Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Campi estivi con gli Alpini a Pianello e a Cortebrugnatella

Camp estivi alpini

Divertirsi e imparare insieme alla Protezione civile. Si può, con i campi scuola “Anche io sono la Protezione civile”, in programma tra giugno e settembre in diverse località dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa, gratuita, giunta alla sua quindicesima edizione, nasce da un progetto finanziato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile e realizzato con il supporto logistico e organizzativo dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. I campi sono preparati direttamente dalle organizzazioni locali di volontariato che, nello svolgimento delle varie attività destinate ai ragazzi, coinvolgono attivamente le amministrazioni comunali e le strutture operative.
Quest’estate verranno attivati in tutt’Italia oltre 340 campi scuola, con il coinvolgimento di 3mila volontari di Protezione civile e oltre 6mila partecipanti, tutti ragazzi e ragazze di età compresa tra i 10 e i 16 anni. In Emilia-Romagna i campi estivi programmati sono 12, con circa 360 partecipanti totali, una trentina per ognuno.
I primi a iniziare, dal 20 al 26 giugno, saranno i ragazzi di Rimini (campo a cura dell’associazione Obiettivo Terra). Gli altri campi scuola si svolgeranno a Lagosanto (Ferrara) dal 22 al 28 giugno (a cura dell’associazione Volontari Protezione civile di Lagosanto); a Modena dal 29 giugno al 6 luglio (a cura di Croce Rossa Italiana-Comitato di Modena); a Malalbergo (Bologna) dal 2 al 6 luglio (a cura dell’associazione Pegaso); a Villa Minozzo (Reggio Emilia) dal 6 al 13 luglio (a cura del Coordinamento provinciale Volontariato di Reggio Emilia); a Cortebrugnatella (Piacenza) dal 7 al 13 luglio (a cura della sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Alpini Ana); a Pianello (Piacenza) dal 14 al 18 luglio (a cura di Croce Rossa Italiana - Comitato di Piacenza); a Rimini dal 21 al 27 luglio (a cura dell’associazione Explora Campus); a Cesena dal 25 al 30 agosto (a cura del Gruppo comunale volontari di Cesena); a Gualtieri (Reggio Emilia) dal 26 al 30 agosto (a cura dell’associazione Protezione civile Bentivoglio); a Sala Bolognese (Bologna) dal 26 al 30 agosto (a cura della associazione volontari Protezione civile Sala Bolognese); ad Alfonsine (Ravenna) dall’1 al 5 settembre (a cura dell’associazione Pubblica assistenza di Alfonsine).

Ogni campo scuola ha la durata di una settimana, è articolato in attività didattiche, esercitazioni pratiche e momenti ludico-ricreativi e dà l’occasione ai partecipanti di acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi presenti sui loro territori, dei Piani comunali di Protezione civile e del ruolo di cittadinanza attiva. I ragazzi e le ragazze possono cimentarsi in esperienze che vanno dall’allestimento di un campo di accoglienza per i volontari alla simulazione di un incendio nel bosco con l’attivazione delle azioni di spegnimento; da escursioni lungo le aste fluviali fino a prove pratiche di ricerca con i cani da soccorso. Un’esperienza, questa, che può costituire per molti il primo passo per entrare poi attivamente nel mondo del volontariato.

Pubblicato il 18 giugno 2025

Ascolta l'audio

Palazzo Farnese in viola per la sclerosi sistemica

Sclerosi sistemica

Il 29 giugno si celebra la XVI Giornata mondiale della Sclerosi Sistemica (World Scleroderma Day). Nella notte tra il 29 e il 30 giugno Palazzo Farnese a Piacenza si illuminerà di viola a simbolica vicinanza delle persone affette da questa malattia rara e dei loro familiari. Oltre a Piacenza, più di 60 comuni italiani da nord a sud tra cui Milano, Brescia, Torino, Venezia, Padova, Trieste, Genova, Firenze, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Perugia, Napoli, Catanzaro, Palermo, Agrigento, hanno scelto di unirsi alla campagna di sensibilizzazione promossa dall’Associazione nazionale Lega Italiana Sclerosi Sistemica “Accendiamo le luci sulla Sclerosi Sistemica” illuminando un edificio simbolo della città.La Giornata Mondiale è l’occasione per tornare a parlare di sclerosi sistemica, una patologia complessa e multiorgano che non ha ancora un riconoscimento sociale, non beneficia di tutele lavorative e di nessun sostegno al reddito. Sollecitare l’opinione pubblica e creare consapevolezza evidenziando i bisogni delle migliaia di persone che la vivono è uno degli obiettivi che la Lega Italiana Sclerosi Sistemica persegue sin dalla sua costituzione. “La vicinanza dei tanti sindaci insieme alle loro giunte comunali in questa celebrazione riconferma la fiducia che il lavoro capillare dell’associazione ha saputo costruire sul territorio nazionale, generando percorsi di reti sociali e accreditandosi associazione di riferimento al fianco delle tante persone che quotidianamente convivono con la malattia, dei loro famigliari e caregiver ed infine dei medici che sostengono il nostro volontariato affiancandoci nelle campagne di screening” afferma Manuela Aloise, presidente dell’Associazione. “Riconoscere i primi sintomi di una malattia rara è fondamentale per arrivare ad una diagnosi precoce che rimane il primo passo per un adeguato inquadramento terapeutico non solo farmacologico ma anche riabilitativo e psicosociale. Da qui la necessità urgente di accendere le luci su questa patologia”, conclude la presidente.

La sclerosi sistemica detta anche sclerodermia è una patologia rara autoimmune sistemica che, in alcune delle sue forme, essendo appunto sistemica, può risultare fortemente degenerativa e invalidante. Esordisce nel 90% dei casi con il fenomeno di Raynaud, un fenomeno ben visibile e facilmente riconoscibile che vede le estremità mani cambiare colore a causa di una vasocostrizione. In Italia colpisce circa 30 mila persone, ad oggi non ha una cura sanante tuttavia esistono nuovi farmaci sperimentali per la cura delle complicanze che danno grandi speranze e protocolli di cura validati a livello internazionale. La Lega Italiana Sclerosi Sistemica, al quindicesimo anno di attività, persegue l’obiettivo di fare emergere una patologia complessa e poco conosciuta quale è la Sclerosi Sistemica anche detta Sclerodermia. Vicina alle famiglie, accompagna le persone con competenza e professionalità nel percorso diagnostico-terapeutico, fornendo indicazioni riguardo alla gestione della patologia, sollecita alle istituzioni l’ottenimento dei diritti per la cura appropriata. Un capitolo a parte è dedicato alla ricerca che l’associazione incentiva attraverso la promozione di studi nella speranza di arrivare a terapie sempre più efficaci per contrastare la malattia. Fondamentale poi sono le campagne di comunicazione on e off-line, impostate per favorire la conoscenza della patologia tratto distintivo dell’associazione nazionale che informa, sensibilizza ed educa.

Pubblicato il 17 giugno 2025

Parrocchia di San Corrado, un ponte tra generazioni

corrad




“LUI con noi e una Chiesa per ritrovarsi”. Questa frase scritta con lettere di polistirolo posizionata di fianco al tabernacolo è stata per anni l’unico elemento decorativo della chiesa di San Corrado Confalonieri a Piacenza. Un dettaglio semplice ma carico di significato: la chiesa intesa non come edificio sfarzoso e imponente ma una casa, costruita in parte con i sacrifici e il contributo personale dei fedeli, dove poter stringere nuove amicizie, trovare conforto nei momenti bui, condividere esperienze di fede e sentirsi parte di qualcosa di più grande.

È forse proprio per questo che l’incontro del 26 maggio negli spazi esterni della chiesa ha assunto un valore speciale. Più di una rimpatriata è stato un momento per riaffermare quel legame in grado di resistere al tempo e alle distanze che trova origine in valori autentici e condivisi e negli insegnamenti ricevuti tra le mura di questa parrocchia perché “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sarò con loro” (Vangelo di Matteo 18, 20)

1974 19 Interno 25 DIc
Nelle foto, sopra, l'interno della chiesa di San Corrado con la scritta “LUI con noi e una Chiesa per ritrovarsi”;
sopra, il gruppo di parrocchiani ed ex parrocchiani.



Parrocchiani ed ex parrocchiani insieme

L’evento, promosso con grande cura ed entusiasmo da Luigi Merli, noto in parrocchia semplicemente come “Gigi”, presenza costante e assidua nella vita della comunità di San Corrado sin dalla sua fondazione, è stato preceduto da tre riunioni preliminari nel mese di marzo. In queste occasioni parrocchiani ed ex parrocchiani, suddivisi in base agli anni di partecipazione alle attività della comunità, hanno potuto riabbracciarsi e tra lacrime di commozione e grandi risate rivivere i ricordi del passato attraverso la proiezione di vecchie fotografie rinnovando così il senso di appartenenza al gruppo. Ciascun incontro ha avuto come momento culminante la celebrazione della messa cantata e animata, presieduta dai sacerdoti che all’epoca avevano il ruolo di guida spirituale del gruppo: don Mauro Tramelli, don Stefano Garilli, don Franco Capelli, don Fabio Galeazzi coadiuvato dal diacono Giovanni Marchioni. Momento di grande commozione ha suscitato il ricordo di don Pietro Petrilli attraverso le preghiere dei fedeli e l’omelia del celebrante. Parroco di San Corrado dalla sua fondazione ha accompagnato con umiltà e dedizione per 40 anni la comunità parrocchiale e suo esempio e le sue parole continuano a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto.


La messa con don Luca

La serata conclusiva non poteva che coincidere con l’amata Festa di San Corrado e così ben 150 persone di generazioni differenti del “gruppo giovani” di ieri e di oggi si sono ritrovate prima in chiesa, per celebrare una messa con don Luca Casarosa, sacerdote pisano, ordinato a Piacenza nel 1983, e poi fuori, per fare festa e condividere momenti spensierati e di allegria, come la tombola delle ciofeche, seduti attorno ad un tavolo per cenare tutti insieme. L’incontro si è concluso con la promessa da parte di tutti i partecipanti di non perdersi di vista perché San Corrado non è solo una chiesa ma “una casa” per ritrovarsi.

                                                                                             Maria Giovanna Troglio

Pubblicato il 16 giugno 2025

Ascolta l'audio

Si è concluso il servizio civile per due volontarie a Gragnano

calza

Si è concluso l’11 giugno l’anno di servizio civile universale per Brenda Perria e Carolina Taveras, volontarie impegnate nel progetto “Tessere legami: altre storie possibili”, promosso da CSV Emilia e realizzato dal Comune di Gragnano. Avviato il 12 giugno 2024, il progetto ha avuto l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale delle persone più vulnerabili, attraverso attività concrete e quotidiane che hanno garantito a tutti il diritto alla partecipazione nella vita della comunità. Le due volontarie hanno dedicato al servizio 5 giorni a settimana per una media di 25 ore, raggiungendo il traguardo delle 1.145 ore annuali. Durante questo percorso, hanno affiancato gli operatori del servizio sociale in numerose attività: accompagnamenti per anziani e adulti fragili a visite mediche o uffici per lo svolgimento di pratiche amministrative; consegna di pasti caldi, farmaci e spesa a domicilio; preparazione e distribuzione delle Scatole di Natale e delle letterine dei bambini per i “nonni” del paese; supporto ai banchetti solidali e nelle collette alimentari; consegna dei referti al CUP e ritiro degli screening; animazione e attività ricreative per gli anziani presso il Centro Diurno Assistenziale e durante i “Pomeriggi insieme” al Centro Culturale. Tra le proposte, al centro diurno: tombolate, partite a briscola, giochi da tavolo, yoga del sorriso, laboratori creativi in occasione delle varie festività, cura della persona con lo “smalto per signore”, gelati condivisi e momenti di festa per le principali ricorrenze. Queste attività hanno visto la collaborazione anche del Consiglio Comunale dei Ragazzi e del centro di aggregazione giovanile. Il sindaco Patrizia Calza e gli operatori del servizio sociale , nel salutare le ragazze, hanno espresso profonda gratitudine a Brenda e Carolina per l’impegno, la serietà e l’empatia dimostrati durante l’intero anno, sottolineando come le due giovani si siano perfettamente integrate nell’equipe, condividendo pienamente gli obiettivi di solidarietà e sostegno alle persone in difficoltà. Per entrambe, il Servizio Civile ha rappresentato un’importante esperienza di crescita personale, un’occasione per acquisire nuove competenze come il lavoro in team, il problem solving, la flessibilità, la cura e l’ascolto dell’altro. “A nome di tutta la comunità gragnanese vi ringraziamo per il prezioso contributo offerto . Adesso puntiamo su di voi per promuovere il Servizio Civile presso i vostri coetanei . Valgono di più le vostre parole e i racconti delle vostre esperienze che centomila manifesti e comunicati”, ha concluso Calza.

Pubblicato il 17 giugno 2025

Roncaglia ha un nuovo campo giochi

roncaglia parco giochi 2

Un campo giochi per Roncaglia nato dalla collaborazione tra la parrocchia, che ha messo a disposizione l’area, e il Comune che ha riqualificato e allestito lo spazio. Erano in tanti, nei giorni scorsi, all’apertura ufficiale e alla benedizione da parte di don Giuseppe Sbuttoni: bambini, famiglie, residenti della frazione. Con loro anche la sindaca Katia Tarasconi e il vicesindaco Matteo Bongiorni che ci tenevano ad essere presenti a questo momento di apertura ufficiale.

L’obiettivo era mettere a disposizione dei cittadini uno spazio pubblico per i più piccoli, particolarmente importante soprattutto dopo che è venuta meno la possibilità di utilizzo dell'ex scuola di Roncaglia e del suo spazio esterno. “Il fatto che oggi siamo così numerosi – ha detto la sindaca, parlando ai presenti – dimostra quanto sia indispensabile per una comunità avere a disposizione luoghi come questo. Le criticità sono tante, ne siamo consapevoli, ma andiamo avanti, un passo alla volta e insieme. La nostra vicinanza e il nostro impegno, come Amministrazione, si sono e continueranno ad esserci”.

"Un'iniziativa doverosa - ha aggiunto il vicesindaco Bongiorni - attraverso la quale si è inteso sia dare un segnale concreto di attenzione restituendo a Roncaglia un luogo funzionale e sicuro, sia soprattutto sostenere quel senso di comunità che rappresenta il vero valore”.

Dopo l’informale inaugurazione e la benedizione è seguito un momento conviviale organizzato dai residenti presso il vicino circolo Anspi: un'occasione di dialogo che l’assessore Matteo Bongiorni e i consiglieri comunali Matteo Anelli e Andrea Fossati hanno condiviso con i cittadini, confrontandosi sui temi più sentiti dalla frazione, come il traffico, la sicurezza stradale, la ricostruzione di uno spazio pubblico a disposizione della comunità e la riqualificazione della scuola della vicina frazione di Borghetto.

Nella foto, l'inaugurazione del nuovo campo giochi di Roncaglia.

Pubblicato il 16 giugno 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente