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Notizie Varie

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Tumori del sangue e del sistema linfatico: L'analisi del DNA per prevenire le recidive

FotoDELPAPA 3


L’Azienda Usl di Piacenza, grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha avviato un importante progetto che utilizza l'analisi avanzata del DNA per migliorare ulteriormente la presa in carico dei pazienti con linfomi, leucemie e mielomi.
La tecnica Next Generation Sequencing (NGS) permette di leggere con grande precisione il materiale genetico delle cellule. Questa tecnologia è fondamentale per identificare la malattia minima residua (MRD), ovvero la piccolissima quantità di cellule tumorali che possono rimanere nell'organismo dopo un trattamento, anche quando gli esami tradizionali non riescono più a rilevarle. Grazie al NGS, i medici possono individuare queste micro tracce con estrema precisione, prevenire ricadute e monitorare meglio il percorso di guarigione dei pazienti.
Sebbene le linee guida internazionali raccomandino l’utilizzo della NGS, la sua applicazione pratica è ostacolata da sfide tecnologiche e dalla necessità di formazione altamente specializzata del personale. Questo progetto si propone di superare tali difficoltà, portando un significativo progresso nel trattamento e nella gestione dei pazienti.

«L’innovativa tecnica diagnostica NGS, la “lente di ingrandimento del DNA”, è una metodologia avanzata che porterà a diagnosi così precise e dettagliate da consentire di individuare con maggiore puntualità il percorso terapeutico più adatto al paziente. In linea con la filosofia della nostra Fondazione, dunque, investiamo su un progetto specifico, in grado di generare un impatto significativo in termini di appropriatezza della cura, qualità della vita dei pazienti e ottimizzazione delle risorse a disposizione - precisa il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Questo intervento, inoltre, contribuisce a consolidare e sviluppare una specialistica dell’ospedale piacentino, che rappresenta già un’eccellenza a livello regionale e sovraregionale».

«Per Piacenza – sottolinea Daniele Vallisa, direttore del dipartimento Oncoematologia, che lavora in stretto contatto con le realtà ospedaliere di Modena e Bologna - è essenziale rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche per garantire ai nostri pazienti, anche quelli più giovani, terapie sempre più efficaci e appropriate. Questo progetto contribuirà a garantire l'appropriatezza prescrittiva dei farmaci a target molecolare, ottimizzando le terapie e riducendo i rischi di trattamenti inefficaci».

«Le tecnologie all’avanguardia come la NGS – evidenzia Paola Bardasi, direttore generale dell’Azieda Usl di Piacenza - non solo migliorano la diagnosi, ma rendono possibile l’accesso a trattamenti avanzati, che seppur efficaci, sono costosissimi. Il nostro obiettivo è garantire che i pazienti abbiano accesso alle migliori cure, ma allo stesso tempo dobbiamo lavorare per una gestione mirata delle risorse, assicurando l'appropriatezza della cura e il controllo della spesa. Questo progetto, dunque, rappresenta un passo fondamentale per ottimizzare l’approccio terapeutico e gestire in modo efficiente l’impiego di terapie avanzate».
Il progetto punta a potenziare l’uso della tecnologia NGS, con un percorso in più fasi. Prima di tutto, verranno rafforzate le competenze del personale sanitario e formato un nuovo biologo specializzando, con un focus su bioinformatica e genetica molecolare. Poi, la metodica NGS sarà sottoposta a una verifica di qualità a livello internazionale. Il centro è già riconosciuto dall’ERIC, un’organizzazione europea che promuove il miglioramento delle cure per la leucemia linfocitica cronica, garantendo così affidabilità e qualità nelle diagnosi.

«La NGS – spiega Angela Rossi, direttore dell’Unità operativa Biologia dei trapianti - è una tecnica avanzata che consente di ottenere una grande quantità di dati diagnostici, ma questi dati devono essere accuratamente interpretati. La nostra formazione, quindi, si concentra sulla bioinformatica e sulla genetica molecolare per permettere al nostro personale di tradurre questi dati grezzi in informazioni utili per i clinici. Questo passaggio è cruciale perché consente di definire la strategia terapeutica più adatta al singolo paziente. Inoltre, il progetto comporterà un significativo aumento delle competenze del personale del laboratorio, che diventerà sempre più specializzato nella gestione e interpretazione di queste tecnologie avanzate, facendo della nostra struttura un punto di riferimento di eccellenza non solo per l’Azienda Usl di Piacenza, ma anche per il panorama regionale».

Il progetto prevede l’accreditamento del personale, che, grazie alla formazione, sarà in grado di rilasciare dati certificati e accreditati. Questo passaggio è decisivo perché i dati interpretati con precisione avranno un impatto diretto sulla decisione terapeutica. La corretta valutazione della malattia residua consente infatti di decidere se un paziente possa accedere a un trapianto o se sia necessaria una terapia alternativa. La NGS funziona come una ‘lente d’ingrandimento’ super potente per il DNA, riuscendo a rilevare anche piccolissime tracce di malattia, che altre metodiche non potrebbero individuare. Questa sensibilità è particolarmente utile quando si trattano i nuovi farmaci biologici e le terapie come l’immunoterapia, che sono molto più efficaci delle vecchie chemioterapie e possono raggiungere profondità di risposta maggiore. Valutare correttamente la risposta ai trattamenti è fondamentale per prendere decisioni importanti, come se continuare o fermare una terapia, se cambiarla o se procedere con un trapianto.

Nella foto di Del Papa, l'incontro in Fodazione.

Pubblicato il 24 febbraio 2025

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Sono 28 i bimbi nati nel 2024 a Gragnano

Nuovi nati Gragnano

Tante primule colorate e un libro del Polo Bibliotecario per incominciare a “leggere fin da piccoli” sono stati il dono che l’Amministrazione Comunale di Gragnano ha voluto offrire, nei giorni scorsi, ai nuovi cittadini nati nel 2024. Nel Centro Culturale si è infatti radunata una piccola folla di genitori e bimbi: erano presenti neonati, che hanno visto la luce nell’ultimo mese dell’anno, a bimbi più grandicelli tra i quali uno compiva l’anno proprio in quel giorno e che è stato salutato con un bell’applauso. In totale erano 28 i bimbi che rappresentano il futuro del paese e che, con i loro genitori.

“Famiglie – ha dichiarato il sindaco Patrizia Calza - che devono sentire l’affetto e la vicinanza anche delle istituzioni e capire di essere parte di una vera comunità, perché non è mai bello sentirsi soli neppure quando si è ancora giovani e forti”. Con l’assessore Marco Caviati, Calza ha dunque ringraziato i neogenitori per «la scelta di vita che hanno fatto contribuendo a combattere l’inverno demografico che si è abbattuto su tanti paesi europei sottolineando che “occorre dare vita a una grande alleanza tra le istituzioni, a vari livelli, le famiglie e la comunità per uscire dal problema della denatalità”. Sono tanti i servizi presenti nel territorio anche distrettuale a cui i genitori possono accedere gratuitamente e questi sono stati illustrati dall’assistente sociale Luisa Zioni e dai rappresentati del Centro per le Famiglie che ha sede a Castelsangiovanni ma che, attiva, se richiesto, anche iniziative in loco. Sono state illustrate dunque le varie opportunità dagli asili-nido alle scuole materne dai benefit comunali a quelli regionali o nazionali di cui, in base all’Isee, le famiglie possono usufruire, così come le attività laboratoriali del Centro. Al primo laboratorio , sul tema del gioco , si sono iscritte seduta stante 7 coppie di genitori. Per maggiori informazioni su questa attività e sugli altri servizi a cui la coppia può accedere ci si può rivolgere al numero 0523-843020.

“Gragnano è un paese giovane, ma è bene sapere che con il trend attuale, nell’arco di venti anni, in Emilia-Romagna gli anziani saranno il triplo dei giovani. È doveroso pensare al peso enorme che stiamo ponendo sulle spalle delle nuove generazioni. Per questo ho parlato di una grande alleanza a favore della vita, che deve coinvolgere tutti i livelli”, spiega il sindaco. “Aldilà di tutti i provvedimenti economici o servizi che a livello nazionale o locale si possano attivare, noi crediamo che la comunità possa fare tanto per creare le condizioni favorevoli a chi è disposto a dare vita a una famiglia: avere la sensazione di vivere in una comunità che accompagna, tesse relazioni, partecipa, può cambiare le cose. Un po’ come accadeva nel passato, in cui in un paese ci si conosceva tutti. I figli erano un po’ i figli di tutti. Dobbiamo rifiutare l’idea di un paese in cui i vicini rimangono estranei, sconosciuti gli uni agli altri. Per questo abbiamo ricordato anche i servizi creati a supporto degli studenti a scuola o per il tempo libero, quali i centri aggregativi. Oggi anche per i ragazzi esistono il problema della solitudine e le difficoltà di relazioni, con conseguenze anche gravi per la loro crescita serena. Anche su questo dobbiamo interrogarci come comunità, fin dalla nascita dei nostri nuovi concittadini” . In chiusura la bibliotecaria Elisabetta Pallavicini ha illustrato le attività della biblioteca per i piccoli utenti e il sindaco ha invitato i genitori a non consegnare i cellulari nelle mani dei loro bambini. “Come ci ha illustrato lo spicologo e psicoterapeuta Alberto Pellai, di recente ospite a Gragnano, sono enormi i danni che questo prezioso strumento arreca al normale sviluppo e alla crescita dei bambini. Occorre esserne consapevoli”.

Pubblicato il 24 febbraio 2025

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Le risorse per nidi, centri per le famiglie, centri estivi, studenti disabili

Fondi welfare asili

Un investimento senza precedenti per il welfare dell’Emilia-Romagna: +50% di risorse stanziate a bilancio per favorire il percorso formativo degli studenti con disabilità, +42% per i centri estivi, +36% per i nidi, +49% per i centri per le famiglie. È l’impegno della Giunta regionale per sostenere i più giovani, le donne e i nuclei familiari previsto nel bilancio 2025 che viale Aldo Moro si appresta a varare e che caratterizzerà gli obiettivi di mandato dei prossimi cinque anni. Per quanto riguarda la scuola, passano così da 12 a 18 milioni di euro le risorse annue per sostenere il processo formativo dei ragazzi con disabilità e da 7 a 10 milioni le iniziative realizzate in estate per favorire la socializzazione di bambini e bambine. Per quanto riguarda l’infanzia e l’adolescenza sono previsti 15 milioni di euro per potenziare i servizi educativi tra 0 e 3 anni, un aumento da 28 a 30 milioni di euro delle risorse per ridurre i costi delle rette dei nidi a carico delle famiglie e da 2 a 3 milioni di euro per i servizi a sostegno della genitorialità.

Numeri e linee strategiche illustrati in Regione dall’assessore a Scuola, Welfare, Terzo settore e Politiche per l’infanzia, Isabella Conti, prima in Commissione Giovani, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità. “Uno stanziamento straordinario e senza precedenti per continuare, non solo ad assicurare, ma anche a rafforzare e a migliorare il welfare dell’Emilia-Romagna che da sempre è un fiore all’occhiello della nostra comunità, anche grazie al Terzo settore- ha sottolineato Conti-. E per farlo, oltre a nuovi progetti e obiettivi, incrementiamo fortemente le risorse a bilancio, perché quando si parla di istruzione, infanzia, servizi alle famiglie, si parla della qualità della vita e della crescita di un territorio, sia da un punto di vista sociale che economico. Ogni euro investito oggi sui bambini, sui giovani, sulle famiglie ritorna domani moltiplicato in termini di sviluppo e benessere per la collettività”. “Per garantire l’accesso a un sistema educativo di qualità, indipendentemente dalle condizioni economiche, sociali o territoriali, servono risorse e a questo guarda la manovra finanziaria della Regione, necessaria per mantenere la sostenibilità del sistema, messo fortemente a rischio, ma anche per offrire agli emiliano-romagnoli servizi migliori- ha aggiunto Conti-. Sempre più bambini devono poter frequentare i nidi e i centri estivi per socializzare e formarsi dal punto di vista educativo e didattico, e la scuola deve essere uno spazio della comunità sicuro e moderno tutto il giorno per tutti i giorni dell’anno. Contrastare lo spopolamento delle aree svantaggiate e garantire un futuro alle persone con disabilità sono altri obiettivi che perseguiremo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, coinvolgendo famiglie, scuole, comunità, Terzo settore”.

INTERVENTI PER LA SCUOLA

Sarà incrementato il fondo regionale a favore di Comuni e Unioni per sostenere il processo formativo di ragazzi con disabilità, favorendo la transizione scuola-lavoro o scuola-università. Si passerà da 12 a 18 milioni di euro di risorse annue previste a bilancio, con una crescita del 50%.
Saranno sostenute con risorse del Fondo Sociale Europeo Plus le iniziative realizzate in estate per favorire la socializzazione di bambini e bambine: gli investimenti per i centri estivi cresceranno del 42%, passando così da 7 a 10 milioni di euro. E saranno sempre più coinvolti associazioni, enti locali e il Terzo settore affinché gli edifici scolastici possano ospitare attività educative, culturali, sportive e ricreative anche di pomeriggio e d’estate. Per sostenere l’edilizia scolastica è in via di definizione il nuovo piano per la costruzione e la riqualificazione di edifici sicuri, a basso consumo energetico ed emissioni zero che distribuisca ai Comuni i finanziamenti statali per il triennio 2025-2027. Confermata la ferma contrarietà al ridimensionamento scolastico previsto dal ministero: la Regione sarà in prima linea per preservare le autonomie scolastiche e rafforzarne la presenza nelle aree montane e interne a rischio spopolamento. Sempre per questi territori svantaggiati, compresi quelli alluvionati, saranno potenziate le risorse per il diritto allo studio, con particolare attenzione agli studenti provenienti da famiglie a basso reddito.

INTERVENTI PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA

Per aumentare i posti nei servizi educativi tra 0 e 3 anni saranno stanziati 15 milioni di euro, con un aumento del 36% rispetto al passato (erano 11 milioni nel 2024). Aumenteranno anche le risorse per ridurre i costi delle rette a carico delle famiglie, che passeranno da 28 a 30 milioni di euro con una crescita del +7%. I centri per le famiglie potenzieranno il loro ruolo di sostegno alla genitorialità. Saranno sempre più luoghi destinati all’ascolto, alla consulenza educativa e psicologica e all’orientamento sia per i preadolescenti e gli adolescenti che per i loro i genitori. La rete dei centri sarà qualificata e sviluppata con un aumento degli investimenti complessivi del 50%: si passerà da 2 a 3 milioni di euro. Per favorire la crescita demografica, problema cruciale a livello nazionale, l’obiettivo è di varare nel corso della legislatura una legge per la natalità e per le politiche familiari che includa strumenti innovativi di sostegno alla genitorialità e misure trasversali per le famiglie. Altro impegno assunto dalla Giunta regionale, rendere gratuito e universalistico il sistema educativo 0-6 anni azzerando le liste d’attesa e implementando l’offerta educativa nelle aree montane e periferiche. L’assessorato, di concerto con il sistema sanitario regionale, vuole inoltre potenziare i servizi territoriali di supporto alle madri e ai neonati nei primi mille giorni di vita attraverso, per esempio, il rafforzamento dei servizi ostetrici territoriali volti a fornire assistenza domiciliare nei giorni post partum.

Pubblicato il 24 febbraio 2025

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Giovani, come immaginate il futuro? Al via i laboratori creativi #Orizzonti

 Peer guida laboratori

Ragazzi e ragazze, parlateci del futuro. Come ve lo immaginate? Quali propositi, inquietudini, speranze? Avanti c’è posto. Anzi: sono ancora pochi i posti rimasti nei quattro laboratori creativi del progetto #ORIZZONTI–La Ricerca, dove per raccontarvi e raccontarci vi potrete servire di più strumenti espressivi: audiovisivi, corti, fotografie, music-band, scrittura di testi musicali, street art. Si tratta di laboratori artistici e gratuiti rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni (per iscriversi occorre contattare Lucia Catino, referente dei Servizi di ascolto e consulenza di Fondazione La Ricerca (luciacatino [AT] laricerca [DOT] net oppure cell 346.6747670).

Basati sul digital storytelling vengono condotti da coetanei, tredici “peer” – insegnanti alla pari – studenti e studentesse delle quarte e quinte superiori, al fianco di professionisti del mondo della comunicazione.

Il primo, Urban Bars , riguarda la scrittura rap: è iniziato il 24 febbraio (con gli esperti Emanuele Ercoli e Marco Premoli), seguiranno altri quattro incontri (il 3,10,17,24 marzo) presso Fondazione La Ricerca (Stradone Farnese 96) dalle 14,30 alle 16,30.

Il 6 marzo partirà Tutto Evolve (con Gero Guagliardo), riguarda la fotografia legata alla narrazione. Seguiranno altri 5 incontri il 13,20,27 marzo e 3 aprile presso Spazio 4 (in collaborazione con progetto EXIT) dalle 15 alle 17.

Sempre il 6 marzo inizierà Cineamiamoci (con Elena Carini), laboratorio audiovisivo e cinematografico per la realizzazione di un cortometraggio. Seguiranno altri 4 incontri il 13, 27 marzo e 10 e 17 aprile dalle 14,30 alle 16, 30 presso Fondazione La Ricerca.

Il 12 marzo prenderà il via Giovani Suoni, laboratorio per band musicali con un tecnico del suono (Andrea Guglieri di Crazy Sound) a cui seguirà un contest musicale in tre serate in cui i partecipanti potranno esibirsi. Tre gli incontri formativi (12, 19 e 26 marzo) presso Fondazione La Ricerca dalle 17 alle 18,30.

Infine, con data ancora da destinarsi, ma presumibilmente tra metà marzo e metà aprile, presso la scuola Tutor, si svolgerà Street Visions (con Fabio Guarino) con 5 incontri di street art.
Proposto da Fondazione La Ricerca ETS, Progetto #ORIZZONTI è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Nella foto, Il gruppo dei 13 studenti delle quarte e quinte classi delle superiori piacentine che al fianco di esperti della comunicazione condurranno laboratori di storytelling del progetto #Orizzonti. Con loro, in prima fila, terza da sinistra, la responsabile dei Servizi di ascolto e consulenza psicologica de La Ricerca Lucia Catino.

Pubblicato il 24 febbraio 2025

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Oltre 10 milioni di euro per l’Appennino piacentino e parmense

Montagna fondi Appennino piacentino parmense

Accrescere il benessere dei residenti e attrarre nuovi abitanti, per contrastare il declino demografico e dare futuro alla montagna. È l’obiettivo dei 42 progetti previsti per i 19 comuni compresi nella Stami (Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne) “Appennino Piacentino-Parmense”, con un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro. Il dettaglio delle azioni previste è stato al centro dell’incontro che si è svolto a Bedonia (Parma) tra l’assessore regionale alla Montagna e aree interne, Davide Baruffi, e i sindaci dei diciannove comuni della Stami locale: Bettola, Farini, Ferriere, Ponte dell’Olio, Morfasso, Vernasca, Bedonia, Bore, Borgo Val di Taro, Compiano, Pellegrino Parmense, Tornolo, Varsi, Albareto, Bardi, Solignano, Terenzo, Valmozzola e Varano de’ Melegari. “Ai territori montani della nostra Regione va garantita la possibilità di trattenere le persone dando loro servizi e attrattività turistica. Le strategie Stami vanno esattamente in questa direzione- afferma Baruffi-. Anche per l’Appennino Piacentino-Parmense, come per le altre aree Stami regionali, è fondamentale il lavoro di relazione con le amministrazioni locali, perché è attraverso il confronto quotidiano che si possono definire le strategie per frenare lo spopolamento e investire per assicurare uno sviluppo sostenibile. Proprio per questo, a livello complessivo regionale, i fondi per le strategie delle aree interne superano i 100 milioni di euro, un volume di investimento che permette di lavorare con determinazione per questi obiettivi”. 

I PROGETTI  

Le risorse Stami permetteranno di attivare 42 progetti, di cui 10 cantieri per la riqualificazione di edifici e spazi pubblici, 8 progetti in ambito dello sport, 7 per il turismo, 6 per l’energia, 4 nel settore infrastrutture sociali, 4 nei servizi sociali e 3 per la digitalizzazione. I 42 progetti si sviluppano su due direttrici principali. La prima, indirizzata ai residenti, punta a rafforzare le condizioni di benessere locale, con l’attenzione ai bisogni di anziani, minori e disabili con progetti sociosanitari di riqualificazione delle Cra, di housing sociale, di conciliazione lavoro-famiglia e di contrasto alle povertà educative anche in chiave di sviluppo delle competenze digitali della popolazione. La seconda ha invece l’obiettivo di aumentare gli elementi di attrattività territoriale per turisti e residenti temporanei puntando al miglioramento della sentieristica, alla creazione e riqualificazione di ricettività extralberghiera, alla promozione turistica e alla valorizzazione di risorse culturali e degli spazi e infrastrutture pubblici. L’attrazione di nuovi residenti, anche temporanei, è evidente nel numero significativo di interventi di rigenerazione urbana (19) e di riqualificazione di infrastrutture sportive (8), ad uso sia della popolazione locale che dei turisti e residenti temporanei.

CINQUE GLI AMBITI DI INTERVENTO

 Appennino digitale: Azioni per la transizione digitale, promuovendo l’alfabetizzazione dei soggetti che hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie (bambini in età scolare, anziani) e opportunità per lo smart-working e luoghi per attività lavorative a misura d’uomo.
Appennino accogliente: Creare le condizioni per l’insediamento di microimprese, liberi professionisti e per l’ospitalità di associazioni sportive; riqualificare aree verdi e infrastrutture per la fruizione sportiva, prevedendo un’offerta per periodi di permanenza temporanea.
Appennino in salute: Fare della qualità territoriale e della presa in carico una leva di attrazione e sviluppo locale; attivare e rinnovare la rete di strutture e servizi per presa in carico delle fragilità (anziani, disabili e minori), così da valorizzare la dimensione di cura e ristoro.
Appennino rinnovabile: Promuovere la transizione energetica, politiche di risparmio ed efficientamento energetico, produzione ed autoconsumo da fonti rinnovabili.
Appennino attrattivo: Migliorare l’offerta di turismo slow e culturale in diverse stagioni dell’anno attraverso sia la dotazione infrastrutturale di cammini, percorsi, ostelli e luoghi di sosta, sia con la valorizzazione delle emergenze ambientali, geologiche e culturali, rifunzionalizzando il patrimonio esistente.

LA STAMI APPENNINO PIACENTINO-PARMENSE

Nei cinque ambiti prioritari della Stami, oltre agli interventi da realizzare con i fondi Fesr, Fse+, Fsc, verranno sviluppate azioni con risorse del Feasr, del Pnrr e di altri fondi, oltre agli interventi ancora in corso finanziati dalla Snai. Il primo ambito “Appennino digitale” punta a promuovere le competenze digitali e cogliere le potenzialità del lavoro da remoto, per la diffusione della cultura digitale tra i residenti. Il Fesr finanzia la continuazione del progetto Snai Digital School Bus sui temi dell’alfabetizzazione digitale, ampliato alla popolazione non scolastica sul territorio dell’Unione dei Comuni Montani Alta Val d’Arda, mentre a Bardi si realizza “WeWonder”, laboratorio per smart e coworking in Appennino, e la riqualificazione energetica dell’ala delle ex-scuole medie destinata ad ospitare lo spazio coworking. Tramite fondi Pnrr si è intervenuti per i servizi digitali per i cittadini e l’abilitazione al cloud per le PA in tutti i comuni della Stami, l’interoperabilità dei dati per i comuni di Borgotaro, Pellegrino Parmense e Varsi, mentre in tutti gli Istituti Comprensivi e Istituti Superiori dell’area parmense e presso l’IC Alta Val Nure si sono realizzate nuove aule didattiche e laboratori e la didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico. Il secondo ambito “Appennino accogliente” punta a favorire il ripopolamento dell’area con nuovi residenti. Con fondi Fesr si interviene per: riqualificazione e ampliamento pista ciclabile tra Compiano e Bedonia; sistemazione naturalistica del Lungonure a Farini; riqualificazione del Parco delle Feste di Pellegrino Parmense e dei giardini pubblici a Ponte Dell’Olio; realizzazione di un’area attrezzata per manifestazioni pubbliche a Valmozzola; recupero e riconversione funzionale di edifici pubblici (infopoint turistico, attività pomeridiane dedicate ai bambini, organizzazione di eventi e manifestazioni nel periodo estivo e invernale) in località Strela e Cereseto a Compiano e dell’ex scuola elementare di Tornolo per dare una sede alla protezione civile e all’associazionismo locale; lo sport, si ammodernano il campo di calcio comunale di Bettola, il palazzetto dello sport Raschi di Borgotaro, il campo sportivo comunale di Pellegrino Parmense e gli impianti di Varano De’ Melegari. Tramite Fse+ si finanziano due interventi di contrasto alla povertà socioeducativa, “Baby Bardi Revisited”, focalizzato sulla fascia 0/36 mesi, e “Boremifa ed Estate a Bore”, fascia 2-6 anni, mentre la Snai ha già permesso la realizzazione di progetti per la conciliazione tempi scuola famiglia (a Bore, Bardi, Pellegrino Parmense, Varsi, Vernasca, Morfasso, Alta Val Nure, dove a Pellegrino Parmense, Varsi e Morfasso si è intervenuti con fondi Pnrr), di servizi flessibili di trasporto e acquisto mezzi e gestione per il trasporto sociale e il rafforzamento sistemi di protezione civile. Con fondi Fsc si riconverte funzionalmente l’ex scuola di Groppallo a Farini e si riqualificano il campo sportivo di Isola di Compiano, il Polivalente sportivo Morfasso e la palestra comunale di Albareto. Il Pnrr, infine, ha finanziato il piano per asili nido e scuole dell'infanzia (Bore, Compiano e Vernasca), l'estensione del tempo pieno a Albareto, Borgotaro, Ponte dell'Olio, Solignano, la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'edilizia scolastica a Borgotaro, Farini, Pellegrino Parmense, Terenzo, Vernasca; ancora, misure di gestione rischio di alluvione e riduzione rischio idrogeologico, miglioramento accessibilità e sicurezza delle strade degli 11 comuni Snai, farmacie rurali (Bardi, Bettola, Farini, Ferriere, Varano, Varsi, Vernasca) e il potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola a Compiano. Il terzo ambito “Appennino in salute” mira a migliorare il supporto alle famiglie nella presa in carico di anziani e soggetti fragili. Tramite Fesr si riqualifica funzionalmente la casa per anziani di Ferriere e gli spazi Rsa di Vernasca; con Fse+ si finanziano il centro sociale aggregativo per disabili (18-64 anni) dell’Alta Val Nure e iniziative di inserimento lavorativo e sociale dei disabili residenti nei Comuni compresi nel Distretto sociosanitario delle Valli del Taro e del Ceno. I fondi FSC permettono interventi efficientamento energetico e potenziamento dell’accoglienza dell’RSA di Vernasca e riqualificazione del palazzo Ex Zucconi a Solignano per ospitare ambulatori medici e spazi per le associazioni. Il PNRR ha finanziato la riqualificazione tecnologica del Poliambulatorio di Borgotaro e la riconfigurazione dei servizi socio-sanitari comune di Bore, il sostegno alle persone vulnerabili e percorsi di autonomia per persone con disabilità nell’Asp Valli Taro e Ceno, formazione professionale e telemedicina nel distretto sociosanitario Valli Taro e Ceno. Tutto ciò considerando gli interventi già finanziati tramite Snai: infermiere di comunità e montagna solidale; accesso agevolato alla Casa Salute di Bettola; ricoveri di sollievo; acquisto mezzo trasporto sanitario a Bore; rafforzamento della gestione emergenza/urgenza in Valnure; housing sociale a Tornolo e Farini. Il quarto ambito “Appennino rinnovabile”, che ha come risultato atteso quello di rafforzare l’autonomia energetica dell’area, comprende i fondi Fesr per l’efficientamento e ampliamento impianti dell’illuminazione pubblica stradale di Bettola, la riqualificazione energetica della struttura “Filoss” per l’housing sociale e dell’edificio scolastico a Morfasso, così come la riqualificazione energetica dell’ala delle ex-scuole medie di Bardi destinata ad ospitare lo spazio coworking (WeWonder Bardi). Tramite fondi Fsc si riqualificano l’edificio comunale a piazza Colombo e il sistema di copertura dei locali dedicati a vari servizi al cittadino a Bettola oltre all’efficientamento dell’illuminazione pubblica stradale del comune di Vernasca.

Il PNRR ha finanziato l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica in 14 comuni, interventi di efficienza energetica in tutti i comuni, la Green Community Valli Taro e Ceno e le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) di Nardi, Valli Taro e Ceno e Alta Val d’Arda (percorsi sostenuti anche da risorse stanziate tramite il bilancio regionale), mentre la Snai ha finanziato l’efficientamento energetico dell’Rsa di Vernasca. Infine, nel quinto ambito “Appennino attrattivo”, che ha come risultato atteso quello di aumentare il numero di visitatori in periodo estivo e non, il Fesr finanzia progetti di promozione turistica tanto per valli parmensi quanto per quelle piacentine, azioni di riqualificazione ed ampliamento della rete sentieristica, promozione e sviluppo di nuove iniziative per il “Comprensorio dell’Alta Val Nure” e il recupero della viabilità storica della strada di “Maria Longa” a Varano; la realizzazione dell’Ostello panoramico di Rocca Nuova, il recupero della ex-scuola a Bore e rifunzionalizzazione a casa vacanze e centro polivalente, la ristrutturazione e l’ampliamento della biblioteca comunale di Farini.
Le risorse Feasr/Feampa permettono di intervenire per la valorizzazione, il supporto gestionale e la manutenzione dei Cammini presenti sul territorio, oltre che per sostenere le reti di collaborazione e il ruolo di promozione delle associazioni locali. Tramite fondi Fsc si realizza il percorso escursionistico-culturale della Via delle Miniere, Località Canneto, a Ferriere e i recuperi edilizi del Castello di Varano. Il Pnrr ha finanziato il recupero del Castello di Vigoleno di Vernasca, il restauro del patrimonio culturale degli edifici di culto e siti di ricovero per le opere d’arte a Bedonia e Ferriere e la tutela e valorizzazione di architettura e paesaggio rurale a Bedonia, Bettola, Borgotaro, Ferriere, Terenzo, Varsi. Da ultimo, risorse del bilancio regionale sono state stanziate per la valorizzazione del patrimonio geologico di Bardi, un percorso partecipativo per la Rigenerazione urbana a Bore e la riqualificazione del Centro polifunzionale per eventi e spettacoli nell’ex deposito comunale di Albareto.

Pubblicato il 22 febbraio 2025

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