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Notizie Varie

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Cadeo, la solidarietà dei cittadini in prima linea

bricconi

Sono 199 i buoni spesa consegnati a famiglie di Cadeo che hanno potuto così contare su un aiuto concreto per fronteggiare gli effetti economici dell’emergenza sanitaria che ha tolto reddito e serenità.
“I Buoni spesa erogati sono stati il frutto di una sinergia tra fondi elargiti dal Governo e quelli donati da numerosi cittadini convogliati nella raccolta fondi comunale Alimentiamo la solidarietà – spiega Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo -. Dove non sono arrivate le istituzioni è intervenuta la solidarietà della nostra comunità, questo mi rende orgoglioso di questo territorio”.
“I primi 146 buoni spesa sono stati erogati attraverso
la somma stanziato dal Governo, il cosiddetto Fondo di Solidarietà, dedicato ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici dell'epidemia Covid-19 e individuati attraverso un bando comunale - aggiunge la vicesindaca Marica Toma -. Questi sono stati distribuiti in tre tranche e direttamente a domicilio per evitare assembramenti, attraverso i volontari del Gruppo Delta della Protezione Civile e a poterne beneficiare sono state le famiglie più gravemente colpite a causa dell'emergenza sanitaria Coronavirus, con la priorità data a coloro che non ricevono alcun sostegno economico pubblico, come il reddito di cittadinanza".
L'intervento di sostegno alle famiglie non si è fermato qui, ma sono stati utilizzati anche i soldi raccolti attraverso la raccolta fondi Alimentiamo la solidarietà, circa 11mila euro.
“L'Amministrazione attraverso l’apertura di un ulteriore bando, ha dato nuovamente la possibilità di ottenere nuovi aiuti anche a chi aveva già fruito del buono ma ancora in condizione di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa causa emergenza epidemiologica da Covid-19 – prosegue Toma-; così abbiamo distribuito ulteriori 53 buoni alimentari”.
“La raccolta fondi è tuttora aperta
sul c/c acceso presso Banca di Piacenza che ha il seguente codice IBAN IT48 Y051 5665 210C C028 0018 213, per non lasciare nessuno solo ad affrontare le difficoltà economiche”, conclude il sindaco .

Pubblicato il 10 giugno 2020

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Riapre a Parma la mostra «Vincent Van Gogh Multimedia & Friends»

parm

Dal 13 giugno al 16 agosto le porte di Palazzo Dalla Rosa Prati nel cuore della città di Parma, Capitale della cultura 2020-2021, si spalancheranno ai visitatori per la mostra "Vincent Van Gogh Multimedia & Friends", prodotta dalla Navigare s.r.l. Sarà un particolare percorso immersivo ed emotivo tra i capolavori del tormentato genio di Van Gogh.
Grazie a scenografici supporti multimediali ad altissima qualità si potrà entrare nelle opere del pittore olandese, nei suoi straordinari vortici di colore, nel suo universo creativo. I ritratti e gli autoritratti, le nature morte, i dipinti sui lavori artigiani e contadini, i paesaggi di Van Gogh, le campagne olandesi e francesi in cui si rifugiava, gli influssi onirici orientali, i colori del tramonto e della notte prenderanno vita, raccontandosi attraverso dense pennellate e fascinazioni digitali. Nella stanza segreta, inoltre, ci si potrà immergere nei capolavori di autori amici come Monet, Degas e Renoir giunti da prestigiose collezioni private.
«Ogni apertura è una buona notizia verso la ripresa di una reale vita culturale per la città – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra -. Naturalmente in questa fase costituisce anche una nuova responsabilità: non solo quella di offrire un servizio culturale, ma di farlo in sicurezza andando incontro al visitatore in modo ancora più accogliente e completo». Per rispettare le norme di sicurezza, infatti, gli ingressi saranno contingentati e scaglionati ogni 15 minuti. All’ingresso ci sarà un termoscanner per misurare la temperatura.
L’ingresso è consentito solo con l’uso della mascherina.
Per le famiglie, è consentita la visita senza distanziamento.

L’esposizione è aperta dalle 9.30 alle 20 dal lunedì al venerdì e fino alle 21  il sabato e la domenica.
Si consiglia di acquistare il biglietto direttamente online: www.vangoghmultimediaexperience.it

Biglietti: intero 12 euro, ridotto 10 euro, gruppi 8 euro, scuole 5 euro.

Pubblicato il 10 giugno 2020


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Ausl Piacenza: test sierologici, parte il secondo cluster

test

Prosegue, con alcune novità, la campagna di test sierologici per valutare quante persone sono venute a contatto con il virus nel corso dell’epidemia.

Tampone in contemporanea al prelievo di sangue
Al prelievo di sangue proposto ai cittadini si affianca ora l’esecuzione immediata di un tampone.
Se il test sierologico, che ricerca la presenza nel sangue degli anticorpi IgG, è negativo non sarà necessario procedere ad analizzare il tampone e il campione sarà distrutto entro 48 ore.
Qualora invece l’esame sierologico fosse positivo, per escludere che non ci siano ancora virus vitali a livello della mucosa delle vie respiratorie, si procede a esaminare il tampone per evitare che la persona possa inavvertitamente contagiare altri con cui entra in contatto.
“Eseguire contemporaneamente il prelievo di sangue per il test sierologico e il tampone nasale – evidenzia Luca Baldino, direttore generale dell’Azienda Usl - comporta un onere maggiore per i nostri operatori, ma è un grande vantaggio per i cittadini: azzera i tempi di attesa prima di poter fare il tampone ed evita alle persone sierologicamente positive un ulteriore giro presso le nostre strutture”.
Inoltre, mentre prima bastava la positività sierologica per essere messo in quarantena, ora, solo in caso di tampone positivo, l’interessato viene avvisato dai servizi territoriali e posto in isolamento domiciliare.

Al via il secondo round dello Screening su un campione di cittadini
Lo screening serve a misurare il livello di IgG specifiche per SARS-COV2, ovvero per verificare se la persona è venuta in contatto con il virus e presenta quindi gli anticorpi relativi. Nella prima fase sono stati chiamati a eseguire il test sierologico i pazienti positivi, i loro conviventi, i contatti stretti e tutte quelle persone con sospetta malattia riconducibile a Covid-19 già prese in carico dal sistema di sorveglianza della Sanità Pubblica.  “È iniziata la chiamata di un secondo gruppo di cittadini: un campione rappresentativo della popolazione generale per sesso, età e distribuzione geografica che si aggiunge a tutti coloro che nella prima fase non avevano potuto aderire”.
Le persone selezionate vengono chiamate al telefono dagli operatori dell’Azienda Usl di Piacenza per la proposta di un appuntamento. Lo screening è gratuito e non implica alcuna richiesta da parte del cittadino o ricetta del medico. Si richiede solo di portare una fotocopia del proprio documento di identità e di presentarsi con la massima puntualità.
I test sierologici sono effettuati capillarmente sul territorio, in alcune Case della salute, nei punti prelievo degli ospedali e in due Cliniche mobili, con una programmazione progressiva che coinvolge i diversi comuni. Durante la convocazione telefonica, l’operatore Ausl specifica al cittadino dove deve recarsi per il prelievo di sangue ed eseguire contestualmente, il tampone.
La procedura si svolge nella massima sicurezza: gli appuntamenti sono stati suddivisi in varie fasce orarie per evitare assembramenti e dopo ogni test le postazioni vengono sanificate.
Le analisi vengono effettuate presso il laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza. Nel caso di risultato positivo, come sopra evidenziato, si procede a esaminare il tampone; in caso contrario, questo viene eliminato.
L’esito del test sierologico (e dell’eventuale tampone) è inviato sul Fascicolo sanitario elettronico e caricato sul sistema Sole, per essere consultabile dal medico o dal pediatra di famiglia.

Aderire al test: una scelta di responsabilità
“Invitiamo le persone ad aderire allo screening, qualora fossero chiamate dai nostri operatori. Partecipare al test è un atto di responsabilità prima di tutto verso i propri contatti più stretti. Una persona può infatti trasmettere la malattia pur senza avere sintomi evidenti e contagiare inavvertitamente altri (familiari, amici, colleghi, clienti..). Sottoporsi al test, inoltre, produce benefici per  tutta la comunità cui appartiene, facendo emergere eventuali focolai di infezione oggi non noti”.

Pubblicato il 9 giugno 2020

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Marzia Grandi è la nuova allenatrice del Busa Foodlab Gossolengo

marziagrandi allenatrice

Il Busa Foodlab Gossolengo riparte da Marzia Grandi: sarà l’allenatrice a guidare la formazione del presidente Maurizio Beccari nel prossimo campionato in serie B1. Una scelta che va nella direzione di contenimento dei costi dopo la promozione che ha visto l’ex coach Stefano Sassi tra i principali artefici della promozione e di un ottimo primo spezzone del campionato poi interrotto.
«La scelta di non rinnovare con coach Sassi è legata alla necessità di un ridimensionamento del budget - spiega il presidente Beccari - La sua stagione è stata positiva ed ha contribuito al salto di categoria: per questo a lui va il ringraziamento di tutta la società».
Grandi arriva al timone della prima squadra dopo l’esperienza dell’anno passato alla guida della formazione under 14 del Consorzio MioVolley. «Marzia si è messa a disposizione completa della società e la speranza è quella di proseguire in un proficuo rapporto di collaborazione - commenta Beccari - Adesso stiamo proseguendo con la definizione del roster».
L’esperienza della nuova allenatrice di casa Busa Foodlab inizia negli anni Novanta al Team 03 dove aveva seguito le formazioni giovanili. Il curriculum di coach Grandi si arricchisce in seguito al Copra (allenatrice e coordinatrice del settore giovanile) prima della lunga esperienza a Monticelli: cinque anni dalla C maschile (seconda di coach Capogreco) alla B maschile (seconda di coach Bruni) oltre che nelle under 17 e under 19 maschili. Ultimo risultato conseguito la vittoria della serie D sulla panchina del Carpaneto.
«Alla base della mia pallavolo c’è la convinzione che lavoro e tecnica siano la strada giusta per arrivare ai risultati: se le giocatrici riescono a divertirsi lavorando in palestra il più è fatto».
Dopo tre campionati nelle zone alte, per la formazione di Gossolengo la prossima sarà una stagione diversa: sul campo infatti si dovrà lottare per restare in serie B1. «Obiettivo principale condiviso con il presidente Beccari è quello di mantenere la categoria - conclude coach Grandi - Vista l’ossatura del roster che è quella più o meno dello scorso anno ricca di qualità trovo sia un obiettivo raggiungibile».

Pubblicato il 10 giugno 2020

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Voucher della Regione per la connettività nell’Appennino piacentino

band larga

Connettività e strumenti informatici per 25 milioni di euro a 45mila famiglie e 9mila imprese di 119 Comuni dei territori montani dell’Emilia-Romagna. La Giunta regionale ha deciso di destinare a persone e imprese della montagna una parte dei 49 milioni recentemente assegnati all’Emilia-Romagna dal Comitato nazionale Banda Ultra-Larga (COBUL). E con i restanti 24 milioni di euro la Regione collegherà alla rete in fibra ottica di Lepida tutte le scuole che ancora non sono state raggiunte dalla banda ultra-larga. I voucher per le famiglie – che complessivamente riguarderanno circa 461mila persone di cui 76mila ragazzi in età scolare - prevedono tagli da 200 euro per la connettività ad almeno 30 Mbps, da utilizzare con tutte le tecnologie, incluso il satellitare. Per le famiglie a basso reddito sono previsti anche voucher da 500 euro, di cui 200 per la connettività e 300 per avere in comodato d’uso un tablet o un pc.
Per le imprese, invece, i voucher saranno da 500 euro per la connettività ad almeno 30 Mbps, da utilizzare con tutte le tecnologie, incluso il satellitare, oppure da 2mila euro per la connettività fino a 1 Gbits in fibra. L'erogazione dei voucher sarà gestita a livello nazionale.
Il sistema per la richiesta dei primi voucher sarà on line a inizio luglio 2020. Il contributo sarà riconosciuto a fronte della dimostrazione di Isee inferiore a 20mila euro e sarà erogato attraverso il gestore che fornirà il servizio. A settembre, invece, saranno erogati attraverso la medesima applicazione web, contributi alle famiglie con Isee superiore a 20mila euro e alle imprese.

Risorse anche per le famiglie
“La mancanza di una connessione adeguata oggi accentua le marginalità di un territorio, per questa ragione ho proposto di focalizzare sui comuni montani i 25 milioni in voucher di incentivo alla domanda di connettività- spiega l’assessore regionale all’Agenda digitale e alla Scuola, Paola Salomoni-. Questa azione interesserà 45mile famiglie e 9mila imprese che potranno così connettersi con le condizioni migliori oggi disponibili. Una scelta che effettuiamo in un momento di emergenza, che però risponde a esigenze normali. I primi voucher saranno disponibili nell’estate 2020 attraverso un portale nazionale gestito da Infratel/MISE”.
“Grazie alla rinnovata attenzione a favore della Montagna, la Giunta ha condiviso la scelta di destinare tutte le risorse disponibili alle famiglie e alle imprese dell’Appennino- sottolinea con soddisfazione l’assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori-. Una scelta strategica che ci consente di investire su quella porzione del territorio regionale nella quale, con maggior forza durante l’emergenza Covid, è emersa l’esigenza di ridurre il digital divide, un reale ostacolo all’insediamento e allo sviluppo delle aziende ma anche alla permanenza di chi sceglie di vivere in montagna. Queste risorse- aggiunge- saranno messe a disposizione dei potenziali beneficiari con grande rapidità e consentiranno di offrire una risposta concreta ad un’esigenza ormai indifferibile. Dunque, una prima immediata opportunità per famiglie ed imprese a cui si affiancherà l’avvio dei lavori per garantire la connessione con banda larga alle 246 scuole di montagna che ne sono ancora sprovviste”.

I Comuni piacentini coinvolti: Alta Val Tidone (ma solo il territorio dell’ex comune di Pecorara), Bettola, Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Gropparello, Morfasso, Ottone, Piozzano, Travo, Vernasca e Zerba.

Pubblicato il 9 giugno 2020

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