietro Boselli, vicedirettore generale della Banca di Piacenza, e Mario Dadati, assessore allo sport del Comune di Piacenza.

Da quando è stato avviato, il bando ha già supportato il diritto alla pratica sportiva di oltre centotrenta giovani tesserati di associazioni sportive dilettantistiche attivi in diverse discipline: calcio, volley, basket, ciclismo, scherma, canottaggio, tennis e pallamano. Fino al 2 settembre, le associazioni sportive dilettantistiche potranno partecipare all'assegnazione delle risorse segnalando particolari situazioni di fragilità. La spesa di tesseramento per gli associati varia in genere dai 300 ai 500 euro l'anno, cifra troppo alta da sostenere per i nuclei famigliari in difficoltà economica: per questo il Fondo si sostituisce alle famiglie nel pagamento delle quote. "L'adesione crescente che il nostro bando ha registrato dal suo avvio trova quest'anno una importante risposta grazie all'ingresso del Comune di Piacenza e all'aumento del plafond a disposizione, che ci consentirà di aiutare un numero ancora maggiore di giovani sportivi - sottolinea Robert Gionelli - Torniamo ad affermare così il diritto inalienabile allo sport sancito anche dalla Costituzione, contribuendo per quanto ci è possibile ad attenuare gli effetti delle disuguaglianze sociali e ad aiutare i nostri ragazzi. La pratica sportiva, oltre a promuovere un sano stile di vita, valori e spirito di sacrificio, è uno straordinario strumento di contrasto alle forme di disagio giovanile".

"Per il terzo anno consecutivo Banca di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, e da quest'anno anche il Comune di Piacenza, operano unite per un aiuto concreto a favore delle famiglie in difficoltà per l'attuale situazione economica - è il commento di Pietro Boselli - Praticare un'attività sportiva è un diritto inviolabile dei ragazzi e questa iniziativa consente di attenuare le disparità". "Il Comune di Piacenza - sottolinea Mario Dadati - è orgoglioso di annunciare la propria adesione al "Fondo sociale per lo sport", un progetto che promuove l'accesso allo sport come strumento di crescita, di solidarietà e di inclusione sociale. Crediamo fermamente che lo sport sia un diritto fondamentale per tutti i giovani, indipendentemente dalle loro condizioni economiche, perché offre l'opportunità di crescere in un ambiente sano e di imparare valori essenziali come il rispetto, la disciplina e il lavoro di squadra. Aderendo a questo progetto, la nostra Amministrazione comunale intende fare la propria parte nel dare un aiuto concreto alle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà economica, offrendo ai loro figli la possibilità di partecipare a diverse attività sportive senza gravare sul bilancio familiare. Desidero quindi ringraziare la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Banca di Piacenza per aver dato vita, due anni fa, a questa iniziativa, dimostrando grande lungimiranza, senso di responsabilità e impegno verso la nostra comunità".

L'avvio del bando avverrà ufficialmente il 15 luglio. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 18 del 2 settembre 2024. Per formalizzare la propria candidatura, le Associazioni sportive dilettantistiche potranno utilizzare esclusivamente il Portare Richieste Online presente sul sito www.fondazionepiacenzavigevano.it, accedendo all'apposita modulistica. Le richieste potranno essere presentate da società iscritte al Coni, con sede legale e operativa in provincia di Piacenza e nel comune di Vigevano. La valutazione qualitativa e quantitativa sarà effettuata da un'apposita Commissione costituita dai tre promotori. L'assegnazione dei contributi sarà deliberata in modo condiviso dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dall'Assessorato allo Sport del Comune di Piacenza e dal Comitato Esecutivo della Banca di Piacenza sulla base delle valutazioni della Commissione. Esigenze di chiarimento, domande tecniche sulla procedura di compilazione on-line e ogni altra richiesta relativa al Bando possono essere comunicate via mail a o chiamando il numero 0523.311111.

Francesco Petronzio

BANDO “FONDO SOCIALE PER LO SPORT”

Progetto annuale

Terza edizione

Budget complessivo: 35.000 euro

Presentazione domande: 15 luglio - 2 settembre 2024

Premessa

Negli ultimi anni, e ancora più nel recente passato con l'emergenza sanitaria, sono aumentate anche nel nostro Paese (e nelle province di Piacenza e Vigevano) le cosiddette "nuove povertà". Lo sport è un diritto inalienabile di ogni individuo, in particolare per i giovani che proprio grazie alla pratica sportiva possono arricchire il proprio percorso di crescita con valori sociali, culturali ed educativi, come il rispetto delle regole e dell'avversario, la lealtà, la condivisione, lo spirito di sacrificio, la capacità di accettare il verdetto del campo. I giovani che praticano sport, oltre a giovarsi di tutti i benefici già evidenziati, studiano con maggiore profitto, ottengono migliori risultati in ambito scolastico e incrementano le proprie capacità relazionali sia con coetanei che con adulti, anche di lingua e nazionalità diversa (ricerca Coni-Università Cattolica del Sacro Cuore - anno 2007). In questo nuovo contesto sociale, lo sport giovanile viene spesso eliminato, purtroppo, dai bilanci delle famiglie appartenenti alle fasce più fragili della popolazione. Una rinuncia che rappresenta un autentico paradosso, dopo che lo sport è stato inserito all'interno della Costituzione Italiana: l'articolo 33 riconosce e tutela "il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psico-fisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme".

Obiettivi

Attraverso il Fondo Sociale per lo Sport Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza e Banca di Piacenza intendono consentire ai giovani di famiglie con difficoltà economiche e con prole numerosa di esercitare un diritto inalienabile come la pratica sportiva, di fondamentale importanza per il percorso di crescita, formazione e maturazione delle nuove generazioni. Il Fondo Sociale per lo Sport contribuisce ad attenuare gli effetti delle disuguaglianze sociali, favorisce e promuove la pratica e l'associazionismo sportivo e consente anche di dare vita a una rete collaborativa tra i suoi soggetti promotori e le Istituzioni sportive, le Federazioni sportive, gli Enti di promozione sportiva, le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) del territorio e i Servizi sociali.

Soggetti beneficiari

I beneficiari del progetto sono i giovani, fino ai 18 anni di età, appartenenti a nuclei familiari residenti in provincia di Piacenza e nel comune di Vigevano.

Contenuti del progetto

Le famiglie spendono mediamente dai 300 ai 500 euro all'anno, per permettere a un figlio di praticare sport nell'ambito di un'Associazione Sportiva Dilettantistica. Mediante questa iniziativa le ASD, che sopravvivono proprio grazie alle quote contributive versate dalle famiglie, possono segnalare tali particolari situazioni di fragilità presentando richiesta di partecipazione al Bando. Il Fondo Sociale per lo Sport si sostituisce alle famiglie nel pagamento della quota. Con una dotazione annua di 35mila euro, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza e Banca di Piacenza, attraverso il Fondo, possono garantire il diritto allo sport a giovani appartenenti a famiglie in condizioni disagiate (in maniera proporzionale nei territori di Piacenza e di Vigevano) che, diversamente, sarebbero costretti a rinunciare alla pratica sportiva.

Presentazione dei progetti

Per presentare la candidatura al Bando è necessario utilizzare il portale di richieste on line, disponibile sul sito della Fondazione di Piacenza e Vigevano www.fondazionepiacenzavigevano.it, accedendo all'apposita modulistica. Affinché la richiesta venga considerata valida il modulo dovrà essere compilato esclusivamente on line e trasmesso entro i termini indicati nell'apposita sezione. La partecipazione al Bando comporta automaticamente l'accettazione delle procedure, dei criteri e delle indicazioni ad esso riferiti. La mancanza dei requisiti e l'inosservanza delle condizioni e delle procedure previste comporterà l'esclusione della richiesta di partecipazione.

Soggetti ammessi

Fermo restando le regole generali previste dal Regolamento per lo svolgimento dell'attività istituzionale e dei disciplinari adottati dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, i progetti potranno essere presentati esclusivamente da Associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Coni, con sede legale e operativa in provincia di Piacenza e nel comune di Vigevano.

Scadenza

Le proposte dovranno essere presentate entro le ore 18 del 2 settembre 2024.

Budget disponibile

Il budget a disposizione del presente bando è pari a complessivi 35.000 euro.

Iter di valutazione

La valutazione qualitativa e quantitativa delle proposte sarà effettuata da un'apposita Commissione costituita da Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza e Banca di Piacenza. L'assegnazione dei contributi sarà deliberata in modo condiviso dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dall'Assessorato allo Sport del Comune di Piacenza e dal Comitato Esecutivo della Banca di Piacenza sulla base delle valutazioni della Commissione.

Informazioni e help desk

Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici dell’Area Istituzionale: tel. 0523.311111 -

Nella foto, da sinistra Mario Dadati, Robert Gionelli e Pietro Boselli.

Pubblicato l'11 luglio 2024

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