È stata rinviata, in ottemperanza alle vigenti disposizioni anti-Covid l’inaugurazione ufficiale del centro San Giuseppe a Piacenza. Inizialmente, prevista per venerdì 19 marzo 2021 giorno di San Giuseppe, con la presenza del Vescovo e di vari esponenti del mondo politico ed economico locale, l’appuntamento è stato posticipato ad altra data. Il centro San Giuseppe ha la sede operativa in via Ragazzi del novantanove, 16 a San Bonico (PC), cooperativa nata la scorsa estate con l’idea di inserire in un contesto lavorativo reale un gruppo - attualmente sono cinque quelli coinvolti - di ragazzi autistici a basso funzionamento. “Questo progetto è nato nel bel mezzo della pandemia, un tempo di crisi che ci ha lasciato spiazzati, aggiungendo ostacoli e paletti ad una situazione già complessa” - spiega Maria Grazia Ballerini, che oltre ad aver fondato, insieme a Paolo Oltolini, la cooperativa San Giuseppe, dal 2013 è presidente dell’associazione Oltre l’Autismo ODV. La cooperativa sociale accoglie persone svantaggiate per dar loro opportunità di integrazione in un vero e proprio contesto lavorativo.
«Mi piace che vi sia questa attenzione da parte della Banca verso l’aiuto alle persone disabili. L’auspicio è che anche altri diano il loro contributo per far crescere quel ruolo sociale che gli istituti di credito devono avere all’interno di un territorio». Questo il pensiero espresso da mons. Adriano Cevolotto nel corso dell’incontro che si è tenuto nella Sala degli affreschi del Palazzo Vescovile con i responsabili della “Fondazione Pia Pozzoli - Dopo di noi” Vittoria Albonetti(presidente) eMarco Tanzi (vicepresidente) e con il vicedirettore generale della Banca di PiacenzaPietro Boselli. Incontro che fa seguito all’accordo di collaborazione siglato tra la Fondazione e la Banca con il quale la prima si impegna a instaurare con le famiglie di persone disabili una rete d’informazione e di comunicazione/divulgazione riguardo l’iniziativa di microcredito sull’onorerealizzata dalla Banca per sopperire a necessità che possono venire temporaneamente a crearsi e che trova la sua ragion d’essere nel grado di fiducia che una persona gode all’interno della comunità in cui vive.
Al Vescovo - dimostratosi molto sensibile al tema del sostegno alle persone con disabilità nel momento in cui vengono a mancare i genitori, che vivono con molta angoscia il “Dopo di noi” - sono state illustrate, da parte della presidente Albonetti e del vicepresidente Tanzi, le attività poste in essere dalla Fondazione Pia Pozzoli. Il vicedirettore Boselli, dopo aver ricordato l’importante convegno organizzato dalla Banca a Palazzo Galli sulla legge 112, nata per dare risposte al problema di garantire un futuro a un figlio disabile quando i genitori non ci saranno più, ha sottolineato il ruolo dell’Istituto come banca locale molto legata alle esigenze del territorio, non solo economiche ma anche sociali, e citato diverse iniziative di beneficenza realizzate.
Mons. Cevolotto, nel ringraziare per le informazioni avute, si è ripromesso - quando l’emergenza sanitaria sarà superata - di volentieri partecipare alle iniziative promosse dalla “Fondazione Pia Pozzoli - Dopo di noi”.
Si riduce la frenata per il settore costruzioni nel quarto trimestre 2020 secondo l’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Tra ottobre e dicembre gli stimoli introdotti a sostegno del comparto e la capacità organizzativa delle imprese hanno permesso di controbilanciare gli effetti negativi dell’intensificarsi della pandemia e di contenere la flessione del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2019 (-1,5 per cento). Le piccole imprese da 1 a 9 dipendenti hanno subito una perdita più ampia del volume d’affari (-2,5 per cento), mentre la dinamica negativa è inferiore per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (-0,7 per cento). Le grandi imprese, quelle da 50 a 500 dipendenti, invertono in negativo la tendenza, ma contengono la flessione (-0,5 per cento). Il 2020, un anno composto di due semestri opposti. Si interrompe una fase di crescita moderata durata di cinque anni. Dopo i peggiori primi due trimestri di caduta superiore al 10 per cento, nei sei mesi successivi la tendenza negativa è andata decisamente e progressivamente rientrando, nonostante la recrudescenza della pandemia. L’anno si è chiuso con una caduta del volume d’affari meno ampia di quanto si poteva temere (-6,3 per cento). Comunque, si tratta del peggior risultato dall’inizio della rilevazione. Nel 2013 la crisi del debito condusse a una riduzione del volume d’affari delle costruzioni del -5,6 per cento.
La tendenza del secondo semestre 2020 sostiene una prospettiva di ripresa. Per la previsione di Prometeia di gennaio, la tendenza positiva riprenderà con decisione nel 2021 (+10,7 per cento), sostenuta anche alle misure di incentivazione adottate dal governo a sostegno del settore, della sicurezza sismica e della sostenibilità ambientale. A fine 2020 le imprese attive delle costruzioni erano 65.199, con un incremento di 176 unità (+0,3 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ha trovato conferma l’interruzione, avvenuta nel terzo trimestre, della tendenza negativa che aveva raggiunto un culmine nel 2013 che da allora si era andata gradualmente indebolendo. Il trend positivo è stato determinato dalle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati leggermente aumentate (+218 unità, +0,5 per cento), nonostante prosegua la tendenza negativa nella costruzione di edifici (-41 unità, -0,3 per cento). Sono aumentate soprattutto le imprese straniere (+543 unità, +3,1 per cento), giunte a quota 17.991, pari al 27,6 del totale del settore, mentre le imprese giovanili delle costruzioni, il 7,6 per cento del totale, in un anno sono diminuite del 7,4 per cento (-400 unità). Accelera la ricomposizione per forma giuridica delle imprese per l’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, con l’aumento delle società di capitali (+592 unità) e la riduzione delle società di persone (-216 unità) e in minore misura delle ditte individuali (-155 unità).
Anche a Piacenza, come in tante altre città italiane, le bandiere esposte a mezz’asta dal Municipio e dagli edifici pubblici sono il simbolo di un sentimento che non si cancella. In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus, oggi, 18 marzo, il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri osserverà un minuto di raccoglimento in piazza Mercanti, come avverrà simbolicamente in tutti i Comuni aderenti all’iniziativa. “Sentirò idealmente accanto a me – sottolinea – tutta la nostra comunità, partecipe nel ricordo degli oltre 1500 piacentini che hanno perso la vita, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, a causa del Covid. Questa è l’occasione in cui ribadire la vicinanza, nell’abbraccio sincero e commosso che vorremmo poterci scambiare oggi più che mai, a coloro che hanno pianto la scomparsa di familiari, amici, persone care, spesso senza neppure aver avuto il conforto di un ultimo saluto: sono lutti che in qualche modo appartengono a tutti noi, di cui condividiamo ancora oggi il dolore. E un omaggio semplice ed eloquente come il silenzio, che sarà osservato anche negli uffici del Comune di Piacenza, esprime proprio il fatto che non ci sono parole adatte a descrivere ciò che abbiamo vissuto in questo anno, ma ciascuno ne porterà dentro per sempre la consapevolezza”.
Il recital teatrale per voce solista con musica dal vivo “Dante: discesa all’inferno” ha caratterizzato uno degli appuntamenti più attesi nell’ambito del progetto “conCittadini”. Dalla Sala Consiglio della Provincia l’attore Mino Manni e la violinista Silvia Mangiarotti sono stati protagonisti di una emozionante performance (che si può rivedere al link https://www.youtube.com/watch?v=haOhGDaUyok9) ideata per celebrare Dante a 700 anni dalla sua morte e per riassaporare la grandezza e la potenza del sommo poeta e della sua opera più celebre, la Divina Commedia. Della prima cantica, l’Inferno, sono stati interpretati i canti I, V, XXVI e XXXIII, incentrati sulla condizione dell'uomo e sui suoi peccati.
Nell’impossibilità di avere in presenza studentesse e studenti, stante la collocazione in ‘zona rossa’ dell’Emilia-Romagna, nella sede della Provincia hanno assistito al recital – nel pieno rispetto delle norme anticontagio – Paola Cordani per l’istituto Romagnosi, Rita Croci per l’Ufficio Scolastico Provinciale, Adriana Santoro dirigente scolastica dell’IC Gandhi e la moderatrice degli eventi del progetto “conCittadini” Clara Rossi, mentre ragazze e ragazzi partecipanti al ricco calendario di momenti formativi erano connessi in diretta streaming con il canale YouTube della Provincia di Piacenza che ha diffuso l’evento.
A promuovere e a coordinare il progetto di cittadinanza attiva “conCittadini” è l’Assemblea legislativa che, dal 2011, collabora con l’Ufficio scolastico regionale alla costruzione di una comunità aperta fatta di educatori, amministratori e operatori del terzo settore che, attraverso il lavoro di rete, condividono esperienze, iniziative e buone pratiche. L’iniziativa è aperta alle scuole di ogni ordine e grado del territorio; istituzioni e numerose realtà associative aderiscono alla rete in qualità di coordinatori. Tre i filoni tematici di riferimento per i progetti di quest’anno scolastico: memoria, diritti, legalità. I momenti formativi, in calendario fino ad aprile, presentano un’idea di cittadinanza in grado di adattarsi alla civiltà globale e ad un mondo in rete, dove il senso di appartenenza, i diritti e la cittadinanza si espandano oltre i confini nazionali. Il consigliere provinciale con delega a Politiche Giovanili e Sociali, Valentina Stragliati, ha portato i saluti del presidente della Provincia, Patrizia Barbieri, e ha così sintetizzato lo spirito della giornata: “Seppur con i limiti legati all’emergenza sanitaria in corso, abbiamo voluto mantenere comunque questo evento così significativo per gli studenti: la pandemia non deve diventare una scusa per arretrare sul fronte della cultura. In questo momento così difficile dobbiamo anzi essere resilienti: celebrare Dante e la sua poesia, oggi, rappresenta un momento di luce e di rinascita”.
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