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Notizie Varie

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Transizione digitale, un maxi bando da 58 milioni per le piccole imprese

Bando imprese transizione

Cinquantotto milioni di euro di finanziamento regionale a oltre mille piccole e medie imprese del territorio emiliano-romagnolo per favorire la transizione digitale. In particolare, con l’obiettivo di aumentare la flessibilità e adattabilità, la sicurezza, l’efficienza dei processi organizzativi, produttivi e di servizio, oltre che favorire l’innovazione dei prodotti e l’adozione di modelli di business che garantiscano attenzione agli impatti ambientali e sociali delle attività svolte. È questo l’esito del Bando regionale per il sostegno della transizione digitale delle imprese con risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale Pr-Fesr 2021-27, che ha visto la partecipazione di 1.196 realtà imprenditoriali, di cui 1.053 hanno ricevuto una valutazione positiva. A queste sarà quindi erogato un contributo a fondo perduto del 40% della spesa ritenuta ammissibile, con la possibilità di aumentarla del 7% nel caso in cui ricorrano alcuni elementi particolari previsti dal bando, per un importo massimo di contributo di 90mila euro per ogni progetto. L’intenzione è quella di favorire interventi non inferiori a 20mila euro, anche se dall’analisi delle domande è emerso che la dimensione media dei progetti ha superato i 140 mila euro, coinvolgendo così sia le imprese che devono compiere un primo passo verso la digitalizzazione delle funzioni aziendali, sia le imprese con una maturità digitale più avanzata, che introducono, implementano o adattano soluzioni tecnologiche avanzate, quali ad esempio le tecnologie abilitanti previste nel piano nazionale impresa 4.0 (Internet delle cose, Big data analytics, Integrazione orizzontale e verticale dei sistemi, Simulazioni virtuali, Robotica, Cloud computing, Realtà aumentata, Stampanti 3d, Cybersecurity) e le più recenti tecnologie.

"Questo secondo bando a sostegno della digitalizzazione delle nostre Pmi ha dimensioni senza precedenti per numero di imprese coinvolte ed entità del sostegno erogato. Un impegno che consolida il ruolo dell’Emilia-Romagna fra le Regioni più innovative in Europa - dichiarano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il vicepresidente, Vincenzo Colla -. L’obiettivo del bando è qualificare sempre più le nostre filiere. La transizione digitale e i processi di trasformazione tecnologica, infatti, rappresentano oggi un elemento strategico per l’evoluzione del sistema economico e produttivo dell’Emilia-Romagna, strumenti imprescindibili per favorire l’innovazione, la crescita e la creazione di occupazione di qualità. Questa misura– aggiungono- non è solo un’opportunità per rafforzare la competitività delle imprese, ma contribuisce concretamente anche alla transizione sostenibile delle attività economiche. Particolare attenzione, infatti, è stata data alla riduzione degli sprechi e degli scarti, in un’ottica di economia circolare, oltre al miglioramento del benessere lavorativo attraverso soluzioni di automazione intelligente”. I progetti ammessi riguardano 231 Pmi della provincia di Bologna, 57 di Ferrara, 98 di Forlì-Cesena, 92 di Ravenna, 72 di Rimini, 212 di Modena, 149 di Reggio Emilia, 96 di Parma e 46 di Piacenza. Scendendo nei dettagli, dal bando emerge il grande interesse da parte delle imprese culturali e creative, di cui sono stati ammessi 193 progetti dei 224 presentati. Significativa, inoltre, la partecipazione delle imprese del commercio e di quelle artigiane, le più coinvolte nell’intraprendere i primi passi nella digitalizzazione di base. Molto alto l’interesse delle imprese della filiera meccanica-metallurgica, le più coinvolte nell’acquisto di macchinari e tecnologie previste nel piano nazionale impresa 4.0, forti anche degli investimenti già realizzati nell’ambito di precedenti bandi dalla Regione. Tra le proposte più interessanti, con punteggi prossimi alla soglia massima, si segnalano infine anche quelli presentati da imprese nel settore meccanico, della consulenza aziendale, del turismo e della logistica.

Pubblicato il 6 agosto 2025

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Scuole aperte anche di pomeriggio per renderle luoghi di comunità e aggregazione

Scuole aperte pomeriggio

Con l’avvio della sperimentazione delle ‘scuole aperte’ negli istituti superiori di primo grado, in Emilia-Romagna prende forma un nuovo modello educativo. Un’iniziativa della Regione che punta a trasformare le aule scolastiche in presìdi permanenti di inclusione, partecipazione e orientamento, e che prevede anche l’apertura di sportelli di orientamento nei territori, per gli studenti dagli 11 ai 19 anni. Attraverso l’avviso pubblico per la promozione del successo formativo e il contrasto alle povertà educative, approvato dalla Giunta, la Regione lancia un piano articolato per sostenere studenti e famiglie nelle scelte formative, prevenire la dispersione scolastica e rafforzare la rete educativa locale mettendo a disposizione complessivamente 4,5 milioni di fondi europei (misura FSE+ 2021-2027). L’intervento prevede due grandi direttrici di azione. La prima direttrice, finanziata con 2 milioni di euro, avvia la sperimentazione delle ‘scuole aperte’ all’interno delle scuole secondarie di primo grado promuovendo la realizzazione di attività educative, sportive e culturali in orario extracurriculare. L’obiettivo è trasformare gli edifici scolastici in veri spazi di comunità, dove si promuovono la socializzazione, la partecipazione e l’inclusione e coinvolgere le istituzioni scolastiche secondarie di primo grado, statali o paritarie, anche in forma associata con altri soggetti del territorio (associazioni culturali, sportive, enti locali, cooperative sociali). La seconda, sostenuta da 2,5 milioni di euro, mira a rafforzare su base territoriale una rete coordinata di presìdi dedicati all’orientamento scolastico e formativo per i ragazzi dagli 11 ai 19 anni. Si tratta di spazi stabili, uno per provincia su tutto il territorio regionale, gestiti dagli Enti locali, accessibili e integrati con scuole, enti di formazione, università e servizi per l’impiego, in grado di offrire ascolto, consulenza e accompagnamento personalizzato a studenti, famiglie e insegnanti. Il finanziamento, destinato agli Enti Locali - anche in forma associata - è così ripartito: 503.398 euro per la Città metropolitana di Bologna 391.480,00 per Modena, 315.614 per Reggio Emilia, 260.020 Parma, 175.290 per Piacenza, 187.120 euro per Ferrara, 225.000 per Ravenna, 232.940 per Forlì-Cesena, 209.138 per Rimini.

“L’educazione non si esaurisce tra i banchi: deve diventare una vera e propria infrastruttura sociale - spiega Isabella Conti, assessore a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola -. Con questo bando vogliamo offrire ai nostri territori un’opportunità nuova. Rendere gli spazi scolastici accessibili anche oltre l’orario canonico significa dare, a ragazze e ragazzi, gli strumenti e i luoghi per esprimersi, coltivare passioni e talenti, costruire legami significativi. È una risposta culturale e sociale, non solo organizzativa: aprire le scuole significa aprire possibilità, diritti, orizzonti in linea con la migliore tradizione della nostra terra”. “In questo tempo di grandi cambiamenti - aggiunge Conti - serve una presenza capillare, riconoscibile e stabile che sappia intercettare i bisogni e accompagnare i percorsi formativi anche nei momenti di difficoltà. Per questo prevediamo anche presìdi stabili e accessibili sul territorio, dedicati all’orientamento, dove studenti, famiglie e insegnanti possano trovare ascolto, consulenza e accompagnamento personalizzato. Si tratta di un grande lavoro di rete tra istituzioni scolastiche, enti di formazione, università famiglie, enti locali e Terzo settore con l‘obiettivo di garantire a tutti l’accesso a servizi qualificati e personalizzati, che aiutino a fare scelte informate, solide, coerenti. Con questo avviso rafforziamo la capacità dei territori di costruire risposte concrete e di accompagnare i nostri giovani in un percorso di autonomia e dignità”. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per le ore 12 dell’8 ottobre 2025. I progetti selezionati partiranno nei mesi successivi, con il coinvolgimento attivo di scuole, enti di formazione, amministrazioni locali e realtà del terzo settore. Il provvedimento, che si inserisce nel più ampio impegno della Regione Emilia-Romagna per il diritto allo studio, tracciato dal programma di mandato della nuova legislatura, è coerente con le priorità 3 (inclusione) e priorità 4 (occupazione giovanile) del Programma FSE+ 2021-2027 e contribuisce all’attuazione concreta del Pilastro europeo dei diritti sociali.

Pubblicato il 5 agosto 2025

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Pre e post scuola, il Comune di Piacenza conferma il sostegno al progetto educativo

Pre e post scuola Piacenza

La Giunta del Comune di Piacenza ha approvato, nei giorni scorsi, lo stanziamento di 30mila euro - suddivisi nelle tre annualità 2025-2026-2027, per l'importo di 10mila euro ciascuna - da destinare come contributo alle realtà che animano le attività di accoglienza pre e post scuola nelle primarie statali della città. Con la stessa delibera, sono stati confermati i criteri di organizzazione e funzionamento del progetto, cui l'Amministrazione comunale dà il proprio sostegno. La gestione diretta dei servizi nelle diverse sedi scolastiche è concordata tra le direzioni didattiche e le associazioni o cooperative sociali che hanno dato disponibilità a svolgere tale servizio, rapportandosi a loro volta con le famiglie per le modalità organizzative e di adesione degli alunni. Nell'anno scolastico 2024-2025 si sono registrate 603 iscrizioni in orario mattutino, prima dell'inizio delle lezioni, cui si aggiungono i 160 bambini che hanno fruito delle iniziative pomeridiane organizzate, all'interno del proprio plesso di riferimento, dopo il suono dell'ultima campanella della giornata. "Complessivamente - rimarca l'assessora alle Politiche per la Famiglia Nicoletta Corvi - parliamo di 763 alunni, appartenenti ai diversi Circoli didattici, per i quali è stato possibile garantire un supporto educativo di qualità, assicurato dall'esperienza e dalle competenze specifiche delle realtà cui le scuole hanno affidato il servizio, affiancandole alla preziosa e storica presenza dei volontari di Auser, potendo diversificare l'offerta e permettendo alle famiglie di contare su un ampio ventaglio di proposte".

Per quanto riguarda il 2° Circolo, le attività sono state gestite dall'associazione Mondo Aperto in tutte le sedi, con la partecipazione di 35 bambini al pre scuola alla primaria Alberoni, altrettanti alla Mazzini, 20 a San Lazzaro (dove 22 alunni hanno frequentato anche il post scuola) e 33 a Mucinasso. Negli istituti facenti capo al 3° Circolo, alla società Piace Volley è stato affidato il servizio per la primaria De Gasperi, con 42 partecipanti al pre scuola e 20 alle iniziative pomeridiane, mentre a Sant'Antonio è stata Casa Morgana ad accogliere ogni mattina 20 alunni e alla Giordani, dove il pre scuola ha registrato 31 adesioni e il post scuola 50, il servizio è stato curato dall'associazione Libera Scelta. Al 4° Circolo didattico, attivato il pre scuola con la compagnia Manicomics per 36 bambini della De Amicis, 32 alunni della Caduti sul Lavoro e 28 della Due Giugno, mentre lo stesso servizio mattutino ha coinvolto 82 bambini alla primaria Vittorino da Feltre, con l'associazione di volontariato Laboratorio di strada. Il 7° Circolo ha affidato all'Ati guidata da Unicoop il pre scuola per 115 bambini alla primaria Pezzani, dove 29 alunni, con la stessa realtà, hanno seguito le attività pomeridiane. Per l'8° Circolo, infine, 57 iscritti all'accoglienza mattutina presso la Don Minzoni (24 le adesioni al post scuola) e 37 alla Carella (15 per le attività pomeridiane), il tutto a cura dell'associazione Libera Scelta.

"Il nuovo progetto educativo avviato, d'intesa con i dirigenti dei diversi Circoli didattici, un anno fa - conclude Nicoletta Corvi - ha permesso di assicurare alle famiglie un sostegno irrinunciabile nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, valorizzando al tempo stesso il ruolo e l'impegno di Auser e dei suoi volontari, che storicamente hanno dato continuità all'accoglienza dei bambini in orari extra scolastici. Aver confermato per il prossimo triennio le risorse destinate a questo progetto significa, da parte dell'Amministrazione, consolidare un percorso strutturato, fondato sulla sinergia tra tutte le componenti del tessuto socio-educativo del territorio, mantenendo in primo piano l'accessibilità del servizio per l'utenza e l'offerta di un tempo di qualità per i bambini, inteso non solo come fondamentale accudimento, ma come esperienza di socializzazione, apprendimento e crescita condivisa".

Pubblicato il 5 agosto 2025

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La Youthbank di Piacenza Vigevano cerca nuovi «banchieri»

Gruppo YouthBank planner e banker 2025

Chiamata a raccolta per gli aspiranti Youthbanker. L’iniziativa avviata nel 2023 dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano anche quest’anno cerca giovani dai 16 ai 25 anni per le sue quattro sezioni: YouthBank Piacenza, YouthBank Piacenza Levante, YouthBank Piacenza Ponente e YouthBank Vigevano. La selezione si rivolge a tutti quei giovani che desiderano impegnarsi per risolvere problemi sociali, culturali e ambientali della comunità. La call quest’anno, che rimarrà aperta fino al prossimo 28 settembre, presenta anche una importante novità: la possibilità di candidarsi come "Senior Youthbanker”. In questo caso, si tratta di giovani che sono già stati banker in passato, e che sono destinati ad avere un ruolo di coordinamento a supporto dell’organizzazione generale del progetto.
«Creare opportunità per le giovani generazioni e promuovere la loro partecipazione attiva alla vita della comunità è un tema prioritario per la Fondazione di Piacenza e Vigevano, in modo trasversale a tutti i settori e in tanti progetti – sottolinea il presidente Roberto Reggi -; YouthBank è un progetto a cui teniamo particolarmente perché centra il cuore del problema: per contrastare il clima dilagante di scoraggiamento e incertezza sul futuro, è urgente restituire ai giovani gli strumenti, l’autonomia e soprattutto la fiducia nella possibilità di incidere concretamente sulla realtà, di prendere in mano il destino proprio e quello comune».

COME PARTECIPARE
Sul sito youthbank.fondazionepiacenzavigevano.it è disponibile il form da compilare per autocandidarsi. In caso di selezione, per diventare YouthBanker è necessario frequentare un percorso di formazione ed entrare nel team di coetanei che costituisce la YouthBank. Al gruppo che si costituirà verrà affidato il compito di individuare aree e temi di intervento utili ai bisogni della comunità, progettare e gestire un Bando finalizzato a darvi risposta e, grazie a risorse economiche messe a disposizione dalla Fondazione, scegliere e sostenere i progetti ideati da altri gruppi di giovani (gli YouthPlanner).

OPERAZIONE SENIOR YOUTHBANKER
L’altra possibilità, riservata a chi ha già ricoperto in passato il ruolo di banker e ha un’età compresa fra i 18 e i 30 anni, è diventare Senior Youthbanker, cioè colui o colei che parteciperà a tutti gli incontri di YouthBank, compresa la formazione, con il compito di facilitare il lavoro della sezione a cui saranno assegnati: lo scopo è accertarsi che vengano creati i risultati richiesti dal programma nei tempi e nella qualità necessari e supportare l'organizzazione degli incontri in presenza e virtuali. Ciascun senior youthbanker potrà collaborare alla disseminazione dell'iniziativa verso potenziali youthplanner, associazioni e altri stakeholder, monitorare l'implementazione dei progetti in corso e fornire supporto. Un impegno speciale a cui corrisponderà un riconoscimento: coloro che avranno garantito una presenza costante potranno beneficiare di eventi formativi e di arricchimento culturale, in linea con il programma YouthBank.

LE GIORNATE DI FORMAZIONE
Anche quest’anno una volta costituito il nuovo gruppo dei banker si terrà la formazione residenziale a Torrazzetta (in provincia di Pavia), in programma nel week end di sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025. I partecipanti seguiranno lezioni su analisi dei bisogni locali, elementi di progettazione, project management, comunicazione e raccolta fondi.

INFO E CONTATTI
Le domande di adesione sono aperte fino al 28 settembre. Per ogni esigenza di chiarimento sulla procedura di compilazione online delle proposte e per ogni altra richiesta relativa al bando è possibile scrivere a youthbank [AT] fondazionepiacenzavigevano [DOT] it.
 La YouthBank di Piacenza e Vigevano fa parte di YouthBank International ed è patrocinata dal Comune di Piacenza.

Pubblicato il 5 agosto 2025

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I ragazzi del Csrr-B di Unicoop in vacanza a Ferriere

Vacanze Madonna della Bomba



I ragazzi del Csrr-B della Cooperativa Unicoop di Piacenza hanno scelto anche quest’anno Ferriere come meta delle loro vacanze estive. I ragazzi hanno alloggiato presso l’ostello del Ferriere Sport Camp. I sette ragazzi, accompagnati da cinque operatori, hanno avuto la possibilità di passare le proprie vacanze a contatto con la natura, facendo passeggiate, pic nic. Si sono potuti divertire grazie alla ricca programmazione serale organizzata dall’animazione di Ferriere. Come ogni anno non sono mancati i calorosi benvenuti dai cittadini locali. Nel corso di questi anni, tra il centro B e il paese, si è instaurato un forte legame di accoglienza e amicizia dimostrandosi tutti disponibili ad offrire quante più esperienze possibili in modo da lasciare un ricordo positivo e significativo del tempo trascorso insieme. L’inevitabile auspicio è quello di ritrovarsi l’anno prossimo.

Pubblicato il 5 agosto 2025

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