Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Coldiretti: a Piacenza, Agazzano e Bettola nuovi segretari di zona

BAROCELLI SCHIANCHI e MASCHI

Giuseppe Barocelli Schianchi è il nuovo segretario di zona di Coldiretti Piacenza. Quarantadue anni, laureato in Scienze e tecnologie agrarie all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, lavora ed è cresciuto all’interno dell’organizzazione, nella quale opera dal 2005. “Questa nuova nomina è motivo di grande orgoglio per me, ringrazio della fiducia che Coldiretti ha espresso nei miei confronti con la consapevolezza della responsabilità che mi viene affidata e con le motivazioni e l’impegno che ho sempre profuso nella mia attività lavorativa. Voglio affrontare tutte le situazioni guidato da un forte spirito di squadra, in quanto ritengo che la collaborazione e il confronto sia tra i dirigenti sia tra i colleghi rappresenti una garanzia per supportare le nostre imprese agricole piacentine, chiamate ogni giorno ad essere più performanti e competitive”.
Barocelli Schianchi subentra ad un’altra figura di grande esperienza, cresciuta all’interno di Coldiretti: Claudio Maschi, 58 anni, che andrà a guidare la sede di Bettola. “E’ un territorio che conosco bene e amo moltissimo, essendo io originario dell’alta Val Nure. Io sono approdato in Coldiretti dal 1983 e dal 1986 ricopro il ruolo di segretario di zona. Per me questo è il quarto passaggio e nell’accogliere con entusiasmo la nuova sfida, ci tengo molto a ringraziare i soci di Piacenza ed Agazzano –afferma Maschi –ma anche tutti i dirigenti ed il personale con il quale ho trascorso diversi anni di lavoro (dieci a Piacenza e 25 ad Agazzano). A Bettola voglio portare la mia esperienza per contribuire a valorizzare una zona bellissima, ma che – come tutta la montagna – presenta difficoltà oggettive”.
Andrea Poggi, 45 anni, laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, in Coldiretti dal 2005 e da oltre otto anni segretario di zona di Pianello, assumerà il timone anche della zona di Agazzano, mentre Enrica Corbellini, 37 anni, lascerà la guida di Bettola per ricoprire il prestigioso incarico di responsabile di sicurezza nei luoghi di lavoro, interpretando la necessità di Coldiretti Piacenza di seguire con costanza ed efficacia le proprie aziende agricole su un tema così importante. Da segnalare infine la nomina di Silvia Canevari a responsabile dell’Ufficio Paghe provinciale e la nomina alla segreteria di Coldiretti Piacenza di Cinzia Pastorelli, già responsabile della sicurezza alimentare, che quindi andrà a ricoprire un ruolo di coordinamento strategico della Federazione.

Pubblicato il 14 gennaio 2020

Ascolta l'audio   

Protezione Civile, nuove attrezzature per il gruppo «Vega» grazie alle Proloco

vega

È stato inaugurato sabato 11 gennaio, presso la sede dell’associazione Vega-Protezione Civile a San Giorgio Piacentino, il modulo A.i.b. (antincendio boschivo), con serbatoio da 400 litri di acqua, scarrabile montato sul cassone del pick-up 4x4, mezzo già in comodato d’uso all’associazione da parte dell’Unione Valnure Valchero dallo scorso anno. Il modulo A.i.b., acquistato grazie al contributo dell’Unione Valnure Valchero e al contributo delle Proloco di Podenzano, Carmiano, Groppovisdomo, Gropparello, Sariano e Carpaneto, contribuirà a supportare in caso di richiesta i Vigili del Fuoco nella bonifica degli incendi boschivi, con personale appositamente addestrato, sia a livello locale che a livello provinciale per il tramite del Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile a cui l’associazione aderisce. Importante altro compito che si presterà a svolgere, in via secondaria, sarà la possibilità di usare il modulo sugli interventi idrogeologici per la rimozione di fango depositato su pareti e pavimenti delle abitazioni a seguito di esondazioni, come avvenuto recentemente a Mulino di Carmiano.
A completamento delle attrezzature destinate al rischio incendio boschivo sono stati inaugurati anche una motosega acquistata grazie alla Assicenter SAS e un motosoffiatore, indispensabili per operare nei punti dove non si riesce ad accedere con i mezzi, acquistato grazie al 5x1000 dei cittadini che hanno voluto, con una semplice firma, sostenere la Odv Gruppo Vega. Presenti all’inaugurazione il comandante della Polizia Locale Valnure e Valchero Paolo Giovannini e i sindaci Alessandro Piva (Podenzano), Gianluca Argellati (Vigolzone), Claudio Ghittoni (Gropparello), Andrea Arfani (Carpaneto) e Donatella Alberoni (San Giorgio).

Pubblicato il 14 gennaio 2020

Ascolta l'audio   

Il pittore Bertucci: «Un insegnante che univa determinazine e dolcezza»

Tavolo

 «Un insegnante meraviglioso». Questa l’espressione ricorrente nelle testimonianze ascoltate a Palazzo Galli (Sala Panini) durante la tavola rotonda - coordinata dalla prof. Valeria Poli - con gli ex allievi di Giacomo Bertucci, organizzata dalla Banca di Piacenza dell’ambito delle manifestazioni collaterali alla mostra dedicata al pittore piacentino e allestita nello stesso Palazzo Galli (sono gli ultimi giorni per visitarla, chiude infatti domenica 19 gennaio). Nel presentare i relatori, la prof. Poli ha sottolineato l’importante ruolo svolto in ambito culturale dalla Banca sul territorio d’insediamento senza gravare sulla comunità e ripercorso le tappe della formazione di Bertucci: il diploma di geometra (nel 1922, quando il Tramello era un indirizzo del Romagnosi); la frequentazione dell’Istituto Gazzola, allievo di Ghittoni, nel 1922-23 (istituto dove tornerà da insegnante nel 1967 e fino al 1980), e dell’Accademia di belle arti di Brera dal 1931 al 1935, allievo di Aldo Carpi. A Milano insegnò figura disegnata per 22 anni (dal 1951 al 1973) al Liceo artistico di Brera, dove aveva avuto tra i suoi allievi Franco Scepi. «Fu mio insegnante di ornato nel rivoluzionario clima milanese degli anni Cinquanta - ha confermato il regista piacentino - e lo ricordo come un professore estremamente silenzioso ed un pittore molto legato al bel disegno, che rifiutava le avanguardie storiche».
Gli altri ex allievi hanno tutti frequentato l’Istituto Gazzola. «Ho del professor Bertucci ricordi meravigliosi - ha testimoniato il fotografo Maurizio Cavalloni -. Fu determinante nella mia vita lavorativa. Ho frequentato il Gazzola per 5 anni da studente-lavoratore: al sabato e alla domenica andavo infatti allo Studio Croce. Poi Bertucci mi trasmise un tale entusiasmo (disegnava e dipingeva in mezzo a noi rapidissimo, era in grado di realizzare un quadro in mezz’ora) che presi la decisione di fare il pittore, comunicando che non sarei più andato a dare uno mano allo studio fotografico. Croce parlò con il professore, che mi convinse invece a fare il fotografo, anticipandomi che Croce mi avrebbe lasciato poi l’attività. E così è stato».
Il pittore Valter Lusardi ha dal canto suo definito «fondamentale» Giacomo Bertucci per la sua formazione artistica: «Creava entusiasmo tra i suoi allievi - ha proseguito - lavorando insieme a noi. Era molto interessato al mio modo di disegnare e mi spronava a intraprendere il mestiere dell’artista. Mio padre non voleva facessi il pittore e per un periodo smisi di disegnare. Incontrai il professor Bertucci dopo il servizio militare a una personale da Braga. Mi abbracciò e mi incitò di nuovo. E’ grazie a lui se ora mi ritrovo a fare l’artista». «Mi ha insegnato a dipingere ad olio - ha raccontato Francesco Rossi - facendomi apprendere la tecnica degli impressionisti. E’ stato un periodo molto bello quello del Gazzola. Per tutta la mia vita lavorativa ho sì tenuto in mano la matita, ma come disegnatore meccanico. Dal 2004 ho iniziato a dipingere facendo tesoro, anche a distanza di tanto tempo, dei consigli del mio maestro Bertucci».
«E’ stato mio professore per due anni - ha spiegato la scultrice e ceramista Giuseppina Vey - ed ha acceso in me la passione per il disegno e per l’arte, lasciandomi moltissimo. Mi ha fatto imparare come si affronta un foglio bianco, in modo serio ma non altezzoso. Correggeva, ma non mortificava. E’ stato un insegnante meraviglioso, unendo determinazione e dolcezza».
Il figlio del pittore, Rinaldo, ha ringraziato tutti i relatori (ai quali è stata consegnata una pubblicazione della Banca in ricordo della serata): «In queste vostre testimonianze di stima da ex allievi - ha osservato - ho sentito rivivere mio padre, cosa che fino ad ora avevo potuto fare solo attraverso i suoi quadri. Mio padre rivive anche in voi». Il dottor Rinaldo Bertucci ha concluso il suo intervento raccontando un simpatico aneddoto: «Mio nonno non voleva che mio padre facesse l’artista. Nel 1924 s’iscrisse allora al primo anno della Facoltà d’Agraria all’Università di Bologna. Ancora conservo i disegni dei suoi professori, che ritraeva durante le lezioni, per niente interessato agli argomenti trattati».

Pubblicato il 13 gennaio 2020

Ascolta l'audio   

«Mondo aperto» cerca insegnanti

Corso

Aaa... cercasi insegnante con specializzazione in insegnamento dell’italiano agli stranieri o con esperienza in questo settore: l’associazione “Mondo Aperto Aps” a inizio febbraio partirà con un nuovo corso di livello B1 rivolto in particolare alle mamme. Si tratta di una delle iniziative del progetto “Laboratori di cittadinanza”, avviato grazie a dieci associazioni - capofila “Mondo Aperto” - approvato dalla Regione e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un lavoro articolato in incontri sull’educazione aperti a tutti (tra i relatori, il pedagogista Pierpaolo Triani), in un percorso mensile su alcune parole-chiave come cittadinanza, scuola, salute (l’associazione “Matita Parlante” ne proporrà una sintesi video), nella formazione di volontari con la supervisione della professoressa Elisabetta Musi della “Cattolica”. 

Altro tassello è il corso di italiano di 50 ore che si terrà due pomeriggi a settimana dalle ore 14 alle 16 alla Primaria “Alberoni”, destinato alle mamme straniere, che potranno usufruire di uno spazio bimbi animato da volontari. L’insegnante che doveva tenere il corso non riesce più a garantire la presenza nella fascia oraria stabilita. “Mondo Aperto” è dunque alla ricerca di uno o due docenti, possibilmente specializzati nell’insegnamento dell’italiano come L2 o comunque con esperienza nell’insegnamento agli stranieri. Il lavoro sarà retribuito attraverso la formula del contratto a progetto.

Chi fosse interessato può inviare il proprio curriculum all’indirizzo mondoaperto2019 [AT] gmail [DOT] com.

Pubblicato il 14 gennaio 2020.

Ascolta l'audio

Anpas, 15mila servizi d’emergenza nel 2019


anpas

Un 2019 molto intenso quello di Anpas, che riunisce le pubbliche assistenze del nostro territorio. Sono stati ben 33mila i servizi ordinari, 15mila le emergenze sanitarie, attività svolta da 1600 volontari e 36 dipendenti nelle 14 sedi sul territorio, per un milione e 680mila di chilometri percorsi con cento mezzi. “È stato un anno molto intenso e impegnativo – ha spiegato il coordinatore provinciale Anpas Paolo Rebecchi insieme a Flaviano Giovanelli (resp. Protezione Civile) e Maria Vittoria Rabaglia (resp. segreteria) – così come gli ultimi. Abbiamo lavorato sulla parte documentale e teorica e non solo su quella operativa, dopo che la riforma del terzo settore ha costretto tante associazioni a rivedere il proprio statuto”.
“C’è stato – aggiunge Rebecchi - un grande lavoro formativo. Si è lavorato sulla parte amministrativa, così come per la comunicazione. È necessario lavorare sui social e essere portati a comunicare ai cittadini per far sapere la nostra attività e quello che succede. Nei tre distretti sanitari ascoltiamo le segnalazioni dei cittadini. Abbiamo lavorato tanto con la protezione civile, sulla ricerca di persone scomparse, un po' per le caratteristiche del nostro territorio, un po' per alcuni fatti di cronaca avvenuti nel corso del 2019. Ci sono state numerose emergenze idriche, nel Piacentino e non. Ormai siamo sempre più una realtà in grado di intervenire a 360 gradi”.
Nel corso del 2019 sono state superate anche alcune “crisi di volontari” sul territorio provinciale. “La Pubblica Assistenza Sant’Agata – ha detto Rebecchi - si è ripresa dopo l’estate anche grazie all’aiuto di Pubblica Assistenza Valnure e Pa Valtrebbia. Abbiamo avuto problemi anche a Ferriere con la Croce Azzurra, anche in questo caso ringrazio la Pa Valnure per quanto ha fatto, garantendo il servizio”. Un volontario in più può solo fare bene alle realtà di Anpas. “C'è sempre necessità – dichiara Rebecchi - di giovani, adulti, pensionati. Cerchiamo tutti e anche i disabili possono darci una mano nella sala radio di coordinamento”. In cantiere, per il 2020, anche un importante progetto di prevenzione sulla salute e i corretti stili di vita con il professor Fabio Fornari.

Ascolta l'audio   

Pubblicato il 10 gennaio 2020

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente