Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Adozioni a distanza, nuovi progetti per salvare tanti bambini

adozioni

Spesso si parla delle scelte “che possono cambiare la vita”, talvolta impropriamente. Nel caso dell’adozione, e perciò dell’impegno, nei confronti di un’altra persona che ha bisogno di crescere sana e istruita, è un dato di fatto. Il 12 ottobre  al Convegno per il 20° anniversario dell’Associazione Padre Antonino Magnani si è parlato sia dell’aspetto meramente umano che quello più scientifico legato alla malnutrizione che colpisce alcuni luoghi specifici del mondo, definiti spesso “in via di sviluppo”, anche se bisogna capire cosa si intenda esattamente.
Alla tavola rotonda, all’Auditorium della Fondazione Piacenza e Vigevano, hanno partecipato il presidente Mario Peretti, padre Osvaldo Maggiolini, fondatore dell’Associazione, suor Victoria De Latorre, Figlia di Sant’Anna, il dott. Fabio Fornari già primario di Medicina Interna, Gastroenterologia e Epatologia a Piacenza, il dott. Ferdinando Schiavo, neurologo di Udine, e infine il dott. Giacomo Biasucci, primario di Pediatria e Neonatologia.
Padre Osvaldo ha raccontato i primi passi dell’Associazione, “lo scopo in origine era aggregare varie realtà legate alle opere di carità. Le prime furono le suore della Consolata, che operavano inizialmente a Torino e in Kenya. Ma la trasparenza non era al livello accettabile, pertanto si passò alle Figlie di Sant’Anna, che tutt’oggi lavorano con noi nel Kerala e in Kenya. Cominciarono perciò i giorni di volontariato in terra di missione, con opere in loco”.
Padre Antonino Magnani, piacentino di nascita, fu un frequentatore assiduo di Santa Maria di Campagna, sacerdote nel 1946 e parte nella Cina come missionario. La rivoluzione di Mao tocca anche lui, si reca prima in Giappone e poi in Papua Nuova Guinea. “Fin da ragazzo pensavo ai lebbrosi”, scrisse in una lettera giovanile. Ma il suo impegno, e quello dell’associazione, si è svolto soprattutto in Kenya, dove lui stesso fece una scelta di vita.
“Lì e in India esiste un grave disagio sociale – sottolinea Peretti –; con le Figlie di Sant’Anna vogliamo dare una speranza di vita ai bambini, che spesso non hanno neanche abiti. Diamo speranza di futuro in un continente dove 250 milioni di persone muoiono di fame. Il 90% delle persone vive con un euro al giorno”.  

L’ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE
Per chi fosse interessato, è giusto sottolineare che l’adozione a distanza di un bambino o di una bambina costa meno di un caffè al giorno, 27 euro mensili fino al compimento dei 18 anni del ragazzo. Le Figlie di Sant’Anna si occupano della gestione del denaro e della donazione materiale ai ragazzi, che viene centellinata al momento del bisogno. Si occupano anche di far avere report dello stato di salute del bambino, della sua crescita, comprese le pagelle scolastiche. I genitori o i singoli che volessero adottare possono spedire lettere e spesso succede anche che si rechino loro stessi in loco per incontrare i bambini. “I bambini sono sempre pieni di vita – racconta suor Victoria De Latorre -, si cerca di incentivare la preghiera. Avere genitori a distanza è un privilegio, una fortuna. Al contrario sarebbero esposti alla strada, spesso ci si identifica nelle situazioni. Capita che le famiglie chiedano un aiuto per il ragazzo o la ragazza. Sono stata in India e in Kenya, ho potuto lavorare molto con i referenti e i volontari, vedendo il grande lavoro e la forza di tutti. Con i soldi si cerca di dare priorità all’educazione, perché la scuola è obbligata a dar da mangiare al bambino. I genitori devono essere al lavoro anche alle sei del mattino, i bambini devono essere già pronti per uscire e andare a scuola, così da non essere esposti ai pericoli che troviamo in luoghi difficili come sono India e Kenya”. Suor Victoria racconta come spesso i genitori adottivi cercano bambini piccoli, da far crescere, ma cosa accade a coloro che tanto piccoli non sono? “Cerchiamo progetti, corsi professionali che possono indirizzarli allo studio e al lavoro invece che la strada”.

CITTADINI RESPONSABILI
Queste attività cercano di creare una consapevolezza nei cittadini benestanti, di come loro possono dare una mano, senza gesti eclatanti, ma con donazioni continue. Cittadini responsabili significa anche informati sulla situazione, e il dott. Biasucci ha fornito un quadro molto esaustivo. “Raffrontando il tasso di morte neonatale tra i Paesi più fortunati e quelli meno fortunati riscontriamo come ci sia un abisso, si passa dal 3 per mille dei Paesi occidentali al 28 per mille circa dei Paesi africani, lo stesso si può dire della zona asiatica. E la situazione sta migliorando, paradossalmente. Questo fa capire come ci sia ancora tanto da lavorare perché ci sia un vero cambiamento, sono numeri che fanno paura”.

“La cosa assurda è vedere come nel mondo odierno vi sia una polarizzazione tra i le morti per denutrizione e le morti per eccessiva nutrizione – sottolinea Fornari -, e tutto questo costa enormemente, esistono già oggi costi sanitari immensi, anche in Italia, dove la malnutrizione consuma l’8% del PIL e 23 miliardi all’anno, senza contare le ripercussioni sull’effetto serra e l’inquinamento. Le soluzioni esistono, come il consumo in quantità ridotta di cibi non saturi e aumentare il consumo di frutta e verdura”:

Emanuele Maffi

Pubblicato il 16 ottobre 2019

Ascolta l'audio   

A Ferriere in mostra cavalli e bovini degli allevatori di montagna

don Stefano premia una allevatrice

Va in archivio l’edizione 2019 della fiera equina e bovina di Ferriere. Nel paese dell’Alta Valnure sabato 12 e domenica 13 ottobre sono stati premiati gli allevatori più bravi delle zone limitrofe. Al sabato la mostra equina, alla domenica in esposizione invece i bovini delle poche aziende agricole rimaste ad operare nella montagna piacentina. A organizzare il tutto, l’Amministrazione comunale di Ferriere con il sindaco Giovanni Malchiodi, insieme alla Pro loco.
Ha partecipato nell’edizione quest’anno anche una scolaresca di studenti dell’Istituto agrario “Raineri” di Piacenza, in fase di osservazione e di studio. Insieme alla rassegna bovina, nella giornata di domenica, nel capoluogo si è tenuta anche una esposizione di prodotti della terra.

Pubblicato il 16 ottobre 2019

Ascolta l'audio   

Trainagro, una giornata dedicata all'uso corretto dei pesticidi

peste

Trainagro è il progetto che si occupa di TRAsferimento delle conoscenze e dell’ INnovazione nell’uso sostenibile dei pesticidi in AGRicOltura. Cofinanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito del FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, mira a sostenere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo in Lombardia, rafforzando il legame tra agricoltura e ricerca.
La ricerca, coordinata dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca e sviluppata in collaborazione con il gruppo di lavoro del prof. Ettore Capri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con l’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA CNR) e con il Parco dell’Adda Sud, ha come obiettivo specifico di promuovere, presso alcune aziende agricole lombarde, attività informative e dimostrative sul tema dell’uso sostenibile e responsabile dei prodotti fitosanitari. È proprio in quest’ottica che si inserisce  la giornata del
23 ottobre sul tema “Contenimento della deriva dei fitofarmaci – le cosa da sapere per non sbagliare” dalle ore 16.30 alle ore 19.30 presso l’Azienda agricola NETTARE DEI SANTI di Gianenrico Riccardi di San Colombano al Lambro.
La partecipazione all'incontro è oggetto di crediti formativi per gli agronomi iscritti all'ordine delle provincie di Milano, Lodi, Monza-Brianza e Pavia.

Pubblicato il 15 ottobre 2019

Ascolta l'audio   

L'ndrangheta in Emilia: incontro con Dalla Chiesa e Cabras

mafia

Quando si parla di infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna l’attenzione è ancora alta a Piacenza. Sono passati pochi mesi dall’arresto di Giuseppe Caruso, ex presidente del Consiglio Comunale, avvenuto nell’ambito dell’inchiesta “Grimilde” per i suoi presunti rapporti con la cosca calabrese Grandi Aracri di Cutro, da tempo operativa - stando all’ordinanza emessa dal Gip di Bologna - tra le province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Incassato il colpo e superata l’iniziale incredulità, i cittadini hanno ora voglia di interrogarsi su come tutto ciò sia potuto accadere, di capire come ripartire individuando colpe e responsabilità di istituzioni e società civile.
Ecco perché nella serata del 14 ottobre l’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano è stato riempito da circa centocinquanta persone - cittadini e autorità civili e militari – per assistere all’incontro organizzato dalle associazioni “Nuovi Viaggiatori” e “Libera” in cui il sociologo e scrittore Nando dalla Chiesa e Federica Cabras, dottoranda in studi sulla criminalità organizzata all’Università di Milano, hanno presentato il libro-inchiesta “Rosso Mafia. La ‘ndrangheta a Reggio Emilia” (Edizioni Bompiani). “Un volume - ha esordito Anna Leonida di “Nuovi Viaggiatori”, una delle due moderatrici dell’incontro insieme ad Antonella Liotti di “Libera” - esito di una ricerca scientifica sulle infiltrazioni mafiose in Emilia, compiuta a partire da Reggio e poi estesa al territorio circostante, da cui emerge un affresco che ha stupito gli autori stessi”. Qui, infatti, a sentire i due ospiti della serata, la ‘ndrangheta ha compiuto una vera e propria opera di “civilizzazione”.
“Precisiamo – ha detto Dalla Chiesa – con questo termine non si intende necessariamente qualcosa che porta civiltà, ma si fa riferimento piuttosto alla capacità di alcuni soggetti di arrivare in un posto e produrre norme, linguaggi e modi di pensare. Nell’area del Po - ha evidenziato - la mafia ha portato le sue regole, le sue abitudini sociali: là dove si discuteva non si parla più; ragionamenti che una volta erano inaccettabili oggi sono stati sdoganati. Questa civilizzazione - ha continuato - si è sovrapposta a quella precedente ma non l'ha cancellata: ciò che si è verificato è un’erosione del tessuto civile e politico”. Ma per contrastare questa sorta di virus quali sono gli anticorpi che è necessario sviluppare? “Condanne e processi sono importanti ma non bastano - ha sottolineato Nando Dalla Chiesa - è sulla società che bisogna intervenire in maniera profonda. La mafia è un movimento sociale di conquista, solo avendone coscienza si può iniziare a contrastarlo. Ogni cittadino - ha poi commentato Federica Cabras - deve imparare a conoscere il proprio territorio, allenare lo sguardo. Per far ciò non servono studi specifici, solo eliminare la pigrizia: se vogliamo reagire dobbiamo essere capaci di riconoscere i segni di ciò che ci circonda”.

  Federico Tanzi

Pubblicato il 16 ottobre 2019

Ascolta l'audio   

Spots of light, essere una donna nella Shoah. Inaugurazione mostra

Punti di luce

Mercoledì 16 ottobre alle ore 11, nella sala Consiglio della Provincia di Piacenza (Corso Garibaldi, 50) sarà inaugurata la mostra “Spots of Light”, dedicata alle donne di religione ebraica perseguitate dai nazisti e dai loro alleati che riuscirono a sopravvivere alla brutalità della Shoah.
La mostra, resa disponibile dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna e allestita in collaborazione con lo Yad Vashem di Gerusalemme, un importante centro culturale con cui l’Assemblea collabora da anni, sarà inaugurata dalla Vice Presidente e consigliera della Provincia con delega alle pari opportunità, Valentina Stragliati e dalla dott.ssa Rita Chiappini, rappresentante per l’Italia della Scuola internazionale di studi sulla Shoah dello Yad Vashem di Gerusalemme. Interverranno inoltre circa 130 studenti del Liceo “G.M. Colombini” e dell’Istituto Superiore “G.D. Romagnosi – A. Casali”.
La mostra, aperta alla cittadinanza, rimarrà allestita nel palazzo della Provincia dal 16 al 24 ottobre e verrà successivamente trasferita presso il palazzo comunale di Fiorenzuola d’Arda dal 28 ottobre al 5 novembre ed infine presso Villa Braghieri in Comune di Castel San Giovanni dall’8 al 17 novembre.

Pubblicato il 14 ottobre 2019

Ascolta l'audio   

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente