Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Prodotti da forno,100mila euro per le associazioni di panificatori

 pane

Laboratori, performance, presentazioni i libri, pubblicazioni, video, spettacoli e show cooking, degustazioni. Promuovere il pane in tutte le sue forme e derivati è l’obiettivo di un bando lanciato dalla Regione Emilia-Romagna, che assegna 100 mila euro per il 2020 a progetti promozionali e di valorizzazione del pane e dei prodotti da forno, proposti da associazioni di imprese artigiane di panificazione. La delibera, approvata dalla Giunta regionale, fissa anche al 16 ottobre di ogni anno la “Giornata del pane e dei prodotti da forno”, in coincidenza con la Giornata mondiale sul tema, allo scopo di diffondere tra i cittadini, specialmente tra bambini e giovani, la consapevolezza della qualità del pane e dei prodotti da forno artigianali, sempre più importanti nell’ambito dell’alimentazione quotidiana, come riscontrato dai consumi anche durante il lockdown dovuto al coronavirus.

Enti, proloco, istituzioni locali coinvolti nel progetto
I progetti potranno coinvolgere nelle azioni da realizzare istituzioni locali, Pro-Loco, Enti di ricerca e altri soggetti interessati alla valorizzazione del territorio e delle tradizioni culturali e gastronomiche. Per quanto riguarda il tipo di iniziative si potranno proporre giornate di apertura al pubblico dei forni per la realizzazione di dimostrazioni pratiche, laboratori didattici con il coinvolgimento delle scuole della regione, iniziative che diano risalto anche agli aspetti artistici, culturali e conviviali legati al pane con performance, spettacoli, stazioni narrative, presentazioni di libri e pubblicazioni. Previsto il sostegno anche a proiezioni di filmati, documentari, contributi audio-video, installazioni di design, workshop e laboratori didattici e dimostrativi, show cooking, forni a cielo aperto, degustazioni. Si potranno inoltre realizzare iniziative di carattere scientifico quali convegni, seminari e incontri divulgativi aventi a oggetto il pane e i prodotti da forno, le loro qualità nutrizionali, le tecniche di panificazione e produzione, le varietà regionali con particolare riferimento a quelle tradizionali e tipiche dell’Emilia-Romagna. I progetti promozionali e di valorizzazione dovranno obbligatoriamente prevedere il coinvolgimento, di almeno 50 imprese di panificazione, aventi sede in Emilia-Romagna e iscritte all’Albo Artigiani.

Come partecipare
Possono presentare richiesta di contributo le associazioni senza fini di lucro, in forma singola o associata, che tra le proprie finalità si prefiggano la promozione e valorizzazione del pane e dei prodotti da forno nonché la rappresentanza delle imprese di panificazione e dell’Albo delle Imprese artigiane (Aia). Le domande di contributo dovranno essere inoltrate all’indirizzo di posta elettronica certificata , entro e non oltre le ore 13 del 22 luglio 2020. Nell’oggetto della Pec dovrà essere indicata la seguente dicitura: “Bando art. 6 legge regionale n. 21/2017” annualità 2020. La domanda e tutti gli allegati richiesti dovranno essere sottoscritti con firma digitale dal rappresentante legale del soggetto richiedente o da soggetto dotato di apposita procura speciale. Per informazioni: Sportello Imprese dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alleb13.00, tel. 848800258, e-mail: . Per eventuali informazioni telefoniche è inoltre possibile chiamare il seguente numero telefonico: 800/662200. La delibera verrà pubblicata sul sito http://imprese.regione.emilia-romagna.it/).

Pubblicato il 25 giugno 2020

Ascolta l'audio   

Piacenza, il 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza

finanza

A Piacenza, con una celebrazione ristretta e a carattere interno presso la caserma di via Emilia Pavese, si è tenuta martedì 23 giugno la cerimonia del 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.
Il Comandante provinciale di Piacenza Daniele Sanapo ha deposto una corona al monumento dedicato alla memoria dei Caduti della Guardia di Finanza. Erano presenti il Prefetto della Provincia di Piacenza, dottor Maurizio Falco, e il presidente provinciale dell’Associazione Finanzieri d’Italia Davide Mazza.
Per il comandante provinciale è stata anche l’occasione per tracciare il bilancio dell’attività svolta nel 2019 e nei primi cinque mesi del 2020.

Nella foto di Mauro Del Papa, un momento della cerimonia.

Pubblicato il 23 giugno 2020

Ascolta l'audio

Il commercio soffre nel primo trimestre 2020 in Emilia-Romagna

 commercio

È crisi nera per il commercio. Le vendite a prezzi correnti sono cadute dell’8,3 per cento nel primo trimestre del 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell’Emilia-Romagna. Il più ampio crollo delle vendite fino a ora registrato interrompe una fase di contenimento della tendenza negativa e allontana la prospettiva di un possibile recupero. L’epidemia di coronavirus ha accentuato i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio, con effetti immediati sui risultati economici. Questo emerge dall’indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
Anche il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite precipita a -22,1 da +5,6 punti. Nonostante la stagionalità favorevole, il lock down e le difficili prospettive della riapertura hanno orientato in senso assai negativo le attese per le vendite nel secondo trimestre, tanto che il saldo valutazioni è sceso da +10,8 punti a quota -42,4. Le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte del 2,7 per cento. Il dettaglio specializzato non alimentare ha subito un colpo ben più duro (-15,1 per cento). Al contrario, iper, super e grandi magazzini hanno decisamente beneficiato della situazione ottenendo un forte aumento delle vendite (+8,3 per cento).
I dati mostrano una correlazione positiva dell’andamento delle vendite con la dimensione aziendale, con un effetto soglia. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, accusa un calo notevole e senza precedenti (-13,4 per cento). Le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una caduta più contenuta (-9,0 per cento), ma superata solo da quella dell’ultimo trimestre del 2012. Per le imprese con almeno 20 addetti la tendenza risulta molto più contenuta (-2,5 per cento). La pressione sulla base imprenditoriale del dettaglio si è rafforzata. Le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.764 al 31 marzo 2020. Rispetto ad un anno prima la loro consistenza è diminuita del 3,1 per cento (-1.372 unità). L’andamento negativo è dato dall’ampia riduzione delle ditte individuali (-1.092 unità, -3,6 per cento) e da quella più rapida delle società di persone (-4,4 per cento, -409 unità). Queste risentono dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina una crescita più contenuta delle società di capitale (+2,6 per cento, +123 unità).

Pubblicato il 23 giugno 2020

Ascolta l'audio   

Covid, un vademecum su regole e diritti dei genitori-lavoratori

La consigliera regionale di Parita Sonia Alvisi

Scuole chiuse e centri estivi da organizzare nella ripartenza post emergenza Coronavirus. Un genitore può restare a casa con i figli senza perdere il lavoro? C’è l’obbligo di recarsi materialmente sul posto di lavoro o c’è il rischio di perdere l’impiego? Ecco il vademecum per rispondere a dubbi e incertezze dei genitori-lavoratori e sostenerli nella difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro durante e dopo la difficile fase determinata dal Covid-19. Un breve prontuario in formato “faq” domande e risposte, per mettere nero su bianco regole opportunità e diritti di quanti, in particolare donne, si stanno facendo carico della cura dei figli fra scuole chiuse e centri estivi o servizi educativi ancora in fase di riorganizzazione. Il documento, nato dalla collaborazione tra Sonia Alvisi, Consigliera regionale di Parità dell’Emilia-Romagna e Stefano Marconi, direttore dell’Ispettorato interregionale del lavoro Area Nord-Est, è disponibile sul sito dell’Assemblea legislativa, sezione dedicata alle funzioni della Consigliera regionale di Parità e sul sito dell’ISR.

 E' bene conoscere  i propri diritti
“Se conosci i tuoi diritti puoi affrontare con più serenità questa emergenza” - afferma Sonia Alvisi. E’ questo lo spirito dell’iniziativa che presentiamo oggi e che intende fornire strumenti a favore dei genitori lavoratori alla luce di quanto prevedono le norme contenute nel 'Decreto Rilancio' (D.l. 34 del 19/05/2020). In questi mesi l’attività di consulenza gratuita che forniamo dai nostri uffici ha evidenziato ancora una volta che sono le donne a pagare le maggiori conseguenze dell’emergenza determinata dal Covid-19, con un aggravio dei carichi familiari e una ancora maggiore flessibilità richiesta sul lavoro. La stessa introduzione dello smart working, adottato per la prima volta in modo generalizzato e senza regole precise, - sottolinea ancora la consigliera regionale di Parità - per le donne si è rivelata un’ulteriore forma di costrizione fra le mura domestiche, dove si sono trovate a svolgere in contemporanea i ruoli di madri, mogli, lavoratrici e pure insegnanti, a fronte di un tempo di lavoro che si è dilatato fino alle ore notturne per poter garantire la stessa produttività di prima. A preoccupare – ribadisce Alvisi – continua a essere l’alto tasso di abbandono del lavoro da parte delle lavoratrici madri di bimbi con meno di tre anni. Nel nostro Paese la nascita di un figlio rappresenta la maggiore causa di dimissione volontaria per le donne nei primi tra anni di vita del bambino. Nell’ultimo anno nel settore terziario, tradizionalmente caratterizzato dalla prevalente occupazione femminile, si parla del 74% dei casi.

 Aperto un dialogo con i rappresentanti dei lavoratori
“Ecco perché, precisa Stefano Marconi - in linea con la nostra mission -, riteniamo di dover fornire un’informazione sulle opportunità e le regole sul lavoro in modo che si riducano questi casi e, più in generale, le lavoratrici e i lavoratori con figli siano in grado di utilizzare tutte le leve per tutelare i loro diritti in un momento particolarmente difficile per l’occupazione. Il dialogo avviato con i rappresentanti dei lavoratori, dei professionisti e delle aziende (con il questionario "La tua opinione è importante per l'Ispettorato nazionale del lavoro" pubblicato sul sito INL) ha evidenziato problematiche legate alla complessità delle regole in materia di lavoro e rilevato diffuse richieste di ausilio nel reperire informazioni; inoltre, sono state evidenziate esigenze di semplificazione degli adempimenti necessari alla gestione corretta del rapporto di lavoro. Le stesse parti sociali richiedono spesso una intensificazione delle funzioni di promozione, anche a livello scolastico, volte ad aumentare nel nostro Paese la cultura della legalità. A tal proposito - precisa Marconi - faccio presente che "quando si telefona a un Ispettorato non ci si imbatte in un anonimo call-center, ma l’utente trova sempre il personale di sede, che, consapevole del tessuto socioeconomico della zona, può fornire preziose informazioni e risposte ai dubbi inerenti al rapporto di lavoro. La chiusura delle strutture di accoglienza dei bambini ha imposto ai genitori di rivedere i loro ritmi di vita e la necessità di impegnare più tempo per seguirli, per tali ragioni si è pensato di accompagnare i lavoratori offrendo un pacchetto di opzioni su cui poter ragionare”.
La brochure è uno strumento di agevole fruizione, che illustra in modo sintetico e chiaro quelli che sono i principali istituti messi in campo a tutela delle esigenze di conciliazione dei genitori lavoratori: il congedo speciale “Covid 19”; il ricorso allo smart working (o “lavoro agile”); il bonus baby- sitter; la proroga del contratto a termine; le misure previste per la conservazione del posto di lavoro, attraverso gli ammortizzatori sociali.
Info sul sito: https://www.assemblea.emr.it/consigliera-di-parita . Per contatti: . Tel. 051 527 3644

Nella foto, la consigliera regionale Sonia Alvisi

Pubblicato il 23 giugno 2020

Ascolta l'audio   

Piacenza, intervento all’orologio di Palazzo del Governatore

orologio governatore

Sono iniziati martedì 23 giugno 2020 i lavori di rifacimento del quadrante dell’orologio posto sul Palazzo del Governatore, che si affaccia su piazza Cavalli a Piacenza e che è in dotazione al Comune di Piacenza. Nel corso del recente intervento di riparazione dell’orologio, infatti, è stata constatata la necessità di provvedere alla sostituzione del quadrante, al fine di garantire la funzionalità e la sicurezza dell’attrezzatura.

La ditta incaricata dei lavori dal Comune, la Roberto Trebino di Uscio (Genova) – unica che si occupa di questo genere di interventi nell’area del Nord Italia - ha a tal fine provveduto ad asportare un pezzo del quadrante per effettuare i necessari rilievi e procedere all’intervento, che prevede la sostituzione del quadrante esterno con materiale opalino, infrangibile ed indelebile (stesso colore attuale), la pulizia e verniciatura del blocco telaio in ghisa, la sostituzione della minuteria ruotismo, doppio albero e coppia di lancette e il rifacimento dell’impianto di illuminazione.

Nella foto, Palazzo del Governatore con l’orologio.

Pubblicato il 23 giugno 2020

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente